Oggetto del Consiglio n. 2327 del 21 settembre 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 2327/XIV - Interpellanza: "Predisposizione di un nuovo piano marketing per il rilancio della Casa da gioco".
Farcoz (Président) - Point n° 18 de l'ordre du jour. La parole au Conseiller Cognetta pour l'illustration.
Cognetta (M5S) - Questa interpellanza prende spunto da ciò che accadde in IV Commissione nel marzo del 2016: durante questa commissione il Presidente e sia Sommo che Scordato vennero in audizione insieme all'Assessore, e sostanzialmente spiegarono quali erano le cose che si stavano facendo all'interno della Casa da gioco per cercare di dare una sistemata a ciò che era accaduto prima. Dico "cercare di dare una sistemata" perché venne spiegato nel dettaglio che bisognava rimettere a posto le sale da gioco, implicitamente venne detto che ciò che era stato fatto prima non andava bene, ma questo l'abbiamo visto anche in commissione e l'abbiamo detto anche noi, più volte: abbiamo buttato via solo 90 milioni, ma sono dettagli. Ci spiegano quindi che bisogna dare una sistemata generale, a come vengono messi i tavoli, le slot e così via, e anche qual era l'offerta rispetto all'ospitalità: ristoranti, alberghi e così via. Ci venne poi detto che erano stati fatti degli investimenti per esempio sulla Champagnerie, frutto dell'accordo con una grossa azienda di champagne (MUMM), e che c'era in pratica un grosso accordo con ALMA, che è una scuola di cucina per la quale poi si sarebbe potuta avere tutta una serie di atout e di offerta migliore per la clientela, e via via tante altre iniziative. Ricordo con precisione - forse lo ricorda anche lei, Assessore - che, alla domanda fatta da me in commissione al signor Scordato su come pensava di rilanciare la Casa da gioco, la risposta in sostanza fu che prima dovevano creare il prodotto, perché di fatto non ce l'avevano, per poi pensare di cominciare a venderlo, il che mi sembra una cosa sensata: se non ho il prodotto come faccio a venderlo? A quanto pare questo prodotto non c'è ancora perché, visti i risultati, non lo stiamo vendendo. Aumentano però le criticità, perché non sappiamo bene da che parte andare, soprattutto a noi Consiglieri normali non è stato detto: non so se voi avete maggiori conoscenze, o lei, Assessore, ha un dettaglio più preciso, però a noi non è stato detto quali sono i piani di sviluppo di questa società direi piuttosto importante, dati gli investimenti fatti fino ad oggi.
Non avendo nessuna documentazione in merito, sono pertanto qui a chiederle e a chiedervi se c'è una qualche idea di cosa fare di questo Casinò. Abbiamo annunci continui: lo vendiamo, non lo vendiamo; lo diamo in gestione, non lo diamo in gestione; ci sono gli americani, non ci sono gli americani, forse sono soltanto interessati alla parte ospitalità e non alla parte Casa da gioco o viceversa. Mentre accade tutto questo, visto che - questa è una mia ipotesi personale - il signor Scordato è arrivato da fuori e non conosceva la situazione valdostana, tanto meno la situazione della Casa da gioco, tanto meno tutto quello che c'è politicamente all'interno della Casa da gioco, abbiamo il magnifico risultato che ci sono una serie di "capi e capetti" che fanno un po' come pare loro. Lui cerca di fidarsi perché, chiaramente, non conoscendo la situazione interna, fa quello che può. Purtroppo mi sembra un po' sballottato di qua e di là, il che un po' mi dispiace, perché magari è anche più bravo di quello che sembra. Però, nonostante il fatto che continuino ad esserci degli avanzamenti di carriera di persone che, nonostante i tagli, avvengano ancora; nonostante si preferisca assumere persone a tempo determinato in continuazione, così si abbattono i costi - si dice - però poi non si fa una scelta corretta sulle assunzioni, nel senso che non è affatto trasparente la procedura di assunzione; nonostante si sia rimessa a posto in qualche modo la dirigenza, i risultati sperati non arrivano.
Mi sembra che l'esperimento che si è cercato di portare avanti da un anno a questa parte abbia qualche piccola pecca e che non stia funzionando, almeno vedendolo dal di fuori. Un po' mi dispiace non poter avere risposte puntuali e precise alle tante domande che vorrei fare, perché magari alcune di queste cose che mi vengono segnalate non sono vere e quindi potrei tranquillamente depennarle; invece, siccome uno fa la domanda e non riceve la risposta, sono qui a lamentarmi del fatto che continuano ad esserci gli stessi vizi di prima, però con risultati economici ancora più disastrosi. Io non so per quanto tempo potrà andare avanti questa situazione, Assessore: mi sembra che da un punto di vista economico siamo arrivati quasi alla fine della corsa, a meno che lei non pensi di usare parte dei soldi di Finaosta per dare ancora ossigeno ad una società che non ce la fa più.
Vorrei quindi sapere che idee meravigliose avete e come risolverete questo problema, perché magari non è soltanto una mia perplessità quella che le cose non stiano andando benissimo. Tra l'altro, vorrei anche farle notare che abbiamo dato anche un certo tempo a chi si è da poco messo all'opera per arrivare a farci vedere qualcosa: è un annetto circa che stiamo abbastanza tranquilli, almeno per quanto mi riguarda, ma anche i colleghi; adesso però siamo arrivati a tirare una riga, come al solito. Vorrei per cortesia, se possibile, che non mi girasse intorno alla risposta e me la desse bella chiara, può anche dirmi che ci state pensando, però che perlomeno la risposta sia chiara.
Président - La parole à l'Assesseur Perron pour la réponse.
Perron (UV) - Collega Cognetta, io provo a rispondere puntualmente alle domande che lei mi ha posto nell'interpellanza, poi abilmente lei mi inserisce molte altre questioni, per cui se c'è la necessità di approfondire ulteriori dettagli organizzativi rimanderei alla disponibilità di un confronto in commissione, che credo possa essere il luogo deputato in cui, anche dal punto di vista tecnico, si possano approfondire tutta una serie di questioni da lei evocate e che meritano risposte puntuali; per brevità di tempo in questa fase non posso affrontare tali argomenti.
Arrivo puntualmente alle questioni poste. Sul punto n. 1 lei giustamente ricorda - lo evocava - che in quella data è stato presentato il master plan, documento che includeva già tutte le iniziative da perseguire che la dirigenza immaginava di mettere in atto, al fine di riformulare l'offerta del prodotto, l'organizzazione interna. Peraltro gli obiettivi di puro marketing erano già stati anticipati in un documento presentato a dicembre, addirittura all'interno della commissione, che aveva due grandi obiettivi. Il primo era quello di difendere strenuamente la quota di mercato che la Casa da gioco ha raggiunto in questi anni, e che francamente non è né comodo né facile conservare, cercando di incentivare la presenza della clientela con una capacità di spesa più elevata. La società ha dovuto quindi fare tutta una serie di attività; non gliele elenco per brevità di tempo, collega Cognetta, le rimando ai documenti presentati e le anticipo un'eventuale disponibilità della dirigenza a tornare su questi argomenti. L'altro obiettivo che voglio ricordare è quello di mettere in atto anche delle discontinuità, per certi aspetti necessarie, a modo di vedere della dirigenza, per allargare da una parte e rafforzare dall'altra il posizionamento della Casa da gioco; aumentare quindi le collaborazioni esterne per la ricerca e la segnalazione di nuova clientela, che si accompagna alla conservazione della clientela esistente; cercare di aggredire nuovi mercati, in modo particolare all'estero, andando a cercare anche quei clienti che hanno un potenziale di spesa medio-alto. Per quanto riguarda invece la conservazione, ma anche la penetrazione sul mercato di massa, che è l'altro aspetto venuto un po' a mancare in questo periodo, si sta ragionando e lavorando sulla possibilità di acquisire nuove quote di mercato. Il lavoro si indirizza quindi sulla nuova immagine che il Casinò sta cercando di darsi, e per questo si immagina tutta una serie di iniziative che lei trova nel piano marketing: non gliele riassumo, sono molte, ma possiamo poi confrontarci. Si tratta certamente, collega Cognetta, di azioni che non sono raggiungibili nel breve periodo. È vero, lei ha detto che in quest'ultimo periodo abbiamo lasciato respirare la Casa da gioco, però le iniziative di marketing, perché ottengano risultati, hanno necessità di tempo, in un contesto nel quale non è facile lavorare. Nel frattempo, il calendario di gare e di eventi e di tornei continua a ricevere una grande attenzione e seppur in un contesto difficile, le necessarie risorse economiche. Sono state avviate nuove campagne di visibilità, in modo particolare nelle regioni vicine, su Lombardia e Piemonte; sono state messe in atto delle promozioni sui giochi, intensificati i rapporti con i partner per delle partnership sul territorio; si sta ragionando su altre aree di interesse del Casinò. A settembre verranno proposti sul mercato dei pacchetti abbinati ad una dotazione di gioco: da una parte c'è una politica di indirizzo ad una clientela oscillante tra i 1.000 e i 2 mila euro; dall'altra ci sono delle politiche mirate a della clientela con un target di spesa decisamente superiore. Si sta lavorando sui Junket, nel senso che anche qui si stanno facendo tutta una serie di nuove proposte commerciali indirizzate ad un segmento del gioco di livello medio. Questa è la grande filosofia sulla quale si sta operando, ma il tempo non mi permette, collega Cognetta, di entrare ulteriormente nel dettaglio.
Ovviamente - e vado al punto n. 2 - l'andamento e l'avanzamento del master plan, le attività di gestione, le attività di market sono tenute continuamente in osservazione, nel senso che anche noi come lei, come credo tutti i colleghi all'interno di quest'aula, siamo preoccupati della situazione della Casa da gioco. Non mancano gli input da parte nostra alla dirigenza per cercare di mettere in campo con forza e puntualità tutte le azioni possibili per recuperare la clientela e per dare una soluzione definitiva, anche finanziaria, alla Casa da gioco. In merito alle azioni che si intendono quindi intraprendere, è chiaro che anche sulla parte marketing gli amministratori devono fare i conti con i budget che hanno a disposizione, che sono ancora cospicui, ma drasticamente ridotti rispetto a quelli che erano disponibili anche solo alcuni anni fa; si sta quindi cercando di operare al meglio.
Riguardo all'ultima richiesta da lei avanzata, collega Cognetta, ad oggi non è prevista da parte della proprietà alcuna azione straordinaria a supporto di eventuali ulteriori aiuti economici a favore di Casino de la Vallée e di queste iniziative. Il Casinò ragiona con i budget che ha, e con questo deve mettere in campo le sue azioni e la sua politica di marketing.
Président - La parole au Conseiller Cognetta pour la réplique.
Cognetta (M5S) - Ho avuto qualche piccola risposta, ma non tutte quelle che volevo. Secondo me, l'input principale che dovrebbe dare la proprietà alla dirigenza del Casinò è dare maggiori risposte ai Consiglieri quando fanno le domande. Questo probabilmente creerebbe qualche problema in meno: dovreste ammettere almeno questo. Poi, che vengano o meno in commissione, mi sembra normale.
L'altra cosa su cui vorrei porre l'accento - magari ho divagato un po', ora torno a parlarne - è la Champagnerie: ho avuto modo quest'estate di pagarmi una cena alla Brasserie e ho visto l'angolo Champagnerie perché volevo vederlo dal vivo, volevo capire cosa è stato fatto; ho chiesto come funzionava e mi è stato detto che è sempre desolatamente vuoto. Abbiamo fatto un investimento... non ho modo di verificare questa notizia, però è ciò che mi è stato detto e glielo ripeto, così magari vediamo. Sarebbe bello sapere, ma ahimè non sapremo mai se questa notizia è vera o non lo è!
L'altra questione che mi sembra di aver capito è che vogliamo andare verso una clientela di livello più alto, e mi sembra una cosa sacrosanta. La mossa sui cinesi penso sia stata condivisibile: forse è stata una delle poche cose che sinceramente andava fatta. Io credo, e questo glielo posso dire senza ombra di dubbio, che se la dirigenza attuale, oltre a cercare di avere idee per le quali purtroppo, come dice lei, ci vuole tempo per portarle avanti - io credo che invece di tempo ne ha avuto abbastanza - cercasse di creare meno conflittualità ed esacerbare meno gli animi dei lavoratori, probabilmente anche alla Casa da gioco qualche passo in avanti si potrebbe fare. Purtroppo io sono a conoscenza anche del fatto che spesso la dirigenza attuale si rivolge ai lavoratori in maniera poco corretta, almeno da un punto di vista formale. Si possono dire tante cose se si mantiene un certo tipo di rapporto, cosa che invece vedo che alcune volte non va, ma, anche qui, non posso che entrare nel dettaglio.
Un'ultima cosa che vorrei chiederle, eventualmente per parlarne più avanti, è che probabilmente tutto quello che sta accadendo al Casinò e il fatto che ad oggi non è previsto alcun aiuto... spero non duri solo questo mese, perché voi siete bravi con le parole, dite "ad oggi", ma poi il mese prossimo risulterà che io l'ho detto il 21 settembre e non il 20 novembre. Da quello che so io, invece, il problema economico c'è e va in qualche modo risolto, sapendo benissimo che le banche hanno delle questioni. Lei cerca di giocare con le parole, però secondo me dovrebbe fare un piccolo passo avanti e cercare di non farlo con me, ma magari con qualcun altro, se ci riesce. La risposta ad oggi vuol dire semplicemente che alla data di oggi non è così, ma presto avremo un problema, secondo me, e dovremo rimettere mano al portafoglio pubblico per risollevare nuovamente le casse del Casinò.