Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2724 del 9 maggio 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2724/XIV - Interpellanza: "Conferimento di mandato alla Finaosta per la richiesta di un parere pro veritate ad un esperto sulla procedura di finanziamento della Casino S.p.A.".

Fosson (Presidente) - Punto n. 11 all'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il consigliere Rollandin, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) - La richiesta di chiarimenti è legata a un tema molto importante, che ha avuto una eco nell'ambito della discussione sul Casinò e sulla possibilità o meno di finanziare la situazione esistente, tenendo conto del pregresso dei debiti che la Regione ha nei confronti della casa da gioco. Per chiarire questo tema, era stato chiesto un parere pro veritate, che è datato, il quale aveva avuto una sua richiesta coralmente condivisa, per capire se per caso c'erano dei motivi ostativi a seguire quel percorso che prevedeva un finanziamento collegato e collegabile alle azioni svolte dalla Casinò per conto della Regione, che erano state contabilizzate, viste, seguite e accertate da tutti gli organi competenti, dal collegio sindacale, da tutti coloro che avevano seguito questo tema. A questo punto, noi di tale parere non abbiamo più avuto traccia. Per vie traverse si è saputo che questo parere è stato depositato, però non è stata data copia nemmeno con richiesta di 116 e, almeno a oggi, neppure con le sollecitazioni che sono state fatte in seguito.

Vogliamo sapere perché questo parere non viene depositato e reso in qualche modo noto alla Commissione. Sono passati mesi! Nel contempo, non sappiamo se corrisponda al vero che è stata fatta - da parte di chi non si sa - una richiesta di approfondimento. Se così è, vogliamo sapere chi ha fatto questa richiesta e sulla base di che cosa, tenendo conto che non conosciamo a oggi nulla di questo parere, che doveva avere un peso molto importante sulla possibilità di un intervento. Al di là della procedura, delle tempistiche e dei programmi, noi riteniamo ancora che ci sia l'esigenza di un finanziamento, che si raccordi con la documentazione che la Regione ha nei confronti dei lavori svolti e che quindi come tali devono essere restituiti alla Casinò. Di tutto questo non c'è assolutamente traccia e non abbiamo avuto nessuna informazione, quindi chiediamo di capire perché e a che punto sia la storia, in modo da comprendere un po' meglio come si possa procedere.

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - L'iniziativa che il collega Rollandin sottopone, ci dà la possibilità di fare chiarezza serenamente sullo stato dell'arte, per quanto è stato fatto dalla sua precedente Giunta e per quanto invece riguarda la chiusura dell'iter, proprio a seguito della delibera di Giunta del 24 febbraio 2017.

Un piccolo riepilogo, per poi rispondere nel merito ai tre quesiti che il collega Rollandin ci sottopone. Ricordo che l'incarico a Finaosta è stato conferito dalla Giunta regionale, non dal Consiglio, con delibera n. 229 in data 24 febbraio 2017 e che nel frattempo era stata approvata all'unanimità dal Consiglio regionale la legge n. 2 del 2017 (Disposizioni urgenti per il risanamento finanziario della Casino de la Vallée S.p.A.).

(Voce fuori microfono)

La legge n. 2 del 2017 è stata approvata dal Consiglio il 7 febbraio.

Il parere pro veritate inerente l'ipotesi di intervento legislativo per il sostegno finanziario alla Casino de la Vallée, richiesto per il tramite di Finaosta S.p.A. ai professori dell'Università di Udine, Andrea Garlatti e Marcello Fracanzani, è stato trasmesso all'Amministrazione regionale in data 8 maggio 2017, cioè ieri.

Rispetto al quesito inizialmente posto, è stato richiesto ai consulenti di condurre ulteriori approfondimenti sulle possibili forme di finanziamento autorizzabili proprio alla luce della legge appena approvata. In considerazione di questa esigenza di chiarimento e di approfondimento che si è inteso perseguire, utilizzando la consulenza in atto, Finaosta, in accordo con gli uffici regionali, ha richiesto formalmente in data 30 marzo un incontro con i professori incaricati per definire il perimetro degli approfondimenti richiesti, ai quali i consulenti, dopo il necessario confronto con Finaosta, hanno provveduto con il parere sottoscritto e trasmesso a chiusura dell'incarico ricevuto in data 4 maggio. Il parere ovviamente è a disposizione dei consiglieri regionali che ne hanno fatto richiesta e delle competenti Commissioni consiliari.

Ieri abbiamo ricevuto come Amministrazione regionale, per il tramite di Finaosta, il parere che ci è stato trasmesso e puntualmente ho risposto ai sedici o diciassette 116 che mi sono stati fatti, e ho risposto al collega Perron che più di venti giorni fa aveva chiesto se il parere era stato depositato all'Amministrazione regionale, ma nessun parere è stato depositato all'Amministrazione regionale. Chi ha fatto la richiesta di delucidazioni e soprattutto di integrazioni, in accordo con gli uffici regionali, è stata Finaosta, come ho ribadito poc'anzi: ha richiesto formalmente in data 30 marzo un incontro con i professori incaricati, i quali dopo il necessario confronto hanno provveduto con il parere sottoscritto e trasmesso alla chiusura dell'incarico ricevuto in data 4 maggio.

Io penso che non ci siano altre cose da aggiungere, anche perché nel momento in cui Finaosta ha inviato tale lettera ai professionisti, puntualmente questi ultimi hanno risposto nel merito integrando il parere, che ci è arrivato dal punto di vista amministrativo ieri nel primo pomeriggio, e io puntualmente ho firmato nel primo pomeriggio tutti i 116 che sono stati richiesti dai consiglieri regionali.

Dalle ore 10:35 assume la presidenza il presidente Rosset.

Rosset (Presidente) - Ha chiesto la parola il consigliere Perron, ne ha facoltà.

Perron (UV) - Ci permetta di dire, Assessore, che non siamo soddisfatti. Ravvisiamo da parte sua un atteggiamento singolare. Lei è molto bravo a rievocare tutti i passaggi, ma non a dirci le cose. Questo un po' anche in barba a quella centralità che deve avere il Consiglio regionale, che devono avere le Commissioni e del fatto che i consiglieri regionali devono essere sempre messi nella migliore condizione di poter lavorare. Tutte cose che decantava molto bene quando era consigliere di opposizione, mentre adesso - mi permetta - si comporta in maniera radicalmente opposta.

Ieri mattina in Commissione, non venti giorni fa, le ho chiesto io stesso se c'erano delle novità sul dossier Casinò, perché lei ha detto che il Governo regionale avrebbe avanzato una proposta. Ieri nella mattinata ci è stato detto che non c'era nessuna novità. Le ho chiesto se c'erano novità sulla tempistica e lei ci ha risposto che ci stava lavorando. Oggi sulla stampa leggiamo di un intervento già codificato della Giunta regionale. Quindi - io non metto in dubbio la capacità di lavoro - evidentemente un disegno di legge lo confezionerete nella giornata di oggi! Ieri le abbiamo chiesto se c'era la possibilità di sapere qualcosa, con uno spirito anche costruttivo di poter analizzare le cose; oggi dalla stampa apprendiamo che ci sarà un intervento di 15 milioni di euro da parte dell'Amministrazione regionale e di 20 milioni di euro da parte degli istituti bancari. Salvo che, a precisa domanda, lei ci ha risposto: "ci stiamo lavorando". Ci sembra singolare che a fronte di una domanda fatta ieri mattina in Commissione, guarda caso con una temporalità di qualche ora, subito dopo il parere viene depositato, viene confezionato, viene inviato ai consiglieri che - parlo per me - non hanno ancora ricevuto niente nella giornata di oggi.

Non ci sembra un metodo di lavoro corretto. Io ho la chiara sensazione che lei non ci dica le cose: lo dico con molta serenità, perché a fronte di questo la ricostruzione che ha fatto non va nella direzione di darci una risposta puntuale, in merito a una cosa che avevamo sollecitato da tempo e che poi, guarda caso, nel merito va nella direzione che avevamo prefigurato, vale a dire la possibilità di un intervento da parte dell'Amministrazione regionale, anche se con cifre diverse. Noi immaginavamo un intervento finanziario con una entità diversa rispetto a quella che viene confezionata in questo articolo, ma ci torneremo ampiamente. Vuol dire che l'impostazione che era stata data forse non era così fuori luogo e che il parere forse legittimava una procedura che avevamo immaginato. Quindi, da questo punto di vista, ci permetta di dire che non siamo soddisfatti della sua gestione su un dossier così delicato, perché credo che anche come consiglieri di opposizione vorremmo essere messi nelle condizioni di avere risposte puntuali, di avere risposte precise e in tempi ragionevoli per poter avanzare, in modo anche costruttivo, le nostre proposte su questo argomento.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Rollandin, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) - Solo per sottolineare che, se non ho capito male, l'integrazione a quel parere che non abbiamo mai visto è del 30 marzo e il 4 maggio c'è già stata la risposta. Allora, in tre giorni lì si arriva a tutto. Sono passati due mesi senza avere niente e nessuno è a conoscenza di che cosa significasse. La richiesta del 30 marzo non so di chi sia - se sia di Finaosta tramite voi, questo non si sa - perché noi non abbiamo visto nulla e chiederemo naturalmente di capire come si sono svolte le cose. La morale è che su questa tematica così delicata e così importante si era fatto un gran battage, perché si diceva "non è legittimo, non si può, non si deve", e adesso arriva il parere che leggeremo, perché non ce l'abbiamo, quindi non ci possiamo pronunciare.

Con quale motivazione il 30 marzo si è chiesta un'integrazione? Noi non lo sappiamo. Se non ho capito male, il parere è arrivato in Finaosta il 4 maggio e l'8 maggio la Finaosta l'ha trasmesso, ieri. Quattro giorni per trasmetterlo!? Comunque, noi prendiamo atto di questo. Avremo modo di tornare su questo parere e sulle tempistiche che qui sono state ricordate, perché chiaramente non quadrano. Come è stato detto all'inizio, la legge era stata approvata prima della delibera, non viceversa: le date hanno un significato!

Tutto questo per dire che sicuramente, se si vuole intervenire sul Casinò, come è stato detto e ampiamente riconfermato da noi a più riprese, bisogna intervenire economicamente, bisogna mettere dei soldi. I 20 milioni di euro attraverso un mutuo, non è che sono regalati. Quando noi avevamo fatto il primo mutuo, si era gridato allo scandalo, dicendo che non si doveva, che bisognava intervenire in modo diverso. Adesso c'è un mutuo! Avremo modo di ritornarci.

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Chatrian per fatto personale, ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - Solo per correttezza, collega Perron. Ieri in Commissione era l'8 maggio e il parere è stato ricevuto da Finaosta il 4 maggio. L'altro passaggio, sempre per fatto personale, è che ieri sono stato audito in II Commissione sulla delibera "Linee di indirizzo delle società partecipate e controllate". Mi sembrava di avere chiesto a tutta la Commissione se potevo aggiungere degli elementi per quanto riguarda il piano e ho annunciato alla Commissione stessa - pensavo che l'annuncio fosse gradito - che avremmo approvato il piano in Giunta mercoledì sera, o al più tardi giovedì.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Marguerettaz per fatto personale, ne ha facoltà.

Marguerettaz (UV) - Per fatto personale, perché io ho fatto un 116, ma non ho ricevuto ancora nulla. Ovviamente, presidente Rosset, questa è una provocazione: se c'è una codifica, dai banchi della Giunta i fatti personali dovrebbero essere contenuti, se no sovvertiamo veramente tutti i regolamenti.