Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2623 del 23 febbraio 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2623/XIV - Interpellanza: "Forniture di beni e servizi da parte della società "Caseificio valdostano S.r.l. di Pollein a favore dell'Amministrazione regionale e delle società partecipate".

Rosset (Presidente) - Punto n. 16 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, chiede la parola il collega Bertin, ne ha facoltà.

Bertin (ALPE) - Con questa interrogazione affrontiamo un fatto di cronaca che ha coinvolto diversi personaggi della comunità valdostana, che è stata oggetto delle prime pagine per diversi giorni dei giornali locali, e non solo. Abbiamo appreso dai mezzi di informazione del coinvolgimento del titolare del Caseificio valdostano in un'indagine condotta dalla Direzione distrettuale antimafia relativa alla presenza della 'ndrangheta in Valle d'Aosta, in particolare, venivano segnalati contatti tra gli imprenditori in questione e alcuni personaggi che la Direzione antimafia ritiene dei personaggi legati all'organizzazione criminale mafiosa, nello specifico la 'ndrangheta. Per questo poi si sono sviluppate diverse inchieste della Magistratura e proprio il Caseificio valdostano, che ha avuto una crescita molto rapida negli ultimi anni, rappresenta un attore economico certamente significativo della nostra realtà, che ha molti rapporti non tanto con l'Amministrazione regionale, che non ha una grande necessità di acquistare dei formaggi ovviamente, ma piuttosto con tutta la grande galassia delle società controllate e partecipate dall'Amministrazione regionale stessa. I fatti emersi sono evidentemente gravi e preoccupanti e evidenziano cose in parte conosciute: una vicinanza dei settori economici e una capacità anche della 'ndrangheta di infiltrare, o di tentare di infiltrare il tessuto economico della nostra Regione, oltre il fatto che da queste indagini emergono anche contatti con settori, oltre che economici, anche politici locali. Il fatto è preoccupante e, proprio per aumentare la conoscenza su questi aspetti, si voleva sapere quali erano i rapporti economici in particolare tra il Caseificio valdostano e le partecipate controllate dall'Amministrazione.

Nell'interpellanza pertanto si chiede: "il numero e l'importo delle forniture di beni e servizi acquistati dalla Regione...", ovviamente i numeri non sono particolarmente significativi, ma in particolare dalle società partecipate e controllate regionali e dall'Associazione Forte di Bard, che è risultata anch'essa, attraverso il suo Amministratore, in qualche modo lambita da questa indagine della Magistratura; "con riferimento alle forniture in questione, quante sono state affidate con incarico tramite gara e quante tramite affidamento diretto"; sempre da questo punto di vista, quali sono state le rotazioni che sono state adottate in merito alle forniture, alla scelta dei fornitori e se si ha intenzione di renderle più stringenti per aumentare la possibilità di tutti a partecipare a questo mercato rappresentato dalle acquisizioni delle società partecipate e controllate, che comunque rappresentano dei numeri significativi in termini generali e adesso vedremo anche per quanto riguarda l'acquisto dei formaggi.

Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) - Il 1° febbraio scorso abbiamo ricevuto una sua richiesta ai sensi dell'articolo 116 del Regolamento di avere gli stessi dati oggetto della prima domanda di questa interpellanza e, nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 116, come Presidenza della Regione, abbiamo inviato la sua richiesta agli Assessori regionali affinché le fornissero direttamente le informazioni. Inoltre abbiamo chiesto all'Assessorato delle finanze di raccogliere, tramite la struttura competente, i dati relativi alle società controllate dalla Regione e di inviarli direttamente a lei, questo per quanto riguarda la parte relativa al quantum.

Credo quindi che lei sia già in possesso di tutti i dati richiesti - penso che le siano arrivati -, quindi mi limiterò a riferire i dati relativi alla Presidenza della Regione: nel periodo indicato nessun Dipartimento ha acquisito beni o servizi dalla società in questione. Per quanto riguarda il Casinò, le sono stati forniti i dati dal 2010, anno in cui la società ha incorporato la STV S.p.A. che gestisce il Grand Hôtel Billia. Chiaramente i dati significativi sono da allora, perché è da allora che ci sono stati gli acquisti di beni collegati con l'attività del Grand Hôtel.

Come lei avrà avuto modo di vedere, gli acquisti dal Caseificio valdostano hanno avuto un incremento dopo il 2012, in cui erano stati di 70.533 euro. Nel 2013 il valore degli acquisti è stato di 271.830 euro; nel 2014, 433.264 euro, ciò è dovuto al fatto che nel 2013 la società Caseificio valdostano ha acquisito un'azienda storica del settore della ristorazione valdostana: la Società valdostana di ristorazione alberghiera e quindi ha acquisito tutti i clienti che prima erano di questa società. Negli anni successivi il valore degli acquisti del Casino de la Vallée sono diminuiti dai 124 mila nel 2015 ai 251 nel 2016. Ricordo come termine di paragone che da quando è comparso sul giornale, il volume degli affari del Caseificio valdostano è di circa 25 milioni di euro.

Per quanto riguarda l'Associazione Forte di Bard, avrà avuto modo di vedere i valori economici dai dati che le abbiamo inviato: nel 2009 le forniture acquisite dal Caseificio valdostano sono state pari a 60.458 euro; nel 2010, 57.219; nel 2011, 42.062; nel 2012, 33 mila; nel 2013, 27 mila; nel 2014, 25 mila; nel 2015, 28 mila. Nel 2016 il Forte di Bard ha acquisito forniture per 106 mila euro, ma questo valore è comprensivo dei generi alimentari e servizi forniti al 4K, che sono di 68.560 euro.

Per quanto riguarda le altre due domande, le forniture di cui sopra sono state affidate tramite gara. Il Casino de la Vallée ci ha comunicato di non essere qualificato come soggetto di diritto pubblico, quindi tenuto all'applicazione della normativa in materia di contratti pubblici. Le forniture sono state commissionate tramite affidamento diretto e non sono stati applicati criteri di rotazione in quanto non vi erano altri soggetti adeguati rispetto alle esigenze della società per quanto riguarda l'offerta degli articoli, l'affidabilità della qualità dei prodotti e i tempi di consegna. Il Forte di Bard ha sempre utilizzato il criterio di rotazione nella scelta dei fornitori, infatti le forniture del Caseificio valdostano rappresentano mediamente il 17 percento del volume complessivo riferito ai generi alimentari. Nel dicembre 2013, anche se la natura giuridica dell'Associazione del Forte non impone l'applicazione della normativa in materia di contratti pubblici, l'Associazione, per garantire trasparenza ed economicità, ha adottato un proprio regolamento per l'acquisizione di beni e servizi in applicazione del Codice dei contratti pubblici. Inoltre, per assicurare maggiore trasparenza, rotazione e parità di trattamento, l'Associazione ha stabilito di procedere per importi inferiori a 40 mila - per i quali il Codice dei contratti pubblici consente affidamenti diretti - tramite la pubblicazione sul proprio sito, che contiene una specifica sezione dedicata ai bandi e alle gare, degli avvisi per la selezione degli operatori economici interessati alle diverse tipologie di forniture. Se vuole, le do poi una copia dei dati, ma credo che per la maggioranza li abbia già lei, comunque, le faccio fare una copia.

Presidente - Per la replica, chiede la parola il collega Bertin, ne ha facoltà.

Bertin (ALPE) - In parte, come diceva anche lei, Presidente, sono dati che ho ricevuto in questi giorni, soprattutto mi interessava capire con questa interpellanza se e quali rotazioni erano state effettuate per l'acquisto di questi generi alimentari. Le rotazioni sono poche, e le parti più significative sono state fatte tramite affidamento diretto. È il caso di aumentare e rendere più stringenti le rotazioni in questo settore, come tutti gli altri, quanto meno intervenire in questo senso e rendere trasparente e anche aprire il mercato a tutti da questo punto di vista.

Si tratta comunque di cifre significative tenuto conto che si tratta di formaggio, non di generi particolarmente costosi. Complessivamente la "galassia" - chiamiamola così - delle partecipate e controllate ha acquisito 2,5 milioni di beni e servizi dal Caseificio valdostano, una cifra significativa che in particolare vede il Forte di Bard e il Casinò de la Vallée tra i principali acquirenti, ma anche altri come la società Monterosa, gli impianti di risalita, che nel tempo ha acquistato quasi mezzo milione di generi dal Caseificio valdostano che per un'azienda che ha come finalità quella di gestire impianti di risalita sono comunque numeri significativi, mezzo milione non mi pare una cifra trascurabile. In termini generali è importante che si apra il mercato di questo settore a più soggetti possibili, al di là della questione legata all'indagine in corso, indagine in corso che evidenzia le problematicità che conosciamo e che deve fare stare attenti tutti, ad iniziare dalla politica e dall'economia poiché per anni, forse un po' avendo un ruolo da Cassandra, evidenziavo la presenza della 'ndrangheta in Valle d'Aosta, purtroppo oggi è evidente a tutti e non può essere negata la capacità della 'ndrangheta di infiltrare il nostro tessuto economico, è un fatto oggettivo che bisogna tenere in considerazione nell'agire di tutti in questa regione. È necessaria una maggiore consapevolezza da tutti i punti di vista, questo che sta emergendo rende ancora più urgente un contrasto serio a questo fenomeno.