Oggetto del Consiglio n. 2695 del 18 aprile 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2695/XIV - Interpellanza: "Presentazione del "programma strategico di interventi" per il potenziamento del trasporto pubblico".
Rosset (Presidente) - Punto n. 11 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, chiede la parola il collega Marguerettaz, ne ha facoltà.
Marguerettaz (UV) - Con questa interpellanza volevamo porre al Consiglio e all'Assessore una serie di domande. Devo iniziare con chiederle scusa, perché, da quello che capisco, ci sono degli argomenti come quello dei trasporti, come quello della ferrovia, come quello dei rifiuti, che sono delle riserve indiane che non possono essere affrontate se non da certi soggetti. Noi quindi volevamo avere delle risposte rispetto ad una serie di domande, ma questa richiesta potrebbe vedere delle risposte dell'Assessore che sono quasi superflue, perché mi ha già risposto tramite la stampa un comunicato dei "Pendolari stanchi", quindi questi argomenti sono degli argomenti che non possono essere affrontati da altri. Io leggo un comunicato stampa, che mi lascia basito dei "Pendolari stanchi", dove dire domandare è legittimo e rispondere è cortesia: questo è l'atteggiamento che abbiamo e il rispetto che abbiamo per un Consiglio regionale e per l'attività che viene fatta in quest'aula. "Domandare è legittimo e rispondere è cortesia", cioè passi lunghi e ben distesi, non fate domande, non disturbate chi guida.
Ora, rispetto a questo tema, io vedo che siamo nel solito ambiente: quello degli slogan, quello delle dichiarazioni eclatanti, dove manca totalmente un dato, dove mancano totalmente dei riferimenti ed ecco perché questa interpellanza è un'interpellanza abbastanza lunga, è un'interpellanza dove io credo che il collega Restano conosca tutti questi elementi, anche perché ha partecipato per anni in maggioranza, abbiamo votato insieme tutta una serie di risoluzioni e tutta una serie di atti che si fondavano su questi documenti.
Il collega Restano ovviamente conoscerà la corrispondenza di RFI, conoscerà gli studi che ci sono, conoscerà tutta una serie di elementi, ma a scanso di equivoci nell'interpellanza, perché rimanga un segno e - fatemi dire, non è una minaccia - anche per capire se un'Amministrazione vuole procedere in modo serio, oppure vuole procedere facendo delle dichiarazioni che sono ovviamente di parte.
Rispetto a questa interpellanza, da sempre l'Amministrazione regionale ha agevolato l'utilizzo della ferrovia. Basti pensare che coloro che hanno gli abbonamenti sulla ferrovia hanno uno sconto prima del 30 percento, oggi del 20 percento rispetto agli altri abbonamenti, per cui altro che corsia privilegiata! Se io ho un abbonamento con il treno, pago il 20 percento in meno, perché la differenza la paga la Regione, questo potete ben capire che crea un percorso privilegiato, così come c'è un tema, credo, che getti nel panico una serie di soggetti: quello dei treni bimodali, treni bimodali che sono stati riconosciuti da tutti come scelta intelligente. Noi abbiamo fatto un incontro, i tecnici hanno fatto un incontro con RFI, preparatorio per la nostra legge, e giustamente RFI ha detto con i treni bimodali superiamo già il problema della rottura di carico. I rappresentanti del Comitato VdA Riparte, nella persona di Riccarand volevano togliere quello che diceva RFI dicendo: "questo non interessa", invece no interessa perché i treni bimodali...tra l'altro, poi vedremo in commissione, ma credo che i primi treni siano pronti, si potrebbe anche andare, Presidente della commissione, a vederli per capire.
Rispetto a questi argomenti, noi chiediamo di capire se la legge vuole essere rispettata e abbiamo già richiesto alla Presidente, mi ha detto che avrebbe verificato con lei, Assessore, la disponibilità per un confronto per l'iter di questa legge. L'iter di questa legge è un programma complessivo di rivalutazione, di potenziamento e di valorizzazione del sistema ferroviario, ovviamente con dei capitoli che tra di loro sono distinti: elettrificare, ammodernare, raddoppiare, velocizzare la linea Aosta/Ivrea, e poi c'è riattivare e potenziare il servizio ferroviario della direttrice Aosta/Pré-Saint-Didier. Tutti sono dei tasselli all'interno di questo piano, quindi bisogna credo in modo opportuno...
Ho visto anche che con enfasi ha avuto modo di dire al mondo: "abbiamo costituito il comitato di monitoraggio e abbiamo fatto una delibera". Siamo contenti di questa delibera, voglio solo dirle che il comitato di monitoraggio si è già riunito, la prima seduta del comitato di monitoraggio è già avvenuta, quindi se giustamente volete dare dei crismi, volete dare ufficialità con una delibera, nulla toglie. Rispetto a questo, le posso dare anche, in allora quando ero Assessore, una e-mail che ho ricevuto da Riccarand in cui diceva a tutti che si era riunito il primo comitato di monitoraggio. Giustamente quindi ha fatto la delibera, ma quando dice: "abbiamo adempiuto alla legge", intanto nella legge non c'è scritto del comitato di monitoraggio. Il comitato di monitoraggio è stata una proposta mia dai banchi della Giunta, dove abbiamo detto credo che si possa coinvolgere tutti, ma non è mica il comitato di monitoraggio che decide, quello che decide è il Consiglio regionale con i passaggi in commissione.
Seconda domanda: "intende richiedere a RFI o ad altro soggetto qualificato..." sempre sulla Aosta/Pré-Saint-Didier oltre la sostituzione dei binari, che costa 15 milioni di euro, anche uno studio sugli interventi e sull'adeguamento della tratta Aosta/Pré-Saint-Didier, perché quella tratta ha dei vincoli dove possono passare solo treni che non superano le 16 tonnellate per asse. Vedo con entusiasmo che, sempre il comitato che ritiene la ferrovia una riserva indiana, oppure un argomento elettorale molto interessante, che si guarda con entusiasmo ai treni a idrogeno, ma qualcuno ha chiesto quanto pesano i treni a idrogeno? Noi abbiamo sicuramente una botta d'ottimismo, pensiamo di andare con i treni a idrogeno, pensiamo di arrivare fino a Skyway. Tutte cose condivisibili. Rispetto a questo, sarebbe bene fare una riflessione, anche perché questi treni che noi oggi abbiamo, gli ALN, nel 2021 verosimilmente sono dichiarati fuori uso, perché non hanno e non rispettano i parametri, quindi andiamo su dei treni nuovi che superano le 16 tonnellate e quindi sarebbe veramente paradossale fare dei lavori per non trovarci, dunque i lavori verosimilmente devono essere fatti insieme.
L'altra domanda: se ci impegniamo per 10 anni a fare 8 o 10 coppie di corse, quanto spendiamo, questo è fondamentale, anche perché se andiamo a mettere una firma, dovete avere delle coperture di bilancio e, per avere le coperture di bilancio, bisogna scrivere un importo, noi parliamo anche di "contratto ponte". Quanto costano 8 o 10 corse? Questo è un argomento che non viene mai toccato e nella mia interpellanza dico che oggi questo problema viene risolto con 300 mila euro, quindi nessuno si rimangia la parola. Riapriamo l'Aosta/Pré-Saint-Didier, ma chi l'ha detto che dobbiamo fare 8 o 10 corse quando sappiamo che porta 200 persone al giorno, di cui 2 corse, che sono quelle degli studenti, sono utilizzate?
In ultimo, quando ho partecipato con il Capo Gabinetto del Consiglio dei ministri, ci ha detto, facendo riferimento al Codice degli appalti: "attenzione a prendere delle decisioni che non siano economicamente sostenibili, anche perché delle scelte di questo genere potrebbero essere gravose dal punto di vista delle responsabilità".
Presidente - Per la risposta chiede la parola l'Assessore Restano, ne ha facoltà.
Restano (PNV) - Grazie collega per questa lezione. Confrontarmi con lei per me è difficile: lei è un peso massimo, io sono un peso piuma, ho delle difficoltà. Non posso però che prendere atto della sua capacità espositiva e nello scrivere in maniera molto competente e attenta questa interpellanza, che, a mio modo di vedere, mescola volutamente e abilmente le attività politiche, quindi la definizione di obiettivi e criteri, con le classiche attività definite dalle norme di direzione amministrativa, ma non si poteva fare diversamente. D'altronde questo è un argomento importante, che si è ripetutamente toccato nel corso degli anni con tante fughe in avanti, delle quali lei si dice estremamente preoccupato. Prima di dare una risposta puntuale alle sue domande, dico che effettivamente - la mettiamo sul piano sportivo - ci sono state tante fughe in avanti come in una tappa ciclistica: la fuga dei bimodali, lo ha ricordato lei poc'anzi; la sospensione dell'Aosta/Pré-Saint-Didier. Nel 2015 in una discussione in quest'aula un autorevole rappresentante del Governo parlava di una linea ferroviaria: "si punta su una linea, si chiami nuova o si chiami come si vuole, che sia in parallelo all'asse autostradale, che abbia una velocità tale da rendere in qualche modo raggiungibile in tempi certi il nodo di Chivasso o comunque la linea su Torino, che permetta dei transiti internazionali". È vero, è un terreno di battaglia, di riserva indiana, ognuno è autorizzato a dire ciò che pensa, si è andati talmente in avanti che poi la popolazione ci ha stoppati. Ci ha fatti tornare nel gruppo e tutti dietro al capitano della squadra in religioso silenzio, in attesa della legge referendaria. Mi stupisce però che a lato della discussione referendaria nulla sia stato detto rispetto ai temi che discutiamo oggi, eppure la legge è intervenuta, la discussione su questo argomento è intervenuta dopo l'incontro con i rappresentanti del Ministro Delrio, dopo tante discussioni, tanti allarmi lanciati dalla popolazione e dai Consiglieri, colleghi che di volta in volta si alternavano a discutere di questo. Arriva oggi questa interpellanza, mi sembra quanto meno pretestuoso, ma, siccome non mi nascondo, le rispondo alle domande.
Per quanto riguarda la domanda: "intende rispettare la legge n. 22/2016, che impone la presentazione del "programma strategico di interventi" al Consiglio regionale, previo i dovuti passaggi già richiesti in commissione, o vuole procedere stravolgendo la legge proponendo delle inopportune e irrazionali fughe in avanti su singoli argomenti?", è intenzione di questo Governo rispettare la legge - l'ho detto apertamente anche nel corso di interviste - e di attenersi al dettato della norma. Sono sette punti che possono essere trattati - come ha detto lei - come capitoli singoli. A mio modo di vedere - e questo me lo dovranno dire i componenti del comitato -, possono essere trattati insieme per avere uno sguardo globale sulla questione. A proposito del comitato, mi dispiace che lei non abbia fatto la delibera, c'era lei, se non l'ha fatta, avrà avuto i dovuti motivi. L'ha convocato informalmente, l'ha fatto, onore al merito. Noi, come richiesto in commissione, abbiamo ritenuto doveroso, perché è stato richiesto dalla commissione nella riunione che lei ha citato, io c'ero in commissione quando è stata sollecitata. Noi abbiamo ritenuto doveroso formalizzarlo, così com'era negli intenti, però nulla cambia nella sostanza. La riunione l'ha fatta, è stato molto in gamba. Comunque, le dicevo che nel 2017 è stato costituito il comitato di monitoraggio per l'attuazione della legge regionale n. 22/2016, del quale fanno parte i Capigruppo del Consiglio regionale e saranno effettuati i dovuti passaggi nell'ambito della definizione del programma strategico degli interventi, peraltro un primo incontro informale è già stato fatto il 21 febbraio 2017.
Altra domanda: "intende richiedere a RFI o ad altro soggetto qualificato, come concordato nel verbale del 18 gennaio e preliminarmente alla sostituzione dei binari, al fine di ottimizzare i tempi e di impedire sprechi di risorse, uno studio sugli interventi necessari all'adeguamento della tratta Aosta/Pré-Saint-Didier anche valutando la possibilità di riclassificazione della linea per consentire pesi assiali superiori, di intervenire sul rango e sui raggi di curvatura". Come lei penso sappia, sono in corso incontri con RFI e con l'affidatario del servizio di supporto alla predisposizione del programma strategico degli interventi per l'attuazione della legge regionale n. 22/2016, per esaminare tutte le opzioni per potenziare un'infrastruttura ferroviaria di competenza regionale, considerato che la legge prevede espressamente di riattivare e potenziare la linea e il servizio ferroviario sulla direttrice Aosta/Pré-Saint-Didier. Le attività hanno individuato questa come priorità, tanto più che nell'incontro del 18 gennaio RFI ha già fornito tempistiche (cinque o sei mesi) e costi (15 milioni) per giungere alla riattivazione del servizio. Contestualmente, come indicato, si sta approfondendo la possibilità di procedere alla riclassificazione della tratta, al fine di eliminare l'attuale vincolo assiale di 16 tonnellate, intervento che pare necessario per dare continuità di servizio nel tempo, tenuto conto del materiale rotabile attualmente circolante e di quello disponibile sul mercato. RFI nell'ultimo incontro ha dato indicazioni in merito all'onere temporale e finanziario per l'effettuazione delle indagini strutturali propedeutiche all'individuazione dei lavori necessari alla riclassificazione della tratta e la Regione intende dare corso a queste attività a condizione che vi sia un'equa ripartizione delle spese tra Regione e gestore dell'infrastruttura atteso che il costo stimato da Rete Ferroviaria Italiana per l'effettuazione delle indagini conoscitive e l'analisi delle opere d'arte è pari a 1,46 milioni di euro. Ulteriori interventi saranno valutati nell'ambito degli approfondimenti del programma, anche alla luce delle valutazioni che emergeranno in merito al prolungamento della linea ferroviaria fino a Courmayeur.
Terza domanda: "ha effettuato una stima del costo che andrebbe a sostenere la Regione annualmente per un servizio di 8 e di 10 coppie di corse giornaliere tenuto conto che ad oggi esiste un contenzioso con Trenitalia sul prezzo chilometro/treno, che il contratto ponte, sempre con Trenitalia, non è ancora definito e che fra pochi mesi verrà pubblicata la gara d'appalto per l'affidamento del servizio ferroviario della Valle d'Aosta?". Sulla base dell'attuale contratto, che riconosce l'importo di 8,30 euro per treno/chilometro, la stima si aggira lordi in 1,673 milioni di euro per 8 coppie. Considerato peraltro che con Trenitalia è pendente il contenzioso relativo al congruo valore da riconoscere per ogni treno per chilometro effettuato, tale importo potrebbe aumentare. Sulla base di quanto indicato, invece, sull'avviso per l'affido del nuovo servizio di trasporto pubblico ferroviario pubblicato il 27 maggio 2016, l'onere di gestione per le corse per le 8 coppie è pari a 2,116 milioni. Peraltro faccio notare che l'esatta quantificazione sarà vincolata alle scelte che saranno effettuate dall'aggiudicatario relativamente al programma d'esercizio, con particolare riferimento al materiale rotabile, agli orari, nonché all'offerta economica presentata.
Quarta domanda: "per evitare sprechi di denaro pubblico e rilievi della Corte dei conti, intende avviare e condividere, come suggerito dal Ministero, un'analisi di sostenibilità economico-finanziaria finalizzata ad individuare le soluzioni trasportistiche più adeguate e in particolare sull'Aosta/Pré-Saint-Didier individuare quante coppie di corse sono ragionevolmente necessarie per soddisfare correttamente la necessità dei pendolari?". Il Ministero lo ha sottolineato nel marzo 2016, fino ad oggi nulla è stato fatto, soprattutto in relazione alla discussione della legge n. 22 più volte richiamata. La legge prevede di attivare il potenziamento della linea e il servizio ferroviario sulla direttrice Aosta/Pré-Saint-Didier e a questo si tende a dare attuazione. Il numero di corse sarà definito nell'ambito delle interlocuzioni previste dalla legge, nonché sulla base di quanto emergerà dalle analisi tecnico-economiche alla base del programma strategico degli interventi. Questi elementi saranno sottoposti al gruppo di monitoraggio nell'ambito del quale ogni componente potrà avanzare le proprie valutazioni e poi saranno assunte le determinazioni del caso.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Marguerettaz, ne ha facoltà.
Marguerettaz (UV) - Devo confessare, Assessore, che mi aspettavo peggio, quindi sono parzialmente soddisfatto e parzialmente insoddisfatto, ma è già un passo avanti, nel senso che abbiamo dato degli elementi che ritengo siano degli elementi ragionevoli, per cui partendo dal fondo, giustamente - e condivido con lei - il numero di corse dovremo stabilirlo. Non può essere una richiesta che arriva da RFI dire: "se io non faccio 8 coppie di corse, non faccio i lavori", perché nella legge regionale noi abbiamo detto che vogliamo riaprire l'Aosta/Pré-Saint-Didier. Non abbiamo scritto nella legge regionale che dobbiamo fare 8, 10 o 20 coppie di corse, le corse si fanno sulla base delle esigenze di mobilità. Da questo punto di vista, quindi io credo sia assolutamente corretto, perché sarebbe veramente paradossale mettere delle corse dei treni che vanno su e giù vuoti. Io non so se parlo solo io con quelli che mi dicono: "quel treno era sempre vuoto, ad eccezione di quando passavano gli studenti". Nel momento in cui noi mettiamo tre, quattro coppie di corse e se riusciamo andare a Courmayeur, se riusciamo ad andare a Chamonix, nessuno è contro, ma facciamo un ragionamento che non sia blindato, vincolato, dove purtroppo per 10 anni noi facciamo una cambiale - lei lo dice - di 2 milioni all'anno, mentre oggi ne spendiamo 300 mila, quindi giustamente facciamo queste valutazioni.
Le cose ovviamente su cui non sono d'accordo...ma lei capisce, non è che c'è una riunione informale, il comitato non è previsto - torno a dire - da nessuna legge. È un ragionamento che abbiamo fatto per condividere e per coinvolgere i vari soggetti. Quindi nel momento in cui abbiamo fatto una riunione del comitato, erano presenti due rappresentanti di VdA Riparte, tutti i Capigruppo, la Morelli dice: "informale", ma che vuol dire "informale"? Ma non scherziamo! La riunione è formale, c'è scritto, ma volete che vi dia la e-mail di Riccarand, che dice: "si è riunito la prima volta il comitato di monitoraggio"? Quindi comitato di monitoraggio, se poi volete fare una delibera, volete farne due, volete fare una messa, fate quello che volete, il comitato era definito.
Rispetto alla legge referendaria e alle indicazioni della "Delrio", io vorrei semplicemente leggere con voi il passaggio della legge referendaria nel comma 2 dell'articolo 1: "la predisposizione del programma avviene verificando ulteriori dati della programmazione europea, aggiornando e approfondendo gli studi già disponibili e consultando previamente, oltre a Rete Ferroviaria, anche il Ministero delle infrastrutture, la Regione Piemonte, quindi non possiamo non partire dagli studi esistenti e noi abbiamo uno studio esistente dove impietosamente dice che ci sono una serie di criticità importanti: ecco perché l'ho sollecitata nel non fare solo una spesa di 15 milioni per sostituire i binari, senza guardare se ci sono altre spese, perché sarebbe veramente un danno. Lei mi dice oggi - io questo dato non lo sapevo - che lo studio per capire i lavori da fare per migliorare la linea costa 1,46 milioni. Io vi dico che in bilancio ci sono 500 mila euro, quindi se noi dovessimo spendere 500 mila euro, l'altro milione lo deve mettere RFI, quindi ecco perché è importantissimo da subito far partire questa progettazione e se è vero, com'è vero, che RFI si è detta disponibile a fare i lavori, io ho dei vecchi ricordi dove la sostituzione dei binari costa 15 milioni e venivano fatte delle stime per altrettanti milioni per migliorare i raggi di curvatura e migliorare tutta una serie di cose. Se RFI è disposta a spendere 30 milioni, sarà disposta a mettere 1 milione per degli studi, 500 mila li mettiamo noi dal nostro bilancio.
L'Aosta/Pré-Saint-Didier, una volta per tutte, non è stata sospesa dalla Regione: l'Aosta/Pré-Saint-Didier è stata sospesa da RFI perché non c'erano più le condizioni di sicurezza. Noi abbiamo semplicemente chiesto dove si volevano spendere i 15 milioni a disposizione, se sull'Aosta/Torino o sull'Aosta/Pré-Saint-Didier, ovviamente abbiamo detto di spenderli sull'Aosta/Torino, quindi la conseguenza è stata la sospensione dell'Aosta/Pré-Saint-Didier, non è la Regione.