Oggetto del Consiglio n. 2744 del 23 maggio 2017 - Resoconto
OBJET N° 2744/XIV - Communications du Président du Conseil régional.
Rosset (Presidente) - Con 27 Consiglieri presenti possiamo iniziare i lavori. Punto n. 1 dell'ordine del giorno.
Je vous communique que le projet de loi suivant a été déposé à la Présidence du Conseil:
- projet de loi n° 106, présenté par le Gouvernement régional le 12 mai 2017: "Disposizioni urgenti per il finanziamento del piano di ristrutturazione aziendale di Casino de la Vallée S.p.A. in attuazione della legge regionale 10 febbraio 2017, n. 2", à l'examen de la IIe et de la IVe Commissions.
Trois propositions d'acte administratif ont été également déposées:
- "Piano di ristrutturazione aziendale di Casino de la Vallée S.p.A., ai sensi della legge regionale 10 febbraio 2017, n. 2", à l'examen de la IVe Commission;
- "Accettazione della donazione di materiali di interesse iconografico, storico e demo-etno-antoprologico a favore dell'Amministrazione regionale", à l'examen de la IIe Commission;
- "Accettazione della donazione di opere d'arte a favore dell'Amministrazione regionale", à l'examen de la IIe Commission.
Je vous informe aussi qu'à partir du 9 mai les réunions suivantes ont eu lieu:
- Bureau de Présidence: deux fois;
- Conférence des Chefs de groupes: une fois;
- Ie Commission: trois fois;
- IIe Commission: une fois;
- IIIe Commission: deux fois;
- IVe Commission: trois fois;
- Ve Commission: une fois.
Ci sono richieste di intervento? Se non ci sono richieste di intervento, proseguo. Ricorre oggi il Venticinquesimo anniversario della strage di Capaci, dove perirono il Magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro a seguito dell'esplosione di un ordigno mentre viaggiavano in autostrada.
Venerdì 19 scorso, in occasione del Memorial Day 2017, abbiamo ricordato tutte le vittime del dovere alla Fondazione Sistema Ollignan, dov'è stata accesa la "Fiaccola della memoria e della legalità". La fiaccola è simbolo dei valori fondamentali su cui dobbiamo basare la nostra vita: giustizia, verità e aiuto reciproco. È un fuoco che alimenta la memoria e rende omaggio ai caduti nell'adempimento del dovere e che al contempo ci sprona alla speranza e alla voglia di riscatto. Che il ricordo di Falcone, unito ai tanti uomini e donne in lotta contro le illegalità e le violenze, sia trasformato in volontà di vivere in una società migliore.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bertin, ne ha facoltà.
Bertin (ALPE) - La strage di Capaci e la successiva strage di via D'Amelio nel luglio dello stesso anno con la morte di Borsellino e di altre cinque persone rappresentano un fatto storico gravissimo, un attacco diretto delle organizzazioni criminali mafiose alla legalità e all'ordine civile. Il maxi processo di Palermo e la successiva fase stragista rendono noto all'opinione pubblica che la mafia e le altre organizzazioni sono un'emergenza nazionale, se non internazionale, e non possono essere relegate ad una questione territoriale circoscritta al Sud. Nonostante questo, per molto tempo si è comunque mantenuta bassa l'attenzione, soprattutto al Nord, illudendosi che non fosse coinvolto, anche qui da noi fino a poco tempo fa si è preferito guardare da un'altra parte per illudersi di un'isola felice ormai inesistente da tempo. La presenza al Nord è forse meno violenta ma altrettanto pericolosa. Obiettivi di queste organizzazioni sono il potere e il denaro e la violenza è uno strumento irrinunciabile. Queste come altre morti per la legalità ci riguardano tutti e devono farci agire, ognuno per le proprie piccole responsabilità, affinché non si ripetano. Questo è il Paese che obbliga all'eroismo chi semplicemente vuole far rispettare le regole e la legge, come il caso di Falcone e Borsellino. Per questo vanno ricordati, affinché non si ripetano situazioni del genere.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Perron, ne ha facoltà.
Perron (UV) - A distanza di 25 anni dai tragici fatti in cui morirono Giovanni Falcone, sua moglie Morvillo e gli agenti della scorta, oggi disponiamo purtroppo di tutti gli elementi utili a dirlo: quel tragico attentato rientrò in una strategia di guerra dichiarata da Cosa Nostra allo Stato. Le indagini svolte e i documenti ci dicono di vere e proprie riunioni di commissioni provinciali e regionali della criminalità organizzata, quasi si trattasse di un ente, susseguitesi per definire i bersagli, per definire in modo puntuale le azioni da condurre. Bersagli che Cosa Nostra aveva deciso di iniziare a colpire quale ritorsione a seguito della sentenza della Corte di Cassazione che confermava gli esiti del maxi processo a Palermo, dal quale derivano 19 ergastoli e 2600 anni di carcere. Quell'atto di guerra non era casuale perché serviva a mirare dritto al cuore dello Stato, a metterne in dubbio l'esistenza, colpendo coloro che erano in prima linea: il giudice Falcone, il giudice Borsellino, ma anche alcuni presentatori, penso a Maurizio Costanzo, che durante alcune trasmissioni cercavano di inculcare nell'opinione pubblica un sentimento di legalità. Ed è una guerra che lo Stato non ha ancora vinto definitivamente. Ha segnato punti importanti, il Capo dei capi è in carcere, alcuni importanti latitanti, anche recentemente, sono stati assicurati alla giustizia. Lo Stato, come gli enti, non possono dire né esaurita, né esaustiva la loro azione se agli arresti e alle inchieste non si affianca un'azione mirata a far sviluppare nella popolazione il senso più profondo di legalità. È un risultato al quale anche le Amministrazioni regionali sono chiamate a concorrere. Nella nostra regione, numerosi, nel tempo, sono stati i passi mossi in questa direzione, molti hanno riguardato - direi giustamente - le generazioni più giovani affinché potessero ricevere nello sviluppo della loro personalità valori corretti ed esempi positivi. Penso al Memorial Day che veniva richiamato in onore di tutte le vittime del terrorismo, della mafia e del dovere, di ogni forma di criminalità, organizzata ogni anno con il sostegno dell'Amministrazione e articolato in molte iniziative. Penso alla norma di cui anche questo Consiglio si è dotato, se non ricordo male, nel 2010 per prevedere contributi ad enti, associazioni operanti nella regione per la promozione della legalità e della sicurezza. Ritengo solo che alle forze politiche, non soltanto in occasione delle cerimonie, spetti adoperarsi quotidianamente per rafforzare sempre di più trasparenza e legalità nella pubblica amministrazione, e questo tipo di contributo da parte del gruppo che ho l'onore di rappresentare non è mai mancato, e certamente non verrà meno in futuro. La legalità, se si vuole davvero che pagine buie come quelle dell'inizio degli anni Novanta non abbiano a ripetersi, deve diventare patrimonio comune e il più condiviso possibile.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Cretier, ne ha facoltà.
Cretier (PD-SIN.VDA) - Volevo solo ricordare in questo momento, oltre ai ricordi dei colleghi, ciò che è successo ieri a Manchester. Io vorrei fosse presa una chiara posizione dal Consiglio su questi attentati, soprattutto sotto gli aspetti che riguardano i giovani che partecipavano a questo evento musicale.
Presidente - Non ci sono altri interventi, proseguo con le comunicazioni. Prendo atto dell'intervento fatto dal collega Cretier, ovviamente l'avrei detto al termine delle comunicazioni. Abitudinariamente interveniamo sulla comunicazione data. Prendo atto del fatto che Cretier non era a conoscenza delle comunicazioni come avvenivano da parte del Presidente del Consiglio.
Visto che è stato introdotto il tema, esprimo a nome di tutta l'Assemblea il cordoglio per la strage di ieri a Manchester, dove sono morte 22 persone, tra cui anche dei bambini, e 59 sono rimaste ferite: un attentato molto grave che ha voluto colpire i giovani in un momento di divertimento e di spensieratezza, proprio come era successo per la strage al Bataclan di Parigi. Non ci rimane che, come Consiglio regionale, condannare questi fatti.
Altri interventi? Non ci sono altri interventi, proseguo. "Exposition Bolvir Catalogne". Le 14 mai dernier, à Bolvir, en Catalogne, le Vice-président du Conseil, Joël Farcoz, a participé à l'inauguration de l'exposition "Le bois qui palpite" de Guido Diémoz et Dorino Ouvrier, organisée grâce à une collaboration entre le Conseil de la Vallée, l'Assessorat régional du tourisme, le SAVT, la Commune de Bolvir et la Fondation Lluis Carulla. Les œuvres des deux artistes valdôtains seront exposées à l'Espace Ceretània jusqu'au 30 septembre 2017; par la suite, du 10 novembre 2017 au 14 janvier 2018, elles seront accueillies dans le Musée de la vie rurale à l'Espluga de Francolí.
À ce propos le Vice-président est justifié pour son retard, parce qu'il est à une participation de deuil d'un collègue. Y a-t-il des requêtes? Il n'y a pas de requêtes.
Punto n. 2 dell'ordine del giorno: "Communications du Président de la Région". Il n'y a pas de communications.