Oggetto del Consiglio n. 2674 del 4 aprile 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2674/XIV - Interpellanza: "Mancata ultimazione dei lavori di abbattimento delle barriere architettoniche presso il CRAL Cogne di Aosta".
Rosset (Presidente) - Punto n. 14 dell'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il Consigliere Bertin per l'illustrazione; ne ha facoltà.
Bertin (ALPE) - Riprendiamo una vecchia questione: l'accessibilità al CRAL Cogne. Il CRAL Cogne è un importante punto di riferimento per i cittadini di Aosta, raccoglie le attività di svariate associazioni, quindi rappresenta un punto di riferimento importante per la città.
La problematica dell'accessibilità di questo stabile era già stata sollevata nella passata legislatura, sia da me che dal collega Rigo. All'epoca vi erano problemi di diverso tipo, tra l'altro anche uno riguardante l'ascensore, e ci fu risposto che vi era l'intenzione di intervenire e di sistemare l'accessibilità di detto immobile. In effetti l'Amministrazione regionale ha elaborato un progetto per l'abbattimento delle barriere architettoniche e per permetterne a tutti l'accessibilità. Il progetto a cui faccio riferimento, oltre alla realizzazione di una piattaforma elevatrice in sostituzione dell'ascensore, prevedeva anche l'installazione di un montacarrozzine nell'atrio di ingresso, anche perché l'ascensore è situato dopo una rampa di scale (non è proprio al primo piano, ma quasi). Questo progetto prevedeva anche altri aspetti minori; tra l'altro ha avuto anche l'approvazione della Soprintendenza per ciò che riguarda le sue competenze, pertanto doveva essere realizzato. In effetti in parte è stato realizzato, come aveva sottolineato anche l'Assessore rispondendo ad una mia interrogazione del gennaio scorso, ma soltanto a metà: soltanto la piattaforma. Questa è stata realizzata nel 2013 e da allora i lavori si sono fermati, di fatto non abbattendo le barriere architettoniche, lasciando a metà questo lavoro, non portando a compimento il progetto e rendendo anche vano l'investimento fatto.
L'interpellanza chiede pertanto le motivazioni che hanno determinato la mancata conclusione dei lavori, la realizzazione di questo intervento come da progetto, la cui finalità era l'abbattimento delle barriere architettoniche, che di fatto non è stata portata a termine - le barriere architettoniche sussistono ancora oggi, nonostante l'intervento e la spesa sostenuta - e su chi ricade la responsabilità di questa decisione che, francamente, mi pare incomprensibile. Dalla realizzazione della piattaforma, dal 2013 ad oggi, sono passati diversi anni nei quali niente è stato fatto: lo ritengo un fatto grave.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Borrello per la risposta; ne ha facoltà.
Borrello (SA) - Il collega Bertin ha sempre mantenuto alta la soglia d'attenzione rispetto a questa tematica, così come testimoniato dalle diverse azioni ispettive che ha svolto. Cercherò di fare un riassunto del percorso che ha prodotto questo tipo di situazioni, manifestando sin dall'inizio la massima disponibilità ad un confronto per cercare di arrivare ad una soluzione rispetto a questo tipo di problema.
Il progetto era del 2012 e - come lei ha citato - ha avuto una parziale applicazione nel 2013 con la realizzazione della piattaforma elevatrice. Tale progetto riguardava il completo abbattimento delle barriere architettoniche e avrebbe dovuto comprendere interventi più generali che riguardano la messa a norma dell'intera area occupata dal CCS Cogne, come da lei evidenziato. Infatti, per garantire il completo abbattimento delle barriere architettoniche, oltre a permettere l'accesso al piano mediante montascale e piattaforma elevatrice, sarebbe stato necessario effettuare interventi di natura edile ed impiantistica, in generale più onerose. Finora - come da lei evidenziato poc'anzi - ciò che è stato realizzato rientra in un appalto specifico affidato in relazione alle sole parti elettromeccaniche, portato avanti su più stabili e in diverse annualità a partire dal 2012, mirato alla sostituzione, all'installazione e adeguamento di ascensori, piattaforme, montacarrozzelle, quindi finalizzato ad un primo step per l'abbattimento delle barriere architettoniche. All'interno di questo progetto sono stati effettuati degli interventi anche per altre strutture di proprietà della Regione, così come citato parzialmente: all'interno del Palazzo Cogne, ma anche presso l'Assessorato del turismo o la Biblioteca regionale.
La piattaforma elevatrice installata come misura compensativa della chiusura del preesistente ascensore storico, che è un ascensore di inizio secolo (del 1900) e che aveva tutta una serie di prescrizioni dal punto di vista della Soprintendenza, è stata realizzata e risulta tuttora funzionante, mentre la posa della pedana fu sospesa perché prevedeva anche interventi di natura edile. Considerato poi che con deliberazione del Consiglio regionale n. 1851 del 25 febbraio 2016 lo stabile in oggetto è inserito nel piano di valorizzazione immobiliare, si ritiene fondamentale procedere coordinandosi con le strutture competenti, in modo tale da cercare di definire i percorsi per poter completare le opere all'interno del Palazzo Cogne. L'intervento dovrà comunque prevedere - entro più nell'aspetto di carattere tecnico - l'eliminazione della bussola d'ingresso, lo spostamento di una porta d'ingresso nell'atrio e la sostituzione del portone d'ingresso con apertura verso l'esterno, con il posizionamento di barriere corrimano esterne per tutelare il passaggio dei pedoni nell'apertura delle porte verso l'esterno.
Per quanto riguarda la sua domanda in merito alla definizione delle responsabilità in essere, in questo momento non sono in grado di attribuire responsabilità su questa interruzione dei lavori. Credo che al momento sostanziale si sia deciso di proseguire e completare l'intervento di abbattimento delle barriere architettoniche presso il CCS Cogne in armonia con la Struttura Patrimonio, tenuto conto - questo è un elemento intervenuto successivamente - che lo stabile è attualmente inserito nel piano di alienazioni ed è in uso gratuito all'associazione privata che lo gestisce in totale autonomia. Fatto questo tipo di ragionamento di carattere riassuntivo, ripeto: vi è la massima disponibilità per cercare di trovare una sintesi al fine di risolvere tale problematica.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Bertin per la replica; ne ha facoltà.
Bertin (ALPE) - Assessore, evidentemente lei non ha nessuna responsabilità diretta su questa questione, è Assessore soltanto da poco tempo, ma questa situazione ha anche un valore emblematico. Si è fatto un progetto per abbattere le barriere architettoniche, si sono spesi molti soldi e l'obiettivo non è stato raggiunto. Tra l'altro, per sostituire l'ascensore mettendo la piattaforma, si è spesa una cifra significativa; quella che resta da spendere è molto minore e in quattro anni non si è spesa: è questo l'elemento che francamente lascia perplessi, è proprio questo l'aspetto più negativo. Quando si vuole ottenere un obiettivo bisogna raggiungerlo. In questo caso si è speso l'80 percento, rimaneva una piccola parte e sono quattro anni che non si sono finiti i lavori. Si trattava poi di spostare una porta, nulla più. È grave che non si sia fatto e si sia interrotto questo progetto approvato che aveva quell'obiettivo. A volte sembra prevalga l'idea di fare dei lavori tanto per farli, indipendentemente dal raggiungimento o meno degli obiettivi.
Assessore, lei si ponga come elemento prioritario il raggiungimento degli obiettivi: quando si fa una cosa bisogna andare fino in fondo, altrimenti sono soldi sprecati. In questo caso si sono sprecati dei soldi: in quattro anni si è fatto un intervento a metà che ha raggiunto soltanto in parte gli obiettivi. Bisogna fare le cose seriamente e vanno fatte per raggiungere gli obiettivi che ci si è posti.
Riprendendo poi i tempi generali, la questione a mio avviso va risolta finché questo immobile è di proprietà pubblica ed è affidato ad un'attività di questo genere. Come ripeto, è un punto di riferimento per la città con iniziative sociali e culturali di vario tipo, evidentemente qualcosa bisogna fare. Le ripeto: l'80 percento è stato fatto, ora si tratta di montare un montacarrozzelle e di spostare una porta rispetto a un investimento complessivo molto più grande. È un peccato che le cose vadano a finire così!
Assessore, ha l'occasione per risolvere questa problematica in fretta e mettervi il punto finale, lo faccia. Per quanto mi riguarda c'è disponibilità a collaborare; in ogni caso sarò anche qui a vigilare che la cosa venga eseguita in tempi rapidi.