Oggetto del Consiglio n. 2707 del 18 aprile 2017 - Resoconto
OBJET N° 2707/XIV - Approbation du bilan du Conseil régional de 2016. Ratification de délibérations du Bureau de la Présidence concernant des variations budgétaires.
Rosset (Presidente) - Porto in discussione il punto n. 23 e n. 24, che si trovano nella stessa condizione. Il conto consuntivo per l'anno 2016 rileva il corretto utilizzo delle risorse messe a disposizione per il regolare svolgimento dell'attività del Consiglio regionale della Valle d'Aosta e dei suoi organismi incardinati. Lo schema di rendiconto autorizzatorio, adottato dal Consiglio regionale nel 2016, è quello vigente nel 2015, al quale si è affiancato lo schema previsto dal decreto legislativo n. 118/2011, cui è attribuita funzione conoscitiva.
Le entrate ammontano complessivamente ad euro 8.647.951,03 euro, di cui 8,5 milioni derivanti dall'assegnazione a carico del bilancio regionale che ha contribuito al finanziamento dell'attività del Consiglio regionale in misura pari al 98,29 per cento. Le spese di natura fissa ammontano a euro 7.211.643,59 che rappresentano il 91,20 per cento dell'ammontare delle spese totali del Consiglio, mentre le spese di natura variabile ammontano a euro 695.750,56 e rappresentano l'8,80 per cento. Al termine del 2016 si rileva un avanzo d'amministrazione che ammonta - come evidenziato dal quadro riassuntivo della gestione finanziaria e dal prospetto del conto consuntivo - complessivamente ad euro 800.536,78, derivanti da euro 1.246.206,97 di fondo cassa al 31 dicembre 2016, cui si sommano euro 93.557,59 di residui attivi, detratti euro 539.227,78 di residui passivi. L'avanzo di 800.536,78 euro deriva per euro 59.979,92, da economie sui residui provenienti dall'esercizio 2015 e per euro 740.556,86 da economie relative alla gestione di competenza. In conclusione, tale avanzo viene restituito all'Amministrazione regionale come previsto dall'articolo 15 del regolamento interno di contabilità del Consiglio regionale.
Ci sono richieste d'intervento? Ha chiesto la parola il consigliere Perron, ne ha facoltà.
Perron (UV) - Solo per due considerazioni. Anche il bilancio del Consiglio regionale, come il bilancio della Regione, non è più quello di una volta. La logica, almeno in questi anni, che si è cercata di seguire nell'impostazione del bilancio del Consiglio è quella d'iniziare la discussione della ripartizione delle quote proprio con la quota assegnata al Consiglio regionale. Questo è sempre stato un segnale anche di rispetto e anche di importanza che si attribuiva all'Assemblea regionale, e soltanto dopo, soltanto una volta decisa la quota da assegnare al Consiglio, si sono decise le impostazioni sui vari Assessorati. Io ricordo una discussione molto forte con il suo predecessore, Presidente Rosset, circa la necessità che il Consiglio regionale avesse più denaro. Ora, per certi aspetti, questo avanzo di 800 mila euro ci pare un avanzo eccessivo. Quindi noi abbiamo - a differenza di quello che è successo in Commissione - partecipato ovviamente alla gestione, quindi la mia è una dichiarazione di voto che va nella direzione di un voto favorevole a questo atto, ma anche per certi aspetti, Presidente Rosset, mi rivolgo a lei, e con lei a tutto l'ufficio di Presidenza, per uno sprone a fare un lavoro supplementare, affinché il Consiglio regionale faccia un po' di più per una sua visibilità, per una nostra visibilità, per una nostra autonomia, che sia forse promotore di più iniziative, che sia più presente in Valle d'Aosta, come sia più presente all'esterno. Il Consiglio regionale è un po' sparito anche dallo scenario internazionale, nonostante la lodevole iniziativa di ospitare qui la recente assemblea dell'APF.
Da un punto di vista anche della presenza all'interno delle Commissioni della francofonia, in questo réseau di rapporti siamo un po' spariti. Quindi è vero che il denaro non speso torna alla Regione, da questo punto di vista non ci sono problemi, ma credo che nel momento in cui si destina, si fa una scelta, anche di tipo politico, di destinare del denaro ad un organismo, è perché questo nella sua globalità possa funzionare al meglio delle sue possibilità. Quindi annunciando il nostro voto favorevole, invitiamo, senza alcuna polemica, a provare congiuntamente come ufficio di Presidenza, nel tempo rimanente, a fare decisamente di più.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Gerandin. Ne ha facoltà.
Gerandin (GM) - Semplicemente per dirle che, per quanto mi riguarda, ho letto e apprezzato lo sforzo di ridurre le spese per quello che riguarda il Consiglio. Mi dispiace di non essere in linea con il collega Perron, ma in questo momento penso che, al di là della visibilità del Consiglio, che va sicuramente salvaguardata, penso che sia il momento di dare un segnale trasversale; riuscire, tra le pieghe del bilancio del Consiglio, ad avere un avanzo di 800 mila euro penso che sia un bel segnale, perché, al di là della visibilità, penso che in questo momento la Valle d'Aosta abbia bisogno di concretezza, di segnali ben diversi.
E ci sono scelte politiche da fare - anche se fossero in questo caso dico solo 800 mila euro sull'intero bilancio - perché 800 mila euro, magari da investire in qualche settore, sono molto più importanti in questo momento di difficoltà che non magari quella minore visibilità, di cui si parlava prima.
Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Morelli. Ne ha facoltà.
Morelli (ALPE) -Per fare una riflessione. Da un lato, è corretto quanto dice il collega Perron: "che il Consiglio regionale abbia una sua giusta visibilità e una sua corretta attività istituzionale". Dall'altro lato, però, è anche vero che dobbiamo fare i conti con i bilanci attuali. Quindi lo sforzo che è stato fatto in questi anni per ridimensionare la spesa del Consiglio regionale, io credo che sia assolutamente da apprezzare e che in questo senso, forse, ancora si debba cercare di lavorare.
Io mi sono fatta un piccolo lavoro di confronto con gli anni precedenti. Voglio riportare solo alcuni dati: nel 2013 il conto consuntivo pareggiava su 20,226 milioni. Nel 2016 pareggia su 14,806 milioni. A questi, però, vanno aggiunte delle spese per il personale, perché adesso il personale - se non erro - è a carico dell'Amministrazione regionale. Quindi c'è una differenza di 3,3 milioni. 3,3 milioni che portano comunque ad una differenza, rispetto al 2013, di 2 milioni di euro circa. Quindi io ritengo che sia apprezzabile quanto è stato fatto in questi anni, dal 2013 fino ad oggi, per cercare di limitare e razionalizzare le spese. Poi è evidente, è corretto che il Consiglio regionale debba svolgere il suo ruolo in modo adeguato e quindi con le spese che competono.
Vorrei anche en passant sollevare una questione. Non sono più previste spese per la ristrutturazione della sede del Consiglio regionale, un progetto che risale alla scorsa legislatura, che riguardava la palazzina di fianco. Giustamente. Credo che su questo si sia fatta una riflessione. Vi è però un parcheggio dove i lavori sono stati sospesi, su cui magari sarebbe opportuno fare una riflessione, perché qualche posto macchina in più su quel lato della palazzina, sul retro della palazzina dei gruppi consiliari, forse sarebbe il caso di poterlo recuperare, se fosse possibile, dal momento che l'altro parcheggio molto spesso è saturo. Quindi da parte nostra vi è l'apprezzamento per quanto concerne il conto consuntivo.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Padovani. Ne ha facoltà.
Padovani (GM) -. Solo per esprimere la mia felicità per questo risparmio. Spero e penso che questi 800 mila euro si possano utilizzare in qualche modo. Adesso non so bene come, ma spero si possano utilizzare in qualche modo per aiutare le tante Valdostane e Valdostani in difficoltà in questo momento.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Cretier. Ne ha facoltà.
Cretier (PD-SIN.VDA) - Con la delega ricevuta dal collega, che in questo momento è assente, anch'io sostengo che questi fondi siano destinati eventualmente ad azioni in essere che possano migliorare le condizioni di vita di qualcuno.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Cognetta. Ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) - Per esprimere il mio voto di astensione rispetto a questo bilancio. Capisco che ci sono visioni positive rispetto al risparmio ottenuto, però si devono tenere presenti due cose.
La prima: la maggiore visibilità di questo Consiglio si può ottenere anche con le risorse che ci sono. Si possono fare azioni, molte, che non vengono fatte, che sono state suggerite negli anni sia nell'ufficio di Presidenza che fuori dall'ufficio di Presidenza, anche da suoi predecessori, Presidente.
La seconda riguarda la destinazione dei fondi. Così come i fondi del nostro avanzo: quello che vari Consiglieri si sono tolti e sono destinati, secondo la legge, a delle iniziative rispetto a persone, ahimè, che non hanno più l'assegno né di disoccupazione, né altre cose; tra l'altro, fra parentesi, sono fondi che sono fermi da più di un anno, quindi magari se poi li spendiamo, diamo un aiuto concreto, anziché solo toglierceli e lasciarli in qualche conto corrente. Lo stesso potrebbe essere fatto per i fondi, che avete appena avanzato, perché andranno a finire nel calderone in Regione e poi lì, si sa benissimo, non andranno a finire da nessuna parte o dappertutto, a seconda di come la si vuole vedere.
Quindi forse è il caso di farci un pensierino nel momento prima di arrivare alla situazione attuale: avere un avanzo e restituirlo tout court, senza dargli una destinazione precisa. Detto questo, mi fa piacere che ci sia stato questo avanzo, però il mio voto resta comunque di astensione, perché si può fare ancora di meglio e di più, sicuramente. Non vorrei farvi l'elenco di cosa perché ne avrei da dire, a cominciare dall'informatica a scendere.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Fabbri. Ne ha facoltà.
Fabbri (UVP) - Annunciamo il nostro voto favorevole al bilancio del Consiglio. Esprimiamo anche, con favore, la possibilità di dare un esempio ai nostri concittadini nel fare notare loro, come sottolineava la collega Morelli, che da anni ormai c'è una sensibilità notevole anche da parte del Consiglio nel cercare di comprimere delle spese che, nell'ottica di un risparmio generale, può essere anche di esempio per tutta la gestione pubblica, proprio in questi momenti difficili che la nostra società sta vivendo.
Presidente - Se non ci sono altri interventi, metto in votazione il punto n. 23.
Dichiaro aperta la votazione.
Presenti: 33
Votanti: 32
Favorevoli: 32
Astenuti: 01, si è astenuto il collega Cognetta.
Il Consiglio approva.