Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2696 del 18 aprile 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2696/XIV - Interpellanza: "Mancata attribuzione dell'incarico di Direttore amministrativo dell'Istituto musicale pareggiato della Valle d'Aosta".

Rosset (Presidente) - Punto n. 12 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, chiede la parola il collega Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - L'Istituto Musicale Pareggiato Conservatoire de la Vallée d'Aoste (per brevità IMP) è un istituto superiore di studi musicali finanziato da un apposito contributo regionale, dalle rette, chiamiamole per comodità, pagate dagli studenti e da contributi statali, privati e - recita lo statuto - "da redditi conseguenti alle prestazioni dell'istituto e da ogni altro contributo, forma autonoma di finanziamenti, donazione, lascito, sovvenzione erogata a qualsiasi titolo da istituzioni, anche transnazionali, e da soggetti pubblici e privati". Il bilancio dell'Istituto musicale si attesta intorno ai 4 milioni-4,1 milioni, di cui quest'anno 2,6 milioni provenienti dal contributo regionale, 240 mila euro dal MIUR e poco meno di 200 mila euro da rette e da contributi a carico degli studenti, questa ovviamente è una previsione. Dico quest'anno in quanto il contributo regionale, pur previsto nel bilancio triennale della Regione, potrebbe essere soggetto poi nei fatti a variazioni, così come il contributo del MIUR e quello degli studenti. L'IMP ha in organico una quarantina di insegnanti, tutti assunti con contratto dell'alta formazione a tempo indeterminato, tranne uno che è a tempo determinato; un direttore didattico esterno di categoria D, quando verrà insediato; quattro unità di personale amministrativo tecnico a tempo indeterminato, una categoria D (direttore amministrativo), un C, un B e una categoria A; una lavoratrice di categoria A a tempo determinato rientrante nella riserva dei lavoratori invalidi; una lavoratrice assunta con contratto di somministrazione lavoro, per quest'ultima è stata iscritta nel previsionale 2017 una spesa di 36.500 euro. Vi è poi una convenzione con la Fondazione Maria Ida Viglino, presumo per il servizio di portierato presso la sede centrale di Donnas, per due ulteriori addette ai servizi amministrativi per un onere complessivo di 125 mila euro. L'onere per il personale in servizio è calcolato complessivamente su un bilancio di 4 milioni di euro in poco più di 2,7 milioni di euro. Le spese di funzionamento e manutenzione ordinaria dei balivi si aggira intorno ai 200 mila euro all'anno. Poco meno di 70 mila vanno a finanziare l'attività didattica e artistica: master, borse di studio, collaborazioni, eccetera. Non sto a dettagliare le altre voci: le consulenze, i costi per i vari organi amministrativi, i costi dei materiali di consumo. Se i colleghi sono interessati, da qualche mese è possibile trovare molte delle informazioni sul sito dell'IMP alla voce "amministrazione trasparente". Un breve inciso per segnalare che i dati e i documenti presenti sul sito dell'IMP hanno cominciato ad essere caricati in maniera continuativa solo con l'ultima gestione: la gestione del Direttore Blanc. Diciamo che prima del suo insediamento, per avere qualche dato o altra documentazione, bisognava fare dei "116", o trovare dei percorsi alternativi, almeno io ho fatto così, così giusto per dire ai colleghi in che condizioni si trovava l'istituto dal punto di vista della trasparenza fino alla nomina del professor Blanc. Tenete conto che la legge che obbliga le amministrazioni alla pubblicazione dei dati e della documentazione risale al 2013.

Ho fatto questa breve panoramica perché credo che sia utile sapere, quando si parla di un argomento, quanto meno il dato finanziario - me lo insegna l'Assessore Chatrian che adesso utilizza i numeri come argomento - ed è interessante, a mio parere, capire anche l'incidenza dei vari costi sul bilancio complessivo. Mi sono dimenticato di dire che per la parte di produzione musicale, che dovrebbe, a mio modesto parere, avere una certa consistenza anche in una logica di sostenibilità dell'ente non solo finanziaria ma anche qualitativa, visto che parliamo di un conservatorio piccolissimo che per poter giustificare la propria esistenza dovrebbe produrre redditi e non solo dei costi...citavo all'inizio lo statuto dove tra le fonti di finanziamento compaiono i redditi conseguenti alle prestazioni dell'istituto. A proposito di numeri e dimensioni, tenete conto, colleghi - apro una parentesi - che negli ultimi cinque anni accademici l'IMP tra vecchio ordinamento e biennio di secondo livello ha diplomato, laureato - i due titoli equivalgono - circa 100 allievi, l'Istituto musicale ha una media diplomi di 20 allievi l'anno. Dicevo, parlando di entrate, che il reddito da produzione musicale, per capirsi i cachet derivanti dalle stagioni concertistiche e dalle esibizioni pubbliche, dalle esecuzioni in contesti retribuiti tipo la saison, ad esempio è previsto per il 2016 e il 2017 in 6500 euro. Colleghi, poi parleremo di restituzione dell'investimento, di "sistema musica", di progettualità nella prossima interpellanza, ma i dati sono questi.

A fronte di un costo ogni anno di 4 milioni e rotti di euro, si realizzano introiti che poi, nel caso della saison è una partita di giro, perché sono soldi che ritornano dalla Regione, di soli 6500 euro e non le sto a raccontare, Assessore, che da questi soldi dovrebbero essere poi detratte le spese per la collaborazione degli aggiunti esterni, perché sarebbe troppo lungo da spiegare. Non esiste, Assessore, un'orchestra regionale che incorpori gli allievi della SFOM, i migliori allievi della SFOM e dell'IMP e quindi si è costretti, quando si fanno quelle poche azioni di restituzione retribuita, a prendere anche degli aggiunti da fuori, compresi gli insegnanti, e li si paga anche. Si potrebbe pensare, per esempio, di mettere in piedi un'orchestra composta dagli studenti e fare, per esempio, delle piccole stagioni, anche a ranghi contenuti, pagando degli abbonamenti o pagando, per esempio, delle entrate anche simboliche a pagamento, questo servirebbe a integrare questi 6500 euro che io definisco "fasulli" della saison.

I dati e i numeri che ho voluto evidenziare in modo un po' frettoloso, confuso forse, dicono di una situazione che non può essere lasciata all'approssimazione, soprattutto che non può essere malamente amministrata, se non addirittura non amministrata. L'interpellanza vuole chiarire, e preannuncio che è solo la prima puntata, ho già chiesto l'autorizzazione, nella mia qualità di Consigliere regionale, di poter accedere a tutta la documentazione amministrativa dell'IMP, perché devo verificare alcune questioni che non mi sono per nulla chiare. Dicevo che questa interpellanza vuole capire il motivo dell'anomala commistione tra la figura del Presidente del CdA e quella del Direttore amministrativo. Lo statuto del Conservatoire individua due figure ben distinte: il Presidente del CdA, che viene nominato dalla Giunta regionale sulla base di una designazione effettuata dal Consiglio accademico nell'ambito di una terna di soggetti ad alta qualificazione manageriale e il Direttore amministrativo, che, per statuto, è nominato dal CdA su proposta del Direttore didattico dell'istituto. Le funzioni e i titoli obbligatori del Direttore amministrativo li ho riportati nella premessa dell'interpellanza, quelle del Presidente del CdA non ho il tempo materiale per declinarle nel dettaglio, ma si deducono. Diciamo che è il legale rappresentante dell'istituto con tutte le responsabilità del caso. Il Direttore amministrativo è una figura di grande responsabilità e dovrebbe essere anche di grande competenza: è colui o colei che, alle dipendenze dell'IMP, coordina e dirige il personale tecnico-amministrativo e che si occupa di tutte le incombenze amministrative gestionali, comprese quelle contrattuali. Pensate che definisce gli orari di servizio e di lavoro in accordo con le organizzazioni sindacali, anche dei docenti.

Diverse sono le questioni che pongo con questa interpellanza. Intanto il motivo per cui il CdA ha deciso di lasciare per quasi tre anni entrambe le funzioni in capo alla medesima persona, che mi risulta non essere in possesso, tra l'altro, dei titoli prescritti dallo statuto. Il Presidente Costa ha ricoperto per due anni e mezzo anche la figura del Direttore amministrativo. Poi chiedo per quale motivo il direttore didattico di allora, la signora Bartolucci, non avrebbe provveduto, come stabilito dallo statuto dell'IMP, a proporre al CdA il nome di un candidato per le funzioni di Direttore amministrativo, lasciando che il Presidente del CdA Costa facesse le due funzioni, a mio parere, incompatibili tra loro. Poi chiedo il motivo per cui l'attuale CdA, di cui è Presidente la Signora Lagnier, non ha accettato la proposta di nominativo da parte dell'attuale Direttore didattico, il professor Blanc, così come previsto dallo statuto. Chiedo inoltre se qualcuno ha provveduto a mettere mano al settore amministrativo dell'IMP, settore che mi risulta essere piuttosto in confusione e disorganizzato. Infine chiedo se l'Assessore ha notizia di assunzioni fatte dal signor Costa di una figura amministrativa proveniente dalla sua cooperativa: dalla Cooperativa a r.l. Musica e Muse, di cui lui è Presidente e legale rappresentante.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Certan, ne ha facoltà.

Certan (ALPE) - Consigliere Guichardaz, mi sorprende un po' che lei interpelli me per conoscere motivazioni, alcune le capisco ma quelle di recente data, essendo stato lei uomo di maggioranza fino a un mese fa, dovrebbe conoscerle a menadito. Risponderò comunque in modo dettagliato a tutti i punti per rispetto nei confronti soprattutto del firmatario, il collega Paolo Cretier, che, non essendo in carica fino ad un mese fa, è l'unico credo che in effetti potrebbe avere motivo di conoscere queste cose, perché, non facendo parte del Consiglio, non ha seguito queste vicende, sulle altre mi fa un po' strano questa interpellanza forse bisogna andare a ripuntualizzare alcune cose. Sulla breve panoramica che lei ha fatto sui documenti visibili, non visibili sul sito non credo che siano effettivamente tutti corretti essendoci comunque un comitato che vigilava su quanto doveva essere pubblicato e quanto no, quindi credo che ci fosse tutto, ma non entro nel merito, questo faceva parte delle sue premesse.

Per quanto riguarda la domanda 1: "per quale motivo il precedente Direttore didattico non ha provveduto a segnalare al CdA...", eccetera, occorre premettere brevemente in ordine cronologico quanto segue. Un Direttore amministrativo era stato nominato a partire dai primi mesi dell'anno 2013, e credo che molti Consiglieri qua presenti in aula sappiano, perché si sono occupati di queste nomine, ma a luglio dello stesso anno il CdA dell'IMP aveva ritenuto, con deliberazione, di sospenderlo in via cautelativa dalla funzione. Quasi contemporaneamente, in particolare dal mese di agosto 2013, è stato nominato, sempre dal Governo che c'era ad agosto 2013, un commissario straordinario per la gestione, tra l'altro, dell'IMP fino al mese di febbraio 2014, successivamente è stato anche prorogato questo commissario straordinario. Lei se lo ricorderà, perché eravamo insieme in minoranza ed era il Commissario Pessina. Il Direttore amministrativo ha ritenuto di avviare un contenzioso nei confronti dell'IMP, quello che era stato nominato prima del commissario, finalizzato in particolare all'annullamento della deliberazione di sospensione di cui sopra, ciò che ha coinvolto lo stesso Direttore amministrativo e l'IMP, in qualità di controparti, praticamente per tutto l'anno 2015. La vertenza si è conclusa senza oneri a carico dell'IMP mediante una procedura concordata di mobilità a favore del Direttore amministrativo presso un ente del comparto unico regionale. Nel periodo di sospensione suddetto, con delibera regionale n. 708 del 23 maggio 2014, è stato necessario attribuire temporaneamente al Presidente del CdA dell'IMP i poteri e le competenze formalmente riservate al Direttore amministrativo sino all'individuazione di un'altra persona, ciò all'evidente scopo di non paralizzare l'attività amministrativa dell'IMP. Alla luce di quanto sopra, quindi il posto di Direttore amministrativo presso l'Istituto Conservatoire di fatto non è mai risultato vacante, pertanto non è stato possibile per il precedente Direttore didattico procedere alla relativa segnalazione per tutto l'anno, questo almeno per tutto l'anno 2015. Per quanto concerne il successivo anno 2016, mi risulta, anche alla luce delle scelte dell'allora Governo, la sofferenza economica in cui ha versato l'IMP per la diminuzione del contributo regionale che ha impedito, o almeno ha consigliato chi ha steso il bilancio di non procedere all'assunzione di un Direttore amministrativo.

Per quanto alla domanda n. 2, questo è più recente, lei si riferisce alla recente manifestazione di interesse: "per quale motivo il CdA dell'IMP ha ritenuto di non rispettare le indicazioni dello statuto, individuando la figura del Direttore amministrativo in una persona diversa da quella segnalata...", nel corso della riunione del CdA dell'IMP, in data 17 febbraio 2017, è stata discussa l'opportunità o meno di applicare, ai fini della nomina del Direttore amministrativo, l'articolo 25 dello statuto, che prevede la proposta del Direttore amministrativo da parte del Direttore didattico dello stesso Istituto musicale, e la successiva nomina poi da parte del CdA. In particolare, sono stati sollevati dubbi derivanti da una sentenza del Consiglio di Stato n. 6451 del 2009, che considera illegittima la norma secondo la quale il Direttore amministrativo potrebbe essere trasformato in un collaboratore direttivo di esclusiva fiducia del Direttore didattico, che nel caso del Conservatorio della Valle d'Aosta non era un Direttore didattico nominato all'interno dei docenti, come direbbe lo statuto, ma era una nomina politica quest'anno. Pur non versandosi a rigore nella stessa situazione così descritta, altri dubbi sono derivati da contestazioni avvenute presso il Conservatorio di Bolzano in merito ad una nomina a direttore amministrativo effettuata senza la dovuta pubblica evidenza. Queste perplessità, unite anche all'opportunità di garantire la massima trasparenza, alla luce anche delle varie determinazioni ANAC succedutesi in materia nel recente passato, hanno indotto il CdA dell'IMP a procedere con la manifestazione di interesse. Successivamente, in data 8 marzo, in apposita riunione, il CdA ha concordato, su esplicita richiesta del Direttore didattico, Signor Efisio Blanc, di chiedere comunque a questi quale fosse, ai sensi dell'articolo 25 dello statuto, la sua proposta in merito all'incarico di Direttore amministrativo e le relative motivazioni. A questo punto il CdA ha proceduto a stilare una graduatoria in base agli esiti delle varie prove previste, tra le quali anche un colloquio tecnico-motivazionale, nel quale, in ulteriore applicazione dei principi di correttezza e di pari opportunità, sono state valutate sia le persone ammesse in base alla manifestazione di interesse, che quella proposta dal Direttore didattico Signor Blanc. Tra l'altro, quest'ultima ha dichiarato, proprio nel colloquio tecnico-motivazionale - e io le ho dato copia la scorsa settimana del verbale, quindi avete avuto mercoledì in commissione questo verbale e io l'ho ripreso chiaramente da lì -, di non avere esperienza alcuna nella gestione dei programmi di contabilità pubblica, invero relativamente e in relazione all'incarico di Direttore amministrativo. Evidentemente è stata seguita la suddetta graduatoria ai fini della nomina e quindi la procedura seguita dall'IMP per l'individuazione del Direttore amministrativo è da ritenersi pienamente legittima.

Per quanto riguarda la terza domanda, evidentemente sarà cura del Direttore amministrativo, ad insediamento avvenuto, provvedere all'organizzazione del settore amministrativo. So che è in corso in questi giorni la richiesta di mobilità e di comando.

Per quanto riguarda invece le notizie di assunzioni mediante agenzie interinali di personale in passato impiegato presso associazioni ed enti, che è la quarta domanda, anche questo appartiene tutto al passato, quindi non è certo materia dell'ultimo mese. Con deliberazione n. 58/2016 in data 19 dicembre 2016 il Consiglio d'amministrazione dell'IMP ha autorizzato per il periodo gennaio 2017-31 dicembre 2018 la proroga dell'affidamento del servizio di somministrazione di lavoro temporaneo riferita ad un operatore specializzato categoria B, posizione B2, utilizzato in segreteria, alle medesime condizioni del precedente contratto scaduto il 31 dicembre 2016. La suddetta proroga è stata poi trasmessa all'Agenzia Obiettivo Lavoro di Aosta. Al fine di verificare la correttezza della proroga, è stato richiesto un parere scritto ad uno studio di consulenza del lavoro di cui il CdA e il revisore dei conti hanno preso atto. Nel parere di cui sopra, sulla base di una lunga disamina della questione, sostanzialmente è scritto che era possibile fare questa proroga dell'affidamento e non c'era nessun problema. In conclusione si sottolinea, da un lato, che l'atto di proroga in questione adottato dal Presidente dell'IMP, nella sua funzione di Direttore amministrativo pro tempore, come sopra specificato è stato approvato dal CdA. Poi, colleghi, se volete avere la risposta, io posso anche fornirvela.

Dalle ore 11:09 assume la presidenza il Vicepresidente Fosson.

Fosson (Presidente) - Per la replica, chiede la parola il Consigliere Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Assessore. Sorvolo sulla premessa. Lei risponde a chi le chiede di rispondere, non è che risponde a Cretier, non risponde a Guichardaz, perché Guichardaz le sta sulle scatole. Per una questione di correttezza e di rispetto dell'aula, lei si attenga alle richieste che le facciamo o che le fa l'opposizione. Non mi sembra, tra l'altro, nella mia relazione di aver fatto chissà quali accuse o chissà quali scenate rispetto a questo. Noi abbiamo detto che facciamo e cercheremo di fare un'opposizione, per quanto possibile, costruttiva per arrivare alle questioni. Io non so lei perché si agita così e che cos'è che le ha causato questa sua reazione, questo suo mal di pancia. Intanto certo che conosco a menadito il dossier, lo conosco benissimo ed è proprio perché conosco il dossier che le pongo queste domande, perché sono due anni che noi non riusciamo ad avere risposte a queste domande. Siccome lei si è interessata moltissimo di questo argomento, so che ha fatto delle grandi riunioni con il precedente Direttore, con i genitori, si è cioè interessata al tema forse altrettanto, se non più di quanto me ne sia interessato io, io le confesso sinceramente di non aver avuto, rispetto alle tematiche che ho presentato, nessun tipo di risposta.

Lei fa riferimento al passato dicendo che appartiene al passato la questione della riorganizzazione degli uffici amministrativi, ma cosa vuol dire, che passata la questione non dobbiamo più interessarci? Noi abbiamo pagato il Presidente Costa per quasi tre anni 14 mila euro mi sembra all'anno di indennità come Direttore amministrativo, e io chiedo con il "116" cosa faceva, quali erano i suoi orari, quali erano le sue funzioni, mi risponde la Presidente Lagnier dicendo: "non si sa nulla perché non timbrava, non assicurava presenza, non ci sono degli orari". Non si sa assolutamente nulla di ciò che faceva. Io credo che, nel momento in cui noi infiliamo dentro una persona, una persona alla quale, tra l'altro, in via del tutto temporanea, così com'è stato fatto adesso con la Presidente Lagnier, viene affidato il ruolo di Direttore amministrativo in attesa che ne venga nominato uno vero, che abbia i titoli e anche le capacità e abbia le competenze, quanto meno cerchi di fare il suo lavoro come si deve. Sulla riorganizzazione del settore amministrativo non si sa niente, tranne che ha implementato gli organici assumendo una persona che era collaboratrice all'interno della sua società, della sua Cooperativa Musica e Muse, assunta una volta con contratto di somministrazione, contratto poi rinnovato, se ben ricordo, per 46 ore ulteriori. Poi adesso addirittura il Presidente Costa dice di non poter nominare il Direttore amministrativo, perché dimesso, ha lasso di tempo molto breve davanti a lui, però rinnova per altri due anni questo contratto di una sua ex collaboratrice? Io credo che sia responsabilità, siccome questa cosa è avvenuta adesso nelle contingenze, sia responsabilità cercare di capire, ed è il motivo per cui io le propongo questa cosa, il motivo per cui il Presidente Costa o l'ex Presidente Costa si è preso la libertà di assumere una sua collaboratrice. È legittimo? Credo che lo studio Fratini, mi pare che sia lo studio che ha risposto che è legittimo...certo che è legittimo, perché rientriamo evidentemente nei tre anni massimi di tempo stabiliti per l'assunzione, ma è opportuno? Io le parlo da un punto di vista di opportunità. Di sicuro non è opportuno perché crea, a mio parere, quella situazione di conflitto di interesse che è la medesima che io le ho fatto rilevare. Nel momento in cui un Presidente di un CdA è anche Direttore amministrativo, quindi è controllore e controllato, fa delle funzioni, dopodiché se le delibera, dopodiché se le firma e fa la parte esecutiva, io rilevo che ci siano dei problemi. Questo è uno dei tanti problemi, per cui noi, quando siamo entrati in maggioranza, abbiamo cercato di porre ordine a quel manicomio, ordine che non siamo riusciti a mettere, dopodiché adesso speriamo che arrivi lei e che, attraverso la sua azione di convincimento, magari faccia meglio di quanto abbiamo fatto noi.

Un appunto sulla trasparenza. La questione della trasparenza non è una questione trascurabile, io non sono riuscito a ricavare un dato durante il mio periodo in cui ero in maggioranza, pur chiedendo i dati da componente della maggioranza non mi arrivava un verbale, non mi arrivava una delibera del CdA, non arrivava nulla, malgrado le persone che erano lì, erano persone di nomina, tra l'altro, politica, perché ricordo che il CdA è un organismo di nomina parzialmente politico, maggioritariamente politica, non riuscivamo ad avere un dato, quello è un altro di quei problemi per cui noi abbiamo posto l'attenzione sull'Istituto musicale, mancava totalmente la trasparenza. Non c'era un curriculum, non c'era per esempio la situazione reddituale del direttore. Adesso dice che non la mette, non essendo più il Direttore didattico, però per tre anni quella situazione non è stata rappresentata e non è stata messa sul sito. Assessore, io la richiamo rispetto a questa cosa qua non tanto alla giustificazione di quello che è stato, ma la richiamo alla ricerca della trasparenza in questo caso e magari capire anche le ragioni per cui sono state fatte delle azioni.

Dalle ore 11:14 riassume la presidenza il Presidente Rosset.