Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2757 del 23 maggio 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2757/XIV - Interpellanza: "Modalità attuative delle indicazioni formulate nel parere pro veritate dagli esperti in merito al finanziamento previsto per la Casa da gioco".

Rosset (Presidente) - Punto n. 14 dell'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il collega Rollandin, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) - Questa interpellanza, che verrà poi in qualche modo anche ripresa successivamente, ha come obiettivo quello di capire prima di tutto come mai la richiesta che era stata fatta a suo tempo di avere questo parere pro veritate che, voglio ricordare, era stata fatta con delibera del 24 febbraio 2017 e che è stata poi protocollata il 4 giugno 2017. Ora, è importante capire rispetto a questo documento molto rilevante e anche molto significativo per una serie di questioni, che a suo tempo erano state messe in discussione e che trovano nel parere pro veritate una risposta assolutamente puntuale, precisa con delle argomentazioni che credo non possano a questo punto essere messe in discussione. In particolare nelle conclusioni sono espresse in modo chiarissimo e quali sono, rispetto alle due proposte, le possibilità di intervenire e nelle conclusioni si mette in evidenza che non riqualificare una società pubblica concernente l'attività in regime di sostanziale privativa nazionale rappresenterebbe con molta probabilità un danno erariale. Queste parole credo abbiano un significato importante rispetto alla discussione che si era già avuta in certi momenti e soprattutto rispetto alle valutazioni che su questo tema sono state fatte.

Voglio ricordare che il parere pro veritate ha preso in esame sia l'applicazione della legge n. 49, sia la legge n. 2 che successivamente era stata votata. Le conclusioni quindi tengono conto sia di un aspetto che dell'altro: è per questo che ci interessa molto capire quali sono le valutazioni fatte rispetto a questo documento importante e soprattutto come si intende dare seguito alle indicazioni che sono precise e puntuali rispetto a tale documento: questo è propedeutico naturalmente anche allo svolgersi della successiva discussione.

Presidente - Per la risposta, chiede la parola l'Assessore Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - Ringrazio il Consigliere Rollandin che mi permette e ci permette di rispondere a questa iniziativa. Il parere datato 4 maggio 2017 è stato inviato dallo studio di esperti a Finaosta in quanto committente dell'incarico e Finaosta a sua volta lo ha inoltrato via PEC alla Regione l'8 maggio 2017. Lo stesso giorno ho firmato la lettera di trasmissione del parere indirizzata al Consigliere Perron, che ne aveva fatto richiesta ai sensi dell'articolo 116 del Regolamento, lettera protocollata il 9 maggio 2017. Non capisco quindi l'ironia che traspare nelle premesse dell'interpellanza, tanto meno l'accenno alle reiterate richieste: 4 maggio, 8 maggio, 9 maggio ho risposto al collega Perron, perché datata 8 maggio via PEC.

Entro nel merito invece. Gli avvocati Andrea Garlati e Marcello Fracanzani nell'esprimere il loro parere tecnico, che avete avuto modo di leggere, ritengono che gestire una Casa da gioco in regime di sostanziale privativa nazionale rappresenti una concreta possibilità per la Regione di assicurarsi importanti entrate economiche sia dirette che indirette. Passaggio messo in evidenza nel parere importante: "la scelta di procedere al sostegno finanziario mediante una legge regionale, secondo il parere, si pone in continuità con il pregresso operato regionale ed è ritenuto sia legittimo, sia opportuno nell'ottica però di riqualificare la società, preservando indubbiamente gli investimenti sin qui effettuati". Cerco di mettere in evidenza i passaggi salienti per poi rispondere invece al quesito più di natura politica.

Le conclusioni del parere confermano pertanto la correttezza dell'impostazione della legge regionale n. 2/2017, approvata all'unanimità da questo Consiglio con la quale è stata prevista la predisposizione da parte della società di un piano di ristrutturazione aziendale in relazione alle cui risultanze è possibile un sostegno finanziario della Regione eventualmente rateizzato su più annualità.

Entro nel merito. Il piano di ristrutturazione aziendale della Casa da gioco, elaborato su impulso del nuovo amministratore unico della società in collaborazione con un pool di professionisti esperti aziendalisti e giuslavoristi, è iscritto all'ordine del giorno di questa seduta in seguito alla sua trasmissione al Consiglio da parte della Giunta regionale. Sempre all'ordine del giorno di questa seduta è iscritto il disegno di legge avente ad oggetto: "Disposizioni urgenti per il finanziamento del piano di ristrutturazione aziendale di Casino in attuazione della legge n. 2/2017". Il disegno di legge che andremo ad esaminare più tardi prevede un intervento finanziario complementare rispetto alle nuove aperture di credito alla società e ancorato al piano di ristrutturazione aziendale che individua, in attuazione della legge n. 2, le tempistiche di realizzazione delle azioni di contenimento dei costi di sviluppo. Coerentemente con le previsioni della legge n. 2/2017, l'erogazione del finanziamento pubblico resta subordinato alla verifica da parte del Consiglio regionale del concreto ed effettivo stato di attuazione delle azioni indicate con una dilazione del finanziamento in tre tranche suddivise nelle annualità 2017 e 2018. Ho cercato di rispondere soprattutto a quali sono le indicazioni che questo Governo ha previsto di mettere in campo, anche a seguito del documento e parere che ci è stato formalizzato l'8 maggio 2017.

Ancora due considerazioni che vorrei fare all'aula importanti dal nostro e dal mio punto di vista. Un passaggio che, secondo me, non è secondario all'interno del parere: "Non sono ammissibili interventi tampone con dispendio di disponibilità finanziarie a fondo perduto, erogate senza un programma industriale o una prospettiva che realizzi l'economicità e l'efficienza della gestione del medio e lungo periodo". Si tratta di un passaggio importante, riportato all'interno del documento: non tentare - e penso che vada nella direzione indicata più volte in quest'aula, al di là delle posizioni e delle linee guida di un percorso che si voleva e si vuole intraprendere - di salvare la società con un serio e concreto piano di rilancio, come sopra indicato, potrebbe determinare una responsabilità in capo all'ente concedente, che è anche socio sostanzialmente totalitario, puntando anche alla salvaguardia delle ingenti risorse già investite, alla luce della rilevanza strategica della società per lo sviluppo economico dell'intero territorio della Valle d'Aosta".

Vorrei concludere con l'ultimo passaggio. Penso che il collega abbia avuto modo di leggere, quanto si riporta, a mio avviso importante, nelle conclusioni: "non riqualificare una società pubblica esercente attività in regime di sostanziale privativa nazionale, senza un vero e proprio piano di rilancio, rappresenterebbe con molta probabilità un danno erariale".

Ho voluto ribadire il concetto che lei ha espresso nell'illustrare l'iniziativa e che, a mio modo di vedere, è comunque importante a conferma anche delle scelte che sono state fatte e che oggi comunque avremo modo di affrontare in maniera approfondita, visto e considerato che ci sono due atti iscritti all'ordine del giorno.

Un passaggio finale lo vorrei fare su un'altra questione che mi sembra importante, riportata all'interno del parere predisposto dai due avvocati incaricati da Finaosta: "certamente le perdite risultanti dai documenti contabili della Casa da gioco non sono esclusivamente riconducibili a quanto investito, ma non si può negare che il medesimo abbia un peso significativo", questo è un altro elemento importante inserito all'interno del parere che ci tenevo a trasmettervi.

Presidente - Per la replica, chiede la parola il collega Rollandin, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) - Innanzitutto per dire che nell'interpellanza non c'è ironia, ma c'è solo un riferimento puntuale che dal 27 febbraio il parere iniziale era arrivato e poi successivamente ci sono state delle integrazioni, cosa che a noi non è mai stata specificata con quali date è arrivato e con quali è tornato alla base dicendo naturalmente che c'erano delle integrazioni.

Secondo punto. Quando si parla di questo parere, e avremo modo di discuterne molto attentamente, giustamente si dice che il riferimento non è solo alla legge n. 2, ma dice: "le ipotesi specificate sottoposte sono due: il disegno di legge regionale formalmente istruito (della finanziaria) e depositato: "Disposizioni urgenti per il finanziamento, investimenti in attuazione della legge n. 49"". Cosa che non si cita mai. Poi la bozza di proposta di legge: "Disposizioni per la continuità aziendale della Casino", sono due, non una, perché lei ne ha citata solo una. Ora naturalmente se guardiamo poi anche le opzioni, anche quello faremo attentamente su tutto il sistema, si evidenzierà come in modo palese e forte si dirà che la prima soluzione con la legge era quella più esaustiva e poi alla fine si dice nelle conclusioni che vengono portate: "quanto espresso - cioè tutto riferito alla legge di cui parlavamo - ben si adatta in quanto applicabile anche alle previsioni della legge n. 2". Anche alle previsioni della legge n. 2, ma sostanzialmente il tutto è riferito alla legge che avevamo presentato e che giustamente, secondo qualcuno, non doveva andare avanti, era stata fermata per fare gli approfondimenti. Tutto quello che viene detto in questo parere pro veritate dice in modo chiaro e inconfutabile citando la Corte dei Conti, citando la Corte di Cassazione con tutti i passaggi che questo non solo era legittimo farlo, ma era la strada maestra, il fatto di averlo fatto con legge, il fatto di averlo fatto in quel modo...e soprattutto tenendo conto di ricordare che anche nella legge che era stata presentata, si parlava anche lì del piano di ristrutturazione, tant'è che nella legge n. 2 il terzo comma è stato copiato paro paro dalla legge,che avevamo presentato in precedenza. Questo è nella sostanza. Poi avremo, come lei ha detto, modo di ritornare, però vorrei che non si leggesse solo una frasettina, perché le cose sono due, le leggi erano due da prendere in considerazione, con una differenza: che era già arrivato un primo parere, che poi non solo si è tenuto lì, ma si è deciso di fare un approfondimento ulteriore e poi il risultato è stato questo: legittimo, non stiamo dicendo che non doveva essere fatto, va benissimo che sia stato fatto. Così si evidenzia ancora una volta qual era la differenza tra le due parti, che avremo modo di riprendere nella casistica puntuale dei pregi che erano presenti e che cosa significava dare continuità e dare soprattutto la possibilità di onorare quell'impegno preso per la ristrutturazione di cui in tutto il programma non si parla mai: non si parla, come se non esistesse, mentre da tutte le parti si dice: per fortuna, che è stato fatto questo intervento, che questo intervento era legittimo, che l'intervento era doveroso per salvaguardare l'azienda. Questi sono i punti per cui le chiedevo qual era l'intenzione; era propedeutico a questa discussione che avremo nel pomeriggio.