Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2321 del 21 settembre 2016 - Resoconto

OGGETTO N. 2321/XIV - Interrogazione: "Tempistica e finanziamenti previsti per la realizzazione dei nuovi interventi ospedalieri".

Rosset (Presidente) - Punto n. 11 dell'ordine del giorno. Ha chiesto la parola l'Assessore Viérin; ne ha facoltà.

Viérin L. (UVP) - Abbiamo anche letto oggi i contenuti di questa relazione sugli organi di informazione, e quindi è di dominio pubblico, ormai è noto: nei primi giorni del mese di agosto la società COUP, con lettera, ha consegnato la relazione finale al Presidente della Regione, all'Assessore all'istruzione e cultura e all'Assessore alla sanità e una relazione finale del Comitato scientifico che era stato incaricato di valutare l'importanza archeologica dei reperti, uno degli elementi alla base dello stallo che andava nei contenuti a modificare la previsione fatta. Il comitato ha riconosciuto la particolare rilevanza dei reperti che risalgono all'Età del ferro e ha fornito indicazioni operative su eventuali soluzioni di conservazione e di valorizzazione degli stessi: è un elemento che oggi dà la possibilità di ragionare su una rimodulazione di questo progetto. C'è pertanto la possibilità di proseguire nelle determinazioni di un progetto che è necessario, in quanto ha come finalità quella di riunire le sedi ospedaliere, di creare un ospedale moderno, avere la possibilità di riunire il Beauregard dove - come sapete - abbiamo, anche in vista della necessità di medici nelle sale operatorie, la possibilità e l'esigenza di avere un accorpamento di questa parte, come è necessario anche accorpare la parte di psichiatria (era l'elemento che mancava). Non è stata una questione di annunci o di altro, ma ci sembrava utile, nel periodo di pausa estiva del Consiglio e su sollecitazione degli organi di informazione, dare una corretta informazione a seguito di un dibattito in corso, affinché ci siano gli elementi di informazione anche per la comunità. Sono stati resi noti i contenuti di questa relazione e oggi si tratta di poter procedere con un elemento che era determinato. Sicuramente oggi le determinazioni sull'ampliamento ci fanno dire che questo ampliamento va rivisto, va rivisto utilizzando sicuramente la parte esistente, va rivisto con una possibilità di collegamento e con un utilizzo rimodulato della parte inerente la zona di cui all'oggetto, ridimensionato nella possibilità di utilizzo per il fatto di avere gli scavi e la valorizzazione, quindi contemplare la possibilità di valorizzare i reperti, da un lato, e anche quelli di avere una certa possibilità di utilizzo degli spazi rimanenti per andare a rimodulare gli spazi.

Per quanto riguarda le domande puntuali: "quale sia la spesa prevista per i nuovi progetti concernenti i lavori dell'ospedale", è chiaro che adesso si apre una fase in cui viene rimodulata questa necessità e quindi è stato dato mandato alla COUP di rivedere il programma degli investimenti; pertanto a seguito di questa rivisitazione saremo più puntuali nelle stime che faranno i tecnici dopo l'aggiornamento.

Sulla questione: "se e quando i lavori riprenderanno e si concluderanno", io sarei sempre dell'idea di iniziare a dire quando iniziano. Sappiamo che le conclusioni, quando si parla di opere pubbliche, spesso diventano degli annunci sui quali non si può essere così precisi, però l'impegno nella fase attuale, dove è stato dato mandato alla società di rivedere il piano di investimenti, è quello di agire nei tempi rapidi per poter vedere quali sono le determinazioni da assumere.

"Se e quando le sale operatorie dell'Ospedale Beauregard saranno trasferite e dove saranno localizzate" fa parte della rimodulazione, e quindi avremo modo di parlarne quando avremo elementi più precisi.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Bertin; ne ha facoltà.

Bertin (ALPE) - La commissione di esperti istituita per valutare il ritrovamento dei reperti di via Guédoz aveva terminato i suoi lavori già da molto tempo; abbiamo avuto occasione di leggere quest'estate questa relazione e ci aspettavamo che a questo punto, dopo mesi, qualcosa si sarebbe mosso. D'altronde già qui, in Consiglio, rispondendo ad una mia interpellanza, l'Assessore alla pubblica istruzione aveva evidenziato il fatto che i lavori della commissione di esperti si erano praticamente conclusi a fine maggio. Per il momento rimaniamo agli annunci.

Quello che si voleva capire con questa interrogazione erano le indicazioni, seppur generali, sulle quali si sarebbero poi mossi i successivi interventi in quest'area. Per adesso non ci ha risposto alle domande, ha soltanto riproposto quanto riportato nella relazione del Comitato scientifico, che abbiamo letto, e che tra l'altro stamattina è presente sulla stampa. Non ha risposto alle domande, e quindi non si può che essere insoddisfatti sotto questo punto di vista. In tutta l'estate non siete riusciti neanche a prevedere quanto si spenderà per i progetti. Intanto ricordo che per l'ospedale, così com'è stato immaginato sinora, si sono già spesi oltre 5 milioni soltanto in progetti, 5 milioni che finiranno nel cestino, soldi buttati: un ennesimo spreco di denaro pubblico.

Questo ritrovamento è eccezionale, come sottolinea anche la commissione, per legge deve essere tutelato e non vi è alternativa; l'idea è se farlo lì o spostarlo. Il ritrovamento, proprio per la sua eccezionalità, ha un valore - sempre secondo la commissione di esperti - paragonabile a quello di Saint-Martin-de-Corléans, quindi deve rimanere lì. La commissione in generale non vede come un fatto negativo, in via teorica, il fatto che si voglia costruire lì l'ospedale, ma se passiamo all'aspetto più pratico la questione è diversa. In via teorica tutto è possibile, ma in pratica la vedo molto difficile; anche soltanto a leggere la relazione, ci si rende conto delle difficoltà che questo comporterebbe. Come sottolinea il Comitato scientifico, bisogna in via preliminare realizzare delle indagini archeologiche, degli scavi archeologici su tutta la zona: via Ginevra, via Roma, eccetera, per verificare, come è probabile, la presenza di altri elementi archeologici... scavi che dureranno anni! Ricordo - e lo ripeto spesso - che dal ritrovamento all'apertura del Parco archeologico, peraltro soltanto parziale, sono passati cinquant'anni: ciò vuol dire che, se tanto mi dà tanto, dell'ospedale ne parleremo nel 2066, con buona pace dei vari annunci in questi anni sul fatto che si potesse realizzare in centro città un nuovo ospedale.

Resta poi anche un altro dettaglio, e anche su questo ci aspettavamo ci fosse stato un po' di approfondimento durante l'estate, estate in cui tutti si sono ovviamente dedicati ad altro. Resta il dettaglio dei soldi, visto che i finanziamenti previsti per l'ospedale sono stati utilizzati in un modo diverso. Il volersi incaponire nel voler fare l'ospedale in quel luogo ci farà perdere ancora tantissimo tempo e credo che per moltissimo tempo non ne avremo uno all'altezza della situazione. Forse era meglio cambiare impostazione già da subito, magari abbandonando l'idea di realizzare l'ospedale in quel sito; tra l'altro poi, alla fine, secondo me si abbandonerà comunque, perché in quel posto sarà molto difficile realizzarne uno nuovo.