Oggetto del Consiglio n. 2743 del 9 maggio 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2743/XIV - Relazione sulle attività di rilievo europeo e internazionale svolte dalla Regione nell'anno 2016, ai sensi della legge regionale 16 marzo 2006, n. 8.
Rosset (Presidente) - Punto n. 27 dell'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il Presidente della Regione; ne ha facoltà.
Marquis (SA) - La legge regionale n. 6/2008 prevede che annualmente venga presentata al Consiglio una relazione di aggiornamento sulle attività europee e internazionali dell'anno precedente, attività che trovate descritte in dettaglio nella relazione e delle quali vorrei segnalarvi sinteticamente gli aspetti più rilevanti.
Il 2016 è stato un anno particolarmente importante, innanzitutto per la programmazione dei fondi europei, in quanto è stato possibile tracciare il definitivo bilancio del settennio di programmazione 2007/2013. Un bilancio dal quale emergono non solo la capacità di spesa dimostrata da tutti i programmi a cofinanziamento europeo e statale, ma soprattutto, dal punto di vista qualitativo, il completamento del quadro delle realizzazioni e dei risultati in relazione a ciascuna delle tre priorità della Strategia "Europa 2020". In particolare, vale la pena qui di evidenziare che, con riguardo alla "Crescita intelligente", sono stati realizzati quasi 1.500 interventi riferiti al campo della ricerca, dello sviluppo tecnologico e dell'innovazione, delle tecnologie e dei servizi dell'informazione e della comunicazione e quelli di promozione dell'innovazione nelle piccole e medie imprese, per un ammontare complessivo di circa 58 milioni di euro. Alla "Crescita sostenibile" sono invece riconducibili interventi per un valore complessivo di circa 258 milioni di euro negli ambiti dell'energia, dell'adattamento al cambiamento climatico, della prevenzione e della gestione dei rischi, del turismo, dell'ambiente, della cultura e del trasporto sostenibile. Infine alla "Crescita inclusiva" sono riferiti quasi 4.500 progetti negli ambiti della partecipazione al mercato del lavoro, del rafforzamento della coesione sociale, del contrasto alle situazioni di marginalità, per un valore complessivo di circa 133 milioni di euro.
Allo stesso tempo, l'attuazione finale della Politica regionale di sviluppo 2007/2013 evidenzia anche il peso relativo crescente dei programmi cofinanziati che, in un contesto condizionato dagli effetti della crisi economica, hanno spesso rappresentato lo strumento mediante il quale compensare il progressivo calo di risorse pubbliche regionali, in particolare riguardo agli investimenti. Nel 2016, inoltre, sono entrati nel pieno dell'attuazione i programmi dell'attuale periodo di programmazione 2014/2020 che, considerando i soli programmi a titolarità della Regione, presentano una dotazione finanziaria di oltre 258 milioni di euro, cui si sommano già 18 milioni di euro derivanti dall'approvazione dei primi progetti nell'ambito di alcuni programmi di Cooperazione territoriale.
È importante evidenziare che nel settennio in corso, nella realizzazione dei programmi, si sono introdotte importanti innovazioni di metodo. La forte attenzione al perseguimento dei risultati, all'avanzamento delle realizzazioni e della spesa a cui i programmi sono improntati, impone, infatti, di valorizzare sempre più la complementarietà con le politiche regionali attraverso un approccio corale e di rete tra i diversi rami dell'Amministrazione e tra l'Amministrazione e i partner territoriali. Tra le azioni avviate al 31 dicembre 2016 si segnalano, nel programma FESR, i progetti strategici "Bassa via della Valle d'Aosta" e "Rete cultura e turismo per la competitività", oltre alle azioni nell'ambito della ricerca, dello sviluppo tecnologico e dell'innovazione; l'avvio del secondo stralcio del progetto "VdA Broadbusiness", il "Datacenter unico regionale", le Azioni di rafforzamento della competitività delle PMI e delle start-up innovative, gli interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici e il progetto "Aosta in bicicletta". In ambito Fondo sociale europeo sono già stati avviati 41 progetti riguardanti il sostegno all'occupabilità e all'inclusione sociale, la qualificazione professionale dei giovani, il supporto all'innovazione e alla ricerca, il sostegno all'adattabilità dei lavoratori e all'imprenditorialità. Quanto al Programma di sviluppo rurale, sono stati pubblicati i bandi per la concessione di aiuti a valere su diverse sottomisure. È stato costituito il gruppo di azione locale (GAL), ed è stata definita la strategia di sviluppo locale incentrata sulla promozione del turismo sostenibile.
Con riferimento ai programmi di Cooperazione territoriale, che nel periodo 2014/2020 salgono da 5 a 6 con inclusione della Valle d'Aosta anche nel Programma di Cooperazione transnazionale Mediterraneo, al 31 dicembre 2016 si segnala in particolare l'avanzamento del Programma di Cooperazione transfrontaliera Italia-Francia ALCOTRA, che vede già approvati 19 progetti a partecipazione valdostana, per un investimento complessivo a favore del territorio regionale di oltre 16 milioni di euro. Infine, sempre nell'ambito della programmazione dei fondi europei, il 2016 ha visto l'avanzamento nella definizione delle Strategie delle aree interne relative alle aree "Bassa Valle" e "Grand Paradis", individuate per partecipare alla cosiddetta "Strategia nazionale per le aree interne", strumento questo che coniuga gli interventi nell'ambito dei servizi essenziali - istruzione, sanità e mobilità - finanziati con risorse ministeriali con progetti di sviluppo locale, da elaborare nell'ambito dei programmi cofinanziati.
Passando invece al piano istituzionale, nel 2016 è stata assicurata la partecipazione della Regione ai lavori del Comitato delle Regioni; sono proseguite le attività dell'Ufficio di rappresentanza a Bruxelles ed è stata rinnovata la partecipazione della Valle d'Aosta nella risposta del sistema italiano alle raccomandazioni che l'Unione europea formula all'Italia nell'ambito del "semestre europeo", il ciclo di coordinamento delle politiche economiche e di bilancio dell'Unione. Nel corso dell'anno sono poi proseguite le attività di comunicazione, informazione e formazione in ambito europeo. Quanto alle prime, si tratta, sul territorio regionale, delle iniziative promosse dal "Centro Europe Direct Vallée d'Aoste", e degli eventi organizzati nel campo del lavoro e dell'occupazione: la "Journée des Métiers du Tourisme" prima, e la "Semaine du FSE emploi et formation" poi, oltre che della partecipazione della Regione, a Bruxelles, alla "Settimana europea delle Regioni e delle città", e alla giornata "Porte aperte". Sul fronte della formazione, anche in linea con quanto previsto dal piano di rafforzamento amministrativo adottato nel 2014 per assicurare qualità, efficacia ed efficienza nell'attuazione dei programmi, è proseguito il percorso di formazione specialistica incentrato sull'attuazione della politica regionale di sviluppo 2014/2020 ed è stata favorita la partecipazione al ciclo di seminari specialistici sulle politiche europee organizzato dalla Conferenza delle Regioni.
È importante poi sottolineare quanto fatto nell'ambito, importante per la Valle d'Aosta, della politica per la montagna. Oltre ad aver organizzato l'11 dicembre la "Giornata internazionale della montagna" dedicata al tema delle "Culture di montagna", sul piano istituzionale la Regione ha proseguito la sua attività di coordinatrice della Sottocommissione Politiche della montagna della Conferenza delle Regioni, ruolo in cui è stata impegnata, in particolare, nella ripartizione delle risorse del Fondo nazionale integrativo per i Comuni montani.
Nell'ambito dell'Euroregione Alpi-Mediterraneo, la Regione ha partecipato ai gruppi di lavoro attivi nella predisposizione dei piani integrati tematici e territoriali, quali opportunità di finanziamento offerte dal programma ALCOTRA che andranno a concretizzarsi nell'anno in corso. Infine il 2016 ha visto, a inizio anno, la prima Assemblea delle Regioni e degli Stati della "Strategia macroregionale alpina", che ha preso così ufficialmente il via e che vede la Valle d'Aosta attivamente coinvolta, sia all'interno del sistema di rappresentanza italiano, sia a livello tecnico, essendo capofila del Gruppo di Azione incaricato di elaborare interventi nell'ambito dell'azione strategica "connettere digitalmente la popolazione e promuovere l'accesso ai servizi pubblici".
En outre, en 2016, les activités de coopération, d'échange, de partenariat et de collaboration se sont poursuivies notamment avec la Communauté française de Belgique, assurant le suivi des activités prévues par l'accord de coopération signé en 1994 avec la participation au programme "Eurodyssée d'échange jeunes-travailleurs de l'Assemblée des Régions d'Europe", ainsi que dans le cadre des réseaux "Eures" et "European Social Network".
De même, la Vallée d'Aoste a confirmé sa participation au dialogue italo-suisse sur la coopération transfrontalière. Enfin, comme chaque année, la Vallée d'Aoste a encouragé de nombreuses initiatives de promotion de la langue française: d'une part, en participant aux travaux de l'Assemblée parlementaire de la francophonie dont la réunion régionale Europe a eu lieu à Saint-Vincent au mois de septembre et, d'autre part, en célébrant au mois de mars les traditionnelles "Journées de la Francophonie" avec un programme conçu pour les élèves valdôtains et un programme tout public.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Bertin; ne ha facoltà.
Bertin (ALPE) - Cercherò di essere particolarmente breve, anche perché sono stato sollecitato ad esserlo in modo trasversale da parte dei colleghi.
Questa sessione europea rappresenta comunque un momento importante, anche se ci rendiamo conto che è piuttosto ripetitiva e certamente aggiunge poco in generale all'attività svolta dalla Regione in ambito europeo ed internazionale. Resta però un momento centrale, poiché le Regioni, in particolare la nostra, hanno in quella dimensione e in quella prospettiva l'unica possibilità di uno sviluppo per gli anni a venire, e non soltanto per una questione di dimensione economica del fenomeno. Veniva precedentemente illustrato numericamente quanto rappresenta la parte della programmazione europea: sono somme notevoli, che negli anni sono cresciute e che ormai sono determinanti all'interno della nostra Regione per uno sviluppo. Oltre a questo, vi è anche una questione legata proprio ad una serie di rete di rapporti che devono essere sviluppati, a prescindere dall'aspetto prettamente economico.
La Regione, per quello che riguarda la programmazione, ha una capacità di attingere ai fondi europei piuttosto considerevole e negli anni ha saputo farlo in modo efficace. Resta però il problema delle ricadute sul territorio, sulla progettazione concreta di questi fondi raccolti in Europa e sotto questo punto di vista ci vorrà un salto di qualità. In questi decenni abbiamo visto spesso decine di progetti europei piccoli che a volte rischiavano di essere degli spot fini a sé stessi, senza una continuità. Oggi, con la situazione finanziaria attuale, è necessario cambiare e cercare di utilizzare nel miglior modo possibile questi fondi a disposizione. È proprio in fase di progettazione che è necessario magari ridurre il numero di progetti per dare indicazioni più precise e raggiungere obiettivi concreti dimensionati alla nostra regione, soprattutto bisogna trovare gli strumenti per misurare questa ricaduta sul territorio. Quello che non è misurabile è difficilmente migliorabile. Pertanto questa è una priorità che bisogna darsi: trovare gli strumenti in grado di misurare l'efficacia delle ricadute della programmazione europea sul nostro territorio.
Vi è poi una dimensione più politica, quella della Macroregione alpina, che quest'anno ha avuto finalmente inizio e che personalmente ho seguito con interesse fin dal principio, perché credo che tale dimensione sia giusta per la nostra Regione. L'Europa si gioca una parte importante su questa Macroregione alpina e non è una questione che riguarda soltanto noi, riguarda un po' tutti. È una Macroregione che coinvolgerà 70 milioni di persone, che deve avere come missione quella di mettere in sinergia gli interessi della pianura e delle grandi città con quelli della montagna in senso stretto. Se questo riuscirà, per l'Europa sarà un passo avanti importante, oltre che per noi, che ci giochiamo una piccola parte dello sviluppo anche europeo. Non è una questione irrilevante, anche proprio dal punto di vista politico generale. Pertanto su questo aspetto va messa tutta l'attenzione possibile e, per quanto mi riguarda, vi sarà tutta l'attenzione necessaria.
Per essere sintetico, poiché ho promesso di esserlo, esprimo anch'io apprezzamento per quanto fatto dagli uffici in questi anni su questa materia. In particolar modo colgo l'occasione per rivolgere un apprezzamento al dottor Chuc che finisce la sua attività quest'anno.
In generale è una questione molto importante, questa dell'Europa, e deve vederci tutti attenti nel cercare di sfruttare ogni possibilità in questo settore, sottolineando anche l'aspetto politico che vi è in questa dimensione. Resto un europeista convinto, un veteroeuropeista a dispetto di tutto: l'Europa è un grande progetto dal quale la Valle d'Aosta non può in alcun modo allontanarsi.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Rollandin; ne ha facoltà.
Rollandin (UV) - Je crois que ce rapport "Attività di rilievo europeo e internazionale svolte dalla Regione nell'anno 2016" tient compte de tout ce qui a été fait pendant ces différents programmes.
Je voudrais à mon tour remercier les bureaux qui ont travaillé pendant ces années sous la direction de Enrico Mattei. Je prends acte et je partage ce qui a été dit à propos d'un des collaborateurs qui ont mieux travaillé pendant ces années sur un secteur difficile, le collègue l'a rappelé: Remo Chuc. Je crois qu'au moins il y a quelqu'un qui l'apprécie, même si après on n'est pas conséquents, mais tout de même on prend acte que quelqu'un a eu le mérite de le rappeler. Il a fait un travail remarquable, surtout dans un des secteurs les plus délicats, celui des rapports ALCOTRA, Italie-Suisse, Italie-France. Sans avoir des personnes come Remo Chuc qui avaient les contacts, les programmes, qui savaient mettre sur pied les programmes actuels, on n'aurait pas eu la possibilité d'utiliser les 227 millions d'euros dans son ensemble et alloués pour ce sujet.
Credo sia fortemente da sottolineare la programmazione fatta per il 2014/2020, che ha avuto l'approvazione di tutti i progetti presentati a livello europeo. Questo dimostra il modo corretto e alto con cui si è lavorato in questi anni e che ha permesso di avere questi finanziamenti. Il resto è già stato detto sui vari settori.
Voglio solo ancora ricordare che la partecipazione della nostra Regione nei vari settori, ma soprattutto nei raccordi con le altre strutture delle Alpi circostanti, è stata possibile grazie all'impegno costante di chi ha creduto in questi settori. Noi riteniamo che i fondi europei - come è stato ricordato - sono quelli che alimentano in modo importante tutta una serie di iniziative portate avanti in questi anni. Spero si continui con la stessa volontà, utilizzando al meglio i progetti per gli anni a venire.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Fabbri; ne ha facoltà.
Fabbri (UVP) - Il nostro gruppo dell'Union Valdôtaine Progressiste si unisce innanzitutto nel ringraziare tutte le persone che hanno lavorato quest'anno, come anche negli anni passati, con competenza e professionalità nel gestire un argomento complesso e difficile come lo sono le norme e le leggi europee nella loro fase discendente, ossia la fase in cui devono essere poi applicate con conseguenze legislative, e in quello oltretutto di promuovere, di dare corpo e attuazione ai fondi europei nelle loro varie declinazioni. Sappiamo - ce lo ha ricordato il Presidente e anche i colleghi che mi hanno preceduto - quanto questi fondi siano necessari alla vita economica della nostra regione, e quanto siano indispensabili, proprio in questo momento di sofferenza e di difficoltà economica, come volano nel riprendere la nostra vita economica. Vogliamo anche ricordare e ringraziare il lavoro svolto dal precedente Presidente, sempre attivo a livello europeo a sostenere e a promuovere tutto il territorio alpino.
Oggi celebriamo anche con convinzione la Giornata dell'Europa. Come movimento siamo convintamente europeisti, né una Regione autonoma a cavallo e di confine come la nostra potrebbe non esserlo, non potrebbe essere altrimenti. Nel celebrarla vorremmo anche contrastare l'idea che si diffonde sempre più nella nostra società: che la concezione dell'Europa unita sia solo basata sulla convenienza economica, finita la quale non abbia più motivo di esistere. Sappiamo che è molto importante questo aspetto, ma non è tutto. Con forza bisogna opporsi a questa deriva. L'idea fondante dell'Europa è quella dell'unità dei popoli europei uniti dalla civiltà europea; una civiltà complessa in cui ci sono aspetti sociali, culturali, religiosi, non solo economici. È un impegno che dobbiamo prendere come Consiglieri e come cittadini. È nella nostra possibilità intervenire nella fase ascensionale delle decisioni europee, incidere sugli indirizzi politici europei che poi ricadranno sulle nostre società e fare in modo che prevalga questa volontà di rinnovamento sugli aspetti troppo burocratici che l'attuale politica europea esprime.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Guichardaz; ne ha facoltà.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Solo per unirmi alla soddisfazione di questa presa d'atto del lavoro prodotto nel 2016 dalle nostre strutture che si sono occupate, a vario titolo, di finanziamenti europei e che hanno utilizzato al meglio e in maniera responsabile le risorse provenienti dall'Unione europea.
Oggi si legge sulla stampa - non è la stampa valdostana, ma è un inserto del Nordovest - che la Valle d'Aosta, per quanto riguarda l'uso dei fondi FESR, è leader in Italia nel suo utilizzo. Questo a dimostrazione che un buon coordinamento, quantomeno delle strutture che si occupano di questo argomento, produce dei risultati che vanno a beneficio di tutti. Invito chiunque ha occasione di leggere questa breve relazione, una relazione che spazia in ambiti diversi: dall'ambito dell'occupazione, a quello dell'ambiente, dei trasporti, dello sviluppo sostenibile, della ricerca e dello sviluppo; tutti ambiti nei quali l'utilizzo dei fondi è stato fatto con ricadute positive e con senso di responsabilità. Invito anche a leggere quella parte che valorizza il lavoro fatto dal nostro Ufficio di rappresentanza di Bruxelles, per riprendere una discussione che abbiamo fatto questa mattina, e che dice che il lavoro svolto dai funzionari, dai dirigenti che hanno comunque un'esperienza, una capacità di relazione, di mediazione e di concertazione con le istituzioni è un lavoro positivo. Francamente io credo che vada al di là del concetto puro e semplice di fiduciarietà.
Lo ribadisco: stamattina il Presidente Marquis, che peraltro nella sua relazione ha fatto un elogio anche a come è stato condotto questo organismo, ha parlato di nomine fiduciarie che, nel caso di un nuovo Governo, vengono del tutto rimesse in discussione. Ci sono nomine che secondo me vanno al di là della scelta individuale, nomine che devono essere fatte e strutture che devono essere conservate per il bene stesso della Regione, non perché fedeli o leali al Presidente di turno o alla maggioranza di turno. Questo è un invito.
Dalla relazione che lei ha letto, Presidente Marquis, credo con convinzione - essendo stato lei parte in causa ed avendo anche operativamente dei meriti nella realizzazione di questi obiettivi - credo che il ragionamento che facevamo stamattina vada comunque riconsiderato: valorizzare le professionalità e le risorse è importante non per il singolo, ma proprio per il bene della nostra Regione.
Presidente - Altri che chiedono la parola? Non ci sono altre richieste. Prendiamo atto della relazione europea e chiudiamo i lavori, perché non ci sono altri punti all'ordine del giorno. Buona serata a tutti.
Il Consiglio prende atto della relazione.
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La sessione europea e internazionale termina alle ore 19:30.