Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2338 del 21 settembre 2016 - Resoconto

OGGETTO N. 2338/XIV - Interpellanza: "Nomina del nuovo Direttore dell'Istituto musicale della Valle d'Aosta".

Rosset (Presidente) - Punto n. 26 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola la Consigliera Certan, ne ha facoltà.

Certan (ALPE) - Possiamo dire che, riguardo a questo argomento, durante l'estate ne abbiamo viste davvero di tutti i colori. Abbiamo lasciato la V Commissione il 7 agosto proprio su questo tema e sapevamo che sarebbe stato un tema caldo e ci auguravamo di essere maggiormente coinvolti, anche perché l'Assessore Rini - come sempre quando viene in Commissione - è stata molto gentile nel dire che sarebbe stata sua cura tenerci informati durante l'estate sulle evoluzioni, invece dobbiamo dire che abbiamo appreso nuovamente tutti i salti mortali e le bizze da organi di stampa o da delibere o da provvedimenti, o decreti dirigenziali, o assessorili un po' estemporanei: prendiamo atto. Noi oggi ritorniamo su questo argomento perché crediamo che l'educazione musicale che entrambi gli enti (Istituto musicale, SFOM) portano avanti non sia un interesse di qualcuno o non sia proprietà privata di qualche Consigliere, ma riteniamo che siano argomenti da portare all'attenzione di tutta la popolazione valdostana, perché l'educazione musicale, così come questi due enti negli anni hanno saputo qualitativamente portare avanti, crediamo sia di interesse per tutta la popolazione valdostana e quindi crediamo sia un argomento che va affrontato in questi termini.

Riportiamo oggi alla ribalta con questa interpellanza, in particolare sulle motivazioni che hanno spinto a fare tale scelta e un decreto...constatato che i primi giorni del mese di settembre l'Assessore ha ritenuto di fare un decreto e una nomina un po' d'imperio per quanto riguarda l'Istituto musicale, noi vogliamo oggi riportare la discussione su questi argomenti, soprattutto perché riteniamo che il ruolo che l'Istituto musicale e la SFOM hanno nel panorama musicale valdostano sia assolutamente importante e non sia di nicchia per qualcuno. Allo stesso modo però constatiamo che i metodi che lei, Assessore, ha utilizzato per risolvere forse delle problematiche che si sono sviluppate in questi enti sono i soliti, sono sempre quelli seguiti dal "grande maestro": c'è la creazione di un alibi, non si mettono d'accordo; c'è la creazione di un commando che deve agire per mettere d'accordo, ma le persone sono già tutte prescelte; c'è la creazione di un capro espiatorio, un bouc émissaire a cui si devono dare le colpe generalmente perché o hanno un brutto carattere, o non sono troppo simpatici, o forse non seguono pedestremente le regole che vengono date dal Palazzo, poi di solito arriva la nomina d'imperio di un capo che esegue. Noi assolutamente denunciamo questo modo di agire, perché l'abbiamo visto durante tutto il corso dell'anno. Avevamo chiesto lo scorso anno che ci fosse un tavolo di lavoro che si occupasse di tutta l'educazione musicale valdostana e che avesse come rappresentanti tutti i rappresentanti che operano nel campo della musica, mentre poi è stato abbandonato questo tavolo di lavoro con un alibi perché si voleva andare oltre.

Ora, non voglio entrare nella motivazione, perché me la darà lei la motivazione, noi non crediamo di dover entrare in questa brutta storia: queste sono scelte che sono state fatte da lei. Crediamo però che i temi à la une con i quali ci avete riempito le audizioni, che erano la grande razionalizzazione perché in questo momento di grave crisi economica non possiamo più sostenere: 74 - o forse anche di più - insegnanti di musica con un certo tipo di contratto; mancata attivazione di certi corsi pedagogicamente, musicalmente sostenibili, oppure no, ci era stato detto che non possono esserci corsi che si sovrappongono fra i due enti, eccetera. I temi à la une durante l'estate non sono stati questi, tutto questo era solo bouillòn pé lé mor [traduzione letterale dal patois: brodo per i morti], perché l'estate è stata dedicata a delle mosse strategiche per poter nominare e in qualche modo impossessarsi o comunque avere dei referenti, anche prevaricando statuti, regole, nomine, collegi docenti e collegi accademici, che potessero essere di riferimento.

Noi riteniamo questo veramente l'ennesimo brutto esempio di una politica oramai solo più referenziale, che non sa più dialogare con il territorio, non sa più dialogare con la popolazione. Adesso sappiamo che di questi giorni le grandi preoccupazioni sono come definire il contratto ad personam del nuovo Direttore, perché sappiamo che non ne ha i requisiti, o perlomeno è collocato in un'altra posizione, sappiamo che il grande dibattito interno è proprio solo questo. Siamo davvero un po' mortificati, sappiamo che sono arrivati anche dei ricorsi: il primo dei quali è già arrivato, ne arriveranno probabilmente altri. Sappiamo anche che l'altro grande dibattito, oltre al contratto ad personam, è quello di trovare le risorse per pagare la difesa a questi ricorsi. Tutto il discorso pedagogico musicale, di grande formazione, di alta anche levatura che si potrebbe fare attorno a questi argomenti si è azzerato attorno a questi argomenti.

Noi ci riteniamo veramente mortificati da questo modo di gestire; ripeto: non entriamo nelle motivazioni di chiara o non chiara fama, ce le darà lei, però ci chiediamo se questo può essere un metodo che la Valle d'Aosta intera si merita. Noi siamo davvero, Assessore, esterrefatti da quanto è successo quest'estate. Tra le altre cose, l'ho chiesto oggi al Presidente della V Commissione, noi siamo ancora in attesa come Commissari del documento che questa commissione tecnica, questa commissione comandata dalla politica doveva fornirci. Eravamo rimasti il 7 agosto che ci avrebbero dato questo documento perché i lavori della commissione scadevano il 31 agosto, noi un mese dopo non abbiamo ricevuto niente. Questo è chiaramente quello che "on fait avec", ormai siamo abituati, però sicuramente non possiamo più dire di collaborare e di cercare veramente soluzioni insieme, perché da parte dell'Amministrazione regionale questa collaborazione non ci è mai stata fornita. Le notizie che stanno arrivando in questi giorni anche dal mondo accademico, tra l'altro, nazionale, sono veramente di nuovo di un'ennesima figuraccia per la Valle d'Aosta, di documenti che non potevano essere stilati, di brutte contrapposizioni perché alla fine siamo finiti a ratificare delle contrapposizioni fra enti, che sicuramente fanno male alla Valle d'Aosta.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Rini, ne ha facoltà.

Rini (UV) - Je viens tout de suite aux réponses ponctuelles, après je me réserve de faire quelques considérations finales.

Je réponds à la Conseillère Certan que la nomination d'une personne externe à l'Istituto musicale pareggiato della Valle d'Aosta, Conservatoire de la Vallée d'Aoste, au poste de Directeur a été motivée par les circonstances exceptionnelles qui se sont créées dernièrement. Celles-ci sont liées à la nécessité de revoir l'offre formative musicale en Vallée d'Aoste, dont le Conservatoire de la Vallée d'Aoste représente le niveau le plus élevé, à savoir le niveau universitaire. Il s'agit en particulier et surtout d'augmenter la cohésion et la collaboration avec les autres acteurs du domaine musical en Vallée d'Aoste, c'est-à-dire le Lycée classique, artistique et musical, mais aussi la Fondation Maria Ida Viglino. Cela afin de mettre en place un système qui soit plus efficace par rapport au système actuel, qui se caractérise par des divisions entre les organismes concernés, ainsi que par la présence, au sein du même Conservatoire, de cours où les inscrits sont si peu nombreux que cela pose également des problèmes de couverture, des coûts et même d'autres raisonnements dont je vous en parlerai après. Au-delà de ces questions financières, l'objectif que nous visons est la rationalisation du système musical et cela afin d'offrir des véritables perspectives d'emploi aux étudiants qui s'inscrivent à une université comme est en effet notre Conservatoire. Il me semble donc logique d'appliquer à cette situation exceptionnelle une solution également exceptionnelle, à savoir une nomination externe pour ce qui est du Directeur, lequel joue un rôle fondamental dans l'organisation et la gestion des activités didactiques.

Pour ce qui est de votre deuxième question, je réponds en précisant qu'il ne s'agit pas, en aucun cas, d'un abus du pouvoir de ma part, mais de l'exercice d'une faculté attribuée à l'Assesseur à l'éducation et à la culture explicitement prévue par le Ve alinéa de l'article 241 du décret législatif n° 297 du 16 avril 1994. En effet, ce texte prévoit la possibilité pour le Ministre, ou notamment dans notre Région pour l'Assesseur, d'attribuer, en vue exceptionnelle, sans concours, des postes de directeur d'instituts musicaux à des personnes qui, du fait de leur création ou des enseignements qu'elles ont donnés, jouissent de reconnaissance méritée de leur talent et de leur savoir-faire.

Vu le caractère exceptionnel de la situation que je viens d'illustrer et sur laquelle je retournerai et puisque en effet il n'y a pas aucun doute que le nouveau Directeur remplisse toutes - et je souligne "toutes" - les conditions professionnelles prévues, sa nomination au titre de l'article 241 susmentionné, d'ailleurs expressément citée par le statut du Conservatoire, s'avère aussi légitime que nécessaire. En outre cette nomination externe, étant légitime, l'autonomie du Conservatoire n'a absolument pas été lésée, car - je tiens à le répéter - le statut de cet institut prévoit la possibilité de procéder à des nominations externes en alternative aux nominations habituelles.

Enfin, pour ce qui est des frais légaux pouvant découler de cet arrêt de nomination, avant de comprendre sur quel budget pèseraient lesdits frais, il faudrait avant tout savoir, du point de vue formel, quel organisme est cité en justice. Il est évident que, dans le cas échéant, l'Administration régionale prendra en charge les frais qui ne seraient éventuellement pas couverts financièrement par le budget du Conservatoire ou bien qu'elle utilisera ses propres ressources disponibles sur le chapitre des dépenses concernées, étant établi que ces dépenses, qui graveraient au futur budget, devraient être prévues au moment de la programmation financière.

In conclusione mi riservo di fare due osservazioni di carattere meramente politico, piuttosto che tecnico. Lei nella conclusione del suo intervento, per il quale nutro il massimo rispetto ma che ovviamente non condivido, dice che sono stati azzerati i ragionamenti di qualità pedagogica, sono stati fatti dei ragionamenti: io sinceramente faccio fatica a seguirla nel suo discorso, ma le dico che invece siamo partiti proprio da lì. Non siamo partiti da una volontà puramente di razionalizzazione economica e anche questo va sottolineato. Appena prima dell'estate è stata nominata questa commissione, che ha lavorato in maniera puntuale e celere con l'unico obiettivo di riorganizzare, al di là - e questo ci tengo a sottolinearlo - del mero aspetto economico, perché l'obiettivo non è la razionalizzazione economica, sennò avremmo fatto anche prima, ci saremmo messi ad un tavolo con dei numeri alla mano e avremmo proceduto in tal senso, non è questo il solo obiettivo. Certo, ci sta anche una revisione economica, anche perché o siamo avulsi da quello che sta succedendo nel mondo intero, oppure anche in questo settore si cerca di fare delle economie laddove è possibile. Il ragionamento cardine, l'obiettivo principale di questa operazione, tuttavia, è quello di riorganizzare per rendere più efficiente e più rispondente, anche alle esigenze del nostro territorio, l'intero settore musicale. Quando parliamo di "intero settore musicale", parliamo dell'intero settore, quindi riuscendo a far dialogare tra di loro e analizzando tutti i vari settori: a partire da quello scolastico, con il Liceo musicale; a partire da quella grande fetta di avvicinamento alla musica e di perfezionamento alla stessa, senza entrare già in un grado di formazione che poi presuppone anche uno sbocco lavorativo come quello del Conservatorio: mi sto riferendo invece alla SFOM, che vanta anche dei numeri di aggregazione proprio per la sua missione di cultura musicale, che ha sempre portato la Valle d'Aosta ai primi posti nel panorama italiano a livello culturale, proprio in ambito musicale. Qua stiamo parlando di un livello universitario, e così come stiamo facendo per l'Università della Valle d'Aosta - e gli esempi sono tanti e non entro nel merito - dobbiamo farci delle domande in questo caso: innanzitutto quale sarà la risposta futura lavorativa di questi ragazzi perché loro investono e noi, come Amministrazione, anche investiamo, ci deve essere una rispondenza lavorativa futura. Di tutti questi corsi siamo obbligati a vedere anche quali poi effettivamente garantiscono a questi giovani uno sbocco. Così come anche quei corsi che garantiscono uno sbocco non è detto che tutti debbano essere espletati e presenti sul nostro territorio, esattamente come funziona per gli altri atenei.

Ancora, le ho citato prima e glielo ricordo: la questione numerica. Non confondiamo i numeri della propedeutica, che è ancora altra cosa: e forse qua dovremmo aprire, ma non è questa la sede, il ragionamento di dove va collocata la propedeutica, ma concentriamoci sulla parte del Conservatorio: noi non possiamo più permetterci di mantenere dei corsi che hanno uno, due o tre iscritti perché noi con questi numeri non attiviamo una prima elementare, una prima primaria. Io le pongo questa riflessione e credo che da amministratrici non possiamo non farci queste domande. L'unico obiettivo di questa operazione quindi è quello di porre di nuovo ordine in questo settore non per mortificarlo, bensì per rilanciarlo.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola la Consigliera Certan, ne ha facoltà.

Certan (ALPE) - Grazie Assessore. La ringrazio per le motivazioni di eccezionalità che credo siano già state messe in discussione ampiamente - come si sa, ma se non lo si sa, diamo noi l'informazione - dalla Conferenza dei Direttori dei Conservatori di musica nazionali, perché non è un caso di eccezionalità, tant'è che si chiede che venga specificato questo caso di eccezionalità. Assessore, quelle che lei ci ha detto sono delle bellissime parole, che potrebbero avere un senso se ci fosse stata una necessità di commissariamento se al 31 agosto, o nei giorni imminenti questa data non ci fosse stata l'indizione delle elezioni del nuovo Direttore. Lì lei avrebbe avuto ragione e tutto quello che lei ha detto sarebbe stato perfetto: preoccupati anche per l'aspetto pedagogico, oltre che quello per la razionalizzazione, avendo visto che l'Istituto musicale non procede alla nomina del nuovo Direttore come da statuto, lei in quanto Ministro - perché lei si è arrogata lo stesso ruolo di Ministro - avrebbe potuto fare quest'azione e forse l'avremmo anche sostenuta perché, oltre ad essere brutto, antipatico e cattivo, qualcuno poteva anche essere non rispettoso delle regole. Questo non è avvenuto perché all'Istituto musicale pareggiato il giorno esatto in cui scadeva quella data sono state indette delle libere elezioni dei docenti, non erano in ritardo, sa benissimo anche lei che la data era corretta e non rida perché lo sappiamo che la data era perfetta. Tutto questo quindi, Assessore, è stato montato benissimo ma non ci crede nessuno, tant'è che le sono già arrivati i primi ricorsi. Credo che mai come in questo periodo vediamo arrivare ricorsi su delibere di Giunta, oltre che comunali, anche regionali e sarà solo il primo ma ce ne saranno anche altri, quindi il caso di eccezionalità non esiste.

Il caso della nomina per poter - come dice lei - provvedere a tutta una riorganizzazione, che potrebbe anche avere un senso, non esiste neanche quello, perché bastava lasciare facoltà al collegio accademico, al collegio docenti, così come previsto da statuto e così come prevedono le regole, perché le regole devono essere uguali per tutti e non cambiate in corsa: noi sappiamo che qualche volta amate anche cambiare le regole in gara, ma non crediamo che sia un modo trasparente per condurre un'amministrazione. Lei quindi, non potendo fare diversamente, ha fatto che nominare quello che era già il referente, sul quale veramente né curriculum...sulla persona io non voglio entrare nel merito, noi non vogliamo farne una questione personale, ma è una questione di metodo: questa nomina non ha nessun senso e soprattutto non aveva nessuna necessità se non quella di andare ad impossessarvi attraverso un commando - veramente, è stato un commando - di un ruolo che sa benissimo lei non ha, perché non è l'Assessore competente che deve decidere l'attività pedagogica di un Istituto musicale pareggiato. Ci sono gli organi competenti, Assessore, che, nel bene o nel male...con la maggioranza che a lei piacerà o meno, che ad altri Consiglieri regionali passati in maggioranza piacerà o non piacerà...ci sono degli insegnanti e c'erano degli organi preposti per fare la programmazione pedagogica didattica e musicale dell'istituto. Non spetta a lei fare questa programmazione attraverso la legge regionale e attraverso anche quella nazionale, perché - come ha ben ricordato lei - l'Istituto musicale pareggiato certifica ed è una scuola di alta formazione ed è parificata all'Università, quindi dà delle certificazioni, a differenza, ad esempio, della Fondazione SFOM. Lei può intervenire sulla parte economica, sulla parte di mediazione perché ci sono dei problemi, benissimo, ma non sull'attività pedagogica, quindi non spetta a lei, quel ruolo c'era e c'erano gli organi preposti. Gli organi che si preparano ad andare a elezioni e quindi probabilmente anche a ridefinire la figura del Direttore. Non siamo quindi per niente soddisfatti, anzi questo è solo l'inizio di un'altra brutta pagina.