Oggetto del Consiglio n. 2775 del 6 giugno 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2775/XIV - Interrogazione: "Verifiche dei presidi sanitari di primo soccorso effettuate dal personale USL presso le sedi di lavoro dell'Amministrazione regionale e delle istituzioni scolastiche".
Rosset (Presidente) - Punto n. 6 dell'ordine del giorno. Per la risposta, chiede la parola l'Assessore Bertschy, ne ha facoltà.
Bertschy (UVP) - Per quanto riguarda il primo quesito: "quante verifiche sono state effettuate nel periodo successivo all'affidamento del servizio e chi, in particolare, è stato incaricato di svolgerle...", che poi è un quesito ripreso anche al punto n. 2, mi preme fare il punto della situazione di quella scelta. In applicazione della legge n. 13/2014, la convenzione con la Federazione regionale delle organizzazioni di volontariato del soccorso della Valle d'Aosta è stata revocata il 28 febbraio 2015, però è rimasta attiva fino al 30 giugno 2015, in quanto l'azienda in maniera formale aveva chiesto, per potersi organizzare, alla federazione di prorogare la sua attività. La convenzione con l'azienda è stata siglata il 9 marzo 2016 e le attività sono state allora assegnate al Dipartimento di emergenza, rianimazione e accettazione, che - è bene ricordare - in quel periodo era anche in fase organizzativa e riorganizzativa. L'operatore dell'azienda ha iniziato ad effettuare le verifiche dei presidi sanitari in RAV il 24 febbraio 2016 e in quel periodo di vacanza luglio 2015-febbraio 2016 la consegna del materiale all'istituzione scolastica è stata effettuata solo per emergenze da parte dei dipendenti della competente struttura regionale Dipartimento bilancio e finanze e si è assicurato un livello minimo di dotazione alle sedi.
La convenzione sin dal suo inizio a febbraio 2016 ha reso evidente che il DERA non riusciva ad ottemperare completamente e con puntualità alle verifiche necessarie; in questo senso le prestazioni istituzionalmente afferenti al Dipartimento delle emergenze e accettazione non potevano che risultare prioritarie rispetto a questo servizio. In senso organizzativo quindi si sono rivelati problemi a gestire la convenzione e l'azienda l'ha fatto presente, tant'è vero che già in Consiglio a giugno 2016 si era parlato di un possibile emendamento, un emendamento che poi ha trovato la sua definitiva discussione qui in aula a dicembre 2016. Rispetto ai dati, le darò anche i dati precisi mese per mese delle iniziative realizzate. Rispetto invece al volume di materiale che è stato sostituito, l'azienda ha dato la disponibilità di ricondurre tutto alle schede di servizio, come credo sia anche opportuno fare con la Federazione per quel periodo; magari con un supplemento di documentazione le daremo tutta la documentazione necessaria.
Secondo quesito: "se il personale incaricato di effettuare le verifiche ha svolto tale compito a titolo esclusivo o residuale rispetto alle proprie ordinarie funzioni...". Il personale incaricato dall'azienda era un operatore tecnico specializzato e svolgeva tale attività residualmente rispetto alle mansioni principali, occupando circa il 40 percento del proprio tempo lavoro.
Per quanto concerne il terzo quesito: "se vi sono stati maggiori oneri o risparmi rispetto alle precedenti modalità di effettuazione delle verifiche (si chiede di produrre un'analisi dettagliata dei costi sostenuti a tal fine dall'azienda e di quelli sostenuti dal precedente soggetto incaricato delle verifiche)", le allegheremo i due elenchi dei mesi di servizio precedenti. A monte le due convenzioni erano regolamentate in maniera diversa: una prevedeva una prestazione di 25 euro a servizio, l'altra di 18 euro più IVA che portava a 21,96 euro.
Il costo sostenuto per la verifica dei presidi, escluso il materiale di consumo per il periodo 20 febbraio 2016-30 aprile 2017 da parte dell'azienda, è stato di euro 25.166, pari a 1146 verifiche e al costo per verifica di 21,96 euro, come da convenzione. Nell'equivalente periodo febbraio 2014-aprile 2015 i costi sostenuti per la verifica dei presidi, escluso il materiale di consumo da parte della Federazione volontari del soccorso, è stato di 43.400 euro, pari a 1736 verifiche e al costo unitario di 25 euro, che era stabilito dalla precedente convenzione. Comunque poi le lascio la documentazione, la risposta, quindi un volume di controlli differente e un costo del servizio anche differente rapportato alle due precedenti convenzioni.
Oggi la legge approvata nel dicembre 2016 prevede di riassegnare alle associazioni di volontariato in via diretta questa prestazione e la convenzione firmata va in questa direzione con la possibilità per le associazioni di regolare il servizio anche attraverso soggetti terzi o la Federazione e il prezzo pattuito per la prestazione di servizio è quello precedentemente pattuito tra azienda e Regione, quindi di 21,96 euro. I due servizi in termini numerici sono paragonabili. Forse in termini di servizio andrebbe fatta un'analisi più approfondita con i responsabili sia della Federazione che dell'azienda per capire come venivano utilizzati, in quale maniera vengono restituiti i farmaci eventualmente prossimi alla scadenza; quale tipo di organizzazione e di sinergia c'era tra azienda e operatori e controlli sull'attività fatta, quindi questi sono i numeri e le risposte alla base della sua interrogazione. Ripeto: per quanto riguarda invece il materiale di consumo, se c'è bisogno di un supplemento di lavoro e se sarà il caso, non ci sarà problema a fornire i dati che mancano.
Presidente - Per la replica, chiede la parola il collega Guichardaz, ne ha facoltà.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Chiedo poi però di avere questa documentazione, perché capita spesso che si rinvii ad una futura trasmissione di documentazione e poi dopo non arriva nulla o ci si dimentica. Questa documentazione quindi mi interessa proprio, le chiedo l'impegno formale di inviarcela, magari anche attraverso lettera interna o altra modalità.
Riguardo alla questione, ricorderete che nel 2014 fui io promotore di un emendamento che spostava dalla Federazione dei volontari del soccorso all'USL questo tipo di controllo, ossia il controllo sulle cosiddette "cassettine" di pronto soccorso, che esistono in tutte le istituzioni scolastiche e le strutture regionali. Questo perché avevamo verificato che, a fronte di una spesa di 25 euro per ciascun tipo di controllo...perché lei parla di verifica, ma i 25 euro nella convenzione con la Federazione erano per il controllo della cassettina, per il cambio dei cerotti, per il reintegro e per ciascuna di queste operazioni il costo era di 25 euro cadauno, non che il controllo globale costasse 25 euro. Noi quindi anche in un'opera di vigilanza rispetto a questa federazione, che in qualche modo si era attribuita un compito di controllo che andava al di là dello spirito stesso della federazione - quello di coordinamento delle altre organizzazioni federate e non di attività individuali -, avevamo spostato sull'USL, ma perché Assessore? Perché l'USL tra 2000 dipendenti ne avrà uno che può prendere la sua macchina la mattina e fare come l'omino della federazione, pagato oltretutto con i soldi della convenzione, pagato in più la benzina, le macchine, la logistica, il coordinamento, 200 mila euro del costo del personale amministrativo, 50 mila euro del costo del coordinatore o del cosiddetto "coordinatore"...dicevo, ci sarà un omino dell'USL operatore tecnico - costo complessivo 30 mila euro l'anno, lei dice: 40 percento di attività che vuol dire 15 mila euro l'anno... - che può andare in giro con la sua macchina, magari un collegiale, uno che ha avuto una visita che non gli permette di stare sull'ambulanza, che può andare facendoci risparmiare dei bei soldi. Lei parla di 43 mila euro, ma aggiunga le macchine, aggiunga la manutenzione, aggiunga la benzina che l'USL continua a sostenere e aggiunga il fatto che quest'omino che la federazione utilizza per andare in giro a fare questi controlli è già pagato dall'USL perché è già inquadrato nel cosiddetto "personale amministrativo e tecnico".
Vogliamo fare un controllo delle spese che sosteniamo, che sostiene il pubblico o vogliamo continuare a favorire delle realtà che nascono come volontariato e poi diventano a tutti gli effetti delle attività professionali, dove non è possibile effettuare nessun tipo di controllo? Perché di fatto è impossibile effettuare il controllo. Si legga la convenzione appena stipulata. Il controllo non avviene dall'USL, ma avviene attraverso le autorizzazioni da parte del Presidente della federazione a fare non si sa bene che. Io sono totalmente contrario che si ritorni ad affidare alla Federazione del soccorso, che deve fare solo ed esclusivamente attività di coordinamento, un'attività che può essere tranquillamente fatta dall'USL. Non capisco perché ci siano stati tutti questi mesi tra l'affidamento all'USL e l'effettiva poi messa in atto e messa a regime del controllo. Non riesco a capire come mai sono passati otto mesi. Certo che poi si rilevano delle inefficienze, che poi le scuole si lamentano e gli altri si lamentano: abbiamo fatto passare otto mesi tra la convenzione e l'inizio dell'attività! Allora io dico: ci rimettiamo intorno ad un tavolo? Questo benedetto tavolo del controllo dei costi della federazione e cerchiamo di capire perché c'è bisogno di tirare fuori 43 mila euro per un'attività dove con 16 mila euro il pubblico riesce a farlo egregiamente? Visto che è il pubblico, tra l'altro, che mette i presidi, che cambia i cerotti, che mette tutto il materiale, comprese le cassettine di pronto soccorso.
Comunque, e chiudo qua, questa interrogazione è prodromica ad una serie di iniziative che intendiamo poi presentare sulla federazione, adesso che avete stipulato questa bellissima convenzione, nelle prossime sedute.