Oggetto del Consiglio n. 2335 del 21 settembre 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 2335/XIV - Interrogazione: "Informazioni poste in essere nei confronti degli utenti della Skyway per prevenire comportamenti imprudenti".
Rosset (Presidente) - Punto n. 13 dell'ordine del giorno. Ha chiesto la parola l'Assessore Marguerettaz, ne ha facoltà.
Marguerettaz (UV) - Sicuramente questo argomento è un argomento che ha occupato ampi spazi sulle cronache, sui media sia televisivi, sia la carta stampata, sia i giornali del web. Sicuramente questo tema è un tema molto importante; la stazione di Punta Helbronner e quindi le sue vie d'uscita sul Ghiacciaio del Gigante non sono ovviamente frequentate solo dalle persone che salgono con Skyway, ma anche da utenti che provengono da Chamonix attraverso gli impianti gestiti dalla Compagnie du Mont Blanc, che possono essere mediamente quantificate in circa 45 mila persone per ogni stagione estiva. Gli accessi comunque al Ghiacciaio sono due: la passerella di Punta Helbronner che conduce al Col de Saussure, il colletto posto a nord della stazione funiviaria, in parte sul territorio francese e in parte sul filo della cresta di confine e lo spiazzo in prossimità del Rifugio Torino nuovo, che è di proprietà del Club Alpino, sezione di Aosta. Le misure di prevenzione - io le ho preparato proprio una documentazione fotografica messa in atto da parte del gestore delle funivie - sono veramente tantissime, nel senso che in qualsiasi accesso, in qualsiasi punto c'è una segnaletica importante affissa nei passaggi, nei locali pubblici in modo tale da informare, da prevenire dei comportamenti non idonei. Purtroppo lei avrà avuto modo di vedere, anche attraverso dei servizi, delle persone che in modo sciagurato vanno sul ghiacciaio e, nel momento in cui vengono in qualche modo informate dalle guide, non se ne curano. Lei quindi può capire quanto può valere nei confronti di questi soggetti una comunicazione e un cartello, se anche di fronte ad un intervento qualificato, come quello di una guida, si ostinano ad attraversare dei crepacci con dei bambini e con delle scarpe da tennis. Questo ovviamente non ci fa rinunciare all'attività di informazione e di presidio. L'informazione su questi argomenti è continua, avrete avuto modo di vedere anche altri soggetti che hanno fatto delle giornate in cui hanno sensibilizzato la popolazione. Credo sia questo il comportamento corretto, non ovviamente quello di andare a fare delle azioni che poi sono un po' estemporanee, valgono quando si fanno: tipo quello di mettere dei lucchetti, perché non credo sia questo l'atteggiamento corretto. Vogliamo che la montagna sia una montagna fruibile, una montagna accessibile; credo che le Funivie del Monte Bianco siano da questo punto di vista un esempio, anche un fiore all'occhiello della Valle d'Aosta, ma dell'Italia intera; riusciamo a portare dei disabili, riusciamo a portare delle persone in luoghi che non avrebbero mai potuto raggiungere. Questo non vuol dire che la montagna non vada rispettata. Collega, io le ho fatto preparare proprio un'ampia documentazione con tutte le attività di presidio che sono state fatte.
Presidente - Ha chiesto la parola la Consigliera Morelli, ne ha facoltà.
Morelli (ALPE) - La ringrazio, Assessore, se vorrà farmi avere la documentazione. Io non dubito che siano state già poste in atto azioni per informare e prevenire gli utenti della Skyway, certo che le immagini che abbiamo visto e che stanno su tutti i giornali hanno colpito: vedere famiglie che camminano inconsapevolmente sul bordo di un crepaccio in scarpe da tennis ci dà l'idea di quanta ignoranza ci sia nei confronti di questo ambiente bellissimo, ma che può essere molto ostile e su cui noi dobbiamo fare la giusta informazione. I cartelli ci sono, certo, anch'io li ho visti, probabilmente non bastano. Immagino che forse un'azione più capillare nel momento in cui si consegna il biglietto per la Skyway...che venga allegato magari un piccolo vademecum su cosa si può fare e su cosa non si può fare...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
...c'è? È già stato fatto, quindi viene dato a tutti, e non basta, un'azione di partenariato con Chamonix...probabilmente anche questo è già stato messo in atto. È chiaro che non bisogna demordere perché gli incidenti in montagna tutti gli anni succedono: succedono agli alpinisti, anche alle persone esperte, ma sono diversi rispetto a questo tipo di rischio che si corre. D'altra parte, dobbiamo esserne coscienti perché, quando si dà la possibilità a migliaia di persone non attrezzate...perché, per salire sulla terrazza della Skyway, non è necessario alcun tipo di attrezzatura particolare, però poi per poter anche accedere al Ghiacciaio...è chiaro che bisognerà intensificare il più possibile queste azioni. Comunque, la ringrazio per avere risposto in modo puntuale alla mia interrogazione.
Presidente - Proseguiamo adesso dal punto in cui abbiamo sospeso i lavori questa mattina.