Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2777 del 6 giugno 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2777/XIV - Interrogazione: "Azioni intraprese per garantire un migliore servizio di pulizia degli uffici regionali".

Rosset (Presidente) - Punto n. 8 dell'ordine del giorno. Per la risposta, chiede la parola l'Assessore Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - I colleghi mi danno la possibilità di fare il punto della situazione su un tema che nel 2016 più volte è stato discusso in questo Consiglio. Il tema è quello delle criticità legate al servizio delle pulizie all'interno dell'Amministrazione regionale, tema di cui ho cercato di occuparmi da subito perché le criticità erano importanti e si doveva cercare delle soluzioni alternative. Tralascerò quindi le premesse, tralascerò i riferimenti ai dibattiti avvenuti in aula nel 2016 e inizio 2017. I primi giorni di aprile ho disposto la convocazione urgente del responsabile di una delle ditte che svolgono il servizio di pulizia: la SEGI, per far loro presente il perdurare della situazione di grave difficoltà nell'espletamento del servizio e informarli che, come Amministrazione, avremmo avviato ulteriori accertamenti ai fini di trovare una soluzione a tali inefficienze. Le criticità sono tre principalmente: la tutela dei lavoratori, il rispetto del contratto e il servizio che deve essere comunque adeguato. In quel primo incontro i responsabili della società hanno assicurato un repentino miglioramento del servizio facendo però presente che sarebbero stati presi dei provvedimenti nei confronti del personale, poiché, a loro parere, alcuni disservizi dipendevano esclusivamente dall'atteggiamento poco collaborativo dei lavoratori. Su questo vorrei aprire una parentesi importante, perché, per completezza, la SEGI si è aggiudicata due lotti su sette con dei ribassi notevoli: uno del 36,14 percento e l'altro del 37,25 percento. Tutto questo per inquadrare la situazione. Sembra che queste percentuali di ribasso siano purtroppo usuali e che vengono regolarmente giustificate in sede di gara, ad esempio, con un margine di utile ridotto pressoché pari allo zero, ma giustificato dall'impresa grazie all'insieme dei servizi aggiudicati in un sistema più ampio, allargato a livello nazionale.

Veniamo a noi. I disservizi provocati dalla SEGI riguardano quasi tutti gli stabili in cui operano: il mancato rispetto delle tempistiche delle prestazioni periodiche previste nel capitolato speciale, la superficialità nell'esecuzione delle prestazioni ordinarie, nonché la mancanza dei prodotti a disposizione degli addetti. I disservizi hanno dato seguito a richiami e applicazioni - come dicevo prima - di penali alla ditta, ma ciò non ha portato ad un miglioramento del servizio nonostante le rassicurazioni della società. C'è corrispondenza pesante e notevole tra Amministrazione e azienda. A seguito dell'incontro del 6 aprile e degli ulteriori controlli, avendo constatato che la ditta non aveva dato seguito alle nostre indicazioni e che continuavano a verificarsi comportamenti non più accettabili da parte dell'Amministrazione, è stato ufficialmente avviato il procedimento per la risoluzione del contratto. La procedura prevede la possibilità per l'aggiudicatario di presentare le sue controdeduzioni, dopodiché daremo corso agli adempimenti previsti per legge, quali la formalizzazione della risoluzione del contratto, la gestione dell'eventuale contenzioso e infine l'affidamento in urgenza del servizio per il tempo strettamente necessario, anche perché dovrà essere bandita una nuova gara, un nuovo capitolato e delle nuove regole sui due lotti che saranno eventualmente rilasciati.

L'obiettivo del rispetto del contratto è sempre stato perseguito grazie ad una fitta rete di controlli e di imposizioni di penali laddove era necessario e all'ottima collaborazione comunque con le forze sindacali di categoria, con cui diverse volte abbiamo avuto modo di confrontarci in queste settimane. Purtroppo, come ben sappiamo, la tutela dei lavoratori in queste tipologie di appalti non è garantita al 100 percento e anche le clausole sociali scritte nel modo apparentemente migliore possibile si prestano ad essere bypassate o hanno delle inevitabili zone d'ombra. Stiamo valutando la possibilità di aumentare nel minimo di legge le soglie contrattuali del servizio di pulizia, in modo tale da elevare i livelli di retribuzione dei lavoratori e del servizio, la procedura deve essere però esaminata con attenzione in ragione del nuovo Codice dei contratti pubblici.

Ricordo che le criticità del servizio erano già state messe in evidenza, lo dicevo prima, in quest'aula anche dal mio predecessore rispondendo in aula ad iniziative inerenti l'inadeguatezza del servizio di pulizia. Ricordo una mozione che era stata presentata - da me sottoscritta nel settembre 2016 - con cui si chiedeva l'attivazione di un tavolo di concertazione con il CPEL e le organizzazioni sindacali per la determinazione delle linee guida in materia di appalti e forniture e servizi, soprattutto per un discorso anche di revocare eventualmente bandi regionali ed invitare gli Enti locali a sospendere i bandi in essere in attesa di siglare il protocollo d'intesa. La mozione non fu accettata, fu respinta. Sappiamo molto bene che recedere dal contratto d'appalto non è semplice, comunque l'iter è stato avviato in queste settimane dopo numerosa corrispondenza, richiede tempo e rispetto delle norme di legge per non incappare in ricorsi e contenziosi che danneggerebbero l'azione amministrativa senza risolvere i problemi nell'immediato.

Quanto era nelle mie possibilità credo di averlo messo in campo in queste settimane, in questi mesi. Ho convocato la società, ho cercato di convincere il responsabile a mettersi in regola, pena la rescissione del contratto. Trascorso un congruo lasso di tempo per valutare il mancato rispetto delle nostre richieste, abbiamo dato avvio al procedimento per la risoluzione del contratto di aggiudicazione per quanto riguarda i due principali lotti.

Ho cercato di essere esaustivo su cosa abbiamo fatto in questi mesi non tanto sul pregresso - oltretutto diverse informazioni erano già state portate a conoscenza di tutti i colleghi -, ma su cosa, come Amministrazione, in queste settimane, in questi mesi abbiamo deciso per poter garantire i tre pilastri del servizio: la tutela dei lavoratori in primis, il rispetto del contratto e un servizio di pulizia adeguato.

Presidente - Chiede la parola il collega Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Ci sono voluti 100 giorni per potervi intestare un qualche risultato o quanto meno poter accennare alla possibilità che si possa addivenire ad una rescissione di un contratto. Non so se vi ricordate quando eravate in aula, parlando con l'Assessore Perron, sembrava anche lì - un po' come con il Casinò - che bastasse alzare il telefono e, superate le 6 mila euro di penali, mandare a casa i disobbedienti, mentre oggi lei ci dice che, purtroppo, non è semplice: richiede tempo per non incappare nell'azione amministrativa e poi esiste tutto il problema della clausola sociale, che non è poi così garantita per i lavoratori che subentrano. Si tratta quindi di preoccupazioni che, preparando questa interrogazione, ho colto e ho riletto con attenzione, ma erano le stesse preoccupazioni dell'Assessore Perron e della scorsa maggioranza, quando voi invece dicevate che il contenzioso era una cosa irrilevante e che bisognava chiudere, rescindere questi contratti in tempi rapidi perché non era possibile che i lavoratori fossero trattati in questa maniera. Sono tutte cose, collega, che abbiamo già sentito e probabilmente lei ha omesso di dire che il processo di verifica di queste criticità è da alcuni mesi prima che lei diventasse Assessore che è stato attivato: parliamo di cinque, sei, sette mesi fa. L'Assessore Perron attivò i suoi uffici, l'Ufficio legislativo per cercare di capire come poter affrontare nella maniera più adeguata il problema dei lavori effettuati malamente o in modo incompleto. Oggi poteva fare il beau geste, Assessore, di riconoscere al suo predecessore quanto meno il merito di aver cominciato, forse anche su sollecitazione di alcuni di voi, un lavoro di ripensamento, di revisione in qualche modo degli aspetti negativi più macroscopici. Spiace che la vostra maggioranza senta il bisogno di tirare fuori la polvere sotto il tappeto quando non sapete che risposte dare, di attribuirsi meriti che di fatto sono meriti non vostri, ma vanno in continuità rispetto ad attività già intraprese. Questa cosa devo dire che un po' mi fa specie, perché speravo che quanto meno lei in questa risposta riconoscesse una continuità.

È bene poi che voi siete riusciti, o che riuscirete a rescindere questo contratto con la SEGI, che è una delle cinque o sei aziende, imprese che ha preso in mano la parte delle pulizie. Ne avanzano altre aziende che hanno comunque presentato dei ribassi della stessa entità, qualcuna addirittura ribassi del 40 o del 44 percento. La soluzione qui credo che, come non ce l'avete data voi, al di là delle penali, non poteva essere data prima, non poteva essere data dall'ex Assessore Perron. Probabilmente bisognerebbe sedersi intorno ad un tavolo con la volontà di risolvere questo problema, magari cercando di fissare dei lotti più adeguati alla forza lavoro e prevedere, sempre nei limiti delle norme, nei limiti delle procedure, magari capitolati d'appalto e disciplinari che obblighino ad un orario minimo per ciascun lavoratore, che fissino delle retribuzioni, tutte le cose che dicevate voi all'Assessore Perron e che oggi io vi rigiro. Se era così facile allora, quindi credo che sia altrettanto facile oggi cercare una soluzione.

Bisognerebbe - e qui concludo - forse rivedere tutti insieme la logica non del massimo ribasso, ma dell'offerta economicamente più vantaggiosa, che viene definita come una cosa diversa, ma che, di fatto, è un massimo ribasso. Anzi, è addirittura una prassi che alla fine porta le imprese, che magari fanno il 40-50 percento - come diceva lei - di ribasso addirittura a giustificarsi...e a non poter applicare poi la pratica dell'offerta anomala, che abbiamo visto...per esempio, nel Comune di Aosta ha completamente cambiato l'ultimo appalto sul servizio anziani con un ribasso in quel caso mi sembra dell'11 percento. Credo quindi sia possibile mettersi tutti insieme...e cerchiamo di riconoscere, soprattutto a chi ha fatto qualcosa quanto meno quei piccoli meriti che vanno riconosciuti.