Oggetto del Consiglio n. 2725 del 9 maggio 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2725/XIV - Interpellanza: "Determinazioni in merito ai compensi corrisposti dalla società Sitrasb ai componenti del collegio sindacale".
Rosset (Presidente) - Punto 12 all'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il consigliere Cognetta, ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) - Avevo già parlato di questo argomento due adunanze fa, quando avevo chiesto al Governo il perché, secondo me, c'era stato uno sforamento nei compensi complessivi o annuali del collegio sindacale. Dai calcoli da me fatti, c'era una differenza di 15 mila euro e chiedevo di avere conto di questi 15.400 euro spesi in più. Il Presidente allora mi aveva risposto che c'erano delle voci non ricomprese all'interno dei compensi, quindi il totale era differente e si era rimasti all'interno di quanto prescritto, a parte una piccola differenza. Io avevo concluso dicendomi non soddisfatto della risposta e che avrei fatto degli ulteriori approfondimenti.
Gli approfondimenti li ho fatti. In particolare, ho chiesto la documentazione che c'è stata in questo periodo tra la Regione, la SITRASB e il collegio sindacale, e anche tra la SITRASB e la Regione. Tra le varie comunicazioni, ce n'è una molto importante che riguarda quanto ha fatto mettere a verbale la dottoressa Scaglione - uno dei tre componenti del collegio sindacale, in particolare quella in quota alla componente di minoranza della società stessa - che precisa due cose. La prima, che non è sua intenzione parlare per il passato, quando lei non era membro del collegio sindacale. La seconda, che a suo parere per ciascun esercizio la società deve corrispondere al collegio sindacale un compenso non superiore a quanto deliberato dall'assemblea degli azionisti. Un pagamento in eccedenza andrebbe restituito.
Ora, siccome la questione era su che cosa sia compreso e cosa non lo sia all'interno dei compensi del collegio sindacale, mi sono fatto fare un parere da un esperto. Non essendo io un esperto, mi sono documentato. Ai sensi delle norme degli organismi di vigilanza, piuttosto che di altre norme nazionali - se vuole, poi le posso dare i riferimenti precisi, Presidente - in effetti, ci sono delle cose che non sono comprese, ma altre lo sono. Non è compresa l'Iva, se dovuta, e non sono comprese le spese vive: i rimborsi spese, quelli effettivamente spesi, quindi gli scontrini piuttosto che le spese per l'autostrada o altre spese dirette. Invece sono comprese nel compenso l'imponibile, ovviamente, l'importo denominato "totale competenze", se il cedolino del professionista è per esempio fatto con un contratto di co.co.co. (contratto di collaborazione coordinata e continuativa), le spese generali forfettarie, i contributi dei professionisti e la cassa di previdenza. Ho rifatto tutti i conti e la differenza in effetti non è di 15 mila euro, come avevo detto io sbagliando: la differenza esatta è di 12.274 euro.
A questo punto, Presidente, le chiedo nuovamente per favore di chiedere al consiglio d'amministrazione di farsi restituire la differenza, così come ovviamente ha detto una dei componenti del collegio sindacale, e di migliorare quanto descritto nella tabella che mi aveva lasciato, rispetto alle voci che comprendono o che non comprendono il compenso, perché chi le ha dato questa tabella ha sbagliato a inserire delle voci che non devono essere comprese, perché, come le ho detto, in realtà sono comprese.
Infine, per quanto riguarda le corrispondenze avute con la Regione, con la SITRASB e con il collegio sindacale, mi preme sottolineare che chi mi ha risposto, in qualità di presidente del collegio sindacale, non è stato perfetto nella risposta, perché ha detto che il bilancio è approvato dal presidente, che poi è il responsabile dello stesso, quando magari in effetti i pagamenti fatti non sono in capo a lui, ma sono fatti da dirigenti all'interno dell'azienda. Quindi il presidente difficilmente può entrare nell'ambito di un pagamento, e soprattutto difficilmente può venire reso responsabile su pagamenti riferiti ad anni in cui non era presidente. Noi qui parliamo del 2012, 2013, 2014 e 2015, quindi lei capisce che dovrebbe rispondere il presidente precedente, al limite, non quello attuale.
Questo continuo cercare di mistificare e di scambiare le informazioni in un senso anziché nell'altro, mi rende abbastanza perplesso, rispetto a quella che dovrebbe essere la governance di chi dovrebbe controllare l'operato di quanto accade in quella società. Se sono loro i primi a sbagliare i conti di quanto sono i loro compensi e sbagliano a mettere le voci all'interno di quelli che dovrebbero essere i compensi ricevuti, lei comprende che c'è qualcosa che non va. Io adesso mi aspetto che lei, in qualche modo, ritenga opportuno fare degli approfondimenti e soprattutto chiedere indietro i 12.500 euro che sono stati calcolati.
Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.
Marquis (SA) - Grazie collega Cognetta per essere ritornato su questo argomento, che spero ci dia l'occasione per fare un po' di chiarezza. È stata anche l'occasione per la Presidenza di acquisire la documentazione che era stata trasmessa da SITRASB sull'iniziativa. Prendendone visione, balza agli occhi come nell'interpellanza sia riportata, così come è già stato anticipato dal collega Cognetta, solo una parte del verbale del consiglio d'amministrazione del 25 febbraio scorso: la parte in cui è riportata la posizione di uno dei componenti del collegio sindacale. Credo che sarebbe stato utile riportare anche la parte precedente, ove si legge che in merito alla verifica dei compensi del 2015 pagati nel 2016, il collegio sindacale fa presente che "I compensi del collegio sono stabiliti dall'assemblea dei soci, in ottemperanza a quanto stabilito dall'articolo 2402 del codice civile, per l'intero periodo del loro incarico e quindi per un triennio". Continua poi il verbale dicendo che "Nell'assemblea dell'aprile 2012, intervenuta pressoché in concomitanza con l'abolizione delle tariffe professionali, i soci hanno attribuito, in sostanziale continuità di importo con l'anno precedente, il compenso al collegio sindacale di euro 61.000 comprensivo del controllo contabile per euro 6.000". Successivamente, illustrando le modalità di riparto di tale compenso deliberato in maniera unitaria all'interno del collegio, il verbale in questione dice che il collegio sindacale ha storicamente optato per una ripartizione del compenso "in maniera più corrispondente all'effettivo impegno di ogni sindaco in ogni annualità dell'incarico, con verifica dell'importo sull'intera durata del mandato". Continua poi dicendo che "...il controllo sul superamento dell'importo stabilito dall'assemblea dei soci è sempre stato fatto su base triennale" e che "Di tutto quanto sopra riportato, la società ne è sempre stata informata, tant'è che i bilanci sono sempre stati puntualmente approvati senza rilievo alcuno". Infine il verbale riporta che "Seguendo lo stesso principio, il compenso calcolato per l'anno 2016, che tiene conto anche del numero dei CdA intervenuti nell'anno, ammonta a euro 59.000".
Dopo queste precisazioni che apparivano di doverosa premessa, rispetto alle due domande poste non ho nulla da aggiungere a quanto già detto nella precedente risposta del 4 aprile scorso, se non che la società non ha mai rappresentato agli azionisti, e in particolare all'Amministrazione regionale, l'esistenza di problematiche di qualsiasi genere nel rapporto con il collegio sindacale. Peraltro, la gestione della società spetta esclusivamente al consiglio d'amministrazione della stessa, in particolare al suo presidente, il quale ha tutti gli strumenti, il dovere e la responsabilità di assumere o di proporre al consiglio d'amministrazione tutte le iniziative necessarie per il regolare andamento della società. Detto questo, io comunque ritengo che, in considerazione della documentazione che lei ha acquisito, se ce la mette a disposizione, la trasmetteremo alla società per fare le valutazioni del caso sull'argomento.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Cognetta, ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) - A questo punto credo che, oltre a trasmettere la documentazione a lei, che per conoscenza la trasmetterà alla società, tanto vale trasmetterla anche ad altri organi - sarà mia cura farlo - così dirimeranno una volta per tutte la questione, se sono stati presi dei soldi in più, oppure no. Non volevo arrivare a questo punto, perché pensavo si potesse risolvere la questione giustificandola con un mero errore tecnico o di interpretazione. Non è così, sarà mio dovere continuare per altre strade.