Oggetto del Consiglio n. 2670 del 4 aprile 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2670/XIV - Interpellanza: "Intendimenti in merito al servizio organizzativo dell'ufficio "Maison du Val d'Aoste" di Parigi".
Rosset (Presidente) - Punto n. 10 dell'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il Consigliere Bertin per l'illustrazione; ne ha facoltà.
Bertin (ALPE) - Riprendiamo la vecchia storia che da diverso tempo portiamo in Consiglio regionale, che riguarda la sede di rappresentanza e promozione della Regione a Parigi, la Maison du Val d'Aoste, una sede di rappresentanza che costa più di 300 mila euro all'anno e i cui risultati, soprattutto in fatto di promozione, non sono così tangibili.
Recentemente il Consiglio regionale, il 25 gennaio scorso, ha approvato all'unanimità una mozione nella quale veniva indicata una riduzione di questa spesa per l'anno 2017; oltre a questo, veniva anche prevista per il futuro una partecipazione degli attori economici locali valdostani nella gestione della Maison du Val d'Aoste, anche per renderla più efficace nel promuovere la Valle d'Aosta e, nel caso in cui queste non fossero interessate, passare ad una chiusura della Maison du Val d'Aoste gestendo gli aspetti legati agli immigrati valdostani in un modo diverso, senza la necessità di questa struttura in pieno centro di Parigi che, dal punto di vista degli immigrati, non è così essenziale.
Volevamo pertanto saperne di più, anche perché nel frattempo è scaduto l'affidamento della gestione alla "Linty Consulting" di questa Maison du Val d'Aoste. Questa interpellanza era stata presentata diverso tempo fa: all'epoca chiedevamo le intenzioni, oggi è già scaduto l'affidamento, pertanto vorremmo sapere come si è proceduto su questo aspetto. Vorremmo poi sapere quali sono gli intendimenti generali rispetto a questa struttura, anche relativamente all'idea emersa in Commissione, secondo la quale per la Maison du Val d'Aoste vi sarebbe un passaggio dalla Finaosta all'Amministrazione regionale per una gestione diretta in collaborazione con gli attori economici locali, soprattutto in ambito turistico e in attività legate al territorio valdostano.
Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione per la risposta; ne ha facoltà.
Marquis (SA) - Grazie collega che con questa iniziativa ci consente di fare il punto sulla sede istituzionale a Parigi della Maison du Val d'Aoste.
Per quanto concerne la prima domanda, le farò avere un elenco dei principali eventi che sono stati organizzati in questi anni, che fanno parte della programmazione e non riferiscono costi aggiuntivi, ma vengono ricompresi nel budget annuale a disposizione.
Per quanto riguarda invece la seconda domanda, su quali sono gli intendimenti in merito all'affidamento del servizio di Maison du Val d'Aoste in scadenza, come richiesto dalla mozione approvata dal Consiglio regionale il 25 gennaio scorso, Finaosta ha provveduto a rivedere il piano operativo e finanziario per l'anno in corso, che dovrà essere approvato dalla Giunta regionale prevedendo, così come da mandato, una riduzione dei costi gestionali. In secondo luogo, sono stati avviati contatti con le Associazioni degli Emigrés valdôtains e soprattutto con la Chambre des entreprises et des activités libérales e con l'Associazione degli albergatori ed imprese turistiche della Valle d'Aosta, al fine di verificare eventuali forme di coinvolgimento nell'attività della Maison du Val d'Aoste. Peraltro, considerando che nel 2016 la Francia ha rappresentato il 20 percento dell'export regionale per oltre 84 milioni di euro, e questo è il secondo Paese di provenienza per il settore turistico, la Chambre e le associazioni di categoria hanno comunicato tutto il loro interesse ad instaurare un canale di comunicazione e collaborazione permanente con la Maison du Val d'Aoste. Nel prossimo futuro il Governo regionale valuterà la situazione con Finaosta al fine di individuare le modalità migliori per massimizzare le ricadute dell'attività della sede di promozione a Parigi e al fine di individuare le soluzioni organizzative più opportune anche per contenerne i costi di gestione.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Bertin per la replica; ne ha facoltà.
Bertin (ALPE) - Conoscevamo le attività che svolge la Maison du Val d'Aoste a Parigi, ma ci interessava capire quali erano le misure delle loro ricadute. Ogni volta ci viene fatto un elenco lunghissimo di queste attività, ma a mio avviso le ricadute sono molto aleatorie e con dei costi in compenso significativi. Riportavo l'esempio delle attività espositive, che comunque non hanno avuto grandi successi in questo sito. A parte questo, abbiamo un'indicazione precisa da parte della mozione approvata all'unanimità dal Consiglio regionale: bisogna far sì che la gestione di questa struttura venga affidata a terzi e, nello specifico, agli attori economici locali in ambito turistico, e non solo, perché se vogliamo dare un senso a questa struttura l'unico senso può essere questo. L'Amministrazione regionale non può più permettersi di spendere 300 mila euro all'anno per sostenere questa Maison du Val d'Aoste, i cui risultati, da un punto di vista pratico, sono piuttosto vaghi. Oggi non ci sono più le condizioni di poter spendere queste somme - ammesso che ci siano mai state! - per questa funzione.
La invito a prendere questo dossier in considerazione, a seguire attentamente quanto previsto dalla mozione e di farlo in tempi brevi, poiché anche la tempistica è importante, tempistica peraltro prevista anche dalla mozione in questione. Seguiremo la vicenda in particolare per quello che riguarda l'affidamento, che tra l'altro è scaduto, perché dalla risposta rimane ancora da determinare. Vedremo a breve quali sono le soluzioni proposte.