Oggetto del Consiglio n. 2625 del 23 febbraio 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2625/XIV - Interpellanza: "Notizie sull'autorizzazione dei pagamenti delle indennità agroambientali agli agricoltori per gli anni 2015-2016".
Rosset (Presidente) - Punto n. 18 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, chiede la parola il collega Chatrian, ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - Ieri abbiamo dedicato una giornata intera alla Casa da gioco, ai problemi che esistono. In questi mesi quanto meno abbiamo cercato di fare luce e abbiamo cercato comunque ieri di fare un po' di chiarezza, anche se poi non c'è stata la volontà da parte di una parte di maggioranza di chiudere il cerchio, perché, tranne che per una volta quando avevamo trovato una soluzione, una sintesi istituzionale, non era mai successo che non si potessero affrontare nel merito le proposte avanzate in aula. Peccato, perché si chiudeva comunque un percorso e soprattutto una giornata intensa su un dossier delicato.
Colleghi, abbiamo voluto presentare questa iniziativa sotto il cappello dell'interpellanza senza andare a presentare una mozione perché altrimenti avremmo dovuto nella mozione sicuramente scrivere delle cose sgradevoli e avremmo dovuto andare fino in fondo, alle estreme conseguenze, perché la situazione qui è...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...ridicola no, fa paura, è kafkiana, rappresenta purtroppo bene la situazione di stallo dell'amministrazione pubblica. In questo caso stiamo parlando di aziende agricole, stiamo parlando degli aiuti dovuti, stiamo parlando soprattutto in questo caso di ex verde agricolo. La sintetizzo sotto il cappello dell'ex verde agricolo, anche se non mi piace perché non è più il termine corretto, però penso che ci si capisce bene.
Una brevissima cronistoria, perché gli allevatori e gli agricoltori ci stanno ascoltando in questo momento. Perché sono interessati? Perché non capiscono più se chi amministra li sta prendendo in giro, se questi soldi arriveranno, quando, come e in che maniera. Ad oggi poco si è mosso, per dire praticamente nulla. Noi abbiamo posto quattro quesiti puntuali. Nelle premesse vorrei fare ancora una considerazione. Non è inserita nelle domande, Assessore, ma gliela faccio verbalmente, poi se può rispondere, se decide di rispondere, ci fa piacere, altrimenti faremo un'altra iniziativa subito a ridosso: se è vero che la nostra AREA VdA sta aspettando il programma AGEA per fare le istruttorie manuali, se è vero che siamo ancora a questo punto. Non è inserita quindi nelle quattro domande che abbiamo fatto, ma gliela facciamo in maniera orale, perché se così fosse, vuol dire che i tempi purtroppo saranno ancora più lunghi.
Cosa chiediamo all'Assessore Testolin? "Quanti anticipi di indennità, come previsti dalla deliberazione di Giunta sopra richiamata, sono stati richiesti, per quale ammontare e quando ci saranno le relative liquidazioni; quando AGEA procederà con i pagamenti agro-climatico-ambientali previsti dal PSR 2014-2020 con riferimento alle annualità 2015 e 2016 e quali siano le azioni concrete che sono state poste in essere nei confronti di AGEA per risolvere definitivamente il problema del ritardo dei pagamenti dovuti e quali ancora si intendano mettere in campo; se ci sia l'intenzione di posticipare al 31 dicembre 2017 il termine previsto per la restituzione degli anticipi relativi all'anno 2015". Mi spiego meglio su questo passaggio relativo a chi ha utilizzato lo strumento che è stato deciso in questo Consiglio durante la finanziaria per l'annualità 2015. C'era stato un emendamento della Giunta che obbligava praticamente chi aveva deciso di farsi aiutare con questi anticipi a restituirli entro il 30 giugno 2017. La domanda che noi poniamo al Governo, all'Assessore competente è se c'è l'intenzione di posticipare al 31 dicembre 2017 il termine previsto per la restituzione degli anticipi relativi all'anno 2015. Sappiamo perfettamente che se ci sarà l'impegno da parte dell'Assessore, poi il tutto dovrà essere scritto in legge. Questo penso che ça va sans dire, perché se c'è una legge, se si deve modificare, si deve modificare la legge, ma esiste anche un impegno di natura politica, dove chi ricopre il ruolo di Assessore può anche permettersi di prendersi un impegno e, nel giro di qualche settimana, modificare la legge.
Il quarto quesito che noi poniamo è: "se - e questo quesito è più specifico, ma ci sono diversi casi, ed è per quello che abbiamo voluto inserirlo - gli agricoltori che hanno chiesto anticipi alle banche con garanzia Confidi sugli importi delle indennità relative al 2015 debbano anticipatamente chiudere tali fidi per poter ricevere gli anticipi in questione e, in caso affermativo, quali soluzioni intende prevedere per evitare tale disagio". Non so se è chiara la domanda: se c'è da parte del Governo regionale l'intenzione di creare le condizioni alle aziende che hanno utilizzato lo strumento approvato - non ricordo se in Consiglio o in Giunta, ma poco importa - nell'aprile 2016, quindi l'anticipo tramite Finaosta...di poter invece richiedere l'anticipo prima di chiudere l'altra apertura di credito, altrimenti non avrebbero la liquidità per chiudere prima uno e poi chiedere l'anticipo successivo. Penso che la domanda sia abbastanza chiara. Lei sa che ci sono numerosi casi...non vi leggo le e-mail che mi hanno inviato, le lettere, i post che ci hanno inviato come gruppo, chiedendo che...questi agricoltori, queste aziende hanno sottoposto il problema ai suoi uffici, ma dai suoi uffici in maniera puntuale, in maniera regolare non hanno mai avuto delle risposte a queste criticità che sono contingenti, che sono operative. Abbiamo pensato quindi di inserire questa questione all'interno della nostra iniziativa, in modo che se ci sono le condizioni di trovare delle soluzioni...perché altrimenti capite che è difficile per un'azienda in difficoltà, che sta aspettando gli aiuti, che ha utilizzato lo strumento di Finaosta nell'aprile 2016, ma che non può utilizzare l'altro strumento se prima non chiude i debiti che ha con Finaosta, con le banche...ci vanno due mesi di passaggio. Se non c'è qualcuno che crea quelle condizioni...e io penso che tocchi a noi, tocchi alla parte pubblica perché chi è in difetto in questo momento è la parte pubblica che non sta erogando gli aiuti dovuti, e stiamo parlando ancora dell'annualità 2015...come dire? il toro va preso per le corna, tocca a noi fare questa partita e tocca a noi tutti insieme, al di là di maggioranza e opposizione, trovare delle soluzioni. Questo è lo stato dell'arte della nostra iniziativa. Le domande sono molto puntuali, gradiremmo - lo chiedo all'Assessore competente - se è possibile, avere delle risposte puntuali, e se poi può gentilmente darci anche una risposta - come vi ho detto nelle premesse, non abbiamo potuto scriverlo nero su bianco sull'iniziativa - se è vero che AREA VdA sta aspettando il programma AGEA per fare le istruttorie manuali.
Dalle ore 11:42 assume la presidenza il Vicepresidente Farcoz.
Farcoz (Président) - Pour la réponse, la parole à l'Assesseur Testolin.
Testolin (UV) - Inizio dalla fine, nel senso che rassicuro il Consigliere Chatrian in merito al fatto che ci sia anche quel tipo di risposta all'interno delle indicazioni previste ed elaborate per dare una risposta complessiva. C'è anche la risposta in merito alla situazione di AREA, perché fa parte di un complesso di informazioni che, approfittando di questa interpellanza, cerchiamo di mettere a disposizione di tutti in maniera più chiara possibile. Assicuro anche l'impegno, sia degli uffici che mio personale, per mettere in piedi all'interno della struttura...e dare una comunicazione attendibile, precisa e puntuale per le dinamiche di una situazione, che evidentemente non è semplice da gestire né per chi la gestisce all'interno degli uffici regionali, né per chi deve subirla come agricoltore che da due anni si trova in difetto di ricevimento di spettanze che sono assolutamente nel suo diritto di pretendere.
Nello specifico delle domande, in merito al primo quesito: "quanti anticipi di indennità, come previsti dalla deliberazione della Giunta n. 1857/2016, sono stati richiesti, per quale ammontare e quando ci saranno le relative liquidazioni", i dati sono abbastanza numerici, quindi se poi vuole, le darò una copia. Sono pervenute agli uffici dell'Assessorato 50 richieste per l'anno 2015, per un ammontare di circa 652 mila euro e 75 richieste di anticipo per il 2016, per un totale di 734 mila euro, un totale quindi di 125 domande per circa 1,4 milioni. Delle 50 richieste relative al 2015 39 risultano già liquidate, mentre 11 sono ancora in fase di istruttoria e si ipotizza possano essere liquidate entro il 6 marzo. Per quanto riguarda le 75 domande pervenute relativamente al 2016, 11 sono già state liquidate, delle restanti 64 domande si ipotizza che 16 verranno liquidate entro il 6 marzo e 48 entro il 31 marzo. La discrasia tra un pagamento e un altro deriva anche da aspetti tecnici, per limitare i tempi di controllo da parte di Finaosta nell'erogazione.
Per quanto concerne il secondo punto: "quando AGEA procederà con i pagamenti agro-climatico-ambientali previsti dal PSR con riferimento agli anni 2015 e 2016 e quali siano le azioni concrete che sono state poste in essere nei confronti di AGEA per risolvere definitivamente il problema del ritardo dei pagamenti dovuti e quali ancora si intendano mettere in campo", faccio una piccola premessa: il contatto con AGEA è quotidiano o per e-mail, o telefonicamente, o con sollecitazioni dell'allestimento dei programmi che necessitano per il pagamento. A questo proposito, mi permetto anche di esprimere in questa sede che le altre Regioni che, come noi, hanno organismo pagatore AGEA sono esattamente nella stessa condizione, tant'è vero che in un incontro che abbiamo avuto con altri Assessori della zona Alpi, tra i quali l'Assessore del Friuli Venezia Giulia, lamentano esattamente le stesse carenze a livello procedurale che abbiamo noi, hanno pagato in questo momento zero. Mi rendo conto non è che con il fatto che ci siano dei problemi in altre circostanze stiamo meglio, però evidentemente significa che le prese di posizione, i solleciti e quant'altro, anche espressi da altre realtà, non portano i frutti desiderati. Per entrare invece puntualmente sulle richieste della domanda, nel nostro comunicato stampa del 13 febbraio scorso, finalizzato a fornire informazioni corrette e certe agli interessati, si è ribadito che, come da comunicazione ufficiale di AGEA, perché adesso diamo comunicazione nel momento in cui ci sia una presa di posizione chiara da parte di AGEA, perché altrimenti ci troviamo a dover rimandare di tempo in tempo delle indicazioni di massima che loro ci forniscono, quindi adesso con dati certi forniamo informazioni certe. Si è conclusa l'elaborazione dell'istruttoria automatizzata a valere sulla misura 13 del 2015, questo ha portato all'elaborazione del decreto AGEA n. 44 del 14 febbraio, che ha autorizzato alla liquidazione 1132 aziende, per un importo di 3,47 milioni di euro circa. Sulla scorta dei dati del decreto approvato da AGEA, una comunicazione puntuale e tempestiva è stata inoltrata da AREA VdA sia agli agricoltori inclusi nel decreto di pagamento oggetto dell'istruttoria automatizzata - quindi si è data comunicazione a chi avrebbe ricevuto questi importi -, sia a quelli non inclusi nel decreto, indicando per questi le cause del non rientro in questo primo decreto e le modalità di prosecuzione della pratica stessa. Al fine di accelerare le operazioni di informazione, si è provveduto via PEC, dove presente, in alcuni casi tramite lettera oppure attraverso un'opportuna e tempestiva comunicazione indirizzata direttamente ai CAA di riferimento delle aziende coinvolte. I pagamenti previsti dal decreto n. 44 sono stati accreditati con valuta 21 del mese di febbraio, quindi l'altro ieri, sui conti dei beneficiari.
Per quanto concerne il prosieguo dei pagamenti, segnaliamo come, a seguito di un incontro svoltosi tra AGEA e le Regioni a fine novembre - e qua vengo ad introdurre anche la risposta a quell'ulteriore quesito che ha posto -, AGEA aveva elaborato un cronoprogramma delle attività concernenti i pagamenti delle varie misure a superficie, dando contezza nel verbale, che è l'unica cosa ufficiale che ci è pervenuta, di tale riunione di una calendarizzazione dei lavori che avrebbe dovuto mettere in atto. AGEA, dopo la realizzazione dell'istruttoria automatizzata, che ha portato al decreto n. 44, ha previsto il rilascio alle Regioni delle relative applicazioni istruttorie manuali a partire dalla prima quindicina di marzo, e parimenti l'attivazione dell'istruttoria automatizzata sulla misura 13 per i pagamenti, a valere sul 2016, della stessa, per poi procedere con le altre misure a superficie. Entro il 15 marzo quindi deve fornire ad AREA il supporto tecnologico per poter procedere e mettere in piedi la procedura automatizzata per il pagamento delle stesse indennità, che evidentemente hanno già avuto un efficientamento dal punto di vista tecnologico per il 2016. Considerati i continui slittamenti e ritardi che nel tempo hanno caratterizzato la concretizzazione di queste procedure e il mantenimento degli impegni assunti da parte di AGEA, la Regione...abbiamo già provveduto per il tramite di AREA la scorsa settimana, l'8 o il 9 febbraio nello specifico, a chiedere agli uffici di AGEA la conferma delle tempistiche previste nel cronoprogramma stesso, rispetto alle quali ci auspichiamo ed esigiamo un rispetto. Ci siamo quindi già mossi anche in anticipo rispetto alle comunicazioni per sollecitare il rispetto di questi passaggi che sono indispensabili per chiudere - perlomeno per questa misura 13 - il cerchio sull'annualità 2015...6 milioni e mezzo indicativamente.
Sul fronte delle azioni messe in campo la Regione sia in sede politica che tecnica, anche congiuntamente alle altre Regioni aventi come organismo pagatore AGEA, ha sollecitato a varie riprese AGEA stessa riguardo alla necessità di avere un puntuale supporto tecnico dedicato in grado di accelerare e consentire l'allestimento dei programmi informatici necessari all'organismo pagatore stesso per liquidare le spettanze dovute agli agricoltori in funzione dei diversi PSR. Avevamo chiesto quindi un personale fisso dedicato all'interlocuzione con le varie Regioni, che potesse andare a risolvere puntualmente delle problematiche tecniche nell'allestimento di queste procedure che devono poi portare al pagamento. Com'è emerso in sede di un incontro bilaterale Regione-AGEA svoltosi il 25 gennaio scorso, AGEA si è resa finalmente disponibile a mettere a disposizione della nostra Regione, come delle altre, due unità a specifica competenza informatica per supportarci nelle varie fasi di applicazione delle misure del PSR sul suo sistema operativo, quindi ci ha concesso queste due persone. Tale disponibilità di referenti dedicati dovrebbe attuarsi a breve una volta ultimato il piano di azione di assistenza tecnica complessivo per tutte le 13 Regioni aventi organismo pagatore AGEA. Accanto a questo primo risultato, che potrà dare effetti sicuramente positivi nel medio periodo, AREA VdA, in seguito al completamento delle differenti attività a proprio carico, è attiva quotidianamente nel sollecitare AGEA e SIN affinché queste ultime recepiscano correttamente le nostre specificità regionali e le attivino correttamente nell'allestimento dei relativi sistemi istruttori. Tale attività si esplicita costantemente anche riguardo ai premi PAC, che è un'altra criticità. A tal proposito sono stati intensificati anche i contatti con i CAA, al fine che gli stessi contribuiscano a fornire una puntuale segnalazione delle eventuali anomalie presenti sulle posizioni degli agricoltori, in modo da poter intervenire con celerità presso la competente sede di AGEA per la risoluzione delle diverse criticità presenti nelle varie pratiche, in modo da velocizzare le attività già messe in campo per l'annualità 2015.
In riferimento al terzo punto, relativo alla proroga fino a fine anno di questi anticipi, non si è presa in esame questa possibilità perché crediamo che sia comunque preliminarmente necessario verificare lo stato di avanzamento dei pagamenti della campagna 2015 oggetto dell'anticipo, per poi fare delle valutazioni che evidentemente concerneranno non solamente la Giunta, ma il Consiglio perché derivano da... Peraltro, l'emendamento di cui lei ha parlato prima, non è un emendamento della Giunta, è un emendamento approvato in sede consiliare al momento dell'approvazione della legge, però mi sembra che fosse stato illustrato nel contesto dell'approvazione del bilancio dal collega Nogara e ne era stata presa visione da parte di tutti di quello che...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...era stato firmato congiuntamente, era stato presentato proprio per delle questioni che andavano ad incidere sull'utilizzo di risorse di un fondo di rotazione, e bisognava prevedere un reintroito graduale per non penalizzare altre situazioni.
In risposta all'ultimo quesito: "se gli agricoltori che hanno chiesto anticipi alle banche con garanzia Confidi..." debbano preliminarmente chiudere questa situazione, ci tengo a precisare che prima della fase di varo del provvedimento e al fine di prevenire possibili situazioni di criticità nelle gestioni finanziarie degli agricoltori che avessero voluto aderire alle misure di anticipo, è stata cura dell'Amministrazione illustrare i termini dell'operazione sia ai CAA, sia al sistema bancario, ivi compreso il Confidi agricoltori, in modo da cercare di gestire al meglio le diverse situazioni in funzione delle particolarità e delle esigenze specifiche di ogni agricoltore. Proprio per cercare di dare una risposta innanzitutto agli agricoltori e non metterli in difficoltà. Al di là di questo, la concessione dell'anticipo regionale - voglio rassicurarvi - esula tuttavia dalla considerazione dell'esistenza di rapporti di natura privata tra operatori economici, quali agricoltori, istituti di credito e Confidi, quindi noi andavamo ad erogare evidentemente premurandoci, per quelli che erano gli anticipi garantiti da Finaosta, di andare a comunicare alle banche nel momento in cui arrivassero queste risorse che si procedeva ad un anticipo. Per il Confidi c'è stata un'interlocuzione che andava a chiarire esattamente le procedure, ma non c'era un vincolo di andare ad estinguere anticipatamente, per quanto ci concerne, questo tipo di anticipazione. È in atto comunque un costante confronto con il Confidi per eventualmente chiarire delle situazioni particolari.
Dalle ore 12:00 riassume la presidenza il Presidente Rosset.
Rosset (Presidente) - Per la replica, la parola al collega Chatrian, ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - Noi avevamo proposto questa iniziativa proprio perché sollecitati da tantissimi allevatori e agricoltori, e penso che almeno abbiano avuto modo di ascoltare in diretta dalle parole dell'Assessore lo stato dell'arte della situazione ex verde agricolo. Capisce, Assessore, che non ci soddisfa per niente la sua risposta, anzi ci preoccupa ulteriormente. Lei ci dice che avete i vostri contatti, vi muovete, state facendo, ma i risultati non ci sono. Alla fine, carta che canta, risultati ad oggi ce ne sono pochissimi: i 3,5 milioni di euro, lei oggi ci certifica che il supporto tecnologico probabilmente ci sarà per il 15 marzo, gli agricoltori che ci hanno ascoltato hanno avuto queste informazioni in più ma, oltre a questa informazione, certezze di quando arriveranno gli aiuti non ce ne sono, tranne che - lei ci dice - la misura 13, io glielo ho detto fuori microfono che se sono 6 milioni sul 2014 e sul 2015, parliamo di un 30 percento di annualità, o neanche probabilmente, legato al compenso globale.
Per quanto riguarda invece la domanda n. 3, volevamo darvi una mano. Lo so com'è andato quell'emendamento perché l'emendamento dei 20 milioni di euro l'abbiamo proposto noi e c'era anche la copertura. Il bilancio ha voluto inserire il discorso del 30 giugno per un discorso di rientro sui fondi di rotazione, ma la nostra domanda era di natura politica: ci sono forti preoccupazioni all'interno di quei 50 che hanno presentato l'anticipo 2015 e chiedono a voce alta, a voce bassa...non lo so, Assessore Testolin, chiedono a lei, in quanto per adesso Assessore competente, di derogare e spostare l'asticella di restituzione dal 30 giugno al 31 dicembre. Considerato che è da dieci giorni che lei ha questa nostra iniziativa, io pensavo che si fosse premunito al primo piano o dal collega Perron a verificare con i responsabili del bilancio se questa cosa si può fare, come si può fare...neanche questo. Mi dispiace, ma torneremo sicuramente su questo passaggio.
Un'ultima considerazione. Le assicuro, e leggo il passaggio di diversi agricoltori: "per chi ha debiti con Finaosta, per chi nel 2016 ha chiesto anticipi alla banca con garanzia Confidi sugli importi 2015, deve chiudere i fidi al ricevimento dell'anticipo. Si vuole davvero aiutare le aziende in grande crisi?". La domanda io l'avevo posta: avete la volontà di trovare delle soluzioni? So perfettamente la differenza tra la competenza nostra pubblica, quella di Finaosta, quella dei Confidi e quella degli istituti bancari, ma se ci sono delle criticità, io penso che sia obbligo del pubblico, del buon padre di famiglia, anche perché siete voi in torto, siete voi in ritardo ad aiutare a far arrivare comunque gli aiuti e i contributi sui conti bancari, trovare qualsiasi soluzione per dare delle risposte puntuali. Questo è un peccato, perché lei è da dieci giorni che ha questa iniziativa e ci dispiace che sulle domande n. 3 e n. 4 non si sia premunito, quanto meno se non con l'Assessore competente, con gli uffici del bilancio, a trovare delle soluzioni perché la criticità c'è.
Lascio quindi qualche minuto al collega Gerandin. Chiudo solo la parentesi. Torneremo su questo dossier perché la risposta che ci ha dato non solo non ci convince, ma mi fa paura il fatto che lei non si sia assolutamente mosso per trovare delle soluzioni a delle criticità che ci sono in queste settimane e in questi mesi.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Gerandin, ne ha facoltà.
Gerandin (GM) - Vede, Assessore, io penso che con le risposte che ci ha dato lei abbia formalizzato il suo secondo clamoroso flop, perché se a fronte di questi anticipi abbiamo 50 domande per il 2015 e 75 per il 2016, abbia pazienza, è un clamoroso flop che deriva dal fatto che tante aziende non hanno chiesto l'anticipo per il semplice motivo che avete messo la data del...
Presidente - Collega Chatrian, per favore...
Gerandin (GM) - ...è chiaro che la gente non fa una richiesta di anticipo per due mesi, ma chi la fa per due mesi? E a fronte di questo clamoroso flop, Assessore, la prima cosa che deve fare, tenuto conto che ci sono le disponibilità finanziarie, è cancellare immediatamente questa data. Cancellatela se volete che questa misura abbia un minimo di ritorno! Ora non si parla più di 20 milioni, adesso si parla di 1,4 milioni. Questo è un clamoroso flop, Assessore, lei doveva pensarci prima ancora della nostra domanda. Dov'è stato fino adesso?
(interruzione dell'Assessore Testolin, fuori microfono)
...ma certo che nascono le associazioni per tutelarsi, perché lei non pensa al mondo agricolo! Lei in questo momento sta prendendo in giro gli agricoltori, Assessore, perché più di 1200 aziende che si devono dividere 3,4 milioni, sono 2500 euro per azienda di media. Ma si vergogni, perché sono fuori tutte quelle che fanno attività imprenditoriale! Lei dove vive, Assessore? Dove vive?