Oggetto del Consiglio n. 2672 del 4 aprile 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2672/XIV - Interpellanza: "Riconoscimento dei compensi annui ai componenti del Collegio sindacale della società SITRASB".
Rosset (Presidente) - Punto n. 12 dell'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il Consigliere Cognetta per l'illustrazione; ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) - Con questa interpellanza faccio riferimento a ciò che è accaduto nella società SITRASB negli anni 2012/2015. Cosa è successo tra le varie cose? Nei verbali che ho avuto modo di leggere è stato fissato un importo massimo annuo onnicomprensivo riferito al Collegio dei revisori dei conti. Questo importo nel triennio 2012/2014 è stato fissato in 61 mila euro - ripeto: onnicomprensivo, un compenso lordo annuo - e poi nel 2015/2017 lo stesso importo è stato riconfermato. Ho allegato all'interpellanza una tabella con la quale invece evidenzio la differenza che c'è tra i 61 mila euro previsti all'interno dei verbali, e quindi decisi dell'assemblea dei soci, e ciò che invece è stato preso. In particolare, nel 2012 la cifra è stata di 61.855 euro, nel 2013 di 63.949, nel 2014 di 68.216 e nel 2015 di 65.381, quindi in tutti questi anni che ho preso in considerazione la cifra ovviamente è aumentata. Sommando le cifre, si ha una differenza di 15.400 euro.
Questa interpellanza chiede a questo punto se è intenzione del Consiglio di amministrazione - ovviamente è la proprietà che chiede al Consiglio di amministrazione - di rientrare di tale somma, secondo me inopinatamente e inopportunamente presa dal Collegio sindacale, e soprattutto se i membri del Collegio sindacale godono ancora di un rapporto di fiducia, visto che dovrebbero essere i primi attori che controllano le spese, ciò che avviene dal punto di vista contabile e fiscale all'interno della società e che loro stessi non hanno controllato l'importo che avrebbero dovuto prendere; di conseguenza, è piuttosto strano che continuino a fare il lavoro all'interno del Collegio sindacale. Attendo la risposta del Governo.
Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione per la risposta; ne ha facoltà.
Marquis (SA) - Alla luce di quanto riportato nelle premesse dell'interpellanza, abbiamo ritenuto corretto e opportuno acquisire le informazioni da parte dei rappresentanti della Regione nel Collegio sindacale. Fornisco pertanto la risposta alle domande, sulla base delle considerazioni che ci sono state esibite.
Come già comunicato in relazione ad una precedente interpellanza, nel 2012 e nel 2015 l'assemblea dei soci di SITRASB ha conferito al Collegio sindacale anche la revisione legale dei conti. Il compenso annuo per il Collegio sindacale stabilito dall'assemblea è pertanto onnicomprensivo, nel senso che comprende il compenso per le normali funzioni del Collegio (articolo 2403 del Codice civile) e il compenso per la revisione legale dei conti (articolo 2409 bis del Codice civile). Secondo: ai sensi dell'articolo 2402 del Codice civile, la retribuzione annuale dei sindaci deve essere determinata dall'assemblea all'atto della nomina per l'intero periodo di durata del loro ufficio, ovvero per la durata del mandato, che è triennale. Il compenso attribuito dall'assemblea ai sindaci di SITRASB è pertanto di 183 mila euro sull'intero periodo triennale. Il compenso percepito dai sindaci non è equivalente al costo sostenuto dall'azienda; vi sono oneri che non sono compresi nel compenso deliberato dall'assemblea, come l'IVA, la cassa di previdenza, gli altri compensi per incarichi ulteriori, come per esempio l'asseverazione dei contributi ANAS e la funzione svolta in quanto organismo di vigilanza, le indennità e i rimborsi spese per le trasferte.
In conclusione il Collegio sindacale, a fronte di un compenso deliberato per 183 mila euro complessivi per il triennio 2012/2014, risulta aver fatturato compensi per complessivamente 182.321,73 euro, ovvero 678,27 euro in meno di quanto era stato deliberato. Allo stesso modo, per l'attuale triennio 2015/2017, il Collegio sindacale ha fatturato 62.517 euro a titolo di compensi per l'anno 2015, ma per l'anno 2016 i compensi fatturati sono 59.024 euro, quindi complessivamente inferiori al limite deliberato dall'assemblea.
Quanto alla domanda: "se è intenzione chiedere al Consiglio di amministrazione di mettere in campo ogni azione possibile, al fine di far ritornare la differenza di 15.403,29 euro" che era stata calcolata, sulla base di queste considerazioni parrebbe che gli azionisti non abbiano alcuna richiesta o osservazione da fare al Consiglio di amministrazione della società in merito al compenso percepito dai componenti del Collegio sindacale.
Quanto invece al fatto se ricorrono le condizioni di fiducia rispetto al Collegio sindacale, al momento non abbiamo ragioni per dire che non ci sia la fiducia nei confronti di tale organismo, premesso che, qualora ci fossero eventuali comportamenti non corretti, questi coinvolgerebbero l'intero Collegio sindacale, non solamente i rappresentanti di nomina regionale.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Cognetta per la replica; ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) - Presidente Marquis, la risposta mi sarebbe piaciuta davvero molto se l'avesse detta il collega Rollandin; praticamente mi sembra esattamente una delle risposte che dava lui quando era Presidente. Non me ne voglia il collega Rollandin, però è un'arrampicata sugli specchi meravigliosa.
Lei dice che bisogna vedere il valore triennale. Facciamo un esempio. Mettiamo per ipotesi che abbia ragione, e per un momento ammettiamo per ipotesi che uno dei membri del Collegio sindacale prenda una cifra superiore in un anno (è successo per esempio nel 2015). Mettiamo caso che l'anno dopo abbia un problema e non possa lavorare: a chi lo sostituirà diciamo però che non abbiamo più quella somma, perché l'abbiamo già data al suo predecessore e quindi non possiamo più dare la stessa cifra di 61 mila euro. È una scusa del tutto assurda, capisce, Presidente Marquis? Non solo è del tutto assurda, ma se c'è scritto "compenso lordo onnicomprensivo" è comprensivo anche di IVA, cassa e qualunque altra cosa, altrimenti non è più un compenso lordo: è un compenso lordo meno IVA e cassa. Questa risposta, quindi, non è collegata né alla trasparenza, né sicuramente alla famosa "casa di vetro", né al fatto che vogliamo fare chiarezza e giustizia.
Mi deve poi chiarire una cosa. Lei ha chiesto la risposta ai rappresentanti della Regione e mi deve poi spiegare chi sono costoro, perché non ho capito se ha chiesto ai soci o al Presidente della società, sinceramente non l'ho capito. Se poi me ne fa avere una copia capisco esattamente di chi è stata questa risposta così fantasiosa. Quindi, se ho capito bene, io mi devo aspettare che questi dati siano sbagliati, dati che però - guarda caso! - arrivano dalla contabilità della SITRASB. Un'altra cosa che mi chiedo a questo punto, e che sicuramente farò, è chiedere la consulenza di un esperto, magari di un altro revisore dei conti, per chiarirmi se una risposta del genere ha un senso: il fatto che sia trimestrale e non annuale. Io penso che non abbia nessun senso.
Infine, visto che ritornerò su questo argomento, perché sicuramente la risposta - ripeto - non ha senso, le vorrei ancora ricordare che c'è già un'indagine della Guardia di Finanza all'interno di quella società: è uscito sui giornali. Andare a giocare ancora su queste cose mi sembra perlomeno inopportuno, per non dire assolutamente sbagliato, ma inopportuno sì.
Io confermo che dovreste chiedere immediatamente i 15 mila euro indietro, perché non sarà una cifra grande, ma un revisore dei conti che prende più di quello che dovrebbe prendere, che lo fa trovando una giustificazione, che è triennale, e con IVA e cassa non compresi, secondo me non ha nessun senso che stia all'interno di una società. È però una mia opinione personale. Arriverò con tutto quello che è possibile dal punto di vista tecnico per farle capire che questa risposta non ha senso.