Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2753 del 23 maggio 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2753/XIV - Interpellanza: "Eventuale ripristino funzionale della centrale idroelettrica ex-Balzano in comune di Verrès".

Rosset (Presidente) - Punto n. 10 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, chiede la parola il collega Cretier, ne ha facoltà.

Cretier (PD-SIN.VDA) - Ho presentato questa interpellanza per chiedere notizie su questa centralina. Alcuni abitanti della zona mi hanno segnalato il fatto per cui chiedo all'Assessore competente alcune delucidazioni. La situazione della centralina denominata "ex-Balzano" di Verrès è in stato di abbandono e si chiedono quali siano le difficoltà ostative alla messa in funzione di un impianto in cui sono stati fatti credo investimenti importanti finanziati dalla Regione già in passato. Tale centralina fa parte del patrimonio della Regione autonoma Valle d'Aosta, com'è possibile leggere nella relazione dell'Assessorato delle opere pubbliche, in cui si legge anche che la subconcessione è scaduta nel 2010 e non ancora rinnovata? Brevemente ricordo che dopo l'alluvione del 2000 l'impianto ha avuto un investimento per l'ammodernamento totale dell'impiantistica, interventi sostanziali alla presa del canale sul torrente Evançon fino allo scarico in Dora Baltea, come anche la rigenerazione delle turbine e delle macchine, di tutti gli impianti interni e della parte anche software per il telecomando di paratoie in centrale. Ricordo che i dati delle portate idriche del torrente Evançon sono importanti, perché il bacino di raccolta della Val d'Ayas è imponente e l'energia producibile dalle tabelle descritte sul documento dell'Assessorato portano a 2,7 milioni di kilowatt all'anno, che un prezzo di vendita, ipotizzando anche solo 20-30 centesimi produrrebbe un interessante valore. Ad oggi sembra che la condotta forzata sotterranea abbia una perdita: questo è scritto nella relazione. Se questo è il solo problema che frena la produzione, sarebbe opportuno fare una valutazione dei costi/benefici per rinnovare questa subconcessione e decidere, attraverso un piano di ripristino della produzione, sia direttamente gestita o data in concessione a terzi per ottenere un interessante introito nel bilancio regionale.

Credo che in un'ottica di sviluppo delle fonti rinnovabili in Valle d'Aosta, siamo in presenza di molte richieste di concessioni per lo sfruttamento dell'acqua: questo è un bene che molti vorrebbero monopolizzare e far rendere economicamente per pochi, piuttosto che spalmare i benefici su tutta la popolazione.

In questo momento di crisi finanziaria, Regione compresa, fare investimenti è molto difficile, ma qui gli investimenti sono già stati fatti e se l'unico problema è la condotta sotterranea, penso che con le attuali moderne tecnologie si possa intervenire e rimediare direttamente o delegando ad un potenziale futuro partner.

Infine vorrei anche portare a conoscenza che nel territorio regionale vi sono delle belle realtà che producono e creano posti di lavoro e indotto locale, che investono continuamente sulla sicurezza e sulla formazione professionale, perché non provare a seguire questa strada?

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Borrello, ne ha facoltà.

Borrello (SA) - Innanzitutto ci terrei a ringraziare il collega Cretier, perché nell'affrontare la tematica ho avuto modo di poter prendere coscienza del percorso storico produttivo industriale che sicuramente è interessante. Basti solo pensare che è dal 1937, con un Regio decreto che si parla della derivazione dell'acqua dell'Evançon con tutte le evoluzioni dal punto di vista industriale, quindi sicuramente è stato un arricchimento e le produrrò, qualora lei lo voglia, un documento con uno storico che sicuramente è rappresentativo.

Per quanto invece riguarda le questioni puntuali che lei ha prodotto all'interno della sua interpellanza, le rispondo. Gli investimenti eseguiti a partire dall'anno 2005 da parte dell'Assessorato dei lavori pubblici sono i seguenti: per quanto riguarda i servizi attinenti all'ingegneria e all'architettura, rilievi e verifiche tecniche propedeutiche ai lavori, si parla di euro 97.700; per quanto invece riguarda i lavori di riparazione dai danni causati dall'incendio avvenuto nel 2002 - nel riassunto storico è evidenziato - i lavori per quanto riguarda la manutenzione straordinaria dell'impianto idroelettrico ammontano a 612 mila euro, per un totale complessivo di 710 mila euro. Come dicevo, l'infrastruttura è stata recuperata, quindi l'Amministrazione regionale ha sicuramente interesse nel valorizzare questo tipo di bene immobile ed è per questo che proprio a seguito di tutta una serie di provvedimenti che non sto a citare...citerò solo gli ultimi due, ma c'è un elenco che produrrò agli atti: con il provvedimento dirigenziale n. 446 del 3 febbraio 2017 la struttura Affari generali, demanio e risorse idriche ha approvato l'esercizio diretto per la durata di 30 anni decorrenti dalla data del provvedimento al fine di poter riattivare l'impianto idroelettrico di proprietà dell'Amministrazione regionale; in data 24 febbraio 2017 è stato sottoscritto fra i Dirigenti delle due strutture regionali: quella inerente la Risorsa idrica e quella inerente al Patrimonio, il disciplinare protocollato n. 2873 contenente gli obblighi e le condizioni alla cui osservanza è vincolato l'esercizio diretto della derivazione di cui trattasi.

Detto questo, a completamento di quanto detto dal punto di vista tecnico, mi corre l'obbligo anche di ricordare all'Assemblea che, con deliberazione del Consiglio regionale del 25 febbraio 2016 n. 1851, il complesso immobiliare sito in Verrès, località La Fabbrica, è stato inserito nel piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari. In virtù dei procedimenti che sono stati prodotti recentemente, per quanto riguarda il disciplinare che regolamenta l'esercizio di derivazione, vi è la possibilità di affidare la centralina munita delle autorizzazioni per il suo funzionamento. Sarà nostra cura procedere ad una gara pubblica aperta ai diversi interessati per poter verificare la possibilità di affidare questo tipo di servizio.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Cretier, ne ha facoltà.

Cretier (PD-SIN.VDA) - Ringrazio l'Assessore per la risposta. Le segnalo semplicemente che questa struttura al momento è in completo stato di abbandono. Non vorrei che questa struttura facesse la fine di molte altre, perché gli atti vandalici sono all'ordine del giorno e i furti perpetrati al patrimonio sono continui, peraltro si trova in una zona isolata e facilmente raggiungibile. Inoltre devo segnalare che, oltre a non produrre energia elettrica, dall'esterno sono visibili i quadri in tensione, quindi deduco che, oltre a non produrre, ci sia un consumo a carico delle casse regionali e non credo che sia l'impianto di videosorveglianza. Infine se il problema rimane legato ai costi, come le ho già detto prima, avete già pensato alla destinazione, in modo che possiamo recuperare un po' di ciò che è stato investito negli anni.