Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2584 del 7 febbraio 2017 - Resoconto

OBJET N° 2584/XIV - Communications du Président de la Région.

Rosset (Presidente) - Punto n. 2 all'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il consigliere Bertschy, ne ha facoltà.

Bertschy (UVP) - Intervengo, Presidente, rivolgendomi a lei nelle sue funzioni di Prefetto. Ieri sera ho partecipato a Donnas a una serata sull'accoglienza dei migranti. Una serata molto affollata durante la quale - come sempre in questi casi - si assumono le posizioni più diverse, ma dove comunque si può percepire una preoccupazione e soprattutto una mancanza di conoscenza di tutta una serie di questioni che sono intorno al progetto di accoglienza dei migranti.

Io credo che sia necessario, signor Prefetto, in questo caso ricercare un punto d'incontro e trovare il sistema, insieme al Consiglio permanente degli enti locali, per raggiungere la popolazione con l'informazione e per evitare di andare avanti in questa maniera, con questa tipologia di accoglienza che crea anche una difficoltà e un'immagine della popolazione valdostana che, a mio avviso, non è quella giusta. Anche ieri sera alla fine è apparso chiaro che nessuno non vuole fare la sua parte in questo fenomeno sociale di grande importanza, però c'è bisogno di trovare la misura giusta e i progetti giusti. Ci sono forze politiche che si stanno esprimendo sul progetto d'accoglienza e dobbiamo evitare nel prossimo futuro di lasciare tutto a un bando, che tra l'altro nessuno di noi ha potuto discutere, che ha messo in disponibilità 19 milioni di euro, che ha creato degli appalti e che ha lasciato sole le singole amministrazioni nella gestione di questo tipo di situazioni. Credo che con una buona informazione la popolazione valdostana saprà dare le sue risposte, ma soprattutto con le misure giuste non metteremo in difficoltà le comunità e le comunità più piccole.

La invito, come credo stia succedendo, ad aprire un tavolo di discussione definitivo, ma soprattutto a dare spiegazioni alla popolazione con trasparenza: quello che sta dietro alla misura di questi appalti; la necessità di far sì che, se le strutture vuote oggi ci sono, soprattutto quelle alberghiere, possano trovare una loro occupazione per lo sviluppo turistico e non invece per una messa in rendita per altri tipi di attività.

Ieri sera ho portato a casa una sensazione di difficoltà. Ho preferito non intervenire, perché non mi sembrava il caso di creare ulteriori filoni politici in una questione che invece ha una natura prima di tutto umana. Però dobbiamo fare in modo di non trovarci in situazioni come queste, con la popolazione allertata, preoccupata, che non conosce e che non ha la trasparenza giusta per seguire quello che sta accadendo. C'era veramente tanta gente ieri sera a Donnas, e la stessa cosa mi pare sia successa a Champorcher e a Saint-Vincent. Io credo che sia necessario su questo un impegno maggiore proprio nei confronti della popolazione, per la chiarezza che ci deve essere rispetto a un tema delicato come questo.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Roscio, ne ha facoltà.

Roscio (ALPE) - A nome del gruppo ALPE, solo per ricordare che non è la prima occasione nella quale affrontiamo questo tema delicato. Giusto per rilevare l'importanza che gli diamo, già in occasione del bando di cui si parlava in precedenza, nel mese di ottobre il nostro gruppo aveva portato all'attenzione di questo Consiglio una risoluzione, con cui si chiedeva già allora un impegno, viste le carenze del bando per l'accoglienza dei migranti, in quanto non prevedeva, a nostro avviso, un sufficiente coinvolgimento degli enti locali, cosa che invece per noi era necessario perseguire. Si chiedeva di rivedere il bando di gara - leggo testualmente - "subordinandolo a una preventiva intesa con il CPEL, finalizzata a individuare opportune misure condivise per gestire al meglio l'arrivo dei migranti sul territorio valdostano, limitandone gli eventuali impatti negativi". Purtroppo, quella risoluzione non era stata approvata da questo Consiglio. Ben venga che oggi si torni a rivedere la questione e soprattutto che emerga una volontà di prendersi carico di questo problema, perché sta veramente assumendo dei toni e una qualche strumentalizzazione, che sicuramente non va nella direzione di accogliere al meglio i migranti e nemmeno di rispondere alle esigenze dei cittadini valdostani.

Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) - Le thème qui a été souligné est à la une et on a fait différentes rencontres avec le CPEL. Je veux rappeler qu'au niveau national, comme vous le savez, il y a une série de considérations qui devraient amener, par rapport à ce qui se passe aujourd'hui, à une différente répartition aux Régions et, conséquemment, aux Communes.

Je crois que le débat qui est en cours mérite toute l'attention, afin de donner une information correcte. Dernièrement on avait prévu qu'il y ait, avec les avis, la disponibilité et qu'il y ait aussi, avant leur arrivée dans les différentes communes, l'accord et l'information de la Commune elle-même, ce qui s'est passé et qui a engendré le débat auquel vous vous référiez tout à l'heure.

Je crois que sur ce thème il y aura d'ici peu des rencontres spécifiques, pour éclaircir le rôle de la Commune et le rôle des différentes associations ou coopératives qui ont la possibilité d'accueillir des migrants dans les communes. Je crois que c'est un thème délicat, qui doit être abordé avec la compétence nécessaire et en donnant la préférence à un débat sur comment accueillir les migrants dans les communes de hautes montagnes, plutôt que dans les autres, dans quelles conditions et comment aborder la question dans son complexe. Étant donné que la répartition tient compte de la nécessité de prévoir une présence un peu dans toutes les communes, de la plus petite à la plus grande, il doit y avoir des règles, afin que la population puisse comprendre et ne pas avoir de réactions qui ne sont pas liées à l'accueil, mais à des difficultés relatives à des incompréhensions.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Roscio, ne ha facoltà.

Roscio (ALPE) - Per ribadire un concetto che avevamo già espresso. Si rischia di ripetere in Valle d'Aosta quello che è già successo a livello nazionale e che vorremmo evitare, cioè limitare la questione a delle trattative tra privati. Perché alla fine tutto si risolve in questo, nel senso che chi vince il bando e chi invece ha dei posti da locare si mettono d'accordo e fanno una semplice informazione ai Comuni, i quali prendono atto e se la devono sbrogliare. Non vorremmo che si replicasse questo, perché ci sembra che si stia andando in questa direzione, con tutte le conseguenze che ne potranno derivare.