Oggetto del Consiglio n. 2706 del 18 aprile 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2706/XIV - Interpellanza: "Interventi per la salvaguardia dei livelli occupazionali presso il Parco naturale del Mont Avic".
Rosset (Presidente) - Punto 22 all'ordine del giorno, per l'illustrazione ha chiesto la parola il consigliere Cretier, ne ha facoltà.
Cretier (PD-SIN.VDA) - [...] il collega Lanièce che mi ha firmato l'interpellanza. Gli ho chiesto di leggere prima, con coscienza, l'argomento, perché il rischio era di infilarsi in un ginepraio e quindi, come mia abitudine, quando mi vengono fatte delle proposte, le vado a leggere prima di firmarle. Visto che ogni volta sono richiamato in causa, mi sembrava doveroso comunque evidenziarlo.
Abbiamo presentato un'interpellanza per mettere in evidenza un ripetuto problema legato al Parco naturale del Mont Avic. Siamo convinti che il parco possa fare da volano per il territorio, e io, in modo personale, ne sono convinto. Non solo per l'ambiente, ma anche per il settore turistico e ricreativo e per l'agricoltura e le aziende locali, in quanto il flusso dei visitatori è importante per una zona che non ha altri atout, se non l'aspetto naturalistico. L'interpellanza viene presentata oggi, ed è soltanto un caso che arrivi dopo il battage mediatico della settimana scorsa, perché su diversi giornali ho visto che l'argomento era già stato trattato. Ma, poiché il regolamento ci impone di presentare dieci giorni prima le interpellanze, secondo me non è a caso che se ne sia parlato.
Agli inizi la manutenzione dei sentieri all'interno del parco era garantita da due squadre di operai (circa dieci unità), che lavoravano per cinque mesi e operavano per il ripristino e la messa in sicurezza dei percorsi naturalistici. Nel 2016 sono rimasti in quattro e hanno lavorato solo per due mesi, grazie al Comune di Champorcher che ha immesso dei fondi. Questo ha fatto sì che non fosse garantita un'entrata dignitosa ai lavoratori, nemmeno ai livelli dei cantieri forestali, dove l'anno scorso perlomeno hanno lavorato tre mesi. Abbiamo notizia che anche quest'anno le giornate di lavoro si aggireranno forse sulle quaranta o cinquanta, malgrado un contributo straordinario elargito dall'Amministrazione regionale nel 2016.
Ma tutta la politica ambientale del parco ruota attorno alla percorribilità dei sentieri e al progetto "Giroparchi", che consiste in una strutturazione della fitta rete di stradine di montagna, dove il turista più o meno esperto percorre in lungo e in largo tutto il territorio, che si estende tra lo spartiacque dei Comuni di Champdepraz e Champorcher. I sentieri sono mantenuti in efficienza, sicurezza in un ambiente fragile di media montagna. Anche la certificazione ambientale UNI ISO 14001 descrive le scelte dell'ente, che persegue un miglioramento delle prestazioni ambientali e, di conseguenza, dello stato di conservazione e di valorizzazione del territorio: se i sentieri non sono visibili ai più, non si possono raggiungere i siti, in quota o distribuiti nel territorio di competenza. Abbiamo visto, e ho letto personalmente anche il bilancio 2015 dell'ente, che è consistente; non intendiamo passare in analisi tutte le voci in elenco ma, secondo me, e secondo noi, con qualche ritocco si potrebbe - come abbiamo fatto tutti - effettuare delle economie per poter spendere su coloro che operano materialmente sulla manutenzione dei percorsi, danneggiati più dalle condizioni metereologiche, o dal lungo inverno, che da un visitatore rispettoso delle bellezze naturali dell'ambiente alpino locale.
Ricordo solo che a bilancio 2015 c'erano 650 mila euro per il personale a tempo indeterminato del parco. Sarebbe, quindi, necessario indicare chiaramente all'ente di porre in essere delle economie per garantire le giornate minime - come si fa per i cantieri forestali - oppure ricercare qualche partner o sponsor disponibile a sostenere economicamente l'iniziativa per garantire le giornate lavorative. In alternativa, chiedo un ulteriore contributo straordinario, ma con vincolo di destinazione, come già fatto per altre iniziative. Quello che chiediamo è un intervento per la soluzione del problema perché per noi ha un'importanza notevole, anche se numericamente meno rilevante rispetto ad altri fatti. Sono pur sempre quattro lavoratori che sono in difficoltà e siamo preoccupati anche della sicurezza e della fruibilità della sentieristica, che potrebbe pure far perdere visitatori al parco.
Presidente - Per la risposta ha chiesto la parola l'assessore Laurent Viérin, ne ha facoltà.
Viérin L. (UVP) - Je remercie les collègues pour cette initiative, qui nous permet de signaler et surtout de parler du Parc Mont Avic, comme nous avons eu l'occasion de faire dans ces derniers jours, lors de la présentation de l'activité que le parc même nous avait demandé de véhiculer aux organes d'informations, de façon que la synergie surtout sur les initiatives puisse être en quelque sorte connue.
Cela a été aussi le moment où les journalistes ont posé des questions, auxquelles nous avons répondu volontiers, vu que quelques jours auparavant la minorité avait tenu une conférence de presse pour illustrer les initiatives et l'argument du Parc Mont Avic en faisait partie.
Il s'agit d'une importante réalité car, au-delà du parc national, la loi régionale, qui a institué le parc du Mont Avic, en fait une évidence régionale qui valorise une zone et un territoire de la Vallée d'Aoste, une opportunité importante aussi à travers la valorisation du tourisme avec des retombées sur le territoire.
Per arrivare alle risposte, nelle premesse ci sono delle considerazioni che ci vedono sicuramente d'accordo, nel senso che noi pensiamo che le risorse umane che oggi garantiscono la possibilità di intervento sulla sentieristica e sul territorio del parco, fanno del parco stesso un atout fondamentale.
Sull'alta via credo ci sia un refuso, perché si tratta dell'alta via numero due e non dell'alta via numero uno, ma concentra comunque l'interesse sull'alta via e non solo su dei territori della nostra comunità che sono da valorizzare. Quindi in queste ultime settimane, anzi all'atto dell'insediamento e nel corso di incontri con tutte le realtà, il presidente del Mont Avic ci aveva segnalato questa criticità e, collega Cretier, vi farò avere la lettera con cui avevo chiesto di formalizzare una nota dove si analizzavano delle criticità da risolvere. E quindi credo che con un po' di sinergia, e anche sollecitati da questa iniziativa, che la soluzione si potrà trovare.
Sulle premesse, io ci terrei a segnalare che non dobbiamo tanto sollecitare l'ente ad avere maggiore attenzione per i lavoratori, ma dovremmo sollecitare noi stessi. Vorrei ricordare che purtroppo le dotazioni finanziarie dell'ente negli anni, da cifre che erano importanti, sono giunte a subire una drastica riduzione. Quindi noi parliamo nel 2011 di 1,245 milioni, per arrivare a 900 mila euro nel 2015, e adesso siamo addirittura sotto queste cifre. Giustamente dobbiamo promuovere una oculata gestione, che peraltro c'è, nel senso che anche nei verbali e nelle analisi dei revisori dei conti ci sono alcune osservazioni che sono tenute in considerazione. Però la prima sollecitazione la dobbiamo dare a noi stessi, nel senso che, vincolando giustamente le dotazioni finanziarie alla parte di interventi, credo che un piccolo sforzo si potrebbe fare anche solo con dei risparmi all'interno dell'Assessorato, per ridare quella parte di finanziamenti, che effettivamente possono servire per garantire e mantenere queste professionalità, del lavoro che svolgono.
Vorrei anche ricordare che l'ente destina quest'anno una parte del proprio avanzo d'amministrazione (10 mila euro) a questa finalità.
Mi fa piacere che il collega Lanièce abbia firmato l'interpellanza, perché il Comune di Champorcher l'anno scorso ha immesso 9 mila euro del proprio bilancio - e conosciamo le difficoltà dei Comuni per questo - e ne garantisce 13 mila quest'anno, mentre il Comune di Champdepraz non ha messo un euro. Quindi le chiediamo, visto che Champdepraz è il suo territorio, se può agire da sollecitatore nei confronti dell'Amministrazione comunale. Noi ci crediamo. Può essere che ci creda il parco ma che ci credano anche gli enti locali, magari anche solo con un piccolo gesto. Ma zero è sempre zero, questo lo vorrei far rilevare.
Tutti assieme potremo in qualche modo essere garanti perché anche il territorio possa credere in questa importante realtà e soprattutto dare delle garanzie a queste figure professionali che purtroppo proprio in un momento di difficoltà rischiano di subire delle riduzioni che poi ricadono sulle famiglie e su chi lavora. Quindi per quest'anno, a seguito anche dell'istanza da parte dell'ente stesso, a partire dal mese di maggio a questa squadra di quattro unità - sia attraverso il probabile intervento degli enti locali, sia attraverso una rivisitazione del nostro sostegno in sede di assestamento - saranno garantite questa possibilità. Perciò per quanto riguarda la prima domanda ("Se eravamo a conoscenza"): chiaramente sì, soprattutto grazie al confronto con i responsabili del parco. Quindi per le giornate lavorative noi cercheremo di andare nell'ottica di ciò che è stato richiesto.
Per quanto riguarda invece la seconda domanda ("Se si intenda sollecitare gli amministratori del parco"), come dicevo prima, sulla gestione le fornirò dati, che sono più che altro tecnici, però sono interessanti nella misura in cui, a fronte del disavanzo sul 2017 dei 30 mila euro, c'era una nota dei revisori per andare a mettere dei paletti sull'utilizzo di questi fondi. Ed è per questo che il parco, per quanto riguarda il 2017, va ad utilizzare questo avanzo di 10 mila euro.
Invece, per la questione della sinergia, ciò che lei diceva, collega Cretier, io lo condivido per quello che questo parco può rappresentare effettivamente; le presenze che registra adesso - si è parlato anche di misurazioni - sui centri visitatori, al di là di Cogne che fa numeri diversi, sono pari ai centri visitatori del Parco del Gran Paradiso, sono segnali interessanti.
Quindi noi crediamo che, soprattutto se ci potesse essere una sinergia nell'utilizzo di una parte di bilancio che noi potremmo rivedere per garantire questa serie di manutenzioni, potremmo anche - e per quanto ci riguarda, e ne stiamo ragionando - affiancare le nostre squadre forestali, quelle dell'Amministrazione regionale, senza andare a toccare il lavoro importante che fanno, ma per implementare, per garantire maggiormente che ci sia una possibilità d'intervento sul territorio, quindi miscelando gli interventi.
Al di là dei contributi degli enti locali, negli anni si sono utilizzati anche dei fondi inerenti al "Giroparchi", che prevedeva un utilizzo di fondi strutturali. E quindi raccogliendo l'invito ad agire per avere, in concorso con altri enti, dei progetti europei che vadano a mantenere e a garantire altre iniziative, si potrebbe recuperare una parte dei fondi che potrebbero essere effettivamente utilizzati, anche per il mantenimento del periodo maggio-ottobre per i quattro operai, in modo da contare almeno su una durata lavorativa che garantisca una continuità importante. Oggi siamo certi che questo possa rappresentare effettivamente un atout.
Dicevo sulla sinergia. Credo che sia Fondation Grand Paradis sia il Parco del Mont Avic sia altri enti funzionali, o comunque collegati all'Amministrazione regionale, uniti in cooperazione possano effettivamente sviluppare delle azioni comuni o accedere a fonti di finanziamento, sempre con obiettivi comuni, magari anche transfrontalieri, per poter avere una crescita di un turismo naturalistico, che è quello dei parchi, che effettivamente già è in crescita ma che in certi territori maggiormente in difficoltà - come quello della bassa e media montagna, perché poi non è solo l'alta montagna che forse ha un appeal maggiore dal punto di vista turistico - può rappresentare un rilancio che tutti assieme potremmo portare avanti. Comunque ringrazio per l'iniziativa.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Cretier. Ne ha facoltà.
Cretier (PD-SIN.VDA) -. Sono soddisfatto della risposta. Chiaramente sia voi, sia io e il collega Lanièce vigileremo che questi fondi siano destinati effettivamente agli operai, che possano almeno lavorare - come ha detto lei - cinque mesi. Quindi spero che vada in porto, altrimenti lo ricorderò, a lei ed eventualmente al parco.