Oggetto del Consiglio n. 2597 del 7 febbraio 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2597/XIV - Interpellanza: "Revisione dell'accordo stipulato con lo Stato in merito alla definizione delle risorse finanziarie spettanti alla Regione a titolo di accisa".
Rosset (Presidente) - Punto n. 12 all'ordine del girono. Ha chiesto la parola il consigliere Gerandin, ne ha facoltà.
Gerandin (GM) - Questa interpellanza è il seguito di quella già da me presentata a settembre del 2015, in cui si chiedeva di capire qual era l'intenzione del Governo regionale in merito all'accordo sottoscritto con l'azienda Heineken con scadenza al 2026.
Ritengo opportuno fare una piccola ricostruzione della vicenda Heineken, che negli anni ha rappresentato un importante fattore economico per il bilancio regionale. Nel 2012 Heineken cede lo stabilimento a Vallée d'Aoste Structure per 20 milioni di euro. La stessa Heineken sigla un contratto d'affitto con la società Sima, il cui capitale sociale appartiene al 49 percento a Finaosta e al 51 percento a Heineken Italia, con un canone annuo di 600 mila euro, ma prevede anche che Sima, società partecipata, paghi a Heineken 450 mila euro forfettari annui, oltre al rimborso dei costi di materiale tecnico di consumo, delle parti di ricambio degli impianti e dei macchinari di cui si rendesse necessaria la sostituzione. Si tratta sicuramente di un contratto di favore, ma una giustificazione c'è, perché comunque per anni Heineken ha rappresentato una parte molto importante: si parlava di un quinto delle risorse del bilancio regionale che derivavano da imposte e accise pagate da Heineken.
Succede però, a seguito del ricorso alla Corte costituzionale per quello che riguarda la legge della Sardegna, che per la parte relativa alle accise c'è una novità, legata al fatto che le risorse erogate annualmente o che comunque vengono versate e contabilizzate nel bilancio regionale non sono più quelle, per cui diminuiscono drasticamente.
La mia interpellanza è molto chiara: a fronte di questo nuovo accordo sottoscritto con Heineken, che ha scadenza al 2026 e che per le casse di Finaosta costa la bellezza di 76 milioni di euro, vorrei capire qual è il ritorno annuale per il bilancio regionale. Si chiede "quali somme sono state introitate a bilancio regionale per gli anni 2015 e 2016 e previsione 2017 da Heineken" e "se è intenzione del Governo regionale rivedere l'accordo sottoscritto con scadenza 2026, anche a seguito dell'approvazione della legge di stabilità 2015". È una richiesta d'informazione, soprattutto per capire quali sono le volontà, tenuto conto che all'interpellanza del 24 settembre 2015 mi è stato risposto che "non c'è assolutamente intenzione di rivedere questo accordo con la società Heineken, non essendo mutate le condizioni presenti alla data della sottoscrizione dell'accordo". Mi pare chiaro che ora le condizioni siano profondamente mutate e, pur nella consapevolezza del ruolo importante che ricopre Heineken anche per l'occupazione - ricordo che si arriva a novanta dipendenti, per cui sicuramente un occhio di riguardo va posto - io ritengo che il Governo regionale debba anche esaminare cosa è cambiato nel frattempo e soprattutto probabilmente rivedere gli accordi con l'azienda.
Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.
Rollandin (UV) - Je réponds à la question posée par le collègue: "quali somme sono state introitate dal bilancio regionale per gli anni 2015 e 2016 e previsione 2017". Les données relatives au produit des accises sur la bière sont les suivantes: pour l'année 2015, la donnée déjà vérifiée est de 2,9 millions d'euros; pour l'année 2016, la prévision s'élève à 3,3 millions d'euros; pour l'année 2017, la prévision s'élève également à 3,3 millions d'euros. Ces chiffres se réfèrent au produit total des accises sur la bière et non pas uniquement à l'entreprise Heineken. Je veux le préciser car évidemment il y a un indotto.
On me demande "se è intenzione del Governo regionale rivedere l'accordo sottoscritto". Le Gouvernement régional n'a pas l'intention pour le moment de réviser l'accord, puisque les contenus de ce dernier ont été jusqu'à présent respectés. Il faut rappeler que l'accord en question comporte plusieurs retombées positives - vous l'avez déjà rappelé en partie - car il prévoit un contrat de location avec la société SIMA et un accord commercial de promotion d'image. Il convient par ailleurs de rappeler que la reconduction de l'accord est intervenue à la demande de la société Heineken Italia, qui souhaitait intégrer l'usine de Pollein dans un plan d'investissements pluriannuels, effectivement réalisés par la suite. Je crois que celui-ci a été un aspect très important, car il y a eu un moment où le groupe avait l'idée de transférer ailleurs une partie de la production. Au contraire, grâce aux différentes rencontres qu'il y a eu dans le temps, il a été possible de privilégier le site de Pollein, aussi en raison de l'intervention ponctuelle qui a été faite dans ces années.
La reconduction dudit accord garantit donc le déroulement de l'activité industrielle dans l'établissement de Pollein pendant une longue période, ainsi que la sauvegarde de l'emploi. C'est pourquoi il n'y a pas de raison d'envisager une révision de l'accord, étant donné que les accises sur la bière ne sont pas le seul bénéfice pour l'économie régionale découlant de la présence d'Heineken en Vallée d'Aoste. Je veux rappeler ce que vous venez de dire: l'occupation est importante. Il y a eu des cours de formation et dans ces années il y a eu une petite augmentation.
L'accord arrive jusqu'à 2026 et, s'il n'y a pas d'entraves, c'est déjà une période importante. Évidemment avant l'échéance il y aura peut-être la possibilité et l'exigence de prévoir des accords successifs pour le maintien de l'activité de Heineken à Pollein, comme nous le souhaitons.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Gerandin, ne ha facoltà.
Gerandin (GM) - Io non ho dubbi che i termini dell'accordo siano stati rispettati da parte di Heineken. È che sarà interessante spiegare ai valdostani e agli altri settori in difficoltà come mai c'è un accordo da 76 milioni euro, per cui non stiamo parlando di poche centinaia di migliaia di euro che Finaosta riconosce per un marchietto sui prodotti commercializzabili.
Io torno a dire che poteva esserci una logica quando, all'atto della sigla dell'accordo che lei ha sottoscritto in data 31 marzo 2015, se ricordo bene, si prospettavano per le casse della Regione 220 milioni di euro di ritorno: un quinto del bilancio, perché questi sono i dati comunicati. Poteva essere un investimento. Ma adesso lei mi viene a dire - tenuto conto che non è colpa della Regione, ma di una sentenza della Corte costituzionale che ha rivisto soprattutto la parte importante legata alle accise - che noi continuiamo a riconoscere queste risorse, 76 milioni di euro sul conto Finaosta fino al 2026, a fronte di accise che sono di gran lunga diminuite. A queste cifre mancano 100 milioni di euro, Presidente! È questo il dato alla base dell'accordo. Poi non è colpa di Heineken, non è colpa sua, non è colpa di nessuno, però bontà vuole che con un bilancio in difficoltà si rivedano questi termini dell'accordo.
Lei mi parla della bontà dell'affitto, ma facciamo pure quattro conti. Significa che Sima versa a Vallée d'Aoste Structure un canone d'affitto di 600 mila euro annuali. Teniamo conto che questi 600 mila sono divisi forse in parti uguali, perché uno ha il 49 e l'altro ha il 51 per cento, per cui 300 mila euro è come se li mettesse la Regione, perché Sima è partecipata al 49 per cento da quest'ultima. Dopo di che, Sima riconosce a Heineken 450 mila euro forfettarie annue, oltre ai costi di materiale tecnico, ricambi e quant'altro. Con tutto quello che c'è di buono - come lei dice e io condivido - sul piano occupazionale e degli investimenti, questo significa che non solo Heineken non paga una lira per lo stabilimento, ma ci guadagna pure sul costo del canone d'affitto.
Sul ritorno economico, ci mancherebbe! Non è che voglio buttare tutto a mare, ma quantomeno rivedere l'accordo perché i presupposti non sono più gli stessi. Ripeto, non per colpa sua, non per colpa di Heineken o di qualcuno, ma io non penso che in questa situazione economica la Valle d'Aosta possa continuare a riconoscere 7,6 milioni annui per un marchietto, 76 milioni di euro in dieci anni, per continuare una sponsorizzazione, perché così viene chiamata. Sappiamo che alla base non c'era tutto quello, però manca il presupposto del ritorno economico. Mancano 100 milioni rispetto ai dati che venivano divulgati e che potevano essere alla base di questo chiamiamolo "investimento" della Regione. Io penso che, quando lei lo ha siglato, lo abbia visto come un investimento, ma in questo momento non è più così. Per cui, le chiedo veramente di fare un tavolo e di parlare con Heineken, perché non è possibile che la Regione ci rimetta sull'affitto e ci rimetta addirittura con la sponsorizzazione, perché di fatto il ritorno non è assolutamente quello che era previsto alla base dell'accordo.