Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2301 del 27 luglio 2016 - Resoconto

OGGETTO N. 2301/XIV - Disegno di legge: "Primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione della Regione per il triennio 2016-2018".

Rosset (Presidente) - Punto n. 14.02 dell'ordine del giorno. Articolo 1 del disegno di legge n. 86. Ha chiesto la parola il Consigliere Gerandin, ne ha facoltà.

Gerandin (GM) - Per esprimere la mia soddisfazione per questo articolo, in quanto rende giustizia anche al Corpo forestale della Valle d'Aosta, al personale professionista dei vigili del fuoco per quanto riguarda la norma nazionale legata agli 80 euro, in quanto sarebbe stata una discriminante rispetto al trattamento per questi due Corpi equipollenti sul territorio nazionale. Pertanto, è un'ottima iniziativa e un ottimo segnale per quel che riguarda il discorso di un recepimento di una norma nazionale.

Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) - Per ringraziare il collega che ha sottolineato questo aspetto, che, tra l'altro, abbiamo messo all'articolo 1, a giusto titolo per sottolineare l'importanza del provvedimento e soprattutto per non incorrere in quella che è a volte un po' la posizione dei Corpi che sono passati alla Regione, che si sentono ogni tanto "penalizzati" rispetto a quello che succede a livello nazionale, quindi ci sembrava giusto.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Nogara, ne ha facoltà.

Nogara (UVP) - Io colgo l'occasione, ognuno tira l'acqua al suo mulino, questo è un importante segnale per i Corpi, secondo me, altamente specializzati che abbiamo qui in Valle d'Aosta, non bisogna dimenticarli. Meno male, fortunatamente ultimamente si è fatto ancora un concorso qui in Valle per dei forestali, però le volevo far notare che il Corpo forestale sta invecchiando e sta invecchiando molto, allora bisogna non far passare troppi anni, perché sennò qui ci troveremo in una situazione ad un certo punto difficile perché tanti andranno insieme in pensione e questi saranno problemi. Vista la specializzazione che hanno raggiunto questi Corpi e l'alta professionalità che hanno, volevo solo puntualizzare questa cosa.

Presidente - Non ci sono altri interventi. Dichiaro aperta la votazione sull'articolo 1. La votazione è chiusa.

Presenti: 31

Votanti: 30

Favorevoli: 30

Astenuti: 1 (Cognetta)

Il Consiglio approva.

All'articolo 2 c'è l'emendamento del Gruppo Misto, di ALPE e del Movimento Cinque Stelle abrogativo del comma 1, porto a conoscenza che c'è il parere negativo da parte dell'Assessorato del bilancio e delle finanze, è consentita pertanto l'illustrazione ma non la votazione. Ci sono anche un emendamento del gruppo UVP con parere positivo e un emendamento della II Commissione.

Ha chiesto la parola il Consigliere Gerandin, ne ha facoltà.

Gerandin (GM) - Prima di iniziare l'illustrazione dell'emendamento, peraltro molto semplice perché chiede l'abrogazione del comma 1 dell'articolo 2, le chiederei se è possibile avere le motivazioni del parere negativo sulla congruità finanziaria, tenuto conto che questo articolo non impegna risorse, ma prevede solo che le risorse, per quel che riguarda gli avanzi che derivano dagli Enti locali, siano non più in disponibilità degli enti ed eventualmente poi distribuiti o comunque utilizzati previa delibera d'intesa con gli Enti locali, per cui sarei curioso se non altro di capire qual è la motivazione del non accoglimento della parte finanziaria.

Questo emendamento è un po' la logica conseguenza della mia posizione anche all'atto dell'approvazione della finanziaria, nel senso che non ho mai ritenuto fosse così opportuno andare ad impegnare, o comunque andare a togliere risorse agli Enti locali per il semplice motivo che le risorse che derivano dall'avanzo d'amministrazione hanno tutta una serie di possibilità di utilizzo per quello che riguarda gli Enti locali: possono essere utilizzate per pagare senza problemi gli investimenti che non erano stati pagati: i cosiddetti "residui passivi", che non era stato possibile per non sforare il Patto di stabilità; era possibile, ad esempio, destinare all'estinzione di mutui, tenuto conto che abbiamo tutta una serie di grandi indebitamenti da parte degli Enti locali. Questo provvedimento non va nel senso giusto: estende i 20 milioni previsti all'inizio della finanziaria, prelevando anche tutto l'avanzo 2015, ed è un chiaro segnale con cui si vuole entrare a gamba tesa sulle risorse degli Enti locali. In nessun'altra parte d'Italia - ci tengo a sottolinearlo - sono state fatte delle operazioni del genere. Si dice che è una possibilità concessa agli Enti locali per poter poi eventualmente finanziare ristrutturazioni di edifici scolastici. Io ricordo che, per quel che riguarda la possibilità di intervenire per la ristrutturazione degli edifici scolastici, il comma 713 della legge di stabilità 2016 fissa nella misura massima di 480 milioni di euro le spese che gli Enti locali possono eventualmente sostenere utilizzando l'avanzo d'amministrazione. C'era un termine per le richieste da parte degli Enti locali entro il 1° marzo 2016 e con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri veniva decisa la ripartizione degli spazi finanziari. Il 27 aprile 2016 il Consiglio dei ministri ha deliberato. Per quel che riguarda gli Enti locali, sono otto i Comuni che hanno fatto richiesta, per un totale di spazio finanziario liberato di 1,840 milioni di euro.

Se l'interpretazione che viene data è quella di dire che i Comuni valdostani potevano spendere tranquillamente i loro avanzi senza il vincolo previsto dal comma 713 della legge di stabilità, non capisco perché otto Comuni hanno dovuto fare domanda e chiedere allo Stato di avere degli spazi liberi. Se non è così, sono davvero curioso di capire anche con questa norma, qualora andasse avanti, chi sarà che metterà l'autorizzazione finanziaria, la compatibilità finanziaria da parte dell'ente, tenuto conto che c'è una legge dello Stato che fissa questi limiti. Sarà comunque curioso capire chi anche da parte degli uffici regionali dovrà certificare il rispetto del discorso della compatibilità finanziaria, e non solo, del rispetto della norma finanziaria di riferimento. Ne riparleremo di nuovo, tanto siamo verso la fine dell'anno e vedremo quante di queste risorse verranno mai utilizzate e da chi verranno mai utilizzate. Con questo noi riteniamo che sia corretto e necessario abrogare questo articolo, che vincola solamente gli Enti locali a non poter utilizzare come nel resto d'Italia la possibilità dell'utilizzo dell'avanzo.

Presidente - In merito alla sua richiesta sul parere, se lei gira l'emendamento, dovrebbe avere il parere scritto...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...ha chiesto qual è la motivazione, sto spiegando al collega Gerandin la motivazione che è sul retro, basta girare la pagina e c'è, mi limito a questo. Ulteriori spiegazioni l'Assessore o il tecnico è in grado di fornirgliele. Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) - Mi spiace che ancora una volta da parte di chi dovrebbe capirne qualcosa di Enti locali si stia ad insistere su quello di cui abbiamo già discusso durante l'esame del bilancio, tant'è che su questo tema prima c'era il limite dei 20 milioni, ma il collega Gerandin, non essendo convinto che gli avanzi d'amministrazione fossero 20 milioni, ha fatto in modo che ci fosse un emendamento che diceva: "nel caso in cui gli avanzi non fossero di 20 milioni, la Regione interviene". Giusto? Adesso noi cosa abbiamo detto? Nel comma dove si diceva di avanzi d'amministrazione 2014, 2015...che, sottolineo, non possono essere usati, nella parte in cui non possono essere usati, quindi non nella parte vincolata...facendo un minestrone così il gusto è indescrivibile, ma non dà la possibilità di capire se è minestra di porri, di cavoli, Vapelenentse, così diventa un minestrone di cui non si capisce niente. Le parti che sono già prenotate non vengono toccate e sono le parti vincolate. Alle parti non vincolate noi abbiamo dato due possibilità, utilizzando quell'avanzo che altrimenti rimane bloccato, l'hanno capito anche i Comuni, tranne, e noi l'abbiamo inserito, il discorso per le scuole. Terzo minestrone: hai inserito il discorso dello spazio finanziario, che è stato previsto con norma dello Stato con limite dei 480 su tutto il territorio nazionale, a cui hanno aderito gli otto Comuni, che sono stati regolarmente accolti, difatti è già arrivata la lettera, noi abbiamo già fatto la lettera ai Comuni corrispondente allo spazio finanziario che loro hanno in funzione di quella richiesta per l'intervento nelle scuole, lì è spazio finanziario.

Invece noi prevediamo di utilizzare l'avanzo di amministrazione 2014 e 2015, che chiaramente supera i 20 milioni, perché l'abbiamo già superato; allora abbiamo tolto il limite di 20 milioni per poter utilizzare queste somme per il sociale, per gli anziani e per le scuole. Faccio notare che ultimamente c'è stato anche un decreto che ha dato un po' di scossa anche sulle scuole con l'esigenza di intervenire nel più breve tempo possibile. Noi non abbiamo ancora oggi l'avanzo di amministrazione 2015, ma se mi sopprimi questo, i soldi non li posso utilizzare, pertanto è una doppia stupidaggine: rimangono bloccati e non li posso utilizzare. Per i Comuni l'unica difficoltà è che non viene riparametrato, per cui il Comune che ha dato dieci non è che riceve dieci attraverso questo; un Comune ha dato dieci, uno zero, il discorso nell'insieme viene visto in funzione delle esigenze per la sicurezza, per gli interventi nelle scuole.

Il discorso quindi è molto chiaro su questo comma, che ci dà la possibilità di utilizzarlo secondo l'articolo 10 ma senza il vincolo dei 20 milioni, perché sennò quello che avanza del 2015 non lo potremmo spendere. Oggi il collega Chatrian lo ha citato questo: saranno circa 40 milioni aveva detto, oggi non abbiamo dei dati, ma potrebbero essere un po' di meno, comunque le cifre si avvicinano a quelle, e sono soldi che noi utilizziamo come abbiamo detto, guai se togliamo questo, andiamo a bloccare tutto il resto. Con quale finalità? Rimangono soldi bloccati? Questo le volevo spiegare, quindi siamo di nuovo a quel punto. Per fortuna, l'emendamento che si era voluto in quel momento - e giustamente perché non si sapeva ancora - non è servito, perché poi abbiamo avuto i fondi sufficienti per intervenire nelle microcomunità e dare i soldi ai Comuni. Oggi non sappiamo ancora quant'è, ma ha la stessa funzione e quindi si mantiene secondo l'articolo 10.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - Questi sono dei temi non facili, non semplici, ogni buon legislatore deve cercare di avere tante informazioni per poter mettere sul tavolo una posizione, quindi, se vuoi, è una questione molto tecnica. L'abbiamo detto e affrontato in sede di finanziaria: c'erano delle aspettative da una parte e, dall'altra, c'era la certezza in quest'aula che si poteva fare solo quello, altrimenti questi soldi non avremmo potuto usarli. Poi, come capita nelle migliori famiglie, e anche qua all'interno, ogni tanto non tutte le cose dette qua sono al 100 percento coperte, nel senso che quella è l'unica strada percorribile.

Questa mattina, quando abbiamo affrontato questo tema, io ho detto delle proiezioni generali, degli ordini di grandezza...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...per dire il ragionamento che c'era a monte, l'anno scorso a dicembre abbiamo parlato del tetto dei 20 milioni e con questo articolo si va a togliere quel tetto, giusto? Questo è lo spirito di questo articolo 2. Mi assumo le responsabilità di quello che dico adesso: come gruppo, insieme anche ai colleghi Gerandin e Cognetta noi in questi giorni abbiamo cercato di approfondire meglio tale tema. Non abbiamo la ricetta magica, nel senso che non è che le cose che ha detto il Presidente Rollandin sono non corrette o corrette e quelle che diciamo noi sono scorrette...

(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

...lei dice sempre le cose corrette qua in aula...noi le diciamo scorrette perché se veniamo qua, veniamo a parlare così perché...noi ci siamo strutturati e abbiamo cercato di avere dei pareri su questo articolo, e non è proprio come dice il Presidente Rollandin, non è proprio così al 100 percento: che tutto quell'ammontare non potrà essere utilizzato. Questa è la posizione del nostro gruppo, la posizione dei colleghi che hanno sottoscritto quest'emendamento; se poi quest'ultimo ha creato delle criticità...

(interruzione dell'Assessore Perron, fuori microfono)

...a livello di parere, questa è un'altra questione.

Il dato politico nei confronti dei nostri Comuni - e questo non è il quesito ma è il dubbio alto che abbiamo - è che probabilmente una parte di questi 35, 30 o 40 milioni, che è la somma degli avanzi di amministrazione del 2014 e 2015 forse i Comuni la potevano utilizzare: questo è lo spirito del nostro emendamento e questo è il dato politico che noi vogliamo mettere sul tavolo di quest'Assemblea, perché non sempre le cose che sono state dette come tabù...vi ricordate, qualcuno c'era nella passata legislatura, vedi la Forestale: non si potevano più fare in Valle d'Aosta le squadre dei cantieri forestali perché lo Stato nazionale non ci lasciava più fare questa operazione, non mi sembra che il film sia stato così.

Presidente - Per dichiarazione di voto, ha chiesto la parola il Consigliere Gerandin, ne ha facoltà.

Gerandin (GM) - Ho ascoltato attentamente quello che mi ha detto, Presidente, e da una parte sono già soddisfatto perché, rispetto a quando ci ha parlato della finanziaria, in cui diceva che i Comuni perdevano i soldi, stavolta ha detto che non possono utilizzarli...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...c'è una bella differenza tra "sono persi" e "non sono utilizzabili", comunque ad ognuno la propria considerazione in merito.

Sul resto che lei mi dica che tutti quelli che sono fondi vincolati non fanno parte dell'avanzo di amministrazione...lo sappiamo. Io penso che tutta l'aula lo sappia questo: io non ho parlato di questi fondi, io ho parlato dell'avanzo, avanzo determinato da fondi non vincolati e con questa legge, in cui si dice che comunque tutto quello che non è vincolato va a far parte di questo fondo vengono precluse ai Comuni le possibilità anche di estinguere anticipatamente i mutui. Questo è perché nessun Comune prima di aver determinato l'avanzo può avere vincolato una parte dell'avanzo per estinguere i mutui, è il cane che si morde la coda, ma così è.

Lei è stato molto chiaro, nel senso che probabilmente sul discorso scuola, con parole un po' diverse abbiamo detto la stessa cosa, nel senso che probabilmente qualche limite nell'utilizzo di tutto questo avanzo ci sarà, perché io immagino che comunque, quando si è in campo nazionale, si fa riferimento a dei codici molto precisi in cui viene identificato come viene utilizzato l'avanzo. Noi in Regione fortunatamente non abbiamo questo in quanto è il Dipartimento Enti locali che certifica il rispetto delle regole. Ora, vedremo chi metterà eventualmente il parere di compatibilità finanziaria sull'utilizzo dell'avanzo di questo genere per i Comuni e chi lo metterà a livello regionale.

A mio parere, la novità più rilevante - non avevo letto prima le motivazioni per cui veniva espresso il parere negativo - è che qua si dice: "esprime negativo, in quanto l'articolo 2 è inscindibilmente legato al successivo articolo 3", che è quello relativo al deposito dei carburanti...

(nuova interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...questo è quanto scritto, io leggo quanto scritto: "l'onere di cui al comma 1 trova copertura mediante riduzione dell'indebitamento..." e quant'altro, per cui la percezione - che ormai è qualcosa di più di una percezione, è quasi una certezza - è che verrà utilizzato l'avanzo dei Comuni per dare copertura finanziaria al deposito dei carburanti. Magari mediante una variazione di bilancio, nel senso che verranno tolte magari alcune risorse che andavano a pagare il sociale, perché l'utilizzo è finalizzato al sociale e si utilizzeranno queste risorse per eventualmente mandare avanti l'operazione deposito carburanti. Questo è quanto è scritto, perché leggo il parere del Coordinatore: "si esprime parere negativo in quanto l'articolo 2 è inscindibilmente legato al successivo articolo 3. L'emendamento così formulato, senza una modifica anche del richiamo contenuto al comma 3 dell'articolo 3, è irricevibile". Abbiamo capito qual è l'orientamento del Governo, qual è la volontà: è quella di utilizzare l'avanzo dei Comuni per mandare avanti l'operazione, non sappiamo ancora come, non sappiamo ancora quale, perché sarà oggetto di delibera di Giunta, ma l'operazione deposito carburanti.

Presidente - Vi è l'emendamento dell'UVP. Ha chiesto la parola il collega Bertschy, ne ha facoltà.

Bertschy (UVP) - Il nostro emendamento riprende il tema degli avanzi di amministrazione, dove l'abbiamo lasciato nello scorso dibattito del Consiglio: quello della finanziaria. Sulla scelta politica evidentemente ci eravamo espressi; nel rispetto però dell'autonomia di ogni assemblea, avevamo detto già allora - e il collega Gerandin se lo ricorda bene - che, pur non essendo d'accordo sull'utilizzo dell'avanzo d'amministrazione dei Comuni, stava ai Comuni decidere in piena autonomia della loro scelta e allora avevamo lavorato ad un emendamento che prevedeva la copertura perché la preoccupazione era quella degli stipendi dei 700 dipendenti che lavorano nella microcomunità, la copertura con l'avanzo di amministrazione della Regione con un emendamento apposito degli stipendi.

L'articolo 2 pone qualche confusione perché, parlando di avanzo d'amministrazione in maniera generalizzata, è vero che tutti dovrebbero conoscere le norme, ma forse si tende a dire, o si tende a far passare il messaggio che si scippa completamente l'avanzo di amministrazione ai Comuni, mentre è stato ben chiarito negli interventi che stiamo parlando dell'avanzo e di quella parte di avanzo non vincolata che oggi, con le nuove norme finanziarie, può essere usata esclusivamente per arrivare al pareggio di bilancio, all'equilibrio di bilancio. Il nostro emendamento fa un discorso al contrario: posto che l'articolo 10 prevedeva questa possibilità, che oggi viene ampliata per le due voci di spesa, ma per una in particolare: quella degli investimenti sull'edilizia scolastica, perché l'altra oggi è coperta in termini socio-assistenziali, questi soldi serviranno a fare un programma sull'edilizia scolastica: la voce di spesa è esclusivamente questa.

L'emendamento che presentiamo quindi permette ai Comuni di utilizzare gli spazi finanziari per l'equilibrio di bilancio, permette di utilizzare spazi finanziari determinati dal decreto del Governo. La particolarità di scrivere in legge, piuttosto che in delibera, questo aspetto la lasciamo soprattutto ai funzionari. Siamo quindi anche disponibili a ritirare l'emendamento purché nella prossima delibera, che dovrà tenere conto anche di un aspetto molto importante per i Comuni: la perequazione - perché sappiamo che c'è chi ha dato di più, c'è chi ha dato di meno, quindi con i Comuni bisognerà aprire poi ad un tavolo di concertazione futura per equilibrare le cose -, ci sia questa volontà, che è la volontà espressa dai Sindaci. Il parere del CPEL dice questo: "permetteteci di..." e noi aggiungiamo: "utilizzare anche gli spazi finanziari dati dal decreto". Posizione politica che abbiamo concordato anche con i Sindaci dell'UVP, che hanno espresso le loro contrarietà ad una posizione esclusivamente legata all'utilizzo dell'avanzo di amministrazione senza un vincolo preciso. A noi interessa oggi quindi non tanto la votazione o meno dell'emendamento, ma il principio politico che sta nell'emendamento e chiediamo venga riportato nella delibera.

Rispetto poi al parere sull'articolo 10 sul deposito fiscale, questa mattina nello studiare l'emendamento all'articolo 3 avevamo anche approfondito questo aspetto perché ci incuriosiva il fatto che, essendoci due voci di spesa: socio-assistenziale, edilizia scolastica, l'articolo 3 potesse avere copertura rispetto all'articolo 10 e ci è stato spiegato il meccanismo finanziario che non dice quello. È un meccanismo giustamente che libera delle risorse rispetto all'edilizia scolastica, che verranno utilizzate lì, altrimenti saremo intervenuti proprio per il principio di difesa di quell'articolato dell'articolo 2, perché gli avanzi di amministrazione i Comuni hanno deliberato che possono essere spesi per quelle due voci di spesa e non per altre voci. In questo senso in questi giorni quindi ci siamo parlati anche con il Governo, con i funzionari, a noi interessava oggi fissare un principio: quello che gli avanzi d'amministrazione permettano ai Comuni di arrivare, come per i Comuni nazionali, ad utilizzare gli spazi finanziari, oltre al fatto di avere quegli spazi già che il Governo ha concesso a questi otto Comuni.

Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) - Credo sia corretto fare un riferimento specifico ai tre interventi che ci sono stati. Rispetto all'intervento di Gerandin con riferimento all'articolo 3, vale quanto ha appena detto adesso Bertschy, nel senso che non si utilizzano i fondi che sono vincolati ai sensi dell'articolo 10 solo per le due fasce (per il sociale e le microcomunità e per le scuole), con la differenza che con l'avanzo di amministrazione, se io posso finanziare quegli spazi che prima ho utilizzato con fondi della Regione per la scuola, libero dei fondi che possono essere utilizzati per quello e quindi non è un utilizzo diretto, è un utilizzo indiretto, non so se sono stato chiaro. C'è un capitolo dove ci sono dei fondi per le scuole. Se posso utilizzare per le scuole i fondi non utilizzati dai Comuni, perché sennò sarebbero bloccati, quei fondi mi liberano altri fondi che possono essere destinati al finanziamento dell'articolo 3. Non so se sono stato chiaro su questo utilizzo.

Per quanto riguarda la parte relativa all'impegno, voglio ricordare, nella riunione con i Comuni avevo detto testualmente che noi diamo applicazione alla disposizione nazionale, in forza della quale: "l'utilizzo dell'avanzo d'amministrazione è prioritariamente destinato alla salvaguardia degli equilibri di bilancio e della sana e corretta gestione finanziaria". Questi equilibri di bilancio - ed è quello il punto, a cui si riferisce anche il suo emendamento - li riportiamo nella delibera con cui naturalmente verrà fatta l'assegnazione di questi fondi. Andiamo quindi nella direzione che lei ha sollecitato, quindi si mantiene quello che già abbiamo detto ai Comuni, che loro hanno concordato e poi richiamato nel parere e quindi lo mettiamo nella delibera.

Per quanto riguarda quello che diceva il collega Chatrian, che i fondi di cui all'articolo 10 non si utilizzano solo per quelle due finalità, in effetti è vero, perché c'è anche questa finalità, che ho appena letto, del pareggio di bilancio: se io ho l'avanzo d'amministrazione, posso utilizzare una parte di questo avanzo per arrivare al pareggio di bilancio. Riconfermo che questa è la parte che verrà mantenuta e quindi verrà utilizzata per gestire questo passaggio nell'ambito dell'attivazione a livello dei Comuni. Per il resto vale quello che sappiamo: non abbiamo ancora i conti, però vale quello che sappiamo. Credo di aver risposto alle perplessità, alle domande che sono state presentate.

Presidente - Siamo sull'emendamento dell'UVP. Ha chiesto la parola il Consigliere Gerandin, ne ha facoltà.

Gerandin (GM) - Volevo intervenire sull'emendamento per essere sicuro di aver capito bene, nel senso che prima il collega Bertschy e poi il Presidente sono stati - almeno da quello che ho capito io - molto chiari: è stato detto che mediante l'utilizzo di queste risorse di avanzo per finanziare la parte degli edifici scolastici verranno liberate delle risorse che precedentemente erano vincolate. Rimane comunque qualche curiosità, me la permetta, Presidente, nel senso che queste risorse probabilmente deriveranno dai FOSPI, immagino. Se non sono FOSPI, sono comunque finanziamenti che, a mio parere, deriveranno dalla legge di finanza locale o quant'altro, comunque andremo a verificare. Se fosse così, qualora fosse così, sarebbe veramente quanto meno poco comprensibile se delle risorse di finanza locale - se lei mi dice che non è così, non ho motivo di credere che così non sia - ma se fossero FOSPI o forse, derivando dalle leggi di settore di finanza locale, noi andremmo a liberare delle risorse passate di finanza locale, utilizzando gli avanzi dei Comuni per mandare avanti l'operazione deposito. Se lei mi dice che non è così, non ho motivo di non credere, per cui saranno sicuramente delle risorse regionali impegnate a suo tempo, ma sarà curioso vedere come saranno finanziate e quali saranno queste risorse liberate.

Presidente - Per dichiarazione di voto sull'emendamento dell'UVP, ha chiesto la parola il Consigliere Bertschy, ne ha facoltà.

Bertschy (UVP) - Rispetto al tema del finanziamento, ribadiamo che, come UVP, è un tema che abbiamo posto all'attenzione proprio perché l'obiettivo dell'articolo 10 era finalizzato a due spese precise e ci è stato chiarito che non è così. In ogni caso il ragionamento che abbiamo fatto in questi giorni come gruppo è che comunque il tema degli avanzi di amministrazione è stato un tema a livello politico molto dibattuto qui in Consiglio, nell'Assemblea dei Sindaci, nei Consigli comunali e credo che sia stata una scelta straordinaria non ripetibile, come abbiamo detto in altre occasioni, che però è anche segno un po' di maturità da parte di tutti, perché sono state messe in disponibilità delle risorse per dare un contributo in un momento di crisi e di difficoltà. Disponibilità che credo andrà ricordata, soprattutto nelle considerazioni che si fanno nei nostri Comuni, perché oggi ci hanno permesso, attraverso questi avanzi, di fare dei passi avanti in un momento di difficoltà e di criticità. Il ragionamento che abbiamo fatto è che in una prossima riscrittura della legge n. 48 bisognerà anche capire perché tanto gli avanzi, anche quelli gli avanzi non vincolati che lasceremo ai Comuni, che rimarranno ai Comuni giustamente, i Comuni avranno difficoltà di spendere oggi per la particolarità che c'è dell'utilizzo dell'avanzo, perché non è semplicemente: "ho dei soldi, li posso spendere", ma vanno destinati a certe voci di spesa, è un meccanismo molto complesso. Sarebbe quindi interessante istituire un tavolo di lavoro tra Regione e Comuni per capire come queste risorse possano comunque ritornare ai territori o andare ai territori, quelle che rimarranno, magari anche con un coinvolgimento delle Unité. Sulla legge n. 48 quindi noi speriamo si possano poi fare dei ragionamenti a riguardo.

Tornando invece al tema puntuale, noi siamo disponibili, sentite le dichiarazioni in aula del Presidente, a ritirare l'emendamento, anche per non creare confusione sulla norma, come ci è stato chiesto anche da parte dei dirigenti, che sono stati collaborativi e disponibili. L'importante è che questa delibera esca un po' in fretta - perché ci sono anche dei problemi, come ha ricordato il collega Gerandin, per i bilanci e anche per le autorizzazioni dei dirigenti - e che siano fissati in maniera chiara soprattutto i percorsi futuri. Oggi quindi ribadiamo che speriamo di non dover ritornare su scelte come queste, allo stesso tempo ribadiamo quello che abbiamo detto allora: che i Comuni e la loro autonomia deve essere fatta salva, anche nella loro fase deliberativa nell'Assemblea dei Sindaci. Oggi hanno fatto una scelta, hanno mandato un parere, noi questo parere l'abbiamo riportato nel nostro emendamento, lo ritiriamo con la speranza che, attraverso la delibera, si possa dare presto prosecuzione alle richieste che sono state fatte.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - Penso che un passo avanti è stato fatto in questo dibattito su questo articolo, c'erano dei chiarimenti da fare, probabilmente tutti non sono ancora stati completati fino in fondo, comunque l'obiettivo è non solo capire, ma creare tutte le condizioni possibili per utilizzarle e penalizzare il meno possibile il sistema degli Enti locali. Tanti di noi hanno fatti i Sindaci in tempi diversi, sappiamo perfettamente quali sono le criticità di un piccolo, medio o grande Comune che sia: questo era l'obiettivo. Chiediamo non solo la celerità su questa operazione degli avanzi, ma che ci sia una possibilità proprio franca, anche dal punto di vista politico, di avere tutte quelle carte scoperte, in modo da utilizzare al meglio le risorse innanzitutto pubbliche e dall'altra parte creare quelle condizioni anche di virtuosismo all'interno dei nostri Comuni, perché qualcosa in questi mesi ha sicuramente fatto crescere qualcuno e forse qualche campanello d'allarme anche al nostro interno, anche assembleare, penso che ci debba fare comunque riflettere.

Presidente - Vi è quindi il ritiro dell'emendamento. Proseguiamo con l'articolo 2, c'è l'emendamento n. 1 della II Commissione che inserisce il comma 2bis. Qualcuno lo vuole illustrare? Se non ci sono richieste, metto in votazione l'articolo 2 con l'emendamento della II Commissione. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.

Presenti: 32

Votanti: 31

Favorevoli: 31

Astenuti: 1 (Cognetta)

Il Consiglio approva.

Pongo in discussione l'emendamento del Presidente della Regione che introduce l'articolo 2bis.

L'emendamento di ALPE, Gruppo Misto e Movimento Cinque Stelle non può essere preso in considerazione, l'emendamento dell'UVP è stato ritirato, non c'è altra discussione, l'articolo 2 è già stato votato. Ha chiesto la parola il Consigliere Bertschy, ne ha facoltà.

Bertschy (UVP) - Mozione d'ordine, le chiedo solo - e non le do alcun tipo di responsabilità - un minimo più di pazienza nel gestire le cose perché si fa un po' di fatica a seguire. Giustamente forse voi avete tutto organizzato, noi abbiamo tutti i fogli sul tavolo, le chiederei la cortesia - e confido nella sua comprensione - di darci solo il tempo di avere i testi davanti e di seguire la discussione.

Presidente - Prendo atto, però io più che ripetere quattro volte: vi chiedo di votare, devo sollecitare anche qualcuno che deve votare. È chiaro che se state lavorando sul cellulare, io vi chiedo la cortesia di un minimo di attenzione. Non mi riferisco in generale, c'era qualcuno che ancora non votava... Ha chiesto la parola il Consigliere Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - Se può gentilmente farci rivotare sull'articolo 2, prima votiamo l'emendamento della commissione, poi dopo votiamo l'articolo 2.

Presidente - Vi posso dare per buona la votazione precedente sull'emendamento, metto adesso in votazione l'articolo 2 emendato. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 32

Votanti: 32

Favorevoli: 26

Contrari: 6

Il Consiglio approva.

Vi è l'emendamento del Presidente della Regione che introduce l'articolo 2bis. Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) - L'articolo 2bis dà una risposta ad una questione che era stata sollevata qui dal collega Gerandin, e non solo, dal collega Bertschy, da Chatrian, con riferimento al problema del Comune di Pontboset e della sua situazione finanziaria conseguente all'incidente mortale legato all'alluvione. Sono passati 16 anni. Una storia difficile da riassumere in poche battute. Quello che vorrei dire è che ormai c'è una sentenza esecutiva di pagamento da parte del Comune con interessi e tutto di quasi 2 milioni. Ultimamente avevo pregato il collega Gerandin, che aveva accettato, di non discutere in quel momento tenendo conto che c'era in previsione un incontro con le parti, incontro che c'è stato ieri pomeriggio con gli avvocati delle rispettive parti, quelli della parte lesa chiaramente hanno lamentato il fatto che dopo 16 anni loro non hanno ancora visto un euro rispetto ai 2 milioni decretati dal Tribunale in sede definitiva. Io riassumo, e non entro nei dettagli, perché siamo solo nella prima fase: c'è stata da una parte l'esigenza - come vedete nel testo - di posticipare la possibilità di approvare il bilancio da parte dei Comuni di tre mesi, perché sennò il termine sarebbe scaduto dopodomani e non avrebbe potuto fare il bilancio, decadendo quindi di per sé.

La conclusione di questo incontro piuttosto difficile è stata che la cifra dei 2 milioni si è scorporata in 420 mila euro da una parte ed il resto da un'altra parte. La prima parte dei 420 mila verrebbe suddivisa in 100 mila euro che oggi il Comune verserebbe alle parti, mentre 320 mila euro sono oggetto di questo emendamento. Il resto fa parte di quella quota che, in funzione del decreto salva-Comuni, che è stato varato contro il dissesto di alcuni comuni, naturalmente si tratta di una norma a livello nazionale, non è chiaramente stata fatta per Pontboset, è stata fatta per Catania, per altri Comuni. C'è un fondo globale a disposizione dei Comuni che hanno avuto queste problematiche, i quali dovevano fare domanda immediatamente: il Comune di Pontboset ha fatto domanda, è stata accolta e adesso bisognerà vedere la quota parte, che comunque non può superare l'80 percento - ecco perché i 400 -, che potrà essere attinta da questo fondo globale di 20 milioni di euro.

La conclusione di questo primo accordo porta a dire che con il finanziamento, l'anticipazione che noi diamo attraverso i fondi BIM che erano stati suggeriti e, qualora non bastassero, con l'eventuale fondo di riserva della Regione, si pagano i primi 420 mila euro di finanziamento alle parti interessate. Si aspetta di sapere la decisione definitiva, che sarà assunta nella ripartizione della quota dell'80 percento, per vedere quanto finanzia. Se tutto, è risolto. Se per caso non finanzia tutto, bisognerà trovarsi per vedere come integrare la somma che ad oggi non possiamo erogare. Noi speriamo che non ci sia da anticipare ancora, ma comunque coprirebbe questo fondo. Io ho cercato di riassumere, la sostanza dell'emendamento va in questa direzione.

Come sapete, si era tentato di utilizzare anche altre strade, ma purtroppo non sono percorribili, quindi questa è l'unica via, accettata dalle parti, che darebbe respiro al Comune e quindi darebbe la possibilità di entrare in questo meccanismo che ci porta a vedere le cose con un altro occhio, e soprattutto a sanare la situazione del Comune di Pontboset, che è stato oggetto di un interessamento generale - e io l'ho detto anche nella riunione -, quindi riferisco il cointeressamento di tutto il Consiglio.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Bertschy, ne ha facoltà.

Bertschy (UVP) - Com'è capitato, ne abbiamo parlato parecchio nel gruppo, la vicenda è molto complicata. Quello che è stato importante come comunità - si lavora da quasi un anno a questo problema - è comunque essere riusciti a dare intanto un'attenzione ad una piccola comunità, ad un piccolo Comune, un'attenzione agli amministratori e aver fatto prevalere questo senso di unità che non deve mai mancare. Al di là del merito delle vicende, sarebbe stato brutto vedere un Comune solo in una difficoltà come questa, in una situazione come questa e ringrazio il Governo. Credo intanto questo sia un primo segnale, vediamo come proseguirà la vicenda e si dà una prima risposta, si "fermano" le prime questioni e cercheremo tra tutti di continuare a seguire gli aspetti successivi. Comunque, l'importante è che la Regione Valle d'Aosta abbia trovato la forza e l'interesse comune di andare avanti. Tra l'altro, è stata raccolta una proposta che allora il collega Gerandin aveva suggerito, che è quella di utilizzare anche i fondi BIM, quindi in questo senso la buona collaborazione da parte di tutti porta sempre dei buoni risultati.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Gerandin, ne ha facoltà.

Gerandin (GM) - Per ringraziarla, Presidente Rollandin, perché è stato di parola: l'impegno era di risolvere entro fine mese, comunque dare una soluzione, è stato fatto e io non posso che ringraziarla. Mi aggiungo a quello che diceva prima il collega Bertschy, nel senso che probabilmente anche la politica, quando riesce ad avere unità d'intenti, a collaborare, riesce a salvaguardare quello che era - io l'avevo detto anche nel mio intervento - uno dei principi fondamentali per quello che riguarda la sopravvivenza degli Enti locali: il discorso della sussidiarietà. Questo è un bell'esempio, un esempio importante, poco importa chi ne porta la paternità. È un bell'esempio perché è stata una collaborazione tutti assieme che ha portato a risolvere un problema veramente spiacevole, che poi alla fine non sta a noi giudicare chi ha colpe, chi non ha colpe, saranno altri: noi avevamo il compito di dare una risposta e la ringrazio ancora, Presidente.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - Abbiamo affrontato diverse volte la questione e io penso che nella disgrazia, o nelle disgrazie, la buona politica può fare la differenza nel momento in cui si trovano delle soluzioni e si cercano comunque delle soluzioni per dare contezza ad una criticità che è pesantissima e, come dicevo prima, avendo fatto gli amministratori sui territori, queste sono le grandi responsabilità e i grandi rischi. Comunque, la buona politica ogni tanto può fare e fa la differenza.

Presidente - Non ci sono altri interventi, posso mettere in votazione l'articolo 2bis, come proposto dal Presidente della Regione. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.

Presenti: 32

Votanti: 32

Favorevoli: 32

Il Consiglio approva all'unanimità.

Articolo 3. Su questo articolo c'è un emendamento della II Commissione sostituito da un emendamento dei Capigruppo di maggioranza, a sua volta emendato da un emendamento del Consigliere Cognetta. Se qualcuno vuole illustrare l'emendamento ovviamente sostitutivo dei Capigruppo di maggioranza, nonché l'emendamento del collega Cognetta...prima maggioranza e poi minoranza. Ha chiesto la parola il collega Bertschy, ne ha facoltà.

Bertschy (UVP) - Intervengo a nome degli altri tre Capigruppo di maggioranza e della maggioranza tutta. Le discussioni di questi giorni su questo deposito forse hanno fatto un po' perdere di vista un importante obiettivo, che credo politicamente l'UVP prima e un po' tutti abbiamo sempre portato in discussione: il fatto di aumentare le nostre entrate attraverso nuove entrate, in questo caso le accise, è l'obiettivo che un po' tutti abbiamo in mente. Questa operazione va in quella direzione, forse tutta una serie di cose non conosciute non ci hanno permesso di approfondirla ed è necessario approfondirla e conoscerla bene per poterla anche spiegare ai cittadini. L'emendamento chiede un passaggio inteso come una concertazione e anche un coinvolgimento della commissione competente, che immagino potrà essere la II o comunque verrà assegnata dalla Presidenza del Consiglio, o anche la IV, sicuramente le due Commissioni interessate sono queste. L'intenzione è quella di fare in modo che ci sia per tutto l'iter, soprattutto per l'approvazione dell'atto, un preciso coinvolgimento della commissione. Lo chiediamo proprio perché è importante che le finalità siano non oscurate dalla fretta e da passaggi che non conosciamo. L'emendamento quindi è molto semplice, ma allo stesso tempo politicamente ha una sua grande importanza e va nella direzione di vedere coinvolti non solo l'Esecutivo, ma l'Assemblea legislativa.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Cognetta, ne ha facoltà.

Cognetta (M5S) - Per illustrare l'emendamento che ho presentato. Rispetto all'emendamento fatto dai Capigruppo di maggioranza, al comma 2 di questo nuovi emendamento che recita: "la deliberazione della Giunta regionale attuativa del comma 1 è adottata previo parere della commissione consiliare competente", io faccio aggiungere dopo le parole: "nel territorio regionale"...

Presidente - Lei fa riferimento alla prima proposta di emendamento della II Commissione, adesso è comma 3.

Cognetta (M5S) - ...scusate, comma 3, non è facilissimo in effetti. Dicevo: "per le finalità di cui al comma 1, è autorizzata l'acquisizione di partecipazioni in società già operanti nel settore merceologico di riferimento nel territorio regionale", a questo punto viene aggiunta la frase: ", in regola con il Piano urbanistico e non dislocate in zone non autorizzate". In sostanza, l'azienda che eventualmente di cui si vuole acquisire una quota deve essere in regola anche da un punto di vista urbanistico.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Perron, ne ha facoltà.

Perron (UV) - Dal nostro punto di vista, non c'è nessuna difficoltà ad accettare l'emendamento che ha illustrato il collega Bertschy, nel senso che il Governo assume l'impegno di rendicontare, di confrontarsi nella commissione competente mano a mano che il dossier prenderà corpo e quindi di informare tutti i colleghi del Consiglio che vorranno informarsi su questo argomento all'interno della commissione.

Sull'altro emendamento, collega Cognetta, io mi permetto di dire che è quasi pleonastico, nel senso che va da sé: nessuno immagina di procedere nella direzione di compiere, qualora si procedesse in questo senso, un abuso edilizio, o di non rispettare le norme urbanistiche, o di costruire, o di dislocare in zone che non sono autorizzate. Va da sé, collega Cognetta, è ovvio che si procede in tal senso, nel senso di rispettare le norme, le prescrizioni che la legge chiede; è ovvio che queste norme vanno rispettate, non si potrà che procedere in questo modo. Tra l'altro, lei in un comunicato - mi permetto di dirlo solo per completezza d'informazione - diceva che "l'azienda sorge in un'area la cui normativa urbanistica è in pieno contrasto con l'attività di deposito petrolifero, nel senso che si tratta di una zona destinata ad attività sportive e cimiteriali". Non è esattamente così, lei fa riferimento a tutta quella zona; quella è una zona che ovviamente dispone di tutte le autorizzazioni urbanistiche del caso, nel caso specifico è dislocata in zona C, quindi una zona a bassissimo fenomeno idrologico di bassa pericolosità, addirittura con un ritorno pluricentenario di ritorno alluvionale in questo senso. La zona quindi dispone di tutte le autorizzazioni, è assolutamente in regola da un punto di vista urbanistico e dunque è ovviamente nostra intenzione procedere nella direzione che le ho detto, quindi l'emendamento non ha senso e le chiederei di ritirarlo, altrimenti ci asterremo.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Cognetta, ne ha facoltà.

Cognetta (M5S) - Assessore, non è proprio come dice lei fino in fondo, perché nel PUD del Comune di Aosta è precisato che quell'impianto non dovrebbe essere lì, potremmo discutere a lungo di questa faccenda.

Io non ritiro l'emendamento, lo potete tranquillamente bocciare, mi fa strano - ma è solo un'opinione in questo caso - che si prenda tanta cura di quella zona, perché allora veramente avete già deciso quale prendere, però è un'ipotesi. Io continuo a dire che se si mettesse all'interno questo passaggio, probabilmente non sarebbe pleonastico come sembra, ma non volete metterlo? Non è un problema, ne parliamo quando deciderete.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Perron, ne ha facoltà.

Perron (UV) - Una precisazione, collega, affinché non ci siano delle arrière-pensée. Lei ha presentato un emendamento che mi chiede dei chiarimenti in questo senso, quindi è ovvio che nel pomeriggio, io mi sono documentato con il Servizio urbanistica del Comune di Aosta, nulla di più e lo dico alla luce del sole. Per essere precisi, il PUD che lei cita parla di una parte di attività destinate ad interesse pubblico integrabili con attività di interesse privato, tra cui il commercio, quindi l'attività in questione rientra pienamente a questo titolo, solo per opportuna precisazione e per chiarezza.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - Nel primo pomeriggio abbiamo discusso ampiamente sull'ordine del giorno che abbiamo presentato. Qual è la posizione di ALPE? Ça va sans dire, come si dice: nel momento in cui mettete in campo delle iniziative per reperire delle risorse, come possiamo non essere d'accordo? Non siamo d'accordo invece sul modo con cui avete messo in campo l'articolo 3, ed è stato detto: prima di mettere il carro davanti ai buoi, forse non sarebbe stato male avere contezza totale dell'operazione. La proposta che i Capigruppo di maggioranza fanno di inserire la possibilità di dare un parere come commissione consiliare un po' a babbo morto ci sembra un po' debole, talmente debole che non sarebbe stato male veramente su un'operazione così delicata, così importante che l'Assemblea avesse avuto modo comunque di valutare nella sua interezza e nella totale operatività e trasparenza il dossier che sarà affrontato nelle prossime settimane o che in parte avete già affrontato.

Presidente - Se non ci sono altri interventi, metto in votazione l'emendamento del Consigliere Cognetta. Chiedo scusa, ha chiesto la parola il collega Gerandin, ne ha facoltà. Vi chiederei però la cortesia di prenotarvi, altrimenti io vado avanti e corro il rischio di saltare qualcuno che ha intenzione di parlare, è un fatto di collaborazione.

Gerandin (GM) - Io mi ero prenotato prima ancora che dicesse che era ora e tempo di votare, però va bene. Semplicemente per dire che il principio di cercare di creare nuove entrate per il sistema Valle d'Aosta è un principio che personalmente ho sempre sostenuto e continuo a sostenere. Non mi piace del tutto così com'è articolato questo articolo ma è migliorativo sicuramente rispetto al testo del disegno di legge, pertanto con la logica del "piuttosto che niente è meglio piuttosto" voterò a favore.

Presidente - Non ci sono altri interventi, procedo con la votazione dell'emendamento del Consigliere Cognetta. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.

Presenti: 32

Votanti: 5

Favorevoli: 5

Astenuti: 27 (Baccega, Bertschy, Bianchi, Borrello, Donzel, Fabbri, Farcoz, Follien, Fosson, Gerandin, Grosjean, Guichardaz, Isabellon, La Torre, Lanièce, Marguerettaz, Marquis, Nogara, Péaquin, Perron, Restano, Rini, Rollandin, Rosset, Testolin, Laurent Viérin, Marco Viérin)

L'emendamento è respinto.

Metto in votazione l'articolo 3, sostituito dall'emendamento dei Capigruppo di maggioranza. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.

Presenti: 32

Votanti: 28

Favorevoli: 27

Contrari: 1

Astenuti: 4 (Certan, Chatrian, Morelli, Roscio)

Il Consiglio approva.

All'articolo 4 vi è l'emendamento di ALPE e del Gruppo Misto, che è dato per illustrato. Ha chiesto la parola l'Assessore Bianchi, ne ha facoltà.

Bianchi (UV) - Intervengo sull'emendamento presentato. Il tributo speciale, come ha già avuto modo di dire anche il collega Roscio nell'illustrazione dell'ordine del giorno, è un tributo istituito con legge, quindi passa in commissione. Qui si chiede di inserire: "previo parere della commissione competente", il principio è che già la legge prevede quali siano i capitoli in cui il tributo viene usato, quindi noi ci asterremo su questo emendamento.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - Per dire ai colleghi che ritiriamo l'emendamento proposto.

Presidente - L'emendamento di ALPE e del Gruppo Misto è ritirato, quindi posso mettere in votazione l'articolo 4. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.

Presenti: 32

Votanti: 26

Favorevoli: 26

Astenuti: 6 (Certan, Chatrian, Cognetta, Gerandin, Morelli, Roscio)

Il Consiglio approva.

Pongo in votazione l'articolo 4bis introdotto dall'emendamento n. 3 della II Commissione. Qualcuno lo vuole illustrare? Nessuna illustrazione. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.

Presenti: 32

Votanti: 27

Favorevoli: 26

Contrari: 1

Astenuti: 5 (Certan, Chatrian, Gerandin, Morelli, Roscio)

Il Consiglio approva.

Articolo 5. Stesso risultato. Articolo 6. Ha chiesto la parola il collega Nogara, ne ha facoltà.

Nogara (UVP) - Per esprimere la soddisfazione per questo intervento che è stato fatto. Noi per diverso tempo abbiamo sostenuto questo problema, che non era appunto colpa tanto degli agricoltori o degli allevatori, quanto da una mancanza degli uffici il mancato introito di questi soldi, perciò già a suo tempo era stata accolta una risoluzione fatta dal gruppo di minoranza e devo ringraziare per questo la maggioranza, perché ha mantenuto gli impegni ed è stato pagato quanto dovuto agli agricoltori.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - Per annunciare il nostro voto favorevole. Avevamo partecipato alla stesura della risoluzione per impegnare il Governo regionale e reperire le risorse per dare soluzione a criticità pregresse 2008 e 2009, quindi voteremo questo articolo.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Gerandin, ne ha facoltà.

Gerandin (GM) - Per esprimere la mia soddisfazione, il voto favorevole per un provvedimento che avevamo sollecitato da più tempo e che finalmente dà una buona notizia anche al mondo degli agricoltori.

Presidente - Se non ci sono altri interventi, metto in votazione l'articolo 6. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.

Presenti: 32

Votanti: 31

Favorevoli: 31

Astenuti: 1 (Cognetta)

Il Consiglio approva.

Articolo 7. Non ci sono interventi. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.

Presenti: 32

Votanti: 27

Favorevoli: 27

Astenuti: 5 (Certan, Chatrian, Cognetta, Morelli, Roscio)

Il Consiglio approva.

Articolo 8. Stessa votazione. Articolo 9. C'è un emendamento dell'Assessore Testolin, che ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Testolin (UV) - È un emendamento dovuto, nel senso che questo emendamento va ad iscrivere nella lista dei debiti fuori bilancio due attività che sono state espletate senza il preventivo impegno di spesa, posteriormente alla ricognizione da parte dell'Assessorato del bilancio. Sono due importi pari ad un totale di 1700 euro circa, dovuti ad un intervento d'urgenza in seguito ad un guasto che si è verificato su due automezzi per i quali peraltro c'è la disponibilità a livello finanziario. È solo l'inserimento di queste due voci per 1700 euro in totale.

Presidente - Non ci sono richieste di intervento, posso mettere in votazione l'emendamento dell'Assessore Testolin. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.

Presenti: 31

Votanti: 25

Favorevoli: 25

Astenuti: 6 (Certan, Chatrian, Cognetta, Gerandin, Morelli, Roscio)

Il Consiglio approva.

Ha chiesto la parola il Consigliere Restano, ne ha facoltà.

Restano (UV) - Intervengo sull'articolo 9 dopo che in mattinata si è già parlato parecchio di questo argomento e si è fatto in punta di piedi e cercherò di farlo anch'io. Non posso però esimermi da fare una considerazione: premetto che lo voterò, però devo dire che noi a fine 2014 abbiamo approvato un bilancio di previsione, a metà 2015 un assestamento di bilancio e in questi giorni siamo venuti a conoscenza del debito fuori bilancio, ma è già dal 2011 che conosciamo il contenuto del decreto legislativo n. 118. È vero che è cogente solo adesso, però la considerazione è che potevamo, da buoni amministratori, magari prepararci con debito anticipo. Oggi siamo stati rassicurati dal collega Assessore al bilancio che tecnicamente non ci sono problemi, però non posso esimermi dall'esternare la mia demotivazione perché questo Consiglio nel 2015 ha perso la sua centralità, il suo ruolo fondamentale...sapere che dobbiamo discutere di un debito importante da parte di alcuni Assessorati... Spero che, a seguito di una norma cogente - e questo è il mio rammarico, perché solo una norma cogente ci riporterà sulla strada -, il Consiglio sappia riacquisire il suo ruolo e la considerazione da parte di alcuni Assessori.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Gerandin, ne ha facoltà.

Gerandin (GM) - Per ribadire un po' il concetto che ho già espresso nel mio precedente intervento. È un riconoscimento di un debito fuori bilancio, la cui legittimità è fuori di dubbio, è un atto dovuto in quanto è un obbligo pagare comunque delle prestazioni di servizi che sono state rese alla pubblica amministrazione, ma il mio sarà un voto contrario per il semplice motivo che chi è stato lasciato solo, chi dovrà assumersi la responsabilità sarà un dirigente che, secondo me, in questo caso è vittima di scelte politiche e che la politica ha abbandonato, o comunque la politica non ha avuto il coraggio di assumersi le proprie responsabilità fino in fondo.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - Abbiamo discusso questo pomeriggio proprio di questo tema; il relatore La Torre nella sua relazione ha toccato diversi aspetti proprio su questo e ha messo in evidenza comunque le criticità meno amministrative ma più politiche. Noi abbiamo cercato di fare un passaggio in più come gruppi di opposizione, insieme ai colleghi Gerandin e Cognetta, di presentare un ordine del giorno per prendere una posizione come Assemblea, una posizione forte. In queste cose siamo laici, non devono più succedere, se succedono qua in aula...se l'impianto deve essere modificato, ci sono tutti gli strumenti per modificarlo. Il nostro voto su questo articolo 9 sarà contrario, ma il dato è più politico che amministrativo, lo diceva molto bene il collega Perron: se i colleghi di Giunta avessero fatto tutti come il collega Marguerettaz, probabilmente oggi non c'erano neanche le coperture per chiudere il cerchio sull'articolo 9. Io penso che, dal punto di vista politico, si cerchi di evitare tutto ciò.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Fabbri, ne ha facoltà.

Fabbri (UVP) - Oggi l'Assessore ci ha ben illustrato come noi Consiglieri non siamo responsabili amministrativi di questo atto che andiamo a votare, però, a nostro avviso, l'essere esenti da questa responsabilità di tipo amministrativo non ci esime dall'essere responsabili della gestione del bilancio, soprattutto da parte di coloro che gestiscono direttamente la spesa e che quindi devono porre la massima attenzione alle spese programmate e alla gestione limpida della spesa. È un invito che rivolgo a me stesso, a tutti noi, a chi gestisce più direttamente la spesa a non incorrere, se non in casi eccezionali, quelli previsti dalle normative, ad operazioni di questo genere.

Presidente - Se non ci sono altri interventi, procedo alla votazione dell'articolo 9. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.

Presenti: 32

Votanti: 32

Favorevoli: 26

Contrari: 6

Il Consiglio approva.

Articolo 10. Stesso risultato. Articolo 11. Stesso risultato. Articolo 12. Stesso risultato. Articolo 13. Stesso risultato. Articolo 14. Stesso risultato. Vi è l'emendamento n. 4 della II Commissione che inserisce l'articolo 14bis. Stesso risultato. Articolo 15. Stesso risultato. All'allegato A c'è l'emendamento n. 1.2 dell'Assessore Testolin, già illustrato. Stesso risultato. Allegato B. Stesso risultato. Allegato C. Stesso risultato. Allegato D. Stesso risultato. Allegato E. Stesso risultato. Possiamo mettere in votazione il disegno di legge nel suo complesso. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.

Presenti: 32

Votanti: 32

Favorevoli: 26

Contrari: 6

Il Consiglio approva.

Ha chiesto la parola il Consigliere Nogara, ne ha facoltà.

Nogara (UVP) - Mozione d'ordine. Vorrei avere notizie sulla climatizzazione. Assessore Baccega, come va qua la cosa?

Presidente - In merito alla climatizzazione, è la stessa della precedente legislatura: stessa gestione, non è cambiata. Magari si rivolga all'Assessore ai lavori pubblici. Ha chiesto la parola l'Assessore Baccega, ne ha facoltà.

Baccega (SA) - Giusto due informazioni. Interverremo quest'estate nell'aula del Consiglio e domani mattina alle 8:00 avremo qui la ditta che si occupa della climatizzazione per migliorare la situazione.

Presidente - Ormai siamo sudati, proseguiamo con l'ordine del giorno.