Oggetto del Consiglio n. 2782 del 6 giugno 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2782/XIV - Interpellanza: "Attivazione di un nuovo bando da parte dell'USL per garantire l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza per la Dermatologia".
Rosset (Presidente) - Punto n. 14 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, chiede la parola il collega Cognetta, ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) - Torniamo a parlare del reparto di Dermatologia perché c'è un nuovo capitolo all'attenzione di quest'aula e riguarda la possibilità che c'era stata a dicembre dell'anno scorso, con scadenza a gennaio di quest'anno, per l'attivazione di un turno di 38 ore settimanali a tempo indeterminato per acquisire un professionista in branca Dermatologia. In quell'occasione i medici specialisti che erano presenti in graduatoria non hanno aderito al bando. Mentre il 6 febbraio di quest'anno un certo dottor Felli ha inviato tramite PEC la sua disponibilità a prendere queste ore e quindi a diventare titolare di questo incarico a tempo indeterminato per gestire...era stato fatto questo bando per gestire i problemi che già si riscontravano all'interno del reparto di Dermatologia. Questo professionista aveva i titoli, era, tra l'altro, già stato vincitore di un bando di 26 ore sempre nella stessa branca per Dermatologia, ma queste ore all'epoca - parliamo del 2000 - non erano state attivate per mancanza di fondi. A questa PEC risponde il Dirigente dell'area territoriale, il dottor Pesenti, che dice che la risposta alla domanda è stata presentata oltre il termine, che era del 10 gennaio, ma che comunque ci sarebbero state le possibilità di fare altri bandi. In effetti, il contratto collettivo nazionale di lavoro prevede che, quando ci sono delle mancanze sul territorio di questo tipo, si possono ribandire le ore e, in particolare, si può fare un bando negli ultimi 15 giorni di marzo, giugno, settembre, dicembre di ciascun anno fino a che praticamente non si copre la specializzazione mancante. Ora, queste ore non sono state ribandite, non è stato fatto a marzo, anzi sappiamo che a maggio è uscita la delibera di convenzione tra l'USL e l'IRV per cercare di ridurre i tempi di attesa per i pazienti che hanno problemi di dermatologia. Sappiamo che questa delibera è di 100 mila euro, che deve sostanzialmente partire...tecnicamente partirà da domani, ma comunque sia chi poteva già in qualche modo già entrare in ruolo non ha avuto la possibilità di farlo.
Con questa interpellanza chiedo innanzitutto se l'Assessore è a conoscenza di questa cosa; come mai a marzo non sono state nuovamente bandite le ore che erano state bandite a dicembre con scadenza a gennaio e se è intenzione di ribandire queste ore, perché se lo facesse l'USL, avremmo uno specialista in più in questo settore, quindi dovremmo spendere meno risorse all'esterno con l'IRV, e questo sicuramente porterebbe ad un miglioramento, oppure potremmo comunque spendere verso l'IRV, anche se io non sono assolutamente d'accordo nel privatizzare il servizio, ma avremmo tempi di risposta più veloci perché metteremmo una risorsa in più in campo. Volevo quindi sapere quali sono le intenzioni.
Presidente - Per la risposta, chiede la parola l'Assessore Bertschy, ne ha facoltà.
Bertschy (UVP) - Sulla Dermatologia abbiamo avuto più occasioni di confrontarci, purtroppo è un problema di grande importanza sul quale credo ci sia stata massima attenzione da parte sua all'opposizione, come da parte nostra, in questi mesi per cercare di trovare delle risposte e anche un percorso definitivo per ridare ai valdostani un servizio di primaria importanza.
La vicenda. Come sa, io sono Assessore dai primi giorni di marzo, della vicenda sono venuto a conoscenza e in quel periodo ho chiesto alle nostre strutture di confrontarsi con le strutture dell'azienda per valutare nella sua visione un po' complessiva l'organizzazione di queste procedure e anche di queste scelte. L'intenzione, visto che poi siamo arrivati all'approvazione della delibera con il programma delle assunzioni, è quella di ridare attraverso un concorso i posti di Dermatologia di interesse per il servizio pubblico che dobbiamo assegnare, concorso che prevede per ora l'assunzione di un dermatologo, ma evidentemente, anche per i problemi che abbiamo riscontrato, potrà avere un utilizzo più ampio. In questo senso l'intenzione è stata quella di valutare nel PAL l'organizzazione del concorso, di pubblicarlo. È stato pubblicato il 10 aprile 2017, verrà bandito nel corso dell'estate. Concorso che permetterà anche ad una nostra specializzanda, assegnataria di borsa di studio, di espletare la sua possibilità di utilizzo della borsa di studio e anche di restituire nel caso in cui entrerà in graduatoria o avrà la possibilità di restituire quello che prevede il programma, il contratto che - lei sa bene - prevede un periodo minimo di cinque anni qui di utilizzo. Dico quindi questa cosa in maniera molto trasparente perché fa parte della programmazione che credo dobbiamo avere.
L'idea di istituire nei prossimi anni anche borse di specializzazione per andare a supplire i posti che vedranno il pensionamento dei dirigenti medici e quindi costruire un percorso con i giovani serve anche ad avere una visione del futuro della nostra sanità. In questo senso la convenzione - come abbiamo detto all'inizio - serve per supplire un periodo di emergenza e l'intenzione è quella di ribandire delle ore a giugno a tempo determinato per permettere comunque di avere ulteriori servizi a disposizione del recupero delle liste d'attesa che abbiamo. Le liste d'attesa devono rientrare, nel più breve tempo possibile, nei limiti di legge, quindi a giugno sicuramente bandiremo per un tempo determinato 30-38 ore...questa possibilità. Ripeto: l'intenzione è nel corso dell'estate di bandire il concorso, che permetterà a tutti di mettere a disposizione la propria professionalità attraverso un concorso pubblico. È quindi una fase di emergenza che si sta cercando di gestire con una visione e con degli atti che sono coerenti e conseguenti. Il piano di assunzione prevede la disponibilità attraverso il concorso di un posto da dermatologo. Ripeto: probabilmente non sarà sufficiente, quindi vedremo anche come organizzare con la nuova Dirigenza il reparto e nel mese di giugno bandiremo un contratto a tempo determinato, che permetterà, insieme alla convenzione attuale con IRV, che è a utilizzo, è una convenzione che permette fino a 100 mila euro, ma non c'è scritto da nessuna parte che bisogna usarli tutti. L'importante è riuscire velocemente a ridurre i tempi di attesa e dare le risposte ai cittadini, che stanno aspettando e sono preoccupati per questo.
Presidente - Per la replica, chiede la parola il collega Cognetta, ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) - Ben venga il concorso di un posto. Sicuramente non è sufficiente perché le risorse prima che lavoravano erano di più, però sinceramente non capisco perché non ribandire le ore SUMAI a cui facevo riferimento esattamente come era stato previsto a gennaio: 38 ore a tempo indeterminato, questo sinceramente non mi è chiaro dalla sua risposta. Mi sembra che si scelga la strada del tempo determinato perché in qualche modo, da un lato, si vuole dare una risposta parziale e, dall'altro, si vuole in qualche modo bloccare con il concorso delle risorse che ci sono già, sinceramente davvero non riesco a capire i contorni di tutto questo. Credo che a questo punto le chiederò di venire in commissione a spiegare con la Dirigenza i dettagli, perché se a gennaio erano previste 38 ore a tempo indeterminato, non capisco perché a giugno debbano diventare di 30-38 a tempo determinato. Stante il fatto che la carenza di professionisti è tale e quale, non è cambiato nulla, così come non sono cambiate le risorse, perché nella legge si fa riferimento chiaramente al fatto che, quando si bandiscono queste ore, le risorse ci sono, altrimenti non è possibile bandirle. Allora c'è qualcosa che mi sfugge, Assessore, dalla sua risposta. Ripeto: ben venga il concorso, ma non risponde alla domanda che le ho fatto: perché non vengono ribandite queste ore. Tenendo presente che la specialistica ambulatoriale territoriale comunque non viene coperta dal concorso perché noi andiamo a coprire un posto all'interno dell'ospedale, che è una cosa diversa.
Chiariamoci un po' su quelle risposte che vogliamo dare alla cittadinanza: ci sono risposte in ospedale e ci sono risposte sul territorio che vanno date. È anche vero poi che spesso le risposte sul territorio vengono utilizzate all'interno dell'ospedale, però comunque sia c'è la possibilità di risolvere presto e bene il problema, non capisco perché non prendiate questa strada visto che a gennaio l'avevate già presa. Non vorrei che ci fosse una questione personale dietro tutto questo, non riferita a lei chiaramente, ma rispetto all'organizzazione generale dell'USL.