Oggetto del Consiglio n. 2539 del 11 gennaio 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2539/XIV - Interpellanza: "Accordo per l'insediamento di società nell'area ex Tecdis di Châtillon".
Rosset (Presidente) - Punto n. 14 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il collega Chatrian, ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - Qualche mese fa abbiamo chiesto informazioni al Governo regionale, al collega Donzel, sulla situazione di uno stabilimento importante nella Media Valle, stabilimento che ormai da 12 anni non è più sfruttato, utilizzato; è un'area ritenuta strategica dal punto di vista logistico, ma anche dal punto di vista di impatto urbanistico e di disponibilità legata ad un fabbricato che sì ha avuto in questi 12 anni un non utilizzo, ma che ha grandi potenzialità. Con il collega vogliamo tornare su questo argomento perché ci interessa conoscere, sapere cosa l'Assessorato sta facendo, ma soprattutto ci interessa sapere come si sta muovendo Vallée d'Aoste Structure. Più volte in quest'aula abbiamo cercato di sollecitare, tramite il Governo regionale, questa importante società al 100 percento pubblica; abbiamo cercato di sollecitare che questa società cerchi di essere al passo con i tempi, ma soprattutto che cerchi di dare delle risposte puntuali se dall'altra parte del campo ci sono imprenditori interessati all'utilizzo di questo fabbricato di proprietà pubblica. Il ragionamento principale è, vista la situazione - lo dicevo questa mattina quando abbiamo affrontato un altro tema - di fame di lavoro, di occupazione che c'è in Valle d'Aosta, non sprechiamo nessun tipo di iniziativa, volontà se ci sono artigiani, imprenditori, magari imprenditori che si fanno aiutare da altri imprenditori, nazionali o internazionali, e che hanno voglia di investire in Valle d'Aosta e in questo caso a Châtillon.
Apro una parentesi importante, secondo il nostro gruppo: in questi anni l'Assessorato, la politica o la società in house Vallée d'Aoste Structure ha cercato di dare delle risposte nei due siti principali: quelli di Pont-Saint-Martin e di Aosta. Quello di Pont-Saint-Martin - e mi prendo la responsabilità di quello che dico - mi sembra abbia avuto delle risposte che vanno in una direzione positiva; Aosta tribola ancora un po' come pépinière per diversi ragioni, per diversi motivi probabilmente legati alla progettualità, alla progettazione in essere, legati anche ad un layout messo in campo diversi anni fa e forse anche su questo è cambiato l'approccio. Châtillon, questo importante sito, è stato un po' messo da parte; questa è un po' la sensazione che abbiamo avuto in questi anni. La domanda che poniamo all'Assessore Donzel è per sapere se sia stato concluso l'accordo con la società di cui in premessa; in caso affermativo, cosa prevede tale accordo, quale sia il valore dell'investimento, le ricadute occupazionali; sennò quando si potrà giungere ad un accordo tenendo ben saldo un principio - come noi pensiamo come gruppo -: l'operatività della nostra società in house, la tempestività della nostra società in house e non perdere delle occasioni, se ci sono, non è il momento di perdere nessuna occasione, valutiamolo, ma soprattutto è il momento di creare quelle condizioni importanti.
Faccio ancora una considerazione, anche se non è stata inserita nell'interpellanza, ma gradirei, se ci sono le condizioni da parte dell'Assessore, ci fosse una risposta su questa domanda: se l'Assessorato sta valutando anche altre forme di investimento. L'avevamo detto durante la finanziaria, l'avevamo detto con il collega Donzel anche durante il dibattito quando abbiamo affrontato il bilancio 2015 di Vallée d'Aoste Structure, se si sta mettendo in atto anche all'interno dell'Assessorato e della società la possibilità che i potenziali imprenditori possano investire loro direttamente sulle proprietà pubbliche, a fronte di un rientro dell'affitto dovuto al fatto che uno fa ad hoc certi investimenti, uno mette in campo delle proprie risorse finalizzate al suo progetto, al suo business plan, al suo layout, magari possiamo essere più rapidi spendendo meno, spendendo meglio; l'imprenditore è contento di aver messo in campo le proprie risorse, dall'altra parte non sottovalutiamo la ricaduta occupazionale perché questi elementi in un'ottica di visione generale vanno comunque messi uno dopo l'altro, ma tutti hanno una loro grande importanza.
Ascolteremo attentamente le risposte dell'Assessore.
Dalle ore 11:09 assume la presidenza il Vicepresidente Farcoz.
Farcoz (Président) - Pour la réponse, la parole à l'Assesseur Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Intanto grazie collega per aver correttamente inserito questo ragionamento sull'area di Châtillon, sulla Tecdis in un quadro più generale. Condivido le sue premesse e condivido che quel sito sia assolutamente strategico e meriti la massima attenzione. Il fatto che siano stati fatti specifici investimenti sulle grandi aree di Aosta e Pont-Saint-Martin è semplicemente legato al fatto che si trattava di aree che venivano dismesse da importanti stabilimenti siderurgici e c'erano ovviamente dei finanziamenti importanti anche a livello europeo, che sono stati giocati su quei siti. Non dobbiamo però perdere di vista lo sviluppo complessivo della Regione, che è un po' lo sforzo che stiamo facendo proprio alla luce del fatto che le risposte che una volta dava l'amministrazione pubblica attraverso il sostegno all'occupazione, attraverso la creazione di posti pubblici, o parapubblici, il venir meno di questo tipo di sistema, proprio un modello di sviluppo che sta cambiando, ci ha trovati a lavorare intensamente su un'idea in cui lo sviluppo industriale, non più quello del passato ma molto più attento all'ambiente e sostenibile, potesse essere una risposta e non inventandoci un modello per conto nostro, ma andando a guardare quello che, per esempio, è un modello sudtirolese, che in questi anni ha dimostrato che, anche in periodi di crisi, si può vedere anche un pezzo industriale a supporto di una Regione, a sviluppo principalmente turistico, come uno degli elementi che può permettere di rispondere meglio ai momenti di crisi, sapendo che comunque ci confronteremo ogni giorno con imprese che possono entrare in difficoltà, altre che aprono, che nascono ma accettando questa dinamica del mercato.
Per venire alla questione in essere, sullo stabilimento Tecdis che da subito avevo preso a cuore andando sul terreno, rendendoci conto di quella che era la realtà, che ci ha fatto capire i motivi per cui, come dice lei, da più di dieci anni lo stabilimento non è oggetto di interesse, perché è uno stabilimento molto rigido strutturalmente, che era stato fatto su misura per uno specifico tipo di produzione, quindi o si riusciva subito a far ripartire una situazione analoga, altrimenti andare ad intervenire con altri tipi di produzione comporta comunque degli interventi non marginali. Qui vengo all'attenzione che lei ha posto sul fatto, non presente nella domanda, a cui sento di dover assolutamente rispondere, del ruolo che gioca VdA Structure. Io penso che la società abbia capito l'impostazione data dal Governo regionale della necessità di un maggiore dinamismo, di un approccio diverso alla soluzione dei problemi. Rispetto alle tempistiche, sono stati fatti dei grossi sforzi che vanno riconosciuti a VdA Structure, ma ovviamente ci sono ancora dei ritardi, delle tempistiche di cui io non è che vado entusiasta e ogni giorno sollecito. A giustificazione di questo però vorrei ricordare che c'è stata una grande operazione giocata all'interno di VdA Structure, che è quella del trasferimento di tutti quei beni: una partita non indifferente a fronte del mantenimento dello stesso personale. Questo non vada ad essere preso come una giustificazione del "non faccio una cosa perché non ho altro da fare", però implica che, nel momento in cui ti chiedo di accelerare e di muoverti in modo diverso, bisogna tenere conto anche dello scenario in cui questo è accaduto. Quest'azione che abbiamo fatto a 360 gradi sulla Valle ha attirato l'attenzione anche sull'ex Tecdis, tant'è che una serie di imprenditori ha deciso di visitare personalmente il sito, alcuni si sono resi conto che, relativamente alle loro attività, era un sito veramente imponente che richiedeva interventi notevoli prima di poter essere utilizzato; altri invece hanno cominciato a riflettere sul possibile utilizzo di questo sito.
Ad oggi presso VdA Structure quindi non è ancora partita una vera e propria procedura di insediamento che si attiva attraverso la delibera regionale, che prevede la domanda presso i nostri uffici, c'è una manifestazione di interesse che ovviamente va perfezionata, come vuole la delibera: devono essere chiari quali sono eventualmente gli interventi che devono essere fatti da parte del soggetto VdA Structure, deve essere in qualche modo esplicitato un ipotetico canone d'affitto, perché non andiamo a fare una domanda di insediamento che poi si trasforma in un nulla di fatto. Se noi autorizziamo VdA Structure a fare l'insediamento, poi però non si trova l'accordo sul contratto d'affitto, torniamo di nuovo indietro come in passato avveniva attraverso la doppia procedura: la pre-domanda di insediamento, poi la domanda definitiva di insediamento, poi dopo otto mesi si diceva che non c'erano le condizioni. Ecco perché c'è una fase di "trattativa" che non è segreta, ma che deve mettere in conto le esigenze, anche perché sulle ipotesi che io le confermo sono sempre prese in considerazione...alcuni interventi fatti direttamente da VdA Structure potrebbero essere decurtati eventualmente da affitti, questi ragionamenti sono tutti presi in considerazione ma bisogna valutare che questi affitti, pur essendo tarati al minimo e rispondendo alla regola del mercato, alle volte sono molto distanti dalle cifre di investimento, anche lì non si può dire che per 20 anni la società non paga più l'affitto, perché tale è l'investimento che viene fatto dalla società stessa; è molto delicato questo passaggio, ma sicuramente viene preso in considerazione.
La cosa che posso dire è che un sito che per 10 anni era finito quasi in un buco nero sta suscitando dell'attenzione e lo sforzo che stiamo facendo di non agire individualmente, di non lasciare l'Assessorato da una parte, VdA Structure da sola, ma di collaborare tra tutti i soggetti, di essere aperti anche alla collaborazione con le istituzioni locali, tant'è che addirittura, su sollecitazione dell'Amministrazione comunale, e devo ringraziare il Sindaco per l'attenzione che sta dando al tema...siamo andati sul sito, ci sono state anche delle segnalazioni da parte di alcuni Consiglieri regionali, che io ringrazio, che mi hanno invitato ad ascoltare questi imprenditori. Il giorno dopo essere stati contattati siamo sul sito a permettere agli imprenditori di farsi una valutazione. Paradossalmente quindi in questo momento c'è un'attenzione sul sito, è stata anche esplicitata in modo aperto da qualche imprenditore; naturalmente aspettiamo dei veri e propri business plan, che abbiamo chiesto, per poter dire se ci sono le condizioni di arrivare ad un accordo. Mi sembra di poter dire che gli imprenditori, ma siamo sempre in una situazione molto delicata, si siano presi un impegno in tempi stretti di redigere dei business plan e quindi vedremo se effettivamente questi business plan sono solo dei sogni, o se concretamente prevedono quelle condizioni che io in questi anni ho cercato di dire, per cui non può più essere fatto un investimento alla cieca da parte della Regione se non c'è un investimento molto forte da parte dell'imprenditore che si traduce naturalmente anche in un'attenzione rivolta all'occupazione, in particolare all'occupazione nel nostro territorio. Ci tengo molto al territorio di Châtillon perché lo sforzo che abbiamo fatto anche di lavorare a 360 gradi rispetto allo sviluppo della professionalità, di collegare - quel lavoro che sta facendo anche l'Istruzione - alternanza scuola/lavoro in un contesto dove ci sono delle scuole professionali molto performanti...sarebbe molto interessante che ripartisse un'attività imprenditoriale e che si potesse creare quel collegamento, di nuovo quel motore positivo tra, da una parte, investimenti che sono fatti per creare professionalità tra i giovani, dall'altra, la possibilità di vedere ripartire questo stabilimento. L'unica cosa che non posso darle è la certezza dei tempi, ma io penso di poter dire in modo ragionevole che prima della primavera, quindi, entro la fine dell'inverno, dovrebbero arrivare questi business plan e quindi essere in grado di dire se questo lavoro che stiamo facendo nel 2017 si concretizza nell'insediamento auspicato.
Président - Pour la réplique, la parole au collègue Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Abbiamo ascoltato attentamente le risposte che ci ha fornito il collega Donzel. Parliamoci chiaro su questo importante dossier, com'è stato detto oggi in Consiglio: il momento è capitale, perché forse per la prima volta dopo 10-11 anni c'è un reale interessamento di questo involucro così importante che era stato fatto su misura per una determinata azienda, quindi conosciamo perfettamente la difficoltà per una potenziale ristrutturazione. Qui mi vorrei soffermare, mettendo in evidenza due concetti: noi non vogliamo entrare nel discorso gestionale, nel discorso valutativo anche di Vallée d'Aoste Structure e io penso neanche lei: abbiamo tutti un altro ruolo, ma quello che noi vorremmo mettere in evidenza al Governo regionale tutto...io capisco che Vallée d'Aoste Structure in questo momento sia un po' ingolfata come società, anche a seguito di quella scelta di conferire tutti i beni dell'agricoltura a tale società, però è il momento dove se ci sono degli interessamenti strutturati, se ci sono degli interessamenti dalle istituzioni varie - lo diceva lei - anche dal territorio locale; se ci sono tutte queste condizioni che vanno in una certa direzione, questa società deve essere più efficiente, deve essere più rapida. Non possiamo permettere che i vertici di questa società ci mettano settimane per rispondere all'esigenza primaria: iniziare un percorso; poi, come dice lei, bisognerà valutare i business plan, bisognerà entrare nel merito, capire se l'imprenditore ha voglia di investire, creare le condizioni di poter investire e poi eventualmente rientrare su un discorso di affitto. Ci sono diverse soluzioni, ma sono sempre le stesse. Dipende se la macchina amministrativa, in questo caso Vallée d'Aoste Structure, è efficiente ed efficace. Quello che vorremmo con questa iniziativa è mettere in evidenza e sollecitare, pungolare, stimolare l'Assessore competente, è che stia con il fiato sul collo alla società Vallée d'Aoste Structure; che se ci sono domande, ci devono essere delle risposte; che se ci sono e-mail, ci devono essere delle risposte; che se ci sono delle sollecitazioni, a maggior ragione se abbiamo diversi imprenditori che hanno voglia di investire su questo fabbricato di proprietà, io penso che dobbiamo essere rapidi mettendo dei paletti, valutando attentamente le soluzioni, le proposte, le governance e i progetti che vengono messi in campo. In questo momento la società è lenta, i tempi sono lenti, la rapidità non esiste, le risposte purtroppo ci mettono settimane prima di arrivare ad un termine: questa macchina non è performante, Assessore Donzel, glielo dico francamente. L'obiettivo di questa iniziativa è andare in quella direzione. Non vogliamo entrare nel discorso gestionale perché non è nostro compito, non vogliamo entrare nelle valutazioni che saranno fatte nelle prossime settimane, c'è però un modus operandi che deve essere più veloce, più rapido, più performante, perché poi non vorremmo - e questo è il dato politico - che gli imprenditori interessati a questa zona così importante scelgano altre Regioni italiane o, peggio ancora, magari altre Nazioni perché la nostra società in house si sta occupando di altre cose e non può rispondere a delle esigenze, soprattutto a delle proposte che vengono fatte. Le assicuro che quella zona io la conosco bene, è affamata di posti di lavoro più di altri su questo settore, lei lo sa. Come le dicevo prima, per aiuti comunitari probabilmente si è investito di più nella pépinière di Aosta e nella pépinière di Pont-Saint-Martin, ma la Media Valle in questo momento è orfana per quanto riguarda le zone industriali. Abbiamo un potenziale enorme poco sfruttato, quindi chiedo proprio a lei, in quanto incaricato politicamente, di mettere fiato sul collo alla società perché ad oggi questa società non sta dando il meglio di sé per poter creare le condizioni a chi vuole investire, a chi vuole mettere del proprio denaro e fare imprenditorialità, imprenditoria e, di conseguenza, creare posti di lavoro di cui abbiamo bisogno.