Oggetto del Consiglio n. 2322 del 21 settembre 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 2322/XIV - Interrogazione: "Utilizzo delle risorse disponibili nel bilancio in gestione ordinaria di Finaosta S.p.A.".
Rosset (Presidente) - Punto n. 12 dell'ordine del giorno. Ha chiesto la parola l'Assessore Perron; ne ha facoltà.
Perron (UV) - Collega, come lei sa, la legge regionale n. 7/2006 che reca le disposizioni sulla Finaosta distingue due diverse tipologie di intervento: la gestione ordinaria e la gestione speciale. Le risorse depositate a vario titolo presso gli intermediari finanziari e facenti capo alla gestione ordinaria sono pari a 96,554 milioni di euro: sono cifre totalmente vincolate, in quanto fanno parte del patrimonio di vigilanza. Queste risorse si reputano essenziali dal punto di vista della valutazione della solidità finanziaria della società; è una valutazione che viene effettuata dalla Banca d'Italia. Le ricordo - ma lei lo sa - che Finaosta è intermediario finanziario, quindi è iscritto all'albo principale del Testo unico (articolo 106) e pertanto è un organismo soggetto a rigidi controlli sull'esposizione complessiva da un punto di vista finanziario. La normativa di vigilanza "esige" che nessuna esposizione dell'intermediario nei confronti di un unico cliente superi il 25 percento del patrimonio di vigilanza. Nel caso di Finaosta l'esposizione nei confronti della Regione - questo è effetto essenzialmente dovuto all'indebitamento con la Cassa depositi e prestiti, di cui all'articolo 40 della legge n. 40/2010 - è in linea con il limite della normativa di vigilanza; una riduzione del patrimonio di vigilanza non è possibile senza andare a modificare l'indebitamento con la Cassa depositi e prestiti.
Lei mi chiede "se tali risorse disponibili sono investite, come e quanto rendono annualmente": per brevità le do uno schema che riassume tutto. Ci sono comunque i conti correnti ordinari presso gli istituti bancari che equivalgono a 26 milioni di euro; vi sono i depositi vincolati con un massimo di sei mesi presso istituti bancari il cui valore è di 40 milioni; ci sono delle obbligazioni emesse da istituti bancari per 23 milioni e ci sono delle polizze di ricapitalizzazione a premio unico per 7,2 milioni: il totale dà i circa 96 milioni di euro come citavo.
"Se Finaosta intende utilizzare queste risorse": non è possibile utilizzare queste risorse, collega, in quanto - come le ho detto - fanno parte del patrimonio di vigilanza a garanzia della solidità finanziaria di Finaosta e un'eventuale riduzione comporterebbe una modifica di quanto autorizzato con la legge n. 40/2010 che finanziava le opere di cui lei è a conoscenza, quindi ci sarebbe la necessità di individuare forme di finanziamento alternative agli investimenti che sono collegati a questa normativa. Credo di averle risposto.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Chatrian; ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - In pochi minuti non è facilissimo confrontarsi su una tematica non semplice, Assessore, ma le spiego perché abbiamo voluto fare questa iniziativa. Lei ha ben capito, ha cercato di mettere insieme le regole a livello nazionale, a livello nostro locale, e ci ha risposto - mi permetta di dire - correttamente per quanto riguarda lo statuto di Finaosta e le regole ad oggi in gioco. Non so se ha colto o non ha voluto cogliere una nostra premessa - questa è una mia opinione -, anche se molto stringata, in cui ho cercato di inserire questo passaggio: "Considerato che per il 2017 è prevista l'armonizzazione di bilancio (pareggio di bilancio)", ma è qui la chiave di volta rispetto ai quesiti che abbiamo posto. La domanda era: oggi la nostra finanziaria ha quel gruzzoletto, ha investito su cose abbastanza sicure, robuste, che immagino rendano poco, e avevo chiesto se poteva darci un ordine di grandezza. Se l'ha detto non mi sembra di aver capito quanto rendono ad oggi, sempre l'ordine di grandezza ovviamente, non i decimali. Era per capire, perché stiamo parlando di quasi 100 milioni di euro, 40 sono su depositi vincolati, gli altri su conti correnti, qualcosa sulle polizze e poi 23 milioni su obbligazioni di banca.
La seconda domanda era sulle percentuali: parliamo dell'1 percento, del 2, dell'1,5, del 4 percento... il 4 percento di 100 milioni di euro sono comunque 4 milioni di euro all'anno... ma non era questo il quesito principale.
La terza domanda era un po' quella che ci interessava. Mi dispiace che il collega Perron non abbia voluto cogliere le premesse, ma un domani cambierà il mondo anche per la Regione Valle d'Aosta, come per tutte le Regioni, e parleremo di pareggio di bilancio o di armonizzazione di bilancio, quindi la domanda è lì. È normale che gli elementi poi vanno cuciti tra socio e Regione, da una parte c'è la gestione speciale e il quesito sulla gestione speciale non c'entrava nulla perché è un'altra cosa, ma qui invece stavamo parlando di gestione ordinaria: cosa succederà fra qualche mese, dato che fra qualche giorno io penso che inizieremo il dibattito in commissione sul bilancio 2017 - quanto meno lo auspico e lo speriamo - "se Finaosta intende utilizzare queste risorse e distribuire gli utili e/o le riserve". Il quesito finale era sulla terza domanda: cambierà un mondo fra tre mesi, abbiamo una parte in cui oggi c'è quel gruzzoletto che è "congelato", ma nella gestione ordinaria Finaosta potrà far qualcosa a seguito di modifiche per quanto riguarda il pareggio di bilancio, l'armonizzazione, altrimenti il dato dei 96 milioni lo si recuperava anche sul bilancio, non c'era bisogno di fare un'iniziativa. Pertanto la domanda finale di tutta l'operazione era: in gestione speciale c'è un distributore, c'è un bancomat da una parte, c'è una carta di credito, si dividono gli utili e, tramite delle delibere di Giunta, si utilizzano gli utili, i dividendi delle società in attivo. Per quanto riguarda invece la gestione ordinaria la questione è molto più complicata e molto più complessa.
Torneremo comunque su questi elementi. Noi pensiamo che in questi mesi si possa tuttavia quanto meno affrontare la questione. Mi sono documentato su cosa stanno cercando di mettere in campo altre Regioni: non hanno messo in campo nulla ad oggi, ma stanno comunque cercando di capire se nel bilancio armonizzato qualcosa si potrà fare per avere delle disponibilità in più e, di conseguenza, andare ad allocare nelle leggi di settore interne di ogni singola Regione. Mi spiace che l'Assessore si sia fermato sulle prime due risposte di cui eravamo già a conoscenza; era la terza la novità, ma c'è la possibilità comunque di affrontare il tema nelle prossime settimane.
Presidente - Il punto n. 13 è rinviato.