Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2734 del 9 maggio 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2734/XIV - Interpellanza: "Interventi per la salvaguardia dei livelli occupazionali presso l'azienda Datalogic di Donnas".

Rosset (Presidente) - Punto n. 21 all'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il consigliere Cretier, ne ha facoltà.

Cretier (PD-SIN.VDA) - Non me ne voglia l'Assessore, ma le due istanze erano poste per i problemi contingenti, senza fare nessun riferimento al passato, soprattutto nella speranza del futuro.

Ho appreso dai media gli annunci della Datalogic, che è in attività dal 2009 nella zona industriale di Donnas, e siamo molto preoccupati come gruppo PD Sinistra VDA, ma credo come tutti, dei possibili effetti sull'economia del territorio e sulle possibili ripercussioni sul settore e sull'occupazione, come anche dei devastanti effetti sulle famiglie che oggi più di un collega ha ricordato, malgrado l'utilizzo degli ammortizzatori sociali possibili.

Leggendo dal sito, la Datalogic di Donnas è produttrice di sistemi innovativi di acquisizione dati utilizzati dai supermercati e dai punti vendita in tutto il mondo, come anche negli aeroporti. Questa ditta fornisce soluzioni globali per i lettori di codici a barre innovativi, con sistemi di marcatura laser. Si tratta di un settore altamente tecnologico e in continua evoluzione, ma visibile in tutto il mondo e dal sito ancora si legge che garantirà un nuovo futuro all'azienda.

La Datalogic intende chiudere e spostarsi a Bologna - queste sono le notizie che abbiamo letto - e l'effetto sarebbe di avere altri dodici posti di lavoro che rischierebbero di saltare. L'azienda vorrebbe, in sintesi, centralizzare la produzione nello stabilimento principale, ma il rischio è, come in altre realtà, che Donnas funga solo da centro di ricerca e possa attingere dai fondi europei per potenziare il suo polo. La Datalogic ha il paradosso che in campo nazionale va bene, quindi è necessario che le parti si mettano intorno a un tavolo, come ho già ricordato precedentemente, per sollecitare una soluzione equilibrata e per mantenere le unità occupate nello stabilimento di Donnas. Forse qualche riunione è già stata realizzata, ma l'importante è non lasciar spostare tutto l'apparato delle macchine della produzione e che lo stabilimento non diventi solo un polo di ricerca, portando inevitabilmente a un lento processo di riduzione dei posti di lavoro, a scapito di alte professionalità emergenti nel settore della ricerca, che spesso non sono reperibili in zona.

Vi chiedo e le chiedo, quindi, un impegno a sollecitare l'azienda a rivedere le sue scelte, visto che ha ancora in essere il contratto d'affitto della struttura. Spero che si giunga a una soluzione ottimale che metta al sicuro i posti di lavoro, visto che la tanto decantata visione mondiale di questa azienda mette in luce che parte della produzione viene ancora fatta in Valle d'Aosta.

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Roscio, ne ha facoltà.

Roscio (ALPE) - Grazie collega Cretier. Avevamo già anticipato prima che si parlava ancora una volta di aziende valdostane in una qualche situazione di difficoltà. Per quanto riguarda la Datalogic, come lei ha ricordato, in questo caso è un'azienda che è in affitto in stabili della Regione, che non ha dato nessuna manifestazione di voler disdire il contratto e quindi di voler abbandonare la regione, né tantomeno ha dato notizia di voler procedere a licenziamenti. La situazione però è che l'azienda intende lavorare sulla delocalizzazione della parte produttiva, che riguarda su trentuno dipendenti nove persone potenziali che potrebbero essere interessate al trasferimento.

Queste notizie gliele posso certificare, perché in questi giorni abbiamo avuto dapprima un incontro con i sindacati, in cui ci è stato manifestato questo problema e questa preoccupazione, quando c'era quasi la preoccupazione che l'azienda volesse chiudere. A seguito di questo, abbiamo fatto un incontro urgentissimo - l'abbiamo fatto in un paio di giorni, con i vertici aziendali, d'accordo con la Presidenza - in cui i vertici aziendali sono venuti a spiegarci le motivazioni e le intenzioni che avevano in mente di perseguire. A loro dire, la parte di ricerca e sviluppo è destinata a rimanere e, anzi, a consolidarsi, mentre la criticità era sul settore della produzione. Avendo due zone di produzione, di cui quella valdostana purtroppo è minoritaria per numeri, l'azienda riconosce la grande professionalità degli addetti a oggi in Valle d'Aosta, ma il ragionamento che fa è che, nel momento in cui il mercato ha delle fluttuazioni e avendo due unità produttive, si trova in difficoltà a mandare avanti la produzione in maniera ottimale. Queste sono le intenzioni. Peraltro l'azienda ha manifestato anche una certa apertura, non una chiusura, a cercare di esplorare altre prospettive, perché solo ieri abbiamo fatto in assessorato un incontro congiunto tra le nostre strutture, i rappresentanti sindacali con i delegati e i rappresentanti dell'azienda.

I tempi che si possono utilizzare per intervenire efficacemente sono molto stretti e bisogna fare qualcosa veramente entro una decina di giorni o poco più. Immediatamente abbiamo provato ad attivare degli incontri tra le parti e le strutture, per individuare possibili soluzioni, anche in base ai bandi della Regione, per vedere se ci sono delle possibilità per mantenere l'occupazione attuale in Valle d'Aosta. Questa è un'ipotesi su cui si sta lavorando e non c'è ancora un riscontro definitivo, ma se ci sarà risposta, dovrà avvenire ovviamente in tempi brevissimi. Questa a oggi è la situazione di fatto che le posso certificare.

Prima abbiamo parlato della GPS, ma non abbiamo avuto modo di parlare di Tecdis e di Lavazza, perché non c'è stato il tempo di un'ulteriore replica; così prevedono le regole. Accanto a tali situazioni di difficoltà, io in questi giorni ho avuto modo di visitare diverse realtà imprenditoriali della Valle e di incontrarne altre in assessorato: ci sono realtà che, accanto alle sofferenze, mostrano dei segni di ripresa e di espansione che sembrano promettenti. Ci sono anche alcune startup che vanno verso il consolidamento e si avviano a diventare delle vere e proprie imprese, in grado di far produzione e di attrarre e magari creare posti di lavoro. Questo è ciò su cui ci concentreremo lavorando e cercando di proseguire per il futuro, per tentare di rendere sempre più attrattivo l'insediamento nella nostra regione.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Cretier, ne ha facoltà.

Cretier (PD-SIN.VDA) - Grazie Assessore per gli aggiornamenti. In questo modo abbiamo notizie più aggiornate. Sono d'accordo con le dichiarazioni del Presidente della Giunta, che non possiamo sostituirci nell'economia valdostana come Regione, però in qualche modo possiamo accompagnare le iniziative per questi risultati, che speriamo arrivino in futuro e a breve.

Presidente - I lavori mattutini terminano qui e riprenderanno alle ore 15:30.

La seduta termina alle ore 13:01.