Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2328 del 21 settembre 2016 - Resoconto

OGGETTO N. 2328/XIV - Interpellanza: "Interventi per arginare l'andamento negativo della gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent".

Farcoz (Président) - Point n° 19 de l'ordre du jour. La parole au Conseiller Chatrian pour l'illustration.

Chatrian (ALPE) - Collega Perron, prima della pausa estiva ci eravamo confrontati su questo dossier relativo alla situazione della Casa da gioco, freschi di euforia della nuova maggioranza: le cose cambieranno in pochissimo tempo, si cambia marcia, entreremo a gamba tesa su qualsiasi dossier per invertire la rotta che non andava nella direzione auspicata. Tre mesi fa lei tenne un profilo mediamente basso dicendo che la situazione non era così rosea, che si stava cercando di fare qualcosa, in particolare di migliorare, era un po' questo quello che lei ci disse. Nello stesso tempo, però, fece anche dei passaggi dal nostro punto di vista importanti, che abbiamo ripreso nella nostra iniziativa. Abbiamo dato avvio ad una nuova epoca... sì, l'unica nuova epoca a cui avete dato il via è che avete buttato decine di milioni di euro, e faccio un esempio, la Sala Evolution: il duo Scordato-Sommo ha deciso di non utilizzarla praticamente più, nonostante i milioni di euro spesi per farla nuova, ristrutturarla, farle l'entrata e mettere anche dell'arredo al suo interno.

Seconda considerazione. L'azienda immagina - questo però neanche tre mesi fa - di fare questi interventi (poca roba, perché non abbiamo la bacchetta magica, ci disse l'Assessore): di poter ottenere nel lungo periodo un trend almeno del 3 percento. Ad oggi lei conosce meglio di noi, o quanto noi, che non c'è neanche quella poca roba, questi purtroppo sono i risultati ad oggi.

Terza considerazione. Il 2015 fa segnare un timido miglioramento, l'input che la proprietà - per quello che ci riguarda, il Governo - ha dato al management durante l'approvazione del bilancio è molto forte, se le parole hanno una loro logica: non si può pensare di risanare in modo definitivo, esistono certamente ancora grandissimi margini di recupero dei costi che una politica coraggiosa può attuare, ecco l'input che la politica ha dato.

Al di là di questo due considerazioni, perché le tre domande alle quali chiediamo all'Assessore di risponderci sono molto puntuali. Sulla prima in parte qualcosetta ha detto: poco, ma non credo che non ci saranno ricapitalizzazioni nei prossimi mesi, vista la situazione, visto il trend e visti i conti, comunque ascolteremo attentamente la risposta dell'Assessore Perron. Al di là delle poche risorse che citava prima per fare marketing e per aggredire il mercato, la cosa che ci dispiace, ci fa male e che non può stare in piedi - e lei lo sa - è che all'interno in questi mesi c'è un caos totale! Il caos è totale e faccio qualche esempio (poi lei mi riprenda se gli esempi che faccio non sono corretti). Giocatori pesanti, mese di agosto, Valle d'Aosta piena, sale non vuote ma con poca gente, giocatori importanti, che stanno giocando delle cifre interessanti: alla domanda di avere eventualmente una cena o una doppia o una tripla cena, in quel momento c'è il caos più totale, nessuno ha il margine o l'operatività per dire chi fa che cosa, quanto si può spendere. Nel momento in cui l'emozione è alta, il termometro è alto e tutto si sta scaldando non si può aspettare qualche ora per dare delle risposte. Nel 2014 avete preso un nuovo dirigente da 180 mila euro per il marketing; l'anno successivo, nel 2015, avete cambiato il signor Frigerio con la coppia Scordato-Sommo che non bastava; adesso è arrivato un Direttore giochi da Venezia. Noi abbiamo guardato quali sono i risultati portati a casa negli ultimi sei o sette anni a Venezia dal Direttore giochi e non capiamo per fare che cosa; oltretutto in queste ultime settimane sono stati messi in campo doppioni su doppioni, non si riescono neanche a dare delle risposte quotidiane, orarie, a quei pochi clienti che hanno deciso di giocare! Verifichi l'esempio che le ho fatto prima perché è andato in quella direzione: nessuno si è preso la responsabilità, nonostante le decine di dirigenti e di alti funzionari della Casa da gioco - mi sembra che solo l'équipe costi al sistema più di 5 milioni di euro l'anno - e la briga di dare una risposta ad un'esigenza puntuale. Ho fatto un piccolo esempio per dire come penso non si possa più gestire quell'ordinaria amministrazione. Poi tre mesi fa ci disse che la dirigenza ha avuto un mandato molto forte; è molto forte questa esigenza che la politica ha dato alla dirigenza della Casa da gioco: esplorare tutte le possibilità, tutte le soluzioni, tutte le idee che possono essere fornite anche alla proprietà per poter operare delle scelte.

Dato che le parole da lei proferite in aula ci sembrano pesanti, le chiediamo questo: "se è allo studio un'ulteriore ricapitalizzazione da parte della Regione autonoma Valle d'Aosta e, se sì, a quanto ammonta". Ci risulta che stiate studiando per le prossime ricapitalizzazioni che avverranno fra tre o sei mesi, ma sinceramente le chiediamo di essere chiaro e di non mentire come è successo questa mattina su altri dossier, perché poi le bugie hanno le gambe corte. Ad aprile, quando lei mi rispose sull'impianto che avete messo in campo per anticipare i soldi sull'annualità 2015, sapevate che il mondo campagnard e agricolo non avrebbe mai fatto quelle operazioni, lo sapevate! L'unica cosa che chiedo, se posso permettermi, è: non mentite sapendo di mentire. Pertanto sulla prima domanda, vista la situazione, io non so se la perdita di esercizio sul 2016 sarà di 14, 15 o di 13,5 milioni all'incirca; visto il trend, non so dal punto di vista giuridico se ci saranno le condizioni nei primi mesi per non fare una ricapitalizzazione, se non ci sarà un cambio totale. Non sono io, non è Chatrian, il gruppo ALPE o i colleghi che sono intervenuti prima, sono loro i professionisti del mestiere che mettono insieme i vari bilanci, mettono insieme le ultime ricapitalizzazioni che avete fatto, ma soprattutto mettono insieme le perdite di esercizio degli ultimi cinque anni... è un po' il segreto di Pulcinella. Se sono andato fuori tema mi riprenda, Assessore Perron, però chi ci ascolta, sia i circa 700 lavoratori che comunque lavorano direttamente ancora all'interno della società, che la comunità valdostana, dal nostro punto di vista devono sapere cosa sta succedendo.

La seconda domanda chiede: "quali sono le soluzioni, le idee, le possibilità che in questi mesi la dirigenza ha fatto pervenire".

La terza chiede: "quali sono le prossime azioni e intenzioni da mettere in atto per invertire il trend negativo e soprattutto aumentare il fatturato".

Dalle ore 11:41 riassume la presidenza il Presidente Rosset.

Rosset (Presidente) - Per la risposta ha chiesto la parola l'Assessore Perron; ne ha facoltà.

Perron (UV) - Collega Chatrian, lei mi tira per la giacca su una mia dichiarazione del 15 luglio, quindi mi permetta solo di riprenderla: dicevo che l'azienda immagina di poter ottenere nel lungo periodo un trend di crescita intorno al 3 percento; ci sembrava e mi sembrava un trend ragionevole. Mi permetto solo di dire che da quella data sono passati due mesi, e due mesi non si possono certo quantificare come un lungo periodo. Affermo questo per dirle che l'anno finanziario che prenderemo in considerazione, da luglio dell'anno scorso fino ad agosto di quest'anno, nel suo complesso è discretamente positivo, nel senso che è cresciuto come Ebitda nella sua complessità. C'è attualmente un trimestre in calo, questo lo sappiamo, per vari motivi. Per certi aspetti settembre non è entusiasmante, ma si sta tornando ad un trend di più moderata normalità. Le dico quindi che una valutazione nella sua complessità sul lungo periodo la faremo, certamente non nei due mesi immediatamente dopo aver fatto quella dichiarazione. Rispondo puntualmente alle sue domande.

Al punto 1 lei mi chiede "se è allo studio un'ulteriore ricapitalizzazione" e ribadisco quanto ho detto prima al collega Cognetta: attualmente non sono allo studio possibili ricapitalizzazioni da parte dell'azionista, quindi da parte della Regione.

Sul punto 2: "quali sono le soluzioni", anche qui, collega Chatrian, io rimando ad un approfondimento in sede di commissione, perché non si può nei tempi consentiti dal Regolamento declinare tutto nel dettaglio. Le soluzioni definitive non nascono così, dal nulla; quando si vuole intervenire su un'azienda di quel genere, che è strutturata in quel modo, per certi aspetti non si possono neanche attuare in maniera indolore. La dirigenza sta portando avanti un piano di lavoro e di ristrutturazione che era stato presentato in commissione e che - questo è il nostro auspicio, ovviamente condiviso, perché credo che tutti abbiamo a cuore le sorti della Casa da gioco di Saint-Vincent - ci auspichiamo riuscirà ad attuare nella sua completezza, con tenacia e determinazione. Oggi c'è un'emergenza che si è verificata maggiormente in questo trimestre: quella di invertire il trend delle perdite, pertanto sotto questo profilo credo che non si stia lasciando nulla di intentato. Si sta procedendo ad un'attenta revisione della spesa di questa azienda, vi sono risparmi sotto tutti i profili, che non dettaglio; si sta lavorando ad un miglior utilizzo e ad un miglior funzionamento della produzione e, anche qui, non dettaglio tutte le azioni che si stanno facendo; si sta cercando, come ultima linea direttrice, di massimizzare l'uso delle risorse. Questo è un lavoro interno di riorganizzazione e di accorpamento dei reparti assolutamente non facile, e lei, che segue molto da vicino, lo sa. Con le dovute considerazioni sui budget disponibili e sulla situazione finanziaria difficile di questi anni, credo che la proprietà e questo Consiglio regionale saranno chiamati a ragionare sulle possibili soluzioni da adottare. Come ho detto in occasione del bilancio, io non escludo alcuna ipotesi: tutto ciò che si può mettere in campo per portare la Casa da gioco ad una soluzione sarà sicuramente preso in considerazione.

Sull'altro aspetto della programmazione del marketing, le risorse che necessariamente sono allocate, a questo sono stabilite annualmente, seguono il corso previsto dal calendario degli eventi, delle gare, come ho già avuto modo di annunciare più di una volta. Si sta lavorando e si continua a lavorare sulle collaborazioni con i centri di interesse turistico della Valle d'Aosta; ripartirà la campagna di promozione e di visibilità su tutti i territori ritenuti di interesse strategico; si sta cercando di rafforzare il prodotto slot attraverso una recentissima - ma credo che lei lo saprà - implementazione di un nuovo sistema di Jackpot e bonus; si stanno rinnovando alcuni apparecchi di gioco elettronico (slot machine) che sono stati introdotti in queste ultime settimane; si sta lavorando per ricercare e per aumentare la clientela, anche il numero delle collaborazioni esterne, affinché venga segnalata una nuova clientela con potenzialità di spesa non soltanto media, ma per quanto possibile anche alta, andando ad immaginare settori e segmenti di mercato che finora non sono stati toccati dalla politica di marketing.

Mi fermerei qui. Collega Chatrian, io non sono qui a nascondere i problemi, ma non ho la lettura di un caos totale dell'interno della Casa da gioco come lei lo descrive. Per scelta ho deciso di non intervenire e di non occuparmi di singoli fatti della gestione, perché ritengo non sia questo il mio e il nostro compito: c'è una Direzione che è lautamente pagata per gestire e per occuparsi anche di questi piccoli episodi di disfunzionamento. Lei però cita giustamente questi episodi e io me li sono segnati con molta cura, perché mi riservo di verificare e di dare una risposta, se i fatti che lei citava corrispondono realmente a ciò che è accaduto, a meno che non sia un messaggio distorto o volutamente amplificato che viene veicolato all'esterno della Casa da gioco. Assicuro comunque la massima attenzione - perché non può essere altrimenti - del Governo regionale nel seguire l'evoluzione all'interno della Casa da gioco.

Presidente - Per la replica ha chiesto la parola il Consigliere Chatrian; ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - Assessore, qualche considerazione dopo aver ascoltato attentamente le sue risposte volutamente molto generiche, e posso anche capire la sua posizione. Lei sa che in questi mesi estivi - è di dominio pubblico - avete deciso di archiviare la "gestione Frigerio" di un anno e mezzo fa, e praticamente state pensando a come archiviare la coppia Scordato-Sommo perché i risultati non arrivano, perché i risultati/non risultati praticamente vi mettono in grossa difficoltà. Quattro mesi fa i colleghi dell'UVP hanno deciso una strada diversa e se ne parlò per due mesi, oltretutto si riempirono pagine su pagine: privatizzazione sì, privatizzazione no, gestione, ma non vorrei che tutto questo fosse strumentale e scientificamente messo in campo per deviare l'attenzione di un disastro già annunciato e che continua, Assessore Perron.

Lei continua a dirci che si risparmia e che cercate di risparmiare, ma io le dico che ci sono ancora tantissimi sprechi e potremmo farle un elenco lunghissimo. Su una cosa non siamo però d'accordo con lei: non state facendo nulla per rilanciare la società, per incrementare gli introiti. Sappiamo perfettamente che uno può azzerare e tendere a risparmiare il più possibile, ma dall'altra parte se non ci sono azioni vere, concrete e robuste per invertire gli introiti non si va da nessuna parte. Lei oggi ci nega un'eventuale ricapitalizzazione, ma poi a dicembre ci dirà che la situazione non è più sotto controllo, è tragica e che la società ha bisogno di risorse perché altrimenti le banche o altri fattori non permettono più alla società di operare, e quindi in pochi giorni o settimane, magari tramite un piccolo articolo nella finanziaria, si inserisce nuovamente della liquidità.

Il problema non è la liquidità, Assessore, il problema è che questa liquidità è a seguito di una malagestione, questa ennesima liquidità è a seguito comunque di superficialità. I due esempi che prima le citavo non sono stati enfatizzati, glielo assicuro, all'interno c'è il caos più totale! Non c'è più un responsabile, o se c'è un responsabile è arrogante, e alla fine il risultato è pessimo: la toppa è peggiore del buco, non so se mi spiego. Quando uno si fa terra bruciata attorno poi è il capo di sé stesso, avrà anche uno stipendio dall'azienda di 200 mila euro lordi annui, ma è il capo di sé stesso, perché poi i risultati, quando uno è autoreferenziale e pensa di avere i gradi perché qualcuno glieli ha dati, ma nessuno gli riconosce quell'autorevolezza che in quest'aula invece si riconosce a certe persone... magari non si condividono le strategie e le linee guida, ma lo dico francamente: io una certa autorevolezza al Presidente Rollandin la riconosco; non condivido i metodi, non condivido delle linee guida, ma una certa autorevolezza c'è. È di queste settimane, glielo assicuro: nel mese di agosto, a livello di Casa da gioco, non c'è nessuno che abbia dimostrato autorevolezza. Uno pensa di alzare i toni, di fare il forte con i deboli e di portare a casa dei risultati: coloro che sono forti con i deboli io già lì li congelerei, in tutti i luoghi e in tutti i posti, a maggior ragione poi se sono nominati, perché se sono forti con i deboli solo perché è stato messo loro eventualmente qualche grado, io penso che siamo fuori strada.

Le assicuro che gli esempi che sto facendo sono giornalieri, penso che chi segue un po' cosa sta succedendo all'interno della Casa da gioco sappia che sono all'ordine del giorno. Capisce allora perché prima le ho detto che mentite sapendo di mentire. Non le dico di intervenire personalmente, ma andate a vedere cosa sta succedendo: persone con stipendi altissimi vengono "congelate" a fare niente tutto il giorno, non sanno cosa fare tutto il giorno (e sto parlando di dirigenti). E non chiedetemi niente di più perché io adesso non ho più quelle responsabilità, questa non è la ronfla [traduzione letterale dal patois: il ritornello]. Se poi ho detto delle cose fuori dal seminato mi prendo tutte le responsabilità, ma così facendo, voi, fra tre mesi, in finanziaria ci chiederete - e non lo sosterremo assolutamente e prenderemo le distanze - di rimettere nuovamente del denaro fresco, pubblico, perché comunque a livello locale della Casa da gioco non si sta andando nella direzione auspicata. Ci dispiace soprattutto per il mese di agosto, non possiamo negarlo. La Valle d'Aosta era piena di ospiti e non siete riusciti ad intercettare, sono i conti e i grandi giocatori a dirlo, anche chi ha deciso di giocare una parte del suo stipendio magari sulle slot, sono i numeri a dirlo: non c'era nessuno, e non è Chatrian a dirlo, sono i numeri!