Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2694 del 18 aprile 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2694/XIV - Interrogazione: "Tempistica per la presentazione di un disegno di legge in materia di tutela delle acque".

Rosset (Presidente) - Punto n. 10 dell'ordine del giorno. Per la risposta chiede la parola l'Assessore Borrello, ne ha facoltà.

Borrello (SA) - Il collega Cognetta ha più volte attuato delle azioni ispettive in merito a questa tematica, che ha anche ben condensato e riassunto nell'interrogazione depositata agli atti. Io approfitterei del tema che stiamo trattando, del punto iscritto all'ordine del giorno per fare una fotografia dello stato dell'arte anche per quanto riguarda il tema più di carattere generale che è il piano di tutela delle acque, andare a definire i percorsi di approfondimento per arrivare poi all'approvazione dell'aggiornamento di tale piano.

Partiamo con il definire la normativa di riferimento per quanto riguarda il piano di tutela delle acque: è la direttiva-quadro delle acque del 2000, recepita dalla normativa nazionale con il decreto legislativo n. 152/2006. Il piano di tutela attualmente in vigore è stato approvato all'interno di questo Consiglio nel 2006. A seguito del mutato riferimento normativo avvenuto nel 2010 con la modifica del piano di gestione del distretto idrografico del bacino del fiume Po, approvato nel 2013 e successivamente integrato nel 2015, si è manifestata l'esigenza di andare ad attualizzare il piano di tutela delle acque. Siamo proprio in questa fase in questo momento: nella fase di ammodernamento e aggiornamento del piano di tutela delle acque, anche a fronte dell'istituzione di tutta una serie di tavoli tecnici, dove sono presenti tutti gli operatori, tenendo conto che questo piano è fondamentale perché va a definire e ad interloquire con tutta una pluralità di soggetti interessati da questo piano: dal singolo agricoltore per quanto attiene l'utilizzo allo scopo irriguo, ai CMF (Consorzi di Miglioramento Fondiario), e anche per quanto riguarda l'utilizzo della riserva idrica ai fini idroelettrici, sia che vada a definire gli aspetti del privato, sia per quanto riguarda gli aspetti legati al pubblico.

Ho voluto fare questa piccola introduzione di carattere generale perché, proprio in virtù dei tavoli tecnici dove si stanno affrontando tutta una serie di problematiche in merito al piano di tutela delle acque, il tutto deve essere poi codificato in leggi, normative di riferimento, tra le quali anche quelle che sono state chieste dal collega Cognetta in merito agli aspetti di carattere sanzionatorio. Non solo, proprio in virtù dell'evoluzione normativa, bisognerà fare anche una modifica in merito al procedimento di rilascio delle concessioni idroelettriche, quindi il pacchetto è un pacchetto complessivo. Approfitto per annunciare al Consiglio regionale che è in fase di predisposizione il piano di tutela delle acque, siamo quasi alla fine del percorso di concepimento di questo documento e, dal punto di vista tecnico, quali sono le fasi che bisognerà portare avanti? Ci sarà un atto di Giunta, successivamente un passaggio alla VAS, un percorso che ha bisogno di sei mesi per poi avere un ulteriore passaggio all'interno della Giunta regionale e successivamente intraprendere il percorso ordinario all'interno delle commissioni e successivamente in Consiglio regionale.

Detto questo, a livello di seduta consultiva posso dire che, entro giugno, porteremo il piano di tutela delle acque in seduta consultiva proprio per dare accortezza a tutti i colleghi del Consiglio regionale del percorso che stiamo attuando. Da qui anche le possibili valutazioni in merito ad un disegno di legge per quanto riguarda gli aspetti di carattere sanzionatorio, anche in virtù delle esperienze che sono emerse, esperienze e considerazioni che sono emerse all'interno dei tavoli tecnici del piano di tutela delle acque.

Per entrare nelle richieste a livello puntuale prodotte dal collega Cognetta, al primo punto le ho risposto, quindi nel mese di giugno porteremo il piano di tutela delle acque, con gli annessi e connessi dal punto di vista normativo per le valutazioni sia del nuovo procedimento del rilascio delle concessioni edilizie, parallelamente anche per quanto riguarda gli aspetti di carattere sanzionatorio.

Per quanto riguarda il punto n. 2, ho tutta una serie di dati che, per agevolare, ho fatto una fotocopia così lei potrà seguire puntualmente le risposte, che andrò ad elencare. La richiesta era: "a quanto ammonta l'importo complessivo dei canoni non pagati per le subconcessioni idroelettriche per l'anno 2015 e il 2016". Le ho fatto un riassunto. Per quanto riguarda l'anno 2015, i canoni accertati sono di circa 16,2 milioni di euro; per i canoni riscossi siamo al 97,87 percento, quindi 15,8 milioni; i canoni non ancora pagati ovviamente sono la differenza e siamo intorno ai 350 mila euro. Per quanto riguarda invece i sovracanoni accertati, siamo nell'ordine di 970 mila euro; per i sovracanoni riscossi siamo nell'ordine del 98 percento, quindi 950 mila euro riscossi, ovviamente il non ancora pagato si aggira intorno ai 20 mila euro.

Per quanto riguarda il 2016, i canoni accertati sono nell'ordine di 16,6 milioni; i canoni riscossi intorno ai 16 milioni, quindi una percentuale pari al 96,15 percento, il delta ovviamente è di 630 mila euro. Per quanto riguarda i sovracanoni accertati, siamo nell'ordine di 980 mila euro; per i riscossi di 950 mila euro, quindi siamo nell'ordine del 96,74 percento di copertura e per i non pagati ovviamente la differenza è di circa 130 mila euro. Nel merito di questi dati che le ho fornito, ovviamente l'attività di riscossione è ancora in itinere, quindi potrebbe essere assoggettata ad una serie di modifiche in quanto l'attività di riscossione è continuativa nel tempo.

L'ultima richiesta che lei ha posto è relativa a quanto ammonta l'importo complessivo delle multe per il superamento del Deflusso Minimo Vitale (DMV) e l'importo incassato a seguito di tali multe. Proprio in virtù di un accordo che c'è tra la struttura del Demanio idrico e il Corpo forestale dello Stato, le attività di superamento del DMV e contestuale verifica dell'importo sanzionatorio sono in capo al Corpo forestale della Valle d'Aosta, il quale, una volta accertate le irregolarità, comunica tutto alla struttura competente, che è la struttura delle sanzioni amministrative. Ad oggi non abbiamo una definizione del quadro complessivo dell'ammontare delle sanzioni rispetto al superamento del DMV, ma posso anticipare che, anche in virtù dell'azione ispettiva da lei prodotta, ho richiesto alla mia struttura di interfacciarsi con la struttura delle sanzioni amministrative affinché si possa fare un quadro il più possibile rappresentativo della situazione in essere.

Presidente - Per la replica, chiede la parola il collega Cognetta, ne ha facoltà.

Cognetta (M5S) - Assessore, noto con piacere che l'attività legislativa non va avanti, perché le dico questo? Perché l'Assessore che la precedeva ad una domanda simile a questa, relativa a quando sarebbe stata presentata una legge che in qualche modo mettesse ordine nel Far West delle concessioni idroelettriche, aveva risposto come ho citato nel testo dell'interrogazione: "a breve presenteremo un testo che riguarderà i limiti di derivazione e le sanzioni da sottoporre al Consiglio regionale, alle commissioni competenti, avviando così l'iter della legge", questo accadeva tre mesi fa circa. Ora, lei mi dice che a giugno forse, dopo aver approvato il piano di tutela delle acque, cominceremo a vedere questa nuova legge. Io mi chiedo se questa legge esista oppure no a questo punto, poi magari in separata sede chiederò al collega Baccega di dirmi se davvero c'è o no, perché lui aveva risposto una cosa, lei gli risponde che dobbiamo parlarne dopo il piano delle acque...mi viene un po' da chiedermi che sta succedendo a questa legge, sono davvero curioso di vederla, perché lei lo sa meglio di me che in altre Regioni è presente da anni una legge del genere. Mi viene in mente solo l'Emilia-Romagna, dove, dopo due anni in cui non si paga il canone di concessione, viene automaticamente tolta la concessione di derivazione idroelettrica. Per non parlare del fatto che gli importi che mi ha dato: il milione di euro circa per l'anno 2015 e i 600 e passa mila euro per l'anno 2016 sono direi sottostimati, perché dai dati che ho io sono sicuramente più alti. Ora, non so se gli uffici hanno calcolato solamente quelli effettivamente valutati e non quelli per cui hanno già fatto richiesta e non hanno ancora ricevuto risposta, perché ci sono anche quelli che in qualche modo non sono accertati per il semplice fatto che la società non ha risposto, ho un caso che le posso far vedere che da solo fa 600 mila euro. Viene quasi da ridere a pensare che gli uffici non lo sanno e io lo so, è davvero divertente, Assessore! Si faccia fare meglio le risposte dai suoi uffici.

Infine il discorso del quadro complessivo del superamento del deflusso minimo vitale. Il suo predecessore mi aveva detto che era ormai in dirittura d'arrivo uno specifico database relativo alla produzione di energia idroelettrica e soprattutto alla situazione riferita ai superamenti del deflusso minimo vitale. Assessore, questo quadro complessivo anche voi lo state guardando, l'Assessore precedente mi diceva che sarebbe stato pronto per fine marzo, siamo a metà aprile, questo database ce lo fate vedere, perché sennò se lo sta facendo INVA, allora mi preoccupo davvero. Se invece i dati li avete e non volete farmeli vedere, allora è ancora più preoccupante, perché lei sa che non è che potete nascondere o omettere i dati. Siccome la situazione ormai è in alcuni casi, non in tutti, del tutto fuori controllo, io mi chiedo quando cominceremo a mettere in atto le sanzioni che giustamente dovrebbero già esserci da anni. Non mi faccia dire cose che non sono belle, però questo lassismo - mi passi il termine - non vorrei che sfociasse nella connivenza rispetto a certi tipi di situazioni. Lei è nuovo, si comporta come la legalità e la trasparenza...e "portiamo avanti le cose nuove in maniera diversa"...benissimo, sono qui ad attendere che lo faccia fino in fondo, per favore, faccia fino in fondo il suo lavoro. Lo faccia fare ai suoi uffici, "frusti" un po' tutti quanti i dipendenti e tiri fuori quello che il suo predecessore di fatto mi aveva già detto che sarebbe arrivato. Poi ripeto: mettetevi d'accordo, perché o quello che era stato detto prima non era valido, o non è valido quello che sta dicendo lei adesso. Sta di fatto che io vorrei vedere una legge finalmente e vorrei anche vedere i risultati e le risultanze delle multe, tutto ciò che accade rispetto al deflusso minimo vitale. La ringrazio per ora.