Oggetto del Consiglio n. 2302 del 27 luglio 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 2302/XIV - Disegno di legge: "Disposizioni collegate alla legge regionale di variazione del bilancio di previsione per il triennio 2016/2018".
Rosset (Presidente) - Punto n. 14.03 dell'ordine del giorno. Articolo 1. Avete la documentazione di fronte a voi, posso procedere? C'è l'emendamento di ALPE e del Gruppo Misto. Lo do per letto? Dichiaro aperta la votazione sull'emendamento di ALPE. La votazione è chiusa.
Presenti: 32
Votanti: 32
Favorevoli: 6
Contrari: 26
L'emendamento è respinto.
Passo ora mettere in votazione l'articolo 1. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.
Presenti: 32
Votanti: 26
Favorevoli: 26
Astenuti: 6 (Certan, Chatrian, Cognetta, Gerandin, Morelli, Roscio)
Il Consiglio approva.
Articolo 2. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.
Presenti: 31
Votanti: 26
Favorevoli: 26
Astenuti: 5 (Certan, Chatrian, Cognetta, Morelli, Roscio)
Il Consiglio approva.
Articolo 3. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.
Presenti: 31
Votanti: 25
Favorevoli: 25
Astenuti: 6 (Certan, Chatrian, Cognetta, Gerandin, Morelli, Roscio)
Il Consiglio approva.
All'articolo 4 c'è l'emendamento del collega Cognetta, che introduce il comma 5bis. Ha chiesto la parola il Consigliere Cognetta, ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) - Sostanzialmente al comma 5 dell'articolo 4: "Nell'ambito delle procedure concorsuali di cui al comma 4, l'Azienda USL può riservare i posti disponibili, nella misura massima del 50 percento, al personale medico, tecnico-professionale, infermieristico e amministrativo in servizio all'entrata in vigore della presente legge che abbia maturato con l'Azienda medesima, alla data di pubblicazione del bando, almeno tre anni di servizio, anche non continuativi", io vorrei che si aggiungesse: "per ogni anno di servizio effettivamente prestato è attribuito un punteggio", quindi che si possa tenere conto anche del fatto degli anni di maggiore anzianità di servizio.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Viérin, ne ha facoltà.
Viérin L. (UVP) - Intanto per sottolineare assieme al finanziamento della spesa sanitaria, che era nell'altro provvedimento di legge...che accompagna i dubbi e le perplessità che alcuni colleghi avevano espresso anche in merito alla relazione, sia della Corte dei conti che della certezza di possibilità di spesa...questo è un altro argomento interessante e importante che, da un punto di vista normativo, va a dare certezza in uno dei rilievi che erano stati formulati. Quando si parla di stabilizzazione del precariato storico e soprattutto quando si parla di possibilità avverso procedure concorsuali di riservare a chi per anni ha già espletato mansioni, ruoli e funzioni all'interno dell'azienda, quindi significa dare comunque certezze a chi lavora all'interno dell'azienda.
Per quanto riguarda la proposta del collega Cognetta, che ringraziamo, perché ne condividiamo i contenuti, nel senso che, al di là delle disposizioni che noi ci siamo limitati tecnicamente a prendere dalla norma finanziaria della legge di stabilità 2016 dello Stato, applicandola alla possibilità di immissione con una procedura riservata al 50 percento, l'azienda applicherà questo criterio che il collega Cognetta ha proposto, quindi non riteniamo necessario prevederla in legge, anche perché, da un punto di vista di tecnica legislativa, questo articolo è stato costruito riprendendo le disposizioni a livello nazionale integrali. Ci atterremmo quindi se lei è d'accordo, collega Cognetta...con l'impegno formale, nel senso che le regole sono stabilite e le regole a cui ci si attiene anche in azienda sono quelle a livello nazionale...ci sarà questa previsione di punteggio nei confronti della permanenza all'interno dei ruoli professionali. Accettiamo il principio, le chiediamo di accettare che non venga inserito nella disposizione normativa, ma sarà applicato come principio.
Concludo dicendo che questo darà la possibilità, soprattutto per il personale medico e tecnico-professionale di cui necessita l'azienda, perché abbiamo veramente le professionalità in sala, sono quelle che sono in "trincea", come si suol dire, di vedere al di là di uno sbocco lavorativo di certezza, la necessità di garantire la qualità della sanità valdostana, che è fatta sì di risorse finanziarie, ma anche e soprattutto di professionalità.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Cognetta, ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) - Assessore, mi sembra di aver capito che è già previsto, per cui lo ritiro sicuramente. Grazie.
Presidente - L'emendamento è ritirato. Al comma 7 c'è un emendamento dell'Assessore Viérin, che ha chiesto la parola, ne ha facoltà.
Viérin L. (UVP) - Per illustrare brevemente una questione tecnica: essendo ancora in corso la convenzione durante l'anno, non è necessario oggi prevedere all'interno della variazione di bilancio e nelle disposizioni normative questa questione, ma si discuterà poi a fine anno della questione finanziaria, eventualmente con una riflessione. Non è necessaria, quindi la ritiriamo in termini di norma.
Presidente - Ci sono richieste in tal senso? Non ci sono richieste, possiamo mettere in votazione l'articolo 4 con l'emendamento dell'Assessore. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.
Presenti: 32
Votanti: 27
Favorevoli: 27
Astenuti: 5 (Certan, Chatrian, Cognetta, Morelli, Roscio)
Il Consiglio approva.
Articolo 5. Ha chiesto la parola il Consigliere Nogara, ne ha facoltà.
Nogara (UVP) - Volevamo esprimere soddisfazione per questo articolo e per l'articolo seguente, soprattutto per le cose...mi vorrei riallacciare a quanto è stato discusso questa mattina sulla legge dell'agricoltura e mi vorrei riallacciare anche alle affermazioni di qualche collega, mi sembra del collega Roscio, dove si diceva che ci potrebbero essere delle iniziative a costo zero per agevolare l'attività agricola, questa è proprio una di quelle. Tutti questi articoli, che adesso non illustrerò, sono articoli che al mondo agricolo, ma soprattutto alla zootecnia, risolvono un 50 percento dei problemi che hanno in questo momento. Partono dal fatto che quando si sale e si scende dagli alpeggi, c'è la problematica che non si sa come usare questo latte perché non si potevano fare i formaggi nelle casere delle stalle, dove si richiedono dei minimi requisiti di salubrità, invece con questo articolo è possibile sia alla demonticazione e alla salita degli alpeggi, in questo periodo farli nelle casere delle abitazioni. Vi è poi il fatto importante della trasformazione e la vendita soprattutto dei formaggi che si producono in alpeggio; il latte crudo proveniente dall'alpeggio non è sottoposto ai controlli periodici delle cellule somatiche per la carica batterica; il locale per il deposito della stagionatura può avere un doppio uso: quello di essere utilizzato per mettere i formaggi che si producono nell'alpeggio e per i formaggi o gli altri prodotti che vengono a disposizione di chi lavora in questi alpeggi; poi ci sono cose molto importanti come il trasporto promiscuo degli animali vivi. Tutte queste norme sono delle norme che forse a qualcuno non dicono niente, ma vanno incontro agli agricoltori in modo veramente importante. Fini adesso se un agricoltore voleva trasportare degli animali e non aveva un camion a disposizione, non li poteva farli trasportare dal suo vicino di casa che gli faceva la cortesia di portarli: doveva prendere un camion, affittarlo e via di questo passo; ora invece - chiaramente tutti questi animali devono provenire da stalle indenni - si può caricare gli animali di altre persone senza problemi. È chiaro che ci devono essere dei minimi requisiti per gli autoveicoli e per chi trasporta questi animali.
Un'altra cosa importantissima è l'audit in tutti i controlli, soprattutto delle stalle: quando, per esempio, un veterinario viene a controllare una stalla, c'è la possibilità da parte del conduttore dell'azienda di chiedere se può essere presente alla visita nella stalla per le cose che deve fare il veterinario un suo veterinario di fiducia o personale dell'AREV. Queste sono cose molto importanti, che, secondo me, risolvono il 50 percento delle discussioni che tante volte ci sono tra veterinari e agricoltori. È chiaro che a cose del genere forse, per chi non è del settore, non si dà molta importanza.
Ci sono nell'articolo seguente, che il mio collega vi illustrerà, ancora altre cose che aiutano il mondo agricolo: questi sono proprio quegli interventi a costo zero, ma che danno grande respiro, soprattutto in questo caso, alle aziende zootecniche. Questo mi fa molto piacere perché in questi anni avevamo presentato diverse interpellanze e diverse interrogazioni su queste problematiche e c'era sempre stata una risposta un po' vaga richiamando le leggi europee. Sono convinto che se si va a fondo, in tante cose si riesce a trovare la soluzione di tanti problemi, non impegnando soldi pubblici, ma a costo zero aiutando tantissimo la gente che opera in questo settore.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Chatrian, ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - Non vorrei ripercorrere i commi dell'articolato che ha ben illustrato il collega Nogara, questo pomeriggio nell'intervento che ho fatto, che abbiamo fatto come gruppo ALPE, ho fatto un passaggio proprio su questi articoli che trovano da una parte il buon senso e, dall'altra, vanno a risolvere comunque delle criticità che ci sono in essere a costo zero: vedi soprattutto il comma 1 dell'articolo 5. Per chi è del settore, nel momento in cui il latte in alpeggio comunque diminuisce in maniera drastica, forte, si creano delle condizioni comunque per semplificare le possibilità e le azioni che si possono comunque mettere in campo. Stessa cosa per quanto riguarda il comma 2, il comma 3, il comma sia 4 che 5. Vanno quindi in una direzione che non è di semplificazione, ma è un creare le condizioni per poter lavorare nel momento in cui o è diminuita in maniera pesante e determinata la quantità di latte, altrimenti comunque rendere più flessibili i mezzi per poter fare anche il semplice trasporto che oggi non è comunque possibile. L'articolo è di buon senso, a costo zero e riceverà il nostro voto favorevole.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Viérin, ne ha facoltà.
Viérin L. (UVP) - Il Presidente in mattinata aveva anticipato alcune considerazioni che abbiamo nel primo periodo di insediamento voluto mettere in pratica. Volevo ringraziare i colleghi Nogara e Grosjean, che sono stati di supporto per la costruzione, anche tecnica, assieme chiaramente agli uffici, assieme alla parte relativa all'agricoltura, che provengono dalla parte sanitaria in sinergia nella risoluzione di problematiche che sono state già ampiamente illustrate sia questa mattina che oggi, ma che vanno nell'ottica - com'è stato sottolineato e ringrazio anche i colleghi dell'ALPE per aver sottolineato questo aspetto - di portare avanti le cose che ci siamo detti in questo periodo di difficoltà per il settore agricolo.
Nel prossimo articolo il collega Grosjean ci parlerà della questione della macellazione domiciliare, anche quella d'urgenza, che è in parte alla base di un recepimento di quello che il territorio oggi ci chiede in un ambiente che soffre. È un tornare un po' anche alla semplicità, alle origini, compatibilmente con le normative che esistono, ma che danno la possibilità di respiro in un'agricoltura di montagna, in una zootecnia difficile, in una regione come la nostra, che deve essere sostenuta e che fa parte di ciò che abbiamo voluto mettere in azione con norme che non comportano possibilità o incidenza sulla spesa, ma che, da un punto di vista della semplificazione, vanno anche nell'ottica di ciò che spesso si dice: la burocrazia, le complicazioni, i limiti. Tutto ciò che demotiva chi ha voglia ancora di occuparsi di certi settori, che sono parte della nostra comunità e che sono parte del nostro essere comunità alpina, montana soprattutto sulla zootecnia.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Gerandin, ne ha facoltà.
Gerandin (GM) - Per annunciare il mio voto favorevole sia all'articolo 5 che all'articolo 6 che all'articolo 7, così almeno concentro e sono meno lungo.
Volevo approfittare dell'occasione per ringraziare i colleghi Nogara e Grosjean perché, a mio parere, sapendo quanto ci hanno lavorato sopra, sono stati qualcosa di più che un supporto per quello che riguarda questo articolato. Pertanto, li voglio ringraziare perché so che ci hanno lavorato tanto, sicuramente una parte l'avrà fatta anche l'Assessore e le sue strutture, ma io personalmente ho visto quanto ci hanno messo di loro i due colleghi.
Su tutto questo, ho solo un rammarico: queste modifiche a costo zero che vanno nel senso auspicato dal mondo agricolo, vale a dire semplificare la vita, ma perché non sono state fatte prima? L'altro è perché in parte noi ci siamo resi conto di un'informazione non corretta, nel senso che noi abbiamo continuato a dire a chi ci chiedeva...io che non conoscevo bene la materia, a chi mi chiedeva dicevo che sono le normative europee, le normative sanitarie nazionali che impediscono di farlo. Ora, abbiamo visto che con un grosso lavoro di ricerca, si riesce anche a semplificare la vita di chi in questo momento sta tribolando e sta tribolando veramente tanto.
Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.
Rollandin (UV) - Vorrei solo specificare un piccolo particolare: l'elegia è bella ed è anche musicalmente molto facile, vorrei spiegare che su questo c'era un volume cosiddetto "Bric", che era stato compilato con tutta una serie di interventi. In una riunione, fatta con i responsabili dei servizi sanitari, non solo veterinari ma anche medici, si è fatta un'analisi di questa parte e si è creduto opportuno eliminare alcune situazioni di adeguamento alle norme nazionali, cercando di guardare a qualcosa che fosse più vicino alle nostre esigenze. Chiaramente - e io voglio dirlo a scanso di equivoci - su questi articoli qualche forzatura c'è; non vorrei che poi un domani mi si dicesse, qualora ci impugnassero la norma, che siamo stati dei faciloni. Credo che con questa impostazione dei tre articoli si sia fatto uno sforzo non indifferente per specificare delle caratteristiche, che di fatto abbiamo solo noi e pochi altri nelle zone di montagna, cercando di far sì che il buon senso prevalga anche in chi interpreta le norme che noi abbiamo scritto, perché sono borderline, non si fa riferimento a normative europee o nazionali, né abbiamo volutamente esagerato nel dire: "in deroga a". Abbiamo cercato di dire, tenuto conto delle condizioni che noi abbiamo, che è importante che non ci sia un sovraccarico di situazioni che rendono impossibile la vita. Voglio dirlo per onestà, perché è da quel punto che è partito, oggi è un punto di arrivo importante nella discussione e spero che tutto questo venga recepito con lo spirito con cui è stato costruito.
Presidente - Posso mettere in votazione l'articolo 5? Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.
Presenti: 32
Votanti: 32
Favorevoli: 32
Il Consiglio approva all'unanimità.
Articolo 6. Ci sono gli emendamenti n. 2 e n. 3 di ALPE e del Gruppo Misto, che sono dati per letti. Qualcuno del Governo vuole rispondere agli emendamenti? Ha chiesto la parola il Consigliere Grosjean, ne ha facoltà.
Grosjean (UVP) - È un bel momento, finalmente vediamo concretizzare qualcosa che credo da quando siamo qui in Consiglio chiediamo: un po' di semplificazione, un po' di responsabilizzazione ai nostri agricoltori, ai nostri allevatori, lasciamo a loro la responsabilità di produrre bene, è un loro compito. Non è con le norme, tipo il famoso rubinetto a pedale, che abbiamo risolto i problemi dell'agricoltura in Valle d'Aosta. Oggi su quello non ci siamo ancora arrivati, ma credo che dovremmo arrivare.
Io sono anche molto convinto - e i dati lo dimostrano ormai - che l'era della sterilizzazione, della pastorizzazione, di tutte queste boiate è finita, perché se abbiamo un aumento di casi sociali di malati di diabete, di fegato grasso, di obesità, gran parte è dovuta ad un'alimentazione scorretta provocata da una falsa igiene, dalla pastorizzazione e dalla sterilizzazione di tutti gli alimenti. La nutria celtica sta dimostrando esattamente il contrario, quindi queste sono delle aperture veramente importanti. Poter ritornare a macellare a casa e a riprendere le tradizioni dei nostri antenati, che di queste cose ne hanno fatto anche una sorta di qualcosa di personale: ognuno fa il salame a modo suo, le salsicce a modo suo, ci sarà di nuovo il piacere di poter fare gli agricoltori fino in fondo. Poter macellare in casa qualche animale non penso che sia un crimine, anzi sarà sicuramente un ritorno alle nostre tradizioni. Poter fare dei formaggi a casa...io mi ricordo da ragazzino avevamo le vacche in casa, nel mese di ottobre e novembre e poi in primavera quei 15 giorni prima della monticazione quando la latteria turnaria era chiusa, si facevano i formaggi sì della famiglia, ma erano ricercati anche dai parenti, dagli amici e dai vicini e ognuno aveva la sua particolarità. Il lavoro sovente anche delle donne, perché sovente erano le donne che facevano il formaggio molto spesso, quindi c'era una valorizzazione delle professionalità. Abbiamo distrutto tutto, non si può più fare niente. Sono veramente soddisfatto quindi e non sto ad elencare l'articolo, è facile da capire, è chiaro, ma sono estremamente soddisfatto del cambiamento di rotta e spero che sia solo l'inizio di belle cose per rilanciare l'agricoltura, dando più spazio all'agricoltore, perché, togliendo i capestri di regole a volte assurde, sicuramente le nostre aziende potranno riprendere a crescere in un modo ancora più qualitativo.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Chatrian, ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - Per annunciare il nostro voto favorevole all'articolo 6, al cui interno c'è la nostra cultura, le nostre tradizioni, il nostro savoir-faire, perché comunque tra fine novembre e i primi di dicembre era un momento importante, è un momento importante per chi l'ha vissuto e per chi lo vive ancora, quindi positivo. Peccato, colleghi, che non ci sia stata questa verve questa mattina, quando abbiamo discusso del disegno di legge n. 88, di trovare le soluzioni per le cose importanti. Peccato che questa puissance di voglia di cambiamento, di rinnovamento, anche dal punto di vista politico, di strada, di regia e di rotta non sia stata messa in campo anche per accompagnare questo unico strumento che abbiamo (PSR); peccato che non siamo tutti insieme riusciti a dare un élan alla discussione di questa mattina. Comunque su questo articolo voteremo a favore ed è un rilancio anche della nostra cultura comunque montana, che forse ci potrebbe restituire quella genuinità dei nostri prodotti e anche quelle feste comunitarie di famiglia, che fanno comunque crescere le diverse e piccole comunità.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Restano, ne ha facoltà.
Restano (UV) - Lo scorso mese di dicembre, insieme all'Assessore all'agricoltura e foreste, intervenni ad un incontro dell'Associazione ovicaprini e abbiamo avuto modo in tale sede di dibattere con gli allevatori del settore circa queste problematiche. In tale occasione affermammo che, a nostro modo di vedere, tecnicamente c'era la possibilità di fare un percorso per arrivare alla macellazione a domicilio, perché questa che abbiamo vissuto fino a ieri è un po' una situazione assurda: abbiamo chi alleva dei capi di bestiame che poi deve portarli a macellare altrove, magari allo stesso tempo si trova ad acquistare la carne presso una macelleria, una rivendita di carne e non consuma neppure la sua carne. Questo è stato anche rilevato da associazioni di categoria e anche da veterinari ed è stato pubblicato su una rivista di settore. Oggi andiamo a sanare questa situazione, però, come ha ben detto il Presidente del settore, bisogna anche in questo caso fare molta attenzione perché la normativa attualmente in vigore è copiosa: si parte dalla normativa del 1928, quando l'acqua che veniva utilizzata era quella del ruscello, e si arriva agli erogatori con l'acqua bollita, e tutte sono in vigore. Bisogna fare quindi molta attenzione all'applicazione della norma e soprattutto - come ha detto il Presidente - come viene interpretata. Quando noi ci riferiamo al rispetto dei requisiti igienico-sanitari minimi e diciamo che ci vuole un'autorizzazione sanitaria rilasciata dal Sindaco, vuol dire che comunque queste attività sono soggette ad un controllo e, anche se a domicilio, chi le pone in essere deve fare attenzione a mantenere certi livelli di igiene, comunque stiamo dando un'importante opportunità e un importante attestato di fiducia a chi svolge questi lavori, dobbiamo proseguire su questa strada.
Ho letto che la Giunta avrà l'onere di stabilire i ticket riferiti alle prestazioni, in altre Regioni lo hanno già fatto, sono dei ticket popolari, perché più che al costo si guarda alla prevenzione, al fatto di non far viaggiare i mezzi su strada e a dare un'opportunità agli allevatori di mangiare degli alimenti genuini.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Viérin, ne ha facoltà.
Viérin L. (UVP) - Solo per una questione tecnica che rimanga agli atti, perché al comma 5 dell'articolo 5 c'è un leggero refuso, chiedo semplicemente che sia corretto: invece che "smaltito", sia utilizzata la parola "convogliato". Questo è più consono da un punto di vista della tecnica legislativa nell'ambito specifico di attuazione.
Presidente - Ho preso atto della richiesta dell'Assessore, siamo sull'articolo 6. Metto in votazione entrambi gli emendamenti di ALPE e del Gruppo Misto. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.
Presenti: 33
Votanti: 13
Favorevoli: 13
Astenuti: 20 (Baccega, Bianchi, Borrello, Donzel, Farcoz, Follien, Fosson, Guichardaz, Isabellon, La Torre, Lanièce, Marguerettaz, Marquis, Péaquin, Perron, Restano, Rini, Rollandin, Testolin, Marco Viérin)
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione l'articolo 6 nel suo complesso. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.
Presenti: 33
Votanti: 33
Favorevoli: 33
Il Consiglio approva all'unanimità.
Articolo 7. Non ci sono richieste di intervento, lo pongo in votazione. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.
Presenti: 33
Votanti: 33
Favorevoli: 33
Il Consiglio approva all'unanimità.
Articolo 8. Stesso risultato. Articolo 9. Non ci sono richieste di intervento, lo pongo in votazione. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.
Presenti: 33
Votanti: 32
Favorevoli: 26
Contrari: 6
Astenuti: 1 (Gerandin)
Il Consiglio approva.
Possiamo proseguire con l'articolo 10, vi è l'emendamento dell'Assessore Rini e del Consigliere Guichardaz, che è abrogativo dell'articolo; l'emendamento n. 4 di ALPE e del Gruppo Misto decade.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Rini, ne ha facoltà.
Rini (UV) - Abbiamo ritenuto opportuno, così com'è stato fatto anche in altri settori, ed è stato illustrato prima, essendo in corso d'anno non andare a modificare in maniera sostanziale questo settore. Ovviamente poi cercheremo di fare delle valutazioni attente ed eventualmente riproporle poi in sede di discussione di bilancio.
Presidente - Ha chiesto la parola la Consigliera Certan, ne ha facoltà.
Certan (ALPE) - Grazie Assessore Rini per questa precisazione. Diciamo che la maggioranza ha fatto e disfatto: ha fatto l'articolo e poi lo ha abrogato. Bene, perché era comunque un articolo che non era stato concertato e non era stato condiviso con nessuno degli operatori del settore. Siamo contenti di aver sollevato nello scorso Consiglio questo aspetto e siamo contenti che le sollecitazioni di ALPE dello scorso Consiglio siano servite per abrogare oggi l'articolo 10 che la maggioranza aveva fatto. In particolare, andava a modificare l'articolo 6 della Fondazione della SFOM, la seconda parte del comma 1 di tale articolo: "i criteri e le modalità per la concessione del contributo annuo sono determinati con deliberazione della Giunta regionale", "secondo il sistema della quota capitaria ovvero in relazione diretta al numero di allievi della Fondazione" rimane e non viene modificato, come invece voleva fare la maggioranza. Perlomeno, quando c'è stato presentato il DL n. 87, si voleva tout court definire i criteri e le modalità solo attraverso una delibera di Giunta nei limiti di stanziamento di bilancio.
Voteremo chiaramente a favore dell'abrogazione di questo articolo, ci aveva un po' preoccupato la presa di posizione del Presidente Rollandin che oggi nell'illustrazione aveva detto che questo articolo 10 era per portare delle modifiche sostanziali sul settore culturale, che non facciamo adesso ma che ci auguriamo venga fatto di concerto fra tutti: commissioni politiche ed enti preposti per fare questo.
Presidente - Metto in votazione l'emendamento n. 1 dell'Assessore Rini e del Consigliere Guichardaz. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.
Presenti: 33
Votanti: 33
Favorevoli: 33
L'emendamento è approvato all'unanimità.
All'articolo 11 c'è un emendamento della II Commissione, che introduce un primo comma 0.1. Qualcuno lo vuole illustrare? È chiarissimo, quindi metto in votazione l'emendamento. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.
Presenti: 33
Votanti: 33
Favorevoli: 26
Contrari: 7
Il Consiglio approva.
Metto in votazione l'articolo 11 emendato. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.
Presenti: 33
Votanti: 33
Favorevoli: 26
Contrari: 7
Il Consiglio approva.
Articolo 12. Stesso risultato. Articolo 13. Stesso risultato. Posso mettere in votazione l'intero disegno di legge n. 87. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.
Presenti: 33
Votanti: 32
Favorevoli: 26
Contrari: 6
Astenuti: 1 (Gerandin)
Il Consiglio approva.