Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2671 del 4 aprile 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2671/XIV - Interpellanza: "Effettuazione delle verifiche dei requisiti di cui alla circolare della Banca d'Italia n. 228 del 3 aprile 2015".

Rosset (Presidente) - Punto n. 11 dell'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz per l'illustrazione; ne ha facoltà.

Marguerettaz (UV) - Riteniamo di aver sufficientemente articolato questa interpellanza, quindi direi che non ci sono grandi necessità da chiarire, ma credo sia importante condividere un ragionamento. Nessuno, tantomeno il gruppo a cui appartengo, ha mai voluto - anche nel passato, anche quando c'erano probabilmente in capo ad una serie di persone certe attitudini nello scambiare il Consiglio regionale per un'aula di tribunale - lapidare, criticare, mortificare tutta una serie di politici dagli scranni del Consiglio. Per carità, ognuno ovviamente ha le proprie preferenze, ma a noi questo atteggiamento non è mai stato gradito, né l'abbiamo mai messo in pratica.

Collega Chatrian, niente di personale, abbiamo avuto modo di lavorare, io da Assessore e lei da mio dirigente fiduciario, quindi non ho nessun dubbio sulla sua buona fede. Sicuramente lei è una persona in buona fede e sicuramente è portato a fare bene. È chiaro che in questo inizio di maggioranza lei ha veramente un grande primato: ha guadagnato i titoli di giornali nazionali e regionali per una vicenda che, ahimè, ha coinvolto, probabilmente anche per carenze del nostro ordinamento, delle zone grigie. Noi non facciamo i "Savonarola" o i "Torquemada" come qualcuno ha voluto dire, per cui non ci lanciamo in giudizi morali, etici, anche se in passato ho sentito in quest'aula discorsi di questo genere.

Oggi abbiamo letto sulla stampa "Regione: fibrillazione in Giunta per l'onorabilità di Chatrian". Noi non sappiamo se è vero, perché qua si parla di una Giunta che si è riunita questa mattina per deliberare; ad oggi non abbiamo nessun riscontro, ma questo - fatemelo dire - è un problema vostro. Noi abbiamo posto la domanda se avete fatto questa verifica, per cui a questa domanda potrete rispondere sì, potrete rispondere no o potrete autoassolvervi. Ovviamente quello che andrete a dire verrà verificato da qualcun altro, da Bankitalia, ovviamente non da noi. Noi abbiamo semplicemente posto una domanda: se l'avete fatta o non l'avete fatta e, ovviamente, se l'avete fatta come la motivate. La guarderemo, e torno a dire: non saremo noi a giudicarla, sarete voi con la vostra coscienza a dire.

Siamo molto più interessati alla seconda domanda che abbiamo posto nell'interpellanza: come guardarvi allo specchio, e non tanto con codici o con valutazioni giuridiche, ma con delle valutazioni morali. Ogni volta che vado io mi chiedo se ho fatto bene o male. Oggi abbiamo già sentito una risposta: "non posso escluderlo". Ma come vi guardate davanti allo specchio, collega Chatrian? È da otto anni che le sento proferire la parola "la casa di vetro"; oggi ne abbiamo un'altra "la barra dritta", ma des deux l'une! Collega Chatrian, si ricorda cosa ha detto lei e cosa hanno detto i suoi colleghi? Non abbiamo adesso il collega Bertin, a cui sono legato con un rapporto di amicizia dall'infanzia, per il quale la questione morale veniva utilizzata come una clava: ma come vi permettete di mettere al Governo persone che sono indagate? Ora io vi chiedo: voi come potete mettere una persona che è condannata? Lasciate perdere se è giusto o se è sbagliato. Io posso essere anche d'accordo con lei, ma voi avete la condanna, e come potete immaginare che questa cosa non faccia parte della discussione della popolazione? Voi avete una condanna, giusto o sbagliato che sia! Avete la Cassazione? Benissimo, la Cassazione probabilmente - lo spero per lei e anche per tutti gli altri - vi assolverà, oppure andrà in prescrizione, quindi vi laverete questa macchia, ma oggi ce l'avete! Noi siamo finiti su tutti i giornali quando qualcuno diceva: ma non create imbarazzo, non create un danno di immagine alla Regione? Lei, con grande serenità, lei e il suo gruppo di appartenenza dite che queste sono sciocchezze. Ecco che noi, più che per l'aspetto legale, che è un problema vostro, chiediamo a voi, ma soprattutto a lei, se non intende dare le dimissioni. Prima abbiamo sentito - ma ci ritorneremo con la mozione - che c'è una situazione un po' confusa al Casinò, la regola della trasparenza delle partecipate l'abbiamo fatta, ma potete immaginare. È una settimana, sono dieci giorni che ci sono dei consulenti che stanno girando, interloquendo, stanno facendo firmare documenti ai dipendenti. Io non le chiedo se è stata violata la privacy, ma queste persone a che titolo girano? C'è un problema di legalità. Se poi scoprissimo che questi legali verranno eventualmente nominati, lei si porrà il problema della turbativa d'asta e quello della violazione della privacy? Collega Chatrian, io non voglio infierire, ma l'ho sentita troppe volte. Io ho maturato questa idea: lei è un intransigente, un duro e puro e poi questa durezza e questa purezza vengono infrante, perché c'è "la voglia di". Lei sui giornali ha detto: "La maggioranza mi ha chiesto".

Mi perdoni, collega Marquis, ma io ho dei problemi - e non perché siamo seduti nei banchi del Consiglio - a chiamarvi "maggioranza", perché voi maggioranza non siete! Collega Marquis, lei non prova un po' di imbarazzo con 1.400 voti a farsi chiamare "Presidente"? Con 1.400 voti lei è il Presidente della Regione Valle d'Aosta e io credo che sia il Presidente meno votato della storia della Valle d'Aosta! Può giocarsela con l'altro ribaltone. Ecco perché vi chiamo "alleanza di Governo", che è composta ovviamente da tutta una serie di... chiamiamole "sensibilità"? C'è la semplice sensibilità Tsipras, c'è la sensibilità MUV, c'è la sensibilità Gruppo Misto e "l'alleanza millefoglie" mi ha chiesto la disponibilità per fare l'Assessore, con buona pace dell'etica, della morale, dell'essere duri e puri. Nessuno vuole metterla alla gogna, ma vogliamo farla riflettere su tutte le cose che ha detto. Non è che adesso, quando risponderà a me o a qualcuno, lei si lava la coscienza; lei si dovrà guardare allo specchio tutte le volte, a meno che lei non abbia una valutazione ideologica per cui dice: io sono bravo, posso fare tutto quello che voglio perché "il fine giustifica i mezzi" e gli altri sono tutti dei farabutti. Io le posso dire che qua cerchiamo tutti di fare il nostro lavoro e non ci riteniamo dei farabutti.

Attendiamo con ansia anche la terza risposta. Qualcuno ha chiesto quante parole si mettevano nei programmi sulla legalità. Bene: nel progetto Marquis - ho cercato di leggerlo, non è tanto lungo - il termine di legalità non esiste. Chi è che ha voluto stralciare questo termine?

Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione per la risposta; ne ha facoltà.

Marquis (SA) - Caro collega Marguerettaz, le sue doti istrioniche le sono riconosciute da tutta la Valle d'Aosta e non solo da quest'aula. Io ho apprezzato la sua capacità oratoria e di intervenire anche su argomenti di questa natura, così delicati, ma non posso condividerne sicuramente i contenuti. Che ci fossero degli accertamenti da fare, delle delibere in relazione agli adempimenti degli obblighi previsti dall'appartenere al gruppo finanziario, questo lo sapevamo, ma sappiamo anche che abbiamo trenta giorni a disposizione per adempiere alle incombenze. La ringrazio per avercelo ricordato. Se la stessa sollecitudine l'avesse messa nel ricordarsi le vostre adempienze a cui dovevate provvedere, probabilmente noi oggi avremmo già adempiuto a questa deliberazione.

Sono passati venti giorni dal nostro insediamento, abbiamo dovuto impiegare il tempo per adempiere alle inadempienze trovate, alle scadenze che sono state lasciate andare dal Governo che ci ha preceduto. Mi riferisco in particolare a tutti gli ordini del giorno approvati in sede di bilancio in questo Consiglio che prevedevano delle scadenze: sessanta, novanta, centoventi giorni; alla risoluzione sul piano industriale della Casa da gioco. Probabilmente lì ve lo siete dimenticati. Io vi chiedo di entrare nella "sala degli specchi" e guardarvi voi allo specchio, così poi magari qualche riflessione viene anche a voi da farvela, se c'è della morale, dell'etica.

Vi avevo detto in occasione dell'ultimo Consiglio che noi non siamo qui per dare lezioni di etica, di moralità e di responsabilità a nessuno, ma sicuramente non siamo neanche disponibili a prenderne da voi. Se vorrete, su questi argomenti siamo pronti a confrontarci in qualsiasi momento in questo Consiglio. Non credo che possiate venire a darci lezioni di illibatezza. Ognuno si guardi allo specchio e faccia una verifica sul proprio curriculum personale. Noi ci siamo, siamo qui, disponibili a qualsiasi confronto.

Per quanto concerne il merito dell'iniziativa, le posso garantire che nel termine previsto dei trenta giorni provvederemo all'adempimento; dopodiché, se ci saranno osservazioni, saremo ben lieti di ascoltare i vostri interventi.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz per la replica; ne ha facoltà.

Marguerettaz (UV) - Devo dire, collega Marquis, che lei mi sta dando grandi soddisfazioni. Credo che questa risposta la dica lunga. Io le faccio una domanda puntuale e lei mi dice: guardate che avete anche voi la camicia e la cravatta sporca. Ma qua nessuno mai è venuto in quest'aula a dire che siamo illibati, anzi, l'altro giorno abbiamo avuto modo di dire - guardo il collega Fosson, perché so che è particolarmente rigoroso - che la verginità, una volta persa, non si riacquista. Da questo punto di vista, quindi, mai siamo venuti qua a dire che siamo dei cavalieri senza macchia e senza paura. Siamo persone che lavorano, siamo persone che, ovviamente, quando lavorano a volte fanno bene e a volte sbagliano. Collega Marquis, io ricordo che in quest'ultimo periodo di legislatura lei si è adoperato non poco per legarci le mani per poi dirci: non fate nulla. Devo dire che è stato bravo; insieme a tutta una serie di persone ci ha legato le mani e poi ha detto: ma guarda questi farabutti, non fanno nulla! E certo, avevamo le mani legate, ogni tre per quattro c'era una Commissione, un'istanza, c'era un qualcosa; quindi, per carità!

Dal punto di vista del contenuto dell'interpellanza, noi abbiamo semplicemente chiesto, a chi fino ad oggi si è fatto paladino di una serie di argomenti, "se non riteneva", e quindi ho detto di guardarsi allo specchio. È vero che non c'è stato bisogno della sua difesa, Presidente Marquis - la chiamo Presidente, una delle poche volte - perché è già stato assolto dal suo Presidente che dice: "Non abbiamo nessun tipo di imbarazzo, per noi quelle condanne non esistono". Questo è riportato su un giornale, la Gazzetta Matin del 6 marzo. Quindi quando gli altri sono condannati sono dei farabutti, ma se le condanne sono nostre noi ci autoassolviamo.

Noi siamo sereni, ma devo dire che ALPE da questo punto di vista ha un percorso veramente pieno di medaglie d'oro. Come non ricordare l'incandidabilità? Dopo due legislature tutti a casa! Appena fatte due legislature, tutto cambiato: "Bisogna giocare in serie A, abbiamo bisogno dei titolari". Collega Chatrian, mi faccia dire, continui a giocare a "scapoli e ammogliati", lasci perdere la serie A, perché in questo inizio, in questo mese, caro mio che serie A! Non ne avete azzeccata una! Avete fatto una serie di errori madornali. Ma rispetto a questo torniamo "duri e puri, bisogna cambiare la classe politica: solo due legislature"; fatte due legislature, ecco che siamo pronti a farne una terza!

Questa è un'interpellanza che voleva in qualche modo mettervi sul tavolo una serie di riflessioni, metterle a voi, a coloro che vi sostengono, ai cittadini valdostani. Da questo punto di vista, poi, noi continueremo a lavorare. Se proporrete delle cose ben fatte le voteremo, ma fino ad oggi ne abbiamo viste molto poche.