Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2596 del 7 febbraio 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2596/XIV - Interrogazione: "Struttura e modalità di allertamento della Centrale Operativa del 118".

Président - Point n° 11 à l'ordre du jour. La parole à l'assesseur Laurent Viérin.

Viérin L. (UVP) - Come i colleghi sanno, visto che è stato argomento di discussione di tanti mesi, da giugno abbiamo preso in considerazione tutte le osservazioni che erano state fatte e portate in Commissione. Abbiamo modificato l'atto aziendale riorganizzando tutto il DERA (Dipartimento di Emergenza Rianimazione e Anestesia); al di là della struttura complessa MCUA (Medicina e Chirurgia d'Accettazione e Urgenza) cioè del pronto soccorso, abbiamo creato la struttura semplice per l'emergenza territoriale che non esisteva; abbiamo riportato, con dei ragionamenti attraverso l'azienda, la questione delle dodici ore che era funzionale e che era uno degli argomenti di discussione.

Abbiamo anche lavorato per sbollire un po' il clima che si era creato all'interno di quel dipartimento - ricorderete la raccolta firme per i trasferimenti - cercando di evitare le guerre personali e le ambizioni magari non realizzate di qualcuno; probabilmente non ci siamo riusciti in toto. Dico questo, perché l'interpellanza è molto tecnica e cercherò di rispondere in modo altrettanto tecnico, con la risposta che abbiamo fatto preparare all'azienda. Se ci sono delle problematiche, faccio un invito - non mi rivolgo a lei, collega - affinché giunga all'interno dei luoghi dove bisogna effettivamente, vista la delicatezza degli ambienti, cercare di essere all'altezza di un ruolo che non sempre non presenta problematicità. Dico questo, perché noi stiamo cercando proprio di lavorare per ricreare quel clima di tranquillità e serenità, con delle scelte che in questi mesi sono state anche transitorie. Rispondendo puntualmente le dirò poi che cosa pensiamo di fare, ma alcune delle scelte messe in campo in questi mesi sono state scelte provvisorie, proprio perché c'era una situazione di emergenza anche rispetto ai ruoli da ricoprire.

Per quanto è della prima domanda: se l'operatore tecnico può espletare le mansioni di operatore sanitario, che è poi il cuore della domanda. La figura dell'operatore tecnico specializzato che opera nel SAM (Sedi di Ambulanze Medicalizzate) è prevista dall'articolo 9, comma 3, lettera a) della legge regionale n. 4 del 13 marzo 2008 (Disciplina del sistema regionale di emergenza-urgenza sanitaria). I compiti e le funzioni del personale tecnico specializzato che opera nell'ambito del sistema dell'emergenza-urgenza con profilo professionale di autista soccorritore sono definite nell'allegato A della medesima legge. Quindi l'allegato A della legge n. 4/2008 prevede che l'OTS (Operatore Tecnico Specializzato) svolga, sulla base delle esigenze individuate nell'ambito dell'organizzazione del sistema dell'emergenza-urgenza sanitaria, anche l'attività di tecnico operatore di centrale. Quindi la risposta è sì, in base a questo allegato che le fornirò, perché la nostra prima preoccupazione è stata di verificare che effettivamente questo si potesse fare.

L'altra questione che lei solleva, collega, è quella delle coperture assicurative. Per quanto riguarda questa puntuale richiesta, nello svolgimento delle proprie attività, l'OTS gode della copertura assicurativa stipulata dall'azienda a copertura dei danni cagionati a terzi dai propri dipendenti nell'esercizio delle proprie attribuzioni. La polizza vigente prevede che l'assicurazione sia prestata in relazione allo svolgimento dell'attività istituzionale, come previsto dalle norme di legge e dai regolamenti vigenti e successive modifiche e integrazioni, di qualunque fonte e comunque di fatto svolta. L'attività lavorativa del personale OTS presso la CUS (Centrale Unica del Soccorso) è disciplinata da specifiche disposizioni di legge che ho ricordato, pertanto trova copertura nella polizza vigente. Il personale dipendente convenzionato è coperto dalla polizza aziendale, chiaramente fatti salvi i casi di dolo o colpa grave. Questa è la seconda parte della prima domanda.

L'altra questione è a quanto ammonta il risparmio. La logica ispiratrice dell'assetto organizzativo non è solo quella del risparmio: noi crediamo che la logica di carattere economico non sia l'unica, e peraltro non è quantificabile in questo caso. Tra l'altro, è una scelta non dell'Amministrazione e rientra in un'impostazione d'insieme del dipartimento dell'azienda, che si raccorda chiaramente con gli obiettivi che noi diamo all'azienda stessa, ma di natura esclusivamente organizzativa e gestionale, che peraltro sono previsti dalla normativa regionale, in linea con gli assetti organizzativi di altre Regioni - per esempio, la Lombardia - dotate di centrali del 118 cosiddette "laiche", gestite da personale non sanitario. Questa non è però la scelta che noi vorremmo fare nel futuro, ma è per dire che sul territorio si trovano le scelte organizzative più disparate.

Come è previsto di risolvere il problema? Come dicevo, contemporaneamente alla questione della riorganizzazione, noi abbiamo cercato di dare una profonda ristrutturazione al sistema dell'emergenza-urgenza, proprio sulla base delle considerazioni che erano state portate avanti da chi ci aveva manifestato, soprattutto in Commissione, tutta una serie di criticità. Ricordo che dal 1° novembre è stato ripristinato il profilo orario articolato in turni di dodici ore: abbiamo cercato di farlo sperimentare per sei mesi, per vedere se effettivamente le problematiche che qualcuno aveva sollevato, riferite ai turni di otto ore, erano effettivamente fondate. Dalle prime verifiche, questo sta dando buoni risultati. Contemporaneamente, si sta dando attuazione al nuovo atto aziendale, che ha previsto la struttura semplice di emergenza territoriale incardinata al di sotto della struttura complessa del MCUA. Ciò ha già consentito di far gestire agli infermieri delle sue strutture i turni sia di Morgex che di Châtillon. Per coprire i turni infermieristici dell'emergenza sul territorio di Aosta, si sta provvedendo al trasferimento delle risorse necessarie, dalla struttura complessa di anestesia e rianimazione a quella della MCUA, sempre come riorganizzazione. A regime si arriverà a far gestire la totalità delle emergenze territoriali a risorse infermieristiche, che credo sia l'obiettivo che si rileva dalle sue premesse e dalle sue domande.

Eravamo in una fase di riorganizzazione - lo ricordo - con il responsabile che ha abbandonato il dipartimento alla vigilia di Ferragosto, quindi in un periodo di popolazione fluttuante che accede al pronto soccorso, per cui mi sento di ringraziare veramente il personale che ha gestito quel dipartimento, anche in emergenza e in fase transitoria con delle reggenze, e tutte le persone che oggi si stanno prodigando per risolvere anche dei problemi di sostituzione di personale che, magari per gravidanza piuttosto che per altre giuste cause di assenza dal lavoro, hanno creato dei vuoti di persone che poi ritorneranno, ma che fanno parte anche loro dell'organizzazione.

Dicevo che a regime noi faremo gestire la totalità dell'emergenza territoriale alle risorse infermieristiche in capo alla struttura complessa del pronto soccorso, della MCUA e dell'emergenza territoriale, riorganizzando anche l'elisoccorso.

Tale fase di transizione terminerà con il mese di aprile: così ci diamo anche dei tempi, perché abbiamo anche la fase di monitoraggio dell'atto che avevamo preso come impegno in V Commissione. Al termine di questo periodo di assestamento che è stato graduale, vista anche la delicatezza del settore e la complessità degli aspetti organizzativi, sarà possibile, in considerazione dell'adeguamento degli organici infermieristici - perché stiamo seguendo anche la questione delle assunzioni nel PAL (Politiche Attive per il Lavoro) - procedere alla riorganizzazione della centrale operativa del 118, inserendo per ogni turno due infermieri e un solo operatore. Questo è il disegno che noi abbiamo.

Va detto che a oggi il personale OTS formato per svolgere questo processo di triage telefonico, che lei ricorda nelle premesse, ha dimostrato buona predisposizione alla funzione con risultati più che soddisfacenti - questo ci sentiamo di dirlo, perché sono poi sempre delle persone, anche nelle piccole polemiche o nelle diatribe interne - garantendo la sicurezza e la buona risposta complessiva del sistema emergenza-urgenza, che è quello che ci compete e soprattutto è nei nostri obiettivi.

Infine, per quanto attiene al sistema di triage telefonico, che lei cita nelle premesse, questo ha dato fino a oggi ottimi risultati. Ciò non toglie che abbiamo chiesto, sulla base del monitoraggio, anche di valutare altre opportunità, sempre da un punto di vista tecnico-operativo, sia di integrazione del sistema attuale che di un'eventuale valutazione alternativa. Questo lo diciamo perché, anche spesso grazie alle segnalazioni, è giusto che ci sia un monitoraggio, modificando o eventualmente integrando delle questioni che possono essere migliorate.

Dalle ore 12:04 assume la presidenza il presidente Rosset.

Rosset (Presidente) - Ha chiesto la parola il collega Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - Ringrazio il collega Viérin. Abbiamo voluto ripresentare l'iniziativa proprio per aiutare, stimolare e pungolare, ma soprattutto per trovare delle soluzioni. Inutile girare attorno a una criticità che in questa legislatura abbiamo affrontato a più riprese insieme ad altri colleghi, anche quando lei, Assessore, era da questa parte dei banchi. Ricordo i toni pesanti e forti su questa problematica, quando si mettevano in evidenza le criticità e le responsabilità; lei prima ha fatto un passaggio sulle assicurazioni. È corretto che ognuno risponda per il proprio ruolo all'interno di un'azienda o di un'amministrazione, a maggior ragione se poi l'azienda, come in questo caso, è pubblica. Quindi, è positivo che la criticità sia stata presa in carico e soprattutto ci sia la volontà di trovare delle soluzioni. L'obiettivo da raggiungere entro aprile è che comunque il sanitario faccia il sanitario e che il tecnico faccia il tecnico. Penso non ci sia altro da aggiungere: a chacun son rôle. Così come all'interno di questo Assemblea chi legifera deve cercare di fare delle leggi che vadano in una certa direzione, mentre chi governa deve amministrare e realizzare i desiderata di questo Consiglio; purtroppo in questo periodo non è sempre ciò che avviene.