Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2624 del 23 febbraio 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2624/XIV - Interpellanza: "Direttive impartite alla Finaosta in merito alla trasparenza amministrativa e al rispetto delle procedure di aggiudicazione di lavori e servizi".

Rosset (Presidente) - Punto n. 17 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, chiede la parola il collega Gerandin, ne ha facoltà.

Gerandin (GM) - Considerato che Finaosta è quella che detiene il vero potere economico della Valle d'Aosta, perché è la finanziaria regionale, totalmente partecipata dalla Regione, quella che in gestione speciale ha le effettive risorse che a bilancio regionale il più delle volte non sono né visibili, né percepibili, perché chiaramente, essendo una società che opera per conto della Regione, viene solo ed esclusivamente quantificata per quello che riguarda eventualmente l'indebitamento, la quota annuale interessi e capitale.

Detto questo, Finaosta è una finanziaria che detiene ben 17 società in gestione speciale, oltre ad altre gestioni per conto della Regione. La domanda che ci interessa fare è per capire da parte del Governo regionale quali sono state le direttive impartite dalla Regione a Finaosta in merito a quella che è chiamata "trasparenza amministrativa" sul rispetto delle procedure di aggiudicazione di lavori, beni e servizi. Dico questo perché Finaosta - e l'avevo già citato in un'altra occasione precedente - ha un codice etico molto dettagliato, che tra le altre cose cita: "la crescente necessità di correttezza negli affari che sta caratterizzando l'attuale momento storico impone anche a questa società di inviare un chiaro messaggio in tal senso a tutti i soggetti che la compongono, a tutti quelli con i quali questi vengano in contatto nello svolgimento dell'attività lavorativa. È in virtù di tale proponimento che la società intende riaffermare con grande forza che la correttezza e la liceità nel lavoro e negli affari costituiscono e costituiranno sempre un valore imprescindibile imponendosi di perseguire in ogni modo possibile e lecito qualsiasi pur minimo atteggiamento che pretenda di insinuarsi come prassi o cattiva abitudine tra le maglie di questa organizzazione aziendale", per cui, chapeau, è un codice che, se viene rispettato, è sicuramente un valore aggiunto. Dice anche: "per quanto riguarda la concorrenza nell'ambito dell'attività svolta da Finaosta, rientra altresì la gestione di gare d'appalto e, più in generale, l'acquisto di beni e servizi nell'interesse proprio per finalità strumentale all'attività aziendale, poiché Finaosta crede nel valore della libera concorrenza quale strumento fondamentale per la tutela del consumatore ed eseguirà con la massima trasparenza e buona fede tale attività. Allo stesso tempo Finaosta agirà nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di appalti, in modo da non falsare in alcun modo le regole del mercato e della concorrenza", per cui con queste regole mi pare che il percorso sia più che condivisibile. La vicenda CVA che abbiamo trattato in altra sede, che non è oggetto di questa interpellanza...comunque in questo contesto vengono identificati nei referenti aziendali di CVA dei personaggi di primo piano di Finaosta, perché ci tengo a precisare che la società Finaosta ha otto dirigenti il cui valore medio è un costo aziendale di 228 mila euro, per cui sono anche ben pagati. Tenuto conto adesso dell'ulteriore vicenda della Forte di Bard, che ricordo essere in questo caso gestita dal dottor Accornero, dipendente di Finaosta, con mansione attuale di Responsabile della Direzione uffici esteri e relazione estere, che tra le altre cose è anche responsabile della Maison du Val d'Aoste di Parigi, leggendo soprattutto sugli organi di stampa delle dichiarazioni in cui si dice che Finaosta sta indagando su quelli che possono essere ipotesi di conflitto di interessi all'interno di questa società, chiedo quali possono essere in questi anni i controlli effettuati perché non si può cadere dal pero, nel senso di dire: "ormai è successo, metto in moto questi sistemi", io penso che un codice etico vada rispettato di principio, per cui questi controlli dovrebbero essere fatti a priori.

Non entrerò nel merito della vicenda del dottor Accornero perché è oggetto di una mozione successiva, per cui spiegherò eventualmente e documenterò anche, perché, a mio parere, non c'è bisogno di fare grandi indagini interne. Io un po' di documentazione ce l'ho, per cui se si vorrà dare seguito a questo, bene. In caso contrario, sarò comunque obbligato di spiegare i motivi per cui si chiede questo passo indietro. Chiaramente in attesa di verificare quello che...non è mio compito fare indagini o quant'altro, però motiverò anche il perché. Quello che mi interessava in questo momento è capire quali controlli sono stati fatti, se eventualmente è intenzione del Governo dare indicazioni ulteriori affinché venga avviata un'indagine immediata all'interno di queste che sono le società satellite di Finaosta, che siano partecipate, in gestione speciale o in gestione ordinaria, che siano comunque oggetto di gestione diretta da parte di questa finanziaria. Pertanto, la domanda è proprio questa e aspettiamo la risposta.

Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) - Pour ce qui est de la première question: "quali sono state le direttive...", le Gouvernement régional ne considère pas qu'il doit fournir des directives à Finaosta ou à quelques autres sujets quant à l'application de la législation en vigueur en matière de procédures d'adjudication des travaux ou d'attribution de contrats de fourniture de biens et services, cela dans la mesure où tout qui est de loi doit être appliqué, comme vous venez de dire ; en plus, il y a le Code qui parle très clair.

"Quali controlli ha esercitato in questi anni...", in particolare sul Forte di Bard, l'Association Fort de Bard est un organisme de droit privé dont la société Finaosta est membre. Même si de sa nature juridique l'Association Fort de Bard n'est pas tenue de respecter la législation en matière de contrats publics en tant qu'association, lAassociation même s'est dotée, fin 2013, d'un règlement interne relatif à l'acquisition de biens et de services qui est conforme au Code des contrats et que ses organes de gestion sont chargés d'appliquer.

Pour la troisième question il faut dire qu'il n'y a pas beaucoup de choix possibles en fonction du cadre d'application du Code des contrats pour attribuer des marchés, une société est ou n'est pas tenue de suivre des procédures publiques prévues par ce dernier et si elle l'est, de se doter de règlements à cet effet. Les sociétés in house, qui sont contrôlées directement ou indirectement par l'Administration régionale, appliquent le Code des contrats et les directives de l'ANAC en matière. Le Code des contrats et les règlements adoptés prévoient que, selon le type de procédure suivie, comme vous venez de dire vous-même, dans le respect du principe de la transparence et de la publicité, tant avant l'attribution du marché, avis d'appel d'offres, qu'après son adjudication, les données y afférentes doivent être publiées dans une session spécifique du site internet de la société. À ce propos vous avez dit qu'il y a des ralentissements, pas encore tout a été fait, mais tout de même progressivement on va dans cette direction.

Encore: la législation en matière de transparence administrative prévoit, elle aussi, la publication des données relatives aux marchés attribués. Compte tenu de tout ceci et du fait que les sociétés dont la Région est actionnaire disposent déjà d'organes de gestion et de contrôle qui doivent respecter les dispositions du Code civil et la législation en vigueur pour les sociétés des capitaux, nous considérons qu'il n'est pas nécessaire de demander l'ouverture d'une enquête sur les modalités de procédure d'adjudication puisque nous estimons que les critères de transparence, de publicité et d'impartialité prévus par la législation susmentionnée soient respectés. Je crois que sur cet aspect, même si un peu en retard, les choses procèdent d'une façon correcte et je crois que d'ici à peu il y aura la possibilité d'avoir toutes les données nécessaires comme vous souhaitez avec cette interpellation.

Président - Pour la réplique, la parole au collègue Gerandin.

Gerandin (GM) - Una breve replica, poi lascerò la conclusione al collega Chatrian, che ha firmato con me. È vero, l'Associazione Forte di Bard indubbiamente è un organismo di diritto privato, su questo non c'è margine, ma, tra l'altro, ha approvato anche un piano di prevenzione e corruzione, che anche questo individua tra le probabilità di rischio un rischio medio, perché poi alla fine ci sono solo due rischi medi, il resto sono tutti scarsi: quello dell'affidamento servizi e forniture e gestione beni societari, tutti gli altri non vengono neanche classificati in quanto vengono considerati rischi bassi. Non è sufficiente avere un buon codice etico e avere magari anche una procedura per quanto riguarda il discorso dell'anticorruzione. Il vero problema, quello che sto ponendo in questo momento è che non è sufficiente che una finanziaria come la Finaosta, che detiene il potere economico in Valle, abbia delle buone regole: bisogna che qualcuno controlli il rispetto di queste regole. Il problema, se non è della Regione, sarà dei vertici, perché, quando ci sono delle figure apicali che vengono continuamente messe in discussione...perché CVA è una storia di cui non voglio aprire il caso, perché è un'altra interpellanza, dove ai vertici o a dirigenti di primo piano gli viene detto di non avere rispettato il discorso delle procedure di appalto, o gli viene contestato questo...in questo caso l'Associazione Forte di Bard è lo stesso, c'è qualcosa che non funziona. L'Associazione Forte di Bard sarà oggetto della mozione, dove documenterò quello che sto dicendo, perché avrò documenti che saranno molto interessanti per dire come mai c'è stato questo lievitare di prezzi da un mese all'altro, documenti che sono chiaramente a disposizione. Questo però per dire che noi viviamo in questo momento dove le società gestite da figure di primo piano all'interno della finanziaria regionale vengono messe in discussione per la trasparenza e quant'altro. C'è qualcosa che non funziona ai vertici? Ma i vertici non dovrebbero controllare che un buon codice etico, una buona procedura di aggiudicazione vengano rispettati? Io mi pongo questo problema. Non dico che debba farlo la Regione, ma, tenuto conto che i vertici sono emanazione della politica e sono nominati dalla Regione, penso che qualche problema dovranno porselo. Lascio al collega ultimare.

Presidente - Chiede la parola il collega Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - È difficilissimo in pochi minuti cercare di fare una sintesi su un tema che comunque è enorme, ma quanto meno per chi ci ascolta il potere economico finanziario, dove si decidono le grandi sorti del sistema Valle d'Aosta, per quel piccolo sistema che è la Valle d'Aosta, è la Finaosta. Detto e ridetto in quest'aula in questi anni, ma noi pensiamo come gruppo, insieme al collega, che mai come in questo momento i vertici della finanziaria devono rispondere alla proprietà e devono rispondere su dei mandati precisi, chiari, ma soprattutto - ed è qui noi pensiamo il passaggio più importante - misurabili nel momento in cui sappiamo che le maglie di libertà, di operatività all'interno della finanziaria sono molto più larghe rispetto alle maglie della pubblica amministrazione, ma perché è la legge che ci dà questa possibilità. Allora è lì che facciamo un passo indietro, per farne poi tre in avanti, dove si deve trovare un modus operandi in modo che la proprietà, la pubblica amministrazione, la Regione debba - non possa - controllare l'operato dei vertici e dei quadri, soi-disant dirigenti, che hanno delle disponibilità di portafoglio molto più ampie di un dirigente regionale. Faccio un esempio: un quadro in Finaosta gestisce tantissimi soldi in più di un semplice - scusate il termine - dirigente regionale, quindi a maggior ragione la proprietà, in questo caso la Regione - in che veste, in che modo io penso che sarà poi la sfida dei prossimi mesi - dovrà mettere comunque in campo un qualcosa che monitori, controlli, ma anche misuri l'operatività e le disponibilità enormi della finanziaria regionale Finaosta. Questo per dire che è il motore in questo momento dove transitano praticamente tantissimi soldi pubblici, ed è stata utilizzata anche: era anche lo scopo e lo strumento per essere più rapidi, più efficienti e più efficaci, ma non sempre - ed è qui il passaggio forse più delicato - essere efficaci, rapidi ed efficienti porta ad un buon risultato di utilizzo di denaro pubblico. Io penso che sia lì la sfida dei prossimi mesi e che il passaggio che faceva prima il collega su CVA possiamo farlo sulla Casa da gioco e sull'Associazione Forte di Bard, sappiamo perfettamente che all'interno della nostra finanziaria circolano decine e decine di milioni di euro in maniera anche molto rapida, penso che tocchi alla proprietà mettere in campo comunque dei monitoraggi diversi, che ad oggi non ci sono.