Oggetto del Consiglio n. 2751 del 23 maggio 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2751/XIV - Interpellanza: "Mancato recepimento degli impegni indicati nell'ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale sulle dotazioni organiche per l'anno scolastico 2017/2018".
Presidente - Punto n. 8 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, chiede la parola il collega Cognetta, ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) - Con questa interpellanza facciamo il punto con quanto accaduto circa 10-12 mesi fa in quest'aula, dove venne approvata quella che era la "Buona Scuola" in salsa valdostana. Era a fine luglio e al termine di una lunga e animata discussione venne approvato un ordine del giorno che impegnava la Giunta di allora a fare determinate cose, diciamo a riservare del lavoro per chi di fatto veniva escluso dal lavoro: per quegli insegnanti di tecnologia che alla fine della riorganizzazione sarebbero rimasti senza cattedra. L'ordine del giorno approvato allora era un ordine del giorno che in qualche modo poteva dare delle risposte, perché sostanzialmente prevedeva che si potessero trovare delle soluzioni in ambito tecnologico per riuscire a rioccupare queste persone. In qualche modo si doveva dare una risposta a queste persone che sarebbero rimaste senza lavoro. Uno dei punti era anche quello di attivare dei tirocini formativi presso l'Università della Valle d'Aosta, in modo da sostenere poi l'eventuale assunzione di queste persone e comunque di farlo a condizioni economicamente favorevoli. Poi è partita la sperimentazione, come sappiamo, che sta andando avanti. Ci sono già alcune considerazioni che vengono dalle istituzioni scolastiche che sono sul sito di WebÉcole.
Cos'è successo da allora però? Sono usciti gli elenchi con i quantitativi di cattedre per il prossimo anno e notiamo che c'è stata una contrazione: da 31 a 20 posti per la cattedra di tecnologia e da 140 a 131 per quelle di italiano e storia. Non abbiamo visto come si recuperano questi numeri mancanti, in particolare 11 di tecnologia e 9 per quanto riguarda italiano e storia. Abbiamo poi visto che a livello nazionale ci sono stati degli indirizzi dati dal Ministero rispetto all'utilizzo di personale appositamente formato per migliorare le competenze di tipo comunicativo e informatico all'interno delle scuole, mettendo anche dei fondi - a livello nazionale si parla di 850 mila euro - e quindi l'indirizzo generale è quello di andare verso un maggiore approfondimento e accompagnamento verso la scuola digitale. Tutto questo sostanzialmente mi porta a dire quali sono gli intendimenti dell'Assessore, sostanzialmente perché l'Assessore non ha recepito l'ordine del giorno di allora e soprattutto che cosa intende fare per recepire tale ordine del giorno, anche perché sostanzialmente si era tutti d'accordo, quindi non è più una questione di maggioranza e opposizione, ma è una questione del perché non si è poi fatto ciò che era stato deciso da tutti quanti insieme in quest'aula. Aspetto quindi i chiarimenti.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Certan, ne ha facoltà.
Certan (ALPE) - Ringrazio il collega Cognetta per questo point de la situation che ci chiede. In effetti, l'ordine del giorno che avevamo preparato insieme lo ricordo bene ed era stato votato all'unanimità. Questa interpellanza quindi permette di chiarire alcuni aspetti sui quali probabilmente abbiamo la stessa visione, ma che, per essere concretizzati, devono seguire un iter amministrativo, e direi anche politico, preciso.
Per entrare nel merito della risposta, il fabbisogno del personale docente è quello che permette di calcolare il numero di insegnanti necessari nella scuola nei vari ordini e si calcola in questo modo: a partire dalle leggi nazionali e regionali in vigore, a partire dal numero di docenti, previsionale naturalmente, che maturano i requisiti o hanno maturato i requisiti per andare in pensione, quindi cessare l'attività, a partire dal numero di iscritti degli alunni nelle scuole valdostane e dalla presenza o meno di insegnanti nelle graduatorie utili per l'assunzione a tempo indeterminato. Questi sono i quattro punti che si devono seguire per costituire il fabbisogno. Questo calcolo del fabbisogno è stato consegnato dagli uffici del personale scolastico alle organizzazioni sindacali nel mese di credo febbraio, o agli inizi di marzo 2017, quando ancora era in carica il precedente Assessore. È stato fatto dal personale scolastico e dagli uffici del personale scolastico ed è stato consegnato alle organizzazioni sindacali. Questo per quanto riguarda il punto n. 1 dell'ordine del giorno che avevamo approvato.
Il punto n. 2 è certo molto più di natura politica, ma direi è anche legato a scelte politiche fatte dalla precedente Amministrazione ed è legato chiaramente alla legge n. 18, che, come ha ricordato lei, è stata approvata ed è entrata in vigore da luglio fino a marzo, periodo dell'insediamento della nuova Giunta, non ha avuto nessun tipo di modifica. Non essendo state fatte le modifiche in quel periodo, quindi è vero che gli organici sono stati pubblicati il 4 maggio, ma la data ultima per noi per poterli cambiare era il 30 marzo. Ci siamo insediati il 13 marzo, la legge n. 18 non siamo riusciti a modificarla. Non vi erano neppure le commissioni costituite e l'iter non siamo riusciti a farlo per l'anno scolastico 2017-2018. L'impegno che mi sono assunta con gli insegnanti, che ci siamo assunti come nuovo Governo con gli insegnanti e le istituzioni, anche negli incontri che ho fatto in questo periodo, è di fare tutte le valutazioni e gli eventuali cambiamenti, non solo riguardanti questi aspetti della legge n. 18, entro gennaio/febbraio 2018, al fine di poter permettere l'approfondita analisi per l'individuazione delle professionalità necessarie per la concreta realizzazione di tale potenziamento anche nella scuola secondaria di primo grado e delle modalità di formazione delle risorse da utilizzare. Ciò comporta quindi un intervento di modifica dell'attuale legge n. 18, subordinato al reperimento delle relative risorse finanziarie e, come le ho già detto, questo non è stato possibile intraprenderlo in tempo utile per l'introduzione già dall'anno scolastico 2017-2018, in quanto bisognava preliminarmente dare corso ai diversi atti applicativi della legge regionale n. 18 funzionali a garantire il regolare avvio di tale anno scolastico. Se fosse stata cambiata prima, si sarebbe potuto cambiare anche il 2017-2018...
(interruzione della Consigliera Rini, fuori microfono)
... gli organici di diritto.
Per quanto riguarda il punto n. 3, relativamente ai corsi di sostegno del TFA, con riguardo al punto 3 dell'ordine del giorno del 28 luglio, la Soprintendenza agli Studi ha fornito all'Università della Valle d'Aosta, ai fini dell'attivazione del TFA sul sostegno, il fabbisogno di personale docente specializzato per le istituzioni scolastiche regionali distinto per grado di istruzione, e in data 26 aprile 2017 l'Università della Valle d'Aosta ha emanato il relativo bando, a seguito anche dell'emanazione del decreto ministeriale che è uscito, per complessivi 70 posti. Ad oggi, 22 maggio, perché il 21 maggio erano un totale di 63 le domande e oggi n'è arrivata un'ulteriore, quindi ad oggi sono 64 le domande. Divise in questo modo: 32 domande su 25 posti previsti dal bando per la primaria; secondaria di primo grado 13 domande su 15 posti previsti dal bando, secondaria di secondo grado 18 domande su 30 posti. I candidati in totale sono quindi 57, perché 6 hanno presentato la domanda sia per la secondaria di primo grado che per quella di secondo grado.
Si evidenzia come il contributo complessivamente richiesto agli iscritti dell'Università della Valle d'Aosta sia di 2616 euro da versare - a differenza del livello nazionale, noi abbiamo fatto un'altra modifica - in tre rate invece che in due e precisamente: 916 euro all'atto dell'immatricolazione, 850 entro il 2 ottobre 2017 e 850 entro il 31 gennaio 2018. Sia sulla base della ricognizione effettuata dall'Ateneo valdostano, sia poi su altre valutazioni che sono state fatte riguardanti la gestione del personale docente. Questi sono i tre punti dell'ordine del giorno, collega Cognetta.
Riguardo alla domanda n. 2 invece dell'interpellanza di oggi, sto valutando come intervenire sulla legge regionale n. 18/2016 e tutti gli interventi e le riunioni che sono state fatte in questi mesi andavano anche per fare una ricognizione puntuale e attenta con chi nel mondo della scuola lavora quotidianamente. Le riflessioni quindi non si limitano solo all'aspetto delle risorse per il potenziamento delle competenze informatiche riguardo agli alunni della secondaria di primo grado, ma dovranno riguardare il complesso della legge regionale 2016 e le sue interrelazioni con le adaptation. Considerato quindi che ricopro la carica di Assessore all'istruzione soltanto dal 13 marzo, dal 10 ufficialmente, non vi sono stati i tempi tecnici per intervenire sulle dotazioni organiche di questo anno.
Vi è un altro aspetto. Quando dico che non è solo organico di potenziamento della scuola, sicuramente andremo a fare delle variazioni sull'organico di potenziamento della scuola secondaria di primo grado, ma non è solo quello. È di questi giorni il dibattito, ad esempio, sulle cattedre e sulle ore di geografia destinate ad esempio al biennio dove praticamente la geografia sparisce dai programmi, dalle ore di insegnamento. Ci sono quindi delle valutazioni che vanno fatte e sono diverse e su diversi piani. Con il Presidente della Commissione, oggi credo che si definirà con la V Commissione la data, sono disponibile a venire anche a spiegare sull'organico di come si interverrà e come nel 2017-2018 sarà applicato l'organico di potenziamento per la scuola secondaria di secondo grado. La valutazione quindi sarà fatta sull'intera legge n. 18/2016 e chiaramente anche sugli adattamenti.
Presidente - Per la replica, chiede la parola il collega Cognetta, ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) - Prima della replica facciamo un patto, Assessore, io e lei davanti all'aula e con lei lo farei con tutto il Governo se possibile: smettiamo per favore di continuare a dire: "la passata Amministrazione", le spiego anche perché: l'Amministrazione, dal mio punto di vista, è sempre una, poi il fatto che adesso ci siano persone differenti non cambia la questione che l'Amministrazione è sempre una. Io le ho citato nell'introduzione...quindi, quando ho esposto questa cosa, il fatto molto chiaro che era stata approvata all'unanimità, il fatto che non c'entrava maggioranza e opposizione...di conseguenza, le avevo già detto tra le righe che non era il caso di parlare della passata Amministrazione. Se avete dei problemi con la passata Amministrazione, vi chiudete nella stanza di là, ve li chiariti una volta per tutte e la finiamo anche in quest'aula di parlarne, perché sta diventando davvero noioso, almeno per quanto mi riguarda. Poi è chiaro che la mia opinione conta poco, però magari anche a chi sta fuori interessa la sostanza dei fatti e non tanto altre questioni e andiamo alla sostanza dei fatti: la sostanza è che il modico prezzo di partecipazione al corso è di 2600 e rotti euro, che è modico per modo di dire per chi non lavora, comunque mi sembra di aver capito dalla risposta che per quest'anno non si può fare nulla. Per quest'anno scolastico non si è potuto fare nulla, mentre per il prossimo anno scolastico forse qualcosa riusciremo a fare. Vorrei ricordarle due cose: la prima è che io spero che la legge n. 18 subisca dei profondi cambiamenti, in quanto sono stato l'unico a non votarla, nel senso che ho votato contro, perché sinceramente non era una legge che in qualche modo andava incontro a ciò che pensavo rispetto alla scuola e se la cambiamo, io sono curioso di vedere quali saranno i cambiamenti e se poi sono cambiamenti che andranno a favore di ciò che penso di come dovrebbe andare la scuola e di quello che è il mio Movimento pensa rispetto alla scuola, ben vengano, altrimenti voterò contro anche a quelli senza problemi.
Per quanto riguarda la questione più generale dell'aumento della possibilità da parte degli allievi di fare più ore di tecnologia, o comunque di dare un servizio che anche a livello nazionale è stato previsto, magari qualcosa si poteva fare anche durante quello che sta accadendo, perché bastava mettere delle risorse. Mi rendo conto che le risorse sono scarse, però magari chiedere a qualche suo collega di qualche altro dicastero di fornirgliene una parte, come funziona all'interno di una Giunta, e magari diamo più soldi alla scuola che è sempre la cosa più importante, oltre alla sanità, almeno per quanto riguarda il mio Movimento.
Stesso discorso vale per il lavoro. Queste persone resteranno un anno senza lavoro, sono di fatto rimaste un anno senza lavoro e comunque sia sperano che lei, Assessore, se non cade la Giunta, se non succede un'altra variazione, se non succede che qualcuno si dimentica di trasmettere gli atti, se non succede tutta una serie di cose, forse vedranno una risposta e il loro lavoro nel prossimo anno scolastico.