Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2344 del 21 settembre 2016 - Resoconto

OGGETTO N. 2344/XIV - Relazione ai sensi dell'articolo 4, comma 2, della legge regionale 18 giugno 2004, n. 10 recante: "Interventi per il patrimonio immobiliare regionale destinato ad attività produttive e commerciali".

Rosset (Presidente) - Punto n. 32 dell'ordine del giorno. Ha chiesto la parola l'Assessore Donzel, ne ha facoltà.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Con un certo anticipo ho distribuito a tutti i Capigruppo, chiedendo loro ovviamente di fornire la documentazione ai colleghi dei gruppi, la relazione dell'attività, perché la complessità del tema giustamente richiedeva ampio tempo per riflettere sul documento stesso. Non ripresenterò quindi qui in aula in dettaglio un documento molto articolato, ma mi limiterò a segnalare alcuni aspetti che io ritengo rilevanti per cogliere il significato di una relazione così importante.

Consentitemi una premessa di carattere politico. Ieri, mentre mi recavo in viaggio per un incontro di lavoro a Milano, ascoltavo la radio sul canale uno con degli interventi di importanti di autorevoli commentatori e giornalisti valdostani e sono rimasto molto amareggiato da sentire alcune considerazioni che di primo acchito potevano sembrarmi superficiali, ma poi invece esprimevano una certa convinzione rispetto al fatto che si discuteva - e poi capirete il nesso con la relazione - rispetto alle commemorazioni a breve del centenario della Cogne. Il commentatore ha detto: "non ce ne sarà un secondo e sicuramente quell'industria stona vicino alla città". Ho sentito una serie di considerazioni, che mi hanno riportato agli anni Ottanta, quando giustamente allora si lavorava in un'ottica di terziarizzazione della città. La mia premessa politica è: se in Valle d'Aosta continuiamo a portare in campo discorsi di trent'anni fa, quando c'era una certa idea di industria, una certa idea di sviluppo industriale, è certo che diventerà difficile leggere relazioni come questa: risulteranno pressoché incomprensibili. Se invece siamo convinti dell'atto di sviluppo industriale che abbiamo sottoscritto, con l'idea di un'industria sempre più vicina alla green economy, sempre più legata ad uno sviluppo territoriale complessivo e si veda parte integrante delle iniziative che facciamo nel settore turistico legato all'agricoltura, forse riusciamo a capire lo sforzo che si fa con le attività di "VdA Structure". Questo lo dico perché naturalmente nel merito ci sono delle azioni che vanno in una direzione. Io quindi sono convinto che questo sforzo che stiamo facendo con questo tipo di società è assolutamente indirizzato a sviluppo forte della Valle d'Aosta per quella che noi immaginiamo per il futuro.

Fatta questa premessa, alcuni dati sono indispensabili: il primo è che a tutt'oggi la società si presenta con un bilancio che è fortemente migliorativo rispetto all'anno precedente, che però perde ancora 1,7 milioni di euro: una cifra molto importante. Una cifra molto importante, però vorrei paragonarla a quella del 2011, dove si perdevano 3,25 milioni di euro. All'inizio quasi della crisi economica quindi perdevamo il doppio di quello che stiamo perdendo adesso, per cui uno sforzo enorme è stato fatto: uno sforzo teso, da una parte, a migliorare i conti della società, dall'altra, si è inciso anche, per esempio, sul personale in maniera non indifferente. Si sono ridotti di molto i costi del personale, quindi ci sarebbe da esprimere una certa soddisfazione di fronte a questi numeri, che comunque segnalano un trend migliorativo. Se qualcuno mi chiede se sono soddisfatto di questi conti, io dico di no, che c'è molto da lavorare, c'è molto da fare in questo settore.

Nella relazione avete potuto vedere che con trasparenza si dice che c'è qualche preoccupazione sui risultati 2016. Questo anche va chiarito: non è in relazione alla situazione fotografata della società, di cui ho parlato, dal 2011 ad oggi, è stata fatta nel frattempo un'importante operazione. Come l'operazione iniziale di VdA Structure è stato un salvataggio dell'industria in un momento di estrema difficoltà, quello che si è venuto a creare dopo gli anni Ottanta, soprattutto nel settore dopo la crisi enorme dell'acciaio e di tante altre attività che sono andate in difficoltà, si è cercato di salvare la struttura industriale di questa regione, così si è intervenuti per salvare alcune realtà produttive del mondo cooperativistico agricolo, conferendo a VdA Structure queste proprietà. È chiaro che in questa fase di passaggio ci sono degli oneri e dei costi che sicuramente incideranno. Questo quindi per dire che quando si fa riferimento ad una possibilità di un trend non in linea con il passato per il 2016, cosa non contenuta per ora nella relazione ma correttamente annunciata, si fa riferimento agli oneri di un'operazione di salvataggio in un mondo estremamente importante per noi, che è il mondo della produzione agricola, quindi uno sforzo importante che si va a fare anche in quella direzione.

Una considerazione non superficiale che vorrei fare anche è che, quando faccio riferimento allo sforzo che stiamo facendo in questi settori, faccio riferimento ad un modello di sviluppo che non è che ci siamo inventati noi: è esattamente il modello di sviluppo di Bolzano e Trento. Vorrei che qualcuno andasse a vedere cos'è successo a Trento nel 2013, quando dagli Stati Uniti hanno telefonato che chiudevano la Whirlpool; non è che hanno deciso di fare saune, circhi e campi da gioco, campi da golf nella vecchia Whirlpool, che occupava 470 dipendenti licenziati in tronco, si sono subito attivati in un'azione di reindustrializzazione dell'area, affidando questo alla Trentino Sviluppo. Non è quindi che agiamo fuori da un contesto in un'operazione, come qualcuno forse all'esterno di queste mura va dipingendo ai cittadini valdostani: stiamo facendo un'azione che ha una sua coerenza e una sua linearità nell'ambito di un'azione di sviluppo sinergico di tutti i settori, anche nelle aree di montagna. Un'operazione importante che ritengo di dover rilevare è l'azione che è stata fatta anche riferendosi al recupero dei crediti, che permette anche questa non soltanto di dimostrare che, lavorando insieme alle imprese, costruendo con loro dei percorsi di rientro, si recuperano risorse ma si va anche ad incidere sul bilancio della società, perché si va a ridurre il fondo di svalutazione storico e quindi si va ad incidere sul bilancio complessivo. Una considerazione poi va fatta rispetto a quanto incida questo tipo di attività, che consente comunque migliaia di occupati nelle aziende che insistono nelle proprietà regionali e che ovviamente portano con sé le ricadute IRPEF, le ricadute poi delle aziende che versano.

Due cose non sono state riportate nell'analisi di quello che si sta facendo e si farà...nel piano delle opere che è allegato, che mi sembra interessante anche per quello che è in essere e che si farà: i principali interventi previsti sugli immobili. Per quanto riguarda la colonna 2016, mancano degli importanti interventi, mi permetto di aggiungerli senza tema di smentita, ma ai commissari più attenti che vorranno potrò fornire la documentazione che quanto aggiungo qui a questo documento è comunque attinente al vero, perché è già contenuto nel PEA e nel POST che abbiamo discusso in passato, c'è 1 milione di investimenti sulla Cogne, a cui si aggiunge un corrispettivo analogo da parte dell'azienda, quindi ci sono 2 milioni di investimenti in essere che stanno per essere appaltati a brevissimo. Una piccola parte è stata fatta con la nuova portineria, ma adesso c'è la nuova fucina che deve partire e pensiamo che questa operazione possa essere appaltata entro la fine dell'anno. È quindi un intervento molto importante, perché significa che l'azienda sta modificando la sua struttura produttiva, andando su acciai sempre più performanti, un acciaio specializzato di alta qualità nel settore dell'aerospace, quindi con qualità ancora maggiore.

L'altro intervento di assoluta importanza che va rilevato è l'accordo con Engineering, che porta 2,5 milioni di euro di investimenti: il 48-49 percento di VdA Structure, il 51 a carico della stessa Engineering, di riqualificazione di parti dell'edificio che ci dicono che un'attività importante come quella dell'Engineering di Pont-Saint-Martin, che ha un significativo numero di occupati, continua ad investire nell'azienda e quindi ci dà delle garanzie per il futuro su quel territorio. Nella relazione poi avrete trovato una serie importante di iniziative, che guardano a sviluppare l'imprenditoria. Su quel settore vi segnalo che, in aggiunta a quanto contenuto, che qui non sto a riepilogare: Impresa in azione, la startup con il Piemonte, tante iniziative che promuovono una partenza di cose nuove, è che su quel fronte ci vuole un'ulteriore accelerazione ed è il bando che abbiamo approvato per una gestione ancora più dinamica delle pépinière, che sono un punto debole in questo momento. Va sicuramente rafforzata l'azione di semina affinché partano iniziative nuove.

Per concludere, voi trovate già nella relazione una nota sul programma di dismissioni; io mi permetto di non trattarlo oggi perché il tema è all'attenzione delle Commissioni II e IV, penso che lo discuteremo ancora in tali Commissioni, poi verrà portato in aula come documento a sé stante. Se qualcuno poi vorrà dei chiarimenti, li potrò fornire subito, però ritengo che, essendo l'iter in questo momento nelle commissioni, è una segnalazione che non mi sento di dover affrontare in questo momento. Da una parte quindi dei conti che, come trend, sono migliorativi, ma, dal mio punto di vista, non ancora performanti; dall'altra, c'è per il futuro una prospettiva comunque di investimenti importanti che si stanno facendo su realtà che funzionano, che agiscono: basti pensare che in questo momento si stanno concludendo i lavori sull'ex Olivetti I-Jet, quindi sulla SICPA di Arnad, sono interventi di assoluta importanza. Molti altri interventi di miglioramento dell'area di Pont-Saint-Martin sono in essere, si stanno concludendo, stiamo finendo alcuni lavori anche a Pont-Saint-Martin. Si è conclusa la parte più importante di sistemazione della Xerox ed è stato appaltato proprio adesso il nuovo lotto che concluderà l'attività della Xerox, quindi questa è un'azione importante.

Dal mio punto di vista, la cosa più importante è che ci sono dei progetti importanti sulle aree che storicamente gravano come indice negativo, quindi voi avete visto soprattutto l'IMU e gli ammortamenti incidono in maniera negativa sul bilancio: sono le aree dell'ex...della Balzano, della Compagnia delle Indie, su cui ci sono al momento una serie di progetti che potrebbero rilanciare queste aree, quindi c'è per il futuro la possibilità proprio di andare a scardinare alcune voci che sono diventate storicamente negative nel bilancio per riportarle in attivo.

Presidente - Ci sono richieste di intervento in merito alla relazione dell'Assessore Donzel? Ha chiesto la parola il Consigliere Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - Grazie Assessore Donzel per averci illustrato la relazione in maniera sintetica dell'annualità 2015, anche se fra due mesi, terminando il 2016, giustamente ci ha fatto qualche considerazione anche sull'anno che ormai sta terminando.

Qualche riflessione sull'operatività di questa società. Al di là del dato economico che lei ci citava, indubbiamente, rispetto all'anno scorso, qualche centinaio di migliaia di euro in meno per quanto riguarda la perdita di esercizio dovuta soprattutto ad una diminuzione dell'ammortamento. Al di là ancora del dato economico, la riflessione che vorrei fare è legata soprattutto al lotto che oggi ad Aosta risulta ancora molto disponibile all'interno del lotto pépinière di Aosta, che confeziona ancora 11 lotti disponibili. Questo è il primo dato che ho rilevato e che lei in parte ha citato anche nella sua relazione; l'altro invece, più in prospettiva, è cosa fare poi nel 2016 che sta terminando, quali sono le note sull'attività di indirizzo per il 2016: ha parlato di riduzione del costo del personale, io mi riallaccio a questo discorso dal punto di vista organizzativo; la ridistribuzione delle competenze all'interno dell'organigramma societario e l'ottimizzazione dei costi del personale. Abbiamo chiesto in commissione qualche giorno fa se potevamo audire lunedì i vertici della società, proprio per fare mente locale soprattutto sulla dismissione, potenziale ed eventuale, dei fabbricati che sono stati conferiti all'interno di "VdA Structure": caseifici, cantine, beni strumentali e non. So che la società sta cercando di trovare delle soluzioni sia a livello generale, quindi linee guida a livello generale, anche a livello puntuale perché comunque ogni cooperativa, ogni fabbricato ha una sua storia a sé, oltretutto ristrutturata o costruita in tempi diversi. Quello che chiederemmo, Assessore, se è possibile su questo tema di cambiare non tanto la marcia, ma cercare di arrivare a delle soluzioni per mille ragioni, che lei conosce quanto noi, visto che diversi attori, diverse cooperative e privati sono interessati ad acquisire sia i beni strumentali, ma soprattutto la proprietà. Dall'altra parte che ci sia un'omogeneità comunque all'interno delle linee guida, che ci sia un trattamento, un fil rouge per tutte le cooperative sia nel settore caseario che nel settore vitivinicolo.

Termino dicendo che io penso che la sfida dei prossimi mesi e dei prossimi anni di VdA Structure, in quanto braccio operativo soprattutto del suo Assessorato, sia quello di governare meglio i processi, essere un po' più rapida a livello proprio di accompagnamento dell'atto amministrativo nel momento in cui si è deciso un certo percorso, per poter essere all'altezza di dare delle risposte, ma soprattutto dare delle risposte positive che vadano a creare quelle condizioni per ulteriori posti di lavoro... e a quelle persone che comunque decidono di investire ancora all'interno della nostra realtà della nostra regione.

Presidente - Ricordo che siamo in discussione sulla relazione dell'Assessore. Ha chiesto la parola il collega Gerandin, ne ha facoltà.

Gerandin (GM) - Ho ascoltato attentamente l'illustrazione dell'Assessore e da una parte indubbiamente c'è una certa soddisfazione, perché comunque l'andamento sta lentamente migliorando, ma per chi ci ascolta volevo solamente fare un po' una sintesi. Questa VdA Structure è quella che gestisce il patrimonio immobiliare regionale, soprattutto quello legato all'industria e quello che riguarda il commercio; questa società introita i canoni di affitto e poi è chiaro che è una società che ha delle spese per tutto quello che riguarda la parte legata ai servizi, IMU e quant'altro. È una società che ha un valore di produzione di 4,581 milioni, ma che ha un costo di produzione di 6,472 milioni, per cui se da una parte si va lentamente a far migliorare il deficit costo produzione, valore produzione, bisogna sottolineare che nel 2011 questo squilibrio era molto più importante.

Mi sarei aspettato da parte dell'Assessore un breve cenno su quello che può essere il futuro di questa società, perché è una società che, volente o nolente, rientrerà nelle regole della Madia, per cui quale futuro per questa società? Lei, Assessore, ha fatto bene a dire che qualche preoccupazione sussiste riferita al 2016, anche per il conferimento delle proprietà del mondo agricolo; anche su questo come mai non si è riusciti a procedere, magari già nel 2015, a questo genere di operazioni.

Detto questo, è una società che va monitorata, una società che gestisce il patrimonio immobiliare, soprattutto industriale ed economico della Valle, è una società che con appositi accorgimenti va, a mio parere, indirizzata in quella che può essere una prospettiva futura.

Presidente - Non ci sono altre richieste di intervento, possiamo chiudere la discussione generale. Ha chiesto la parola l'Assessore Donzel, ne ha facoltà.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Ringrazio i colleghi, sia quelli che sono intervenuti oggi, sia i colleghi che seguono comunque le attività in IV Commissione.

Due risposte proprio lampo per rispetto ai colleghi che hanno giustamente fatto rilevare delle cose. Sulla pépinière condivido pienamente il ragionamento che ha fatto il collega Chatrian: non ci siamo ad Aosta, andiamo bene su Pont-Saint-Martin perché è situata vicino comunque al Piemonte, da Torino ci sono degli interessi sull'area di Pont-Saint-Martin; su Aosta bisogna essere performanti e proprio per questo abbiamo lanciato un bando per la gestione delle pépinière, che dovrebbe dinamicizzare finalmente, dare una risposta a questa situazione.

Per quanto riguarda il tema più delicato delle cooperative agricole, ripeto una cosa che avevo detto tempo fa: su questo tema c'è un confronto che è sempre fatto con l'Assessore all'agricoltura, la Presidenza, quindi non è che entriamo come Assessorato dell'industria a gestire un tema che coinvolge il settore agricolo, però le indicazioni sono quelle di arrivare il prima possibile alla stesura di questi contratti. Rispetto all'omogeneità, posso assicurare che la trattativa viene fatta con la Federazione delle cooperative per arrivare ad un modello omogeneo per tutti; poi ogni cooperativa ha delle specificità molto particolari: bisogna andare a leggere ogni singola situazione con grande rispetto per le particolarità.

C'è tutto l'interesse e l'orientamento a consentire alle cooperative che vogliono acquisire il bene di entrarne in proprietà. Ovviamente questa cosa va fatta dopo che siano stipulati i contratti; c'è già una fase però preliminare che consente di acquisire immediatamente le attrezzature per dare un vantaggio aggiuntivo alle cooperative.

Sicuramente bisogna governare meglio i processi; noi abbiamo creato delle leggi: per esempio, la legge n. 10 per alleggerire l'impatto sul bilancio di VdA Structure di certi interventi, cosa che però comporta - lo sto scoprendo a mie spese - un raddoppio di burocrazia perché VdA Structure fa dei lavori che devono poi essere riesaminati dall'Assessorato delle attività produttive e dalle sue strutture, c'è un rimpallo di documentazione tra il nostro Assessorato e VdA Structure, per cui su questo ho chiesto e sto lavorando affinché si possa essere, nel rispetto delle normative, nel rispetto di tutte le regole, molto più performanti ed efficaci per ottenere dei risultati.

Rispondendo anche al collega Gerandin, quindi in generale certamente presteremo attenzione alle indicazioni del decreto Madia, certamente, se ci saranno le condizioni che renderanno necessario mettere mano all'assetto di queste società, verranno presi naturalmente gli opportuni indirizzi. In questo momento c'è un gruppo di persone che, secondo me, sta lavorando con energia, ci sta mettendo qualcosa di più della normale attività burocratica nel lavoro che fa e naturalmente se i dossier che sono in questo momento sul tavolo sui grandi immobili, che in questo momento sono fermi, dovessero finalmente decollare, potremmo dare delle risposte importanti e forse non dico arrivare ad un pareggio nel giro di pochi anni, questo è impossibile, però riuscire, secondo me, ad alleggerire ancora in maniera più significativa questo disavanzo e quindi continuare questo percorso importante che è stato fatto negli ultimi anni.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - Volevo aggiungere un ulteriore elemento, magari trovare delle soluzioni anche con VdA Structure e il suo Assessorato soprattutto per quanto riguarda piccoli lavori, piccole manutenzioni o, prima di firmare il nuovo contratto di locazione, ci sono certi lavori dove il privato direttamente, il nuovo locatario può essere più rapido e più veloce, magari ad un costo inferiore e riuscire a quadrare il cerchio sotto il cappello, indubbiamente dal punto di vista legislativo ed economico, in modo da velocizzare le entrate del potenziale locatario e soprattutto la possibilità di pagare di meno e magari sostenere meno spese ed essere molto più rapidi. Non su delle strutture o infrastrutturazioni importanti, ma su dei lavori magari più piccoli penso che ci sia la strada anche per essere più rapidi con i soldi direttamente del privato e quantificabili all'interno del contratto di affitto, del contratto triennale o pluriennale, quello che è.

Presidente - Non ci sono altri interventi, è una presa d'atto.

Il Consiglio prende atto della relazione stessa.