Oggetto del Consiglio n. 2704 del 18 aprile 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2704/XIV - Interpellanza: "Modifica dell'accordo contrattuale tra l'A.P.S.P. G.B. Festaz e l'USL riguardante la nomina delle figure professionali del coordinamento infermieristico".
Rosset (Presidente) - Punto 20 all'ordine del giorno; ha chiesto la parola il consigliere Cognetta. Ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) - Con questa interpellanza vorrei capire dall'Assessore se la modifica avvenuta nella convenzione firmata da poco tra l'USL e il "G.B. Festaz", relativa alla gestione del coordinamento infermieristico, sia una modifica che lui ha seguito e che in qualche modo sostiene.
O se, come penso, in maniera differente dalla sua, o da chi ha redatto il documento, che la gestione debba essere riportata a ciò che era prima, o almeno che sia utilizzato il coordinatore infermieristico dell'azienda USL anziché quello dell'azienda Festaz.
Dico questo, perché il 2 dicembre 2016 nella delibera n. 1673 è stata fatta una modifica sostanziale, che prevede che "nel caso in cui esistano più nuclei sia socioassistenziali che sociosanitari in una stessa struttura, è ammessa la presenza di un unico coordinatore infermieristico". Questa modifica di delibera all'inizio non ha prodotto alcun tipo di conseguenza, tranne il fatto che nella convenzione, firmata poi successivamente a marzo di quest'anno tra il "Festaz" e la USL, si sia messo fra le competenze a carico del "Festaz" il coordinamento infermieristico, proprio in virtù di questa delibera fatta a dicembre.
Sono andato a studiarmi un po' la situazione dei due coordinatori presenti prima della modifica fatta in convenzione e ho visto che il peso dei due curricula è estremamente diverso. Chi si occupava - e penso si occupi ancora - del coordinamento infermieristico del "Festaz" ha un curriculum estremamente più leggero di chi invece lo faceva per conto dell'azienda USL. Ora io mi sono chiesto come fosse possibile uno squilibrio di questo tipo, ma soprattutto come fosse possibile che si lasciasse in capo al "Festaz" la possibilità di fare il coordinamento infermieristico, tenuto presente che chi se ne occupa ha sicuramente meno competenze dal punto di vista del curriculum, rispetto a chi invece lo faceva per conto della USL e tenendo presente anche che, sicuramente, rispetto alle problematiche tecniche interne alla struttura, chi si occupava della RSA certamente aveva più oneri rispetto a chi si occupava invece degli altri nuclei.
A questo punto, chiedo se sia possibile tornare alla vecchia convenzione: avere i due coordinatori infermieristici, o se, in alternativa, sia possibile lasciare il coordinamento infermieristico direttamente in capo all'azienda USL, che penso dia anche maggiori garanzie a chi lascia i propri cari in questa struttura.
Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Bertschy. Ne ha facoltà.
Bertschy (UVP) - Collega Cognetta, su questo argomento ci sono già state segnalazioni, c'è anche una lettera della Funzione pubblica CGIL, CISL e UIL che segnala che la materia è regolamentata dalla legge n. 46/2006 e che esiste ad oggi un parere inequivocabile su chi possa svolgere tale mansione e quindi la sua richiesta appare quantomeno in contrasto con la gestione unificata, rivolta anche ai nuclei in convenzione con l'azienda. Risponderemo, anzi, l'azienda risponderà a questa segnalazione.
Rispetto a ciò che motiva la modifica della convenzione, è la delibera che lei ha citato (n. 1063 del 2016) che ha stabilito una serie di criteri e di requisiti che hanno poi portato alla modifica in questo caso della convenzione fra azienda e "G.B. Festaz". Modifica che, per quel che riguarda gli approfondimenti che abbiamo fatto, va nella direzione di uniformare alla delibera la convenzione oltre che per questi aspetti, per altre questioni. E non essendo prevista per l'attività di coordinamento una verifica sui minutaggi, ma piuttosto sulla presenza effettiva, la presenza deve essere garantita in struttura. La scelta è una scelta che sta nell'autonomia dei due enti, perché il ruolo della Regione in questo senso è, da un lato, un ruolo di finanziamento e dall'altro un ruolo di controllo della correttezza e dei criteri stabiliti dalla delibera e da tutti gli aspetti sanitari e sociosanitari. Quindi, rispetto a quanto deciso in questa convenzione, ci sono stati degli approfondimenti e nello stesso tempo il potere decisionale non è in capo alla Regione, ma è un potere di controllo. Tanto è vero che abbiamo chiesto di monitorare questa scelta nei prossimi mesi.
L'impegno evidentemente, però - anche in seguito alla sua segnalazione - è di riunire intorno ad un tavolo i soggetti che hanno contratto questa convenzione e di verificare questa e le segnalazioni che il sindacato ha proposto. Quello che però le posso dire è che il soggetto autorizzato e accreditato nella gestione dei nuclei RSA e Alzheimer non è l'azienda, ma è il "G.B. Festaz" e che il personale infermieristico che opera all'interno della struttura è tutto del "G.B. Festaz".
Quindi, la scelta di avere un coordinamento che abbia i requisiti - e sotto questo profilo andranno verificate anche le segnalazioni che sono state fatte - è conseguente anche all'accreditamento che il "G.B. Festaz" ha avuto in questi anni e anche all'esperienza maturata in tutti questi anni da tutto il personale infermieristico, altrimenti non avrebbe senso. Io non voglio ricondurre questo a questioni di tipo personale, ma lasciare giustamente - come ha rilevato lei - tutto su un piano di professionalità, di curricula e di competenze. Quindi da un lato c'è la scelta fatta dal "G.B. Festaz" di applicare la delibera alla convenzione insieme a un rapporto con l'azienda, dall'altro c'è la scelta conseguente, che deriva da questa convenzione.
Sarà mio impegno nei prossimi giorni riunire i due soggetti per verificare quanto ci è stato segnalato. Non è nelle nostre competenze poter dire a chi far fare il coordinatore. La scelta deriva dalle convenzioni firmate.
Visti i continui e difficili rapporti che ci sono all'interno del "G.B. Festaz", non solo legati al coordinamento infermieristico, credo sia importante provare a organizzare una riunione con le varie componenti: lavoratori, sindacati e consiglio d'amministrazione del "G.B. Festaz", per approfondire le altre piccole grandi questioni che anche in questi ultimi mesi sono state segnalate. Quindi l'obiettivo politico è di approfondire tutte le questioni. In più, le aggiungo che i nuovi LEA all'articolo 30 disciplinano l'assistenza residenziale e semiresidenziale legata alle persone non autosufficienti. Quindi è in corso da parte nostra un approfondimento sull'intera disciplina delle RSA, al fine di andare a rivedere gli standard organizzativi e le scelte future, comprese quelle di gestioni miste come quella del "G.B. Festaz".
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Cognetta, ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) -. Assessore, mi sembra che se ne sia un po' lavato le mani. Dice non mi compete, è una questione che compete al "Festaz" e alla USL, e io mi guardo bene dall'entrare in queste questioni, anche perché, come giustamente ha detto lei nella risposta, questo non è un unico caso segnalato dalla Funzione pubblica, cioè dalle organizzazioni sindacali: la questione del "G.B. Festaz" è estremamente più delicata e complessa di quanto riporti io in questa interpellanza. Però volevo commentare un paio di cose rispetto alla sua risposta.
La prima: se si è scelto di metterlo in capo all'azienda "Festaz", è perché è stata fatta una scelta del tutto arbitraria. Poteva restare anche in capo alla USL. Non c'è scritto da nessuna parte che deve essere fatto per forza dal "Festaz". Tant'è che prima veniva fatto da entrambi.
La seconda cosa molto importante è che lei ha parlato di un incontro che deve organizzare tra i vari attori: sindacati, piuttosto che dirigenza dell'azienda Festaz. Credo che sì che debba farlo sicuramente questo incontro, Assessore, perché io credo che al "Festaz" - questo senza generare panico o timore in chi attualmente ha i propri cari ricoverati lì - però penso che al "Festaz" si stia configurando un po' la questione che c'è stata al Pronto Soccorso qualche tempo fa quando, per questioni di tipo esclusivamente di "clima aziendale", chiamiamolo così, parecchi operatori avevano chiesto di trasferirsi presso un'altra struttura, di fatto mettendo in crisi il sistema nel suo complesso. Al "Festaz" sta per succedere la stessa cosa, secondo me. Dovremmo evitare che si arrivi a questo punto. Probabilmente le persone che gestiscono e che in qualche modo possono essere quantomeno avvisate dalla sua funzione, in quanto Assessore, potrebbero evitare di continuare a spingere l'acceleratore in una certa direzione, sapendo poi che chi collabora in quella struttura spesso fa un lavoro - anche usurante, da un punto di vista psicologico e fisico - e qualche volta può anche stancarsi di vedersi continuamente sopraffatto nelle scelte che vengono determinate tutti i giorni rispetto al lavoro che viene svolto. Questa è una delle tante.
Ci sono due coordinatori: uno ha certi requisiti, uno ne ha altri, e guarda caso si preferisce uno sull'altro senza un motivo logico fino in fondo. E questo genera dei problemi. Io come le ho chiesto, per cortesia, anche se non è nelle sue competenze dirette, visto che farà questo incontro, faccia capire a tutti gli attori che la misura sta per essere colma. Quindi se per cortesia riusciamo a raggiungere questo obiettivo per evitare dei problemi ulteriori, che sicuramente ci saranno altrimenti.