Oggetto del Consiglio n. 2590 del 7 febbraio 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2590/XIV - Interrogazione: "Autorizzazione dei lavori e delle rispettive spese per la ristrutturazione della Casa da Gioco di Saint-Vincent".
Rosset (Presidente) - Punto n. 5 all'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.
Rollandin (UV) - Il faut avant tout préciser que les dépenses liées aux travaux de restructuration de l'hôtel Billia et de la Maison de jeu sont de 89 millions 621 mille 200 euros pour les investissements capitalisés (je le souligne), somme qui figure dans les bilans de la société qui ont été approuvés par l'assemblée des actionnaires et transmis chaque année au Conseil régional, et 30 millions 545 mille 239 euros pour les autres investissements, qui concernent les frais liés aux investissements et, notamment, les frais supplémentaires de gestion, supportés par la société au cours de la réalisation des travaux et dérivant de la décision, prise en accord avec la Région, de garder les établissements ouverts pendant les travaux.
Par ailleurs, les chiffres figurant dans le plan de développement indiquent un ordre de grandeur, et ce, précisément parce que ce document ne contient pas des projets préliminaires, mais des lignes d'orientation dont la concrétisation a été gérée par la société Casino de la Vallée, désignée dans le plan de développement comme stazione appaltante, en vertu d'un mandat sans représentation que lui a été attribué par la Région.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Chatrian, ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - In pochi minuti è difficile fare una sintesi, dopo aver ascoltato attentamente le risposte del Presidente della Regione.
Noi abbiamo fatto questa iniziativa, perché avremmo auspicato di fare chiarezza. Abbiamo una società pubblica al cento per cento, c'era un amministratore unico e non c'era un consiglio d'amministrazione; sotto l'amministratore unico praticamente c'era una dirigenza, una governance di quattro, cinque o sei dirigenti, ma a monte c'è la proprietà. La domanda che abbiamo posto al Governo regionale è: chi ha autorizzato tutti questi lavori? Nelle specifiche e nei bilanci che in questi anni abbiamo attentamente non solo letto, ma studiato, abbiamo potuto notare comunque che i costi sono stati nettamente più alti rispetto alle stime che sono state accompagnatorie ai documenti approvati in questo Consiglio regionale nel 2009 e nel 2010, nel senso che la somma stimata era all'incirca 83 milioni di euro. Alla domanda puntuale, il Presidente della Regione ci risponde che 89 milioni di euro sono stati i lavori capitalizzati.
Usciamo dal tecnico e facciamo invece un esempio classico. Io ho una mia società, incarico un amministratore unico, perché io faccio anche altro, decido di ristrutturare la mia azienda, dal punto di vista edile in questo caso e gli do un mandato con una stima. Al termine dell'operazione - non parliamo di investimenti capitalizzati, ma invece dei totali investimenti - la domanda che noi avevamo posto dal punto di vista non tecnico ma politico era chi avesse autorizzato, dato che non c'è una deliberazione del Consiglio che autorizzava il trasferimento alla casa da gioco, la cui entità è determinata annualmente con la legge finanziaria, tenuto conto della programmazione finanziaria approvata dal Consiglio regionale. Non c'è stata! Non c'è una delibera di Giunta, non c'è un atto amministrativo che approvi tale investimento, non quello capitalizzato ma il totale investimento. Giustamente il Presidente ha diviso i due investimenti: 89 milioni di euro quello capitalizzato e 30,5 milioni di euro quello non capitalizzato, ma la somma porta a 120 milioni di euro.
La domanda che noi abbiamo posto era, se non c'è un documento, se non c'è una lettera, se non c'è nulla di tutto questo, chi ha permesso questo a livello di proprietà? Il Consiglio regionale, no; il Governo regionale, no. Chi ha autorizzato il signor Frigerio dal 2011 al 2014 a spendere 120 milioni 166 mila euro? Questo è un interrogativo troppo importante, perché il pomeriggio affronteremo comunque la questione casinò sulle criticità economiche e finanziarie, ma la domanda banale che i valdostani si stanno facendo in questo momento è questa: 80 milioni di euro era la stima, 83 milioni - ci dicono - è la somma per i lavori che sono stati eseguiti, ma i soldi spesi sono 120 milioni 166 mila euro.
Il Presidente ci ha detto che, in accordo con la proprietà, l'amministratore unico ha dato corso ad altri investimenti per tenere aperta la casa da gioco, ma io mi chiedo politicamente, dato che il pubblico di solito ragiona con degli atti amministrativi, chi ha dato l'autorizzazione per spendere 120 milioni di euro? Noi oggi ci troviamo con dei disegni di legge che al momento sono fermi in Giunta, perché non sono stati approvati da questo Governo regionale, con cui si richiederebbero 43 milioni di euro su delle cifre spese e quindi da contribuire come proprietà. Ma i conti della serva purtroppo non tornano. Dalla risposta che ci ha dato il Presidente poc'anzi, i dubbi aumentano perché alla fine qui non si capisce chi ha autorizzato il signor Frigerio, di conseguenza la dirigenza della casa da gioco, a spendere questi 120 milioni di euro, quando nessuno - così sembra - ha autorizzato l'allora amministratore unico della società. Termino chiedendo in quale società una proprietà lascia la delega in bianco all'amministratore di spendere, poi qualcuno ripianerà comunque i debiti. La legge n. 49 del 2009 recita un passaggio molto importante: la Regione può intervenire per il finanziamento degli investimenti. Ma per quel "può intervenire" io penso che a monte ci debba essere un documento, che certifichi che qualcuno ha autorizzato i 120 milioni di euro.