Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2726 del 9 maggio 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2726/XIV - Interpellanza: "Rispetto dell'accordo di programma per l'affidamento all'ARER della gestione del patrimonio di edilizia residenziale del Comune di Aosta".

Rosset (Presidente) - Punto n. 13 all'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il consigliere Baccega, ne ha facoltà.

Baccega (EPAV) - Questa interpellanza ovviamente ci riporta a un dibattito più ampio, che riguarda l'edilizia residenziale pubblica che in qualche modo ha bisogno di essere pungolata, perché, ahimè, non a causa dell'assessore Borrello, ma per una serie di circostanze sta rallentando direi in modo molto chiaro. Con questa particolare interpellanza noi ci vogliamo occupare di fare chiarezza, rispetto a posti di lavoro che dovranno essere in qualche modo trasferiti. Mi riferisco all'accordo di programma conseguente al decreto ministeriale del MIT (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) del 16 marzo 2015, che attribuisce importanti risorse all'Amministrazione regionale per finanziare interventi di ristrutturazione su circa una quarantina di alloggi nell'ambito del contesto. L'accordo di programma che è conseguente a questo decreto ministeriale, parla di trasferimento della gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, composto da 811 alloggi, 86 box, 288 posti auto interrati, 160 posti auto cortilizi, 2 negozi e 6 locali, attualmente assegnati in gestione all'Azienda Pubblici Servizi di Aosta; è un patrimonio che coinvolge circa 1500 cittadini.

È un accordo di programma che prevedeva che l'Amministrazione regionale fosse il referente in ambiti di controllo e supervisione del processo, e che andava nella direzione di modificare anche la prima parte di accordo con un'appendice: l'eliminazione della struttura socioassistenziale per fare posto alla nuova sede dell'ARER; la mancata realizzazione della sala polivalente e la demolizione, anziché di tutti e due gli edifici chiamati "grattacielo", soltanto del grattacielo più alto, mantenendo il fabbricato di via Giorgio Elter con un intervento di ristrutturazione e di qualificazione ai fini energetici. C'erano poi tutta una serie di impegni da parte del Comune di Aosta che, tramite la APS, doveva mettere in campo tutta una serie di azioni a tutela degli aspetti occupazionali del personale della APS stessa.

Nei diversi incontri che si sono succeduti - solo io ne ho fatti sei e so che lei ne ha fatti altri due nel prosieguo dell'attività - si era convenuto che dieci dipendenti della APS che al momento operano nell'ambito dell'edilizia residenziale pubblica, tre operai sarebbero rimasti in capo ad APS, quindi dedicati ad altri servizi, e i sette dipendenti tecnici amministrativi sarebbero stati trasferiti all'ARER.

In questa interpellanza noi chiediamo se verranno rispettati gli accordi convenuti tra i due enti; se si conferma che il passaggio dei diritti di superficie avverrà entro il 31 dicembre 2017, che è già un anno di ritardo, lo affermiamo tranquillamente; quali sono gli intendimenti dell'Amministrazione regionale in qualità di ente di controllo e di supervisione dell'accordo di programma rispetto ai sette dipendenti e se questi trasferimenti comportano modifiche contrattuali per i dipendenti di APS.

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Borrello, ne ha facoltà.

Borrello (SA) - Il collega Baccega ha ben riassunto le attività prodotte fino a oggi durante la sua responsabilità, ma ha anche già anticipato le azioni che ho prodotto io al momento del mio insediamento. Abbiamo subito affrontato il dossier e già effettuato due riunioni (20 e 27 marzo), per poter prendere coscienza delle problematiche rispetto all'applicazione dell'accordo di programma oggetto dell'interpellanza. Vista la varietà di interlocutori seduti al tavolo - ricordo che ci sono il Comune di Aosta e il suo ente strumentale, la sua partecipata APS, poi c'è l'ARER in quanto ente strumentale della Regione e la Regione stessa che deve sovrintendere a tutto questo tipo di percorso - vista anche la tipologia di posizioni riscontrate all'interno di questo tavolo tecnico, ho dato mandato, proprio nella riunione del 27 marzo, di sottoscrivere un cronoprogramma dettagliato, al fine di poter individuare le tempistiche certe per la concretizzazione dei dettami dell'accordo di programma. Questo protocollo operativo è stato sottoscritto in data 13 aprile dal Sindaco di Aosta e dal presidente dell'ARER. Questo documento, che dettaglia chi debba fare e quando si debba fare, sarà la linea guida per tutti i passaggi successivi in merito all'applicazione dell'accordo di programma stesso.

Per quanto riguarda le domande puntuali che lei ha prodotto: "se si conferma che il passaggio dei diritti di superficie avverrà entro il 31 dicembre 2017". Così come riportato nel protocollo operativo, siglato dal Sindaco di Aosta e dal presidente dell'ARER, confermo che questo verrà fatto entro la data da lei citata, quindi entro il 31 dicembre 2017.

"Quali sono gli intendimenti dell'Amministrazione regionale in qualità di ente di controllo e supervisione dell'accordo di programma rispetto ai dipendenti per una efficace riorganizzazione". Il protocollo operativo che è stato siglato prevede il rispetto dell'accordo di programma, con l'utilizzo a regime dal 1 gennaio 2018 del personale della APS da parte dell'ARER, prevedendo l'affiancamento presso la sede ARER a decorrere dal 1 luglio 2017.

L'ultima domanda che lei ha posto all'interno dell'interrogazione è "se tali trasferimenti comportano modifiche contrattuali per i dipendenti della APS". Entriamo in un discorso di possibilità di reinternalizzazione del personale APS, mediante assorbimento nell'organico dell'ARER. C'è stata una richiesta da parte del Comune di Aosta al Dipartimento della funzione pubblica, per cui è stata mandata a Roma nell'agosto 2016 una richiesta di parere, alla quale il Comune di Aosta non ha ancora ricevuto risposta. Parallelamente, come Amministrazione regionale, abbiamo chiesto un parere alla Sezione regionale di controllo della Corte dei conti tramite il CELVA, al fine di definire le possibilità e i margini di manovra da concertare anche con le organizzazioni sindacali, in virtù del fatto che i dipendenti delle due strutture hanno contratti di tipo diverso.

Per concludere, ritengo che sia importante sottolineare questo protocollo operativo, perché sarà responsabilità di coloro che l'hanno sottoscritto - da una parte il Comune di Aosta e dall'altra parte l'ente strumentale ARER - controllare e dare applicazione al cronoprogramma, giustificando e motivando, qualora ci sia un ritardo, qualsiasi tipo di mancato rispetto del cronoprogramma.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Baccega, ne ha facoltà.

Baccega (EPAV) - Grazie assessore Borrello. Siamo parzialmente soddisfatti della sua risposta. C'è un protocollo operativo che è stato siglato, ma c'è già un accordo di programma precedente che è in ritardo rispetto ai percorsi individuati. Mi auguro che questo protocollo venga rispettato. C'è una certa preoccupazione, perché siamo ancora in attesa di due pareri che non sono arrivati - uno della Corte dei conti e uno della Funzione pubblica ministeriale - ma lei mi dice che questi operatori entro il 31 luglio saranno trasferiti presso l'ARER, indipendentemente quindi dal parere che arriverà dall'una o dall'altra parte.

La questione dell'accordo di programma ARER, Regione e Comune di Aosta tornerà in campo in questo Consiglio, perché i ritardi che sono stati accumulati finora, tutti da attribuire al Comune di Aosta, in qualche modo ci preoccupano perché non danno e non daranno risposte immediate alle questioni dell'emergenza abitativa, al bando 2011 e alle mobilità. Sappiamo che in questo momento sono in atto una serie di assegnazioni, e questo ci fa piacere, dopo tre anni che gli alloggi erano pronti. Riteniamo che su questo tema l'Amministrazione regionale debba essere attenta e svolgere il suo ruolo di supervisione e di pungolamento rispetto agli enti che hanno firmato l'accordo di programma.