Oggetto del Consiglio n. 2553 del 11 gennaio 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2553/XIV - Ritiro della risoluzione: "Cessazione dell'attività della Commissione speciale per le riforme istituzionali".
Rosset (Presidente) - Punto n. 25.02 dell'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il Consigliere Bertin; ne ha facoltà.
Bertin (ALPE) - Questa risoluzione riguarda la cessazione dei lavori della Commissione speciale istituita qualche tempo fa; considerata l'ora e gli avvenimenti della giornata, visto che alla fine possiamo tranquillamente aspettare ancora dieci giorni, la ritiriamo e la ripresentiamo per il prossimo Consiglio.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Restano; ne ha facoltà.
Restano (PNV) - Prendo atto del ritiro della risoluzione.
Voglio però comunicare al Consiglio che, a seguito dei lavori svolti in questo periodo dalla Commissione, quindi: l'acquisizione degli atti delle Commissioni speciali che ci hanno preceduto, quelle presiedute dal professor Louvin, da Roberto Nicco, dalla I Commissione che ha lavorato sul tema con il Presidente Milanesio, e poi, vista l'istituzione nel 2006 della Convenzione per l'autonomia presieduta da Piero Ferraris, fatte le audizioni ieri dei due Presidenti, del Consiglio e della Giunta, sentite le riflessioni dei commissari e dei colleghi presenti in audizione, in qualità di Presidente ho fatto a mia volta le mie riflessioni legate a quanto fino ad oggi ho potuto acquisire. Ieri sera ho predisposto una nota direi politica, di riflessione, che oggi ho inviato alla segreteria della Commissione ed indirizzata al Presidente del Consiglio, al Presidente della Giunta, ai Capigruppo e ai componenti della Commissione speciale. La vorrei leggere molto rapidamente per lanciare questa riflessione, affinché prima della prossima risoluzione tutti insieme si possa valutare il da farsi.
"Ieri, 10 gennaio 2017, la Commissione speciale che presiedo si è riunita per audire i Presidenti della Giunta e del Consiglio regionale in merito lavori della Commissione in parola. Sentite le dichiarazioni attendiste dei Presidenti in merito alla riforma degli Statuti di autonomia, e preso atto degli approfondimenti intervenuti durante la campagna referendaria nazionale, appare evidente che, a livello politico e dell'opinione pubblica italiana, lo scenario che viviamo non è particolarmente favorevole in questo momento alle Autonomie speciali. In qualità di Presidente della Commissione speciale mi sento obbligato a precisare quanto già a conoscenza di tutti, ovvero che il nostro Statuto di autonomia, pur nella sua validità, sia datato e figlio di contesti di varia natura sempre meno attuali e poco corrispondenti alla mutata situazione politica nazionale. Gli Statuti di autonomia delle Regioni speciali, pertanto, necessitano di un adeguamento che le riporti al passo con i tempi, salvaguardando le radici e le origini che li hanno generati. La nuova proposta di riforma costituzionale che dovrà essere ridiscussa dal Governo nazionale deve trovare le Regioni a Statuto speciale pronte a difendere le proprie prerogative e i propri diritti, confermando la validità del principio di autonomia che non deve essere visto come un privilegio, ma che deve essere, al contrario, da esempio per tutte le Regioni a Statuto ordinario. Affrontare perciò la riscrittura del nostro Statuto di autonomia ci permetterebbe di presentarci al confronto con lo Stato con idee chiare, anche in tema di autonomia finanziaria: argomento spinoso, ma fondamentale per il mantenimento di un'autonoma capacità gestionale, finanziaria, politica e amministrativa. Pertanto mi chiedo e vi chiedo, colleghi Consiglieri, se esista la volontà politica di affrontare in tempi brevi questi argomenti così importanti per il futuro della Valle d'Aosta, perché nel caso non ci fosse questa volontà politica chiara e dichiarata, verrebbe meno da parte mia ogni disponibilità a proseguire nei lavori della Commissione speciale, sia come membro di Commissione che come Presidente. La chiarezza su questo tema così importante come l'autonomia impone una risposta urgente, che non può essere data solo nelle stanze della politica, ma che deve essere portata a conoscenza di tutta l'opinione pubblica e di tutta la comunità valdostana. Resto perciò in attesa di questa risposta urgente dirimente rispetto al mio impegno futuro". Vi ringrazio.
Presidente - Con tale intervento si concludono i lavori di questo Consiglio. Buona serata a tutti. Chiedo scusa, ha chiesto la parola il Consigliere Bertin; ne ha facoltà.
Bertin (ALPE) - A questo punto si può anche andare, tanto l'argomento verrà ripreso il prossimo Consiglio. Prendiamo atto della lettera del Presidente della Commissione speciale. Certo che il valore di queste Commissioni, in seguito al referendum, non ha un particolare significato, ma affronteremo la questione la prossima volta. Era per chiudere i lavori della Commissione, ma affronteremo la problematica nel prossimo Consiglio, quando verrà ripresentata la risoluzione.
Il Consiglio prende atto del ritiro.
Presidente - La ringrazio. Buona serata a tutti.
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L'adunanza termina alle ore 20:06.