Oggetto del Consiglio n. 2263 del 14 luglio 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 2263/XIV - Disegno di legge: "Interventi regionali per la capitalizzazione delle imprese industriali ed artigiane".
Rosset (Presidente) - Punto n. 31.02 all'ordine del giorno, ha chiesto la parola la Consigliera Fontana, ne ha facoltà.
Fontana (PD-SIN.VDA) - Disegno di legge regionale n. 83/2016: la realtà produttiva regionale è estremamente frammentata e costituita quasi esclusivamente da piccole e medie imprese generalmente a conduzione familiare, con semplici strutture organizzative e una modesta capitalizzazione che, in alcuni casi, come nelle micro e piccole imprese, diventa addirittura una sottocapitalizzazione.
La scarsa presenza di capitale proprio viene spesso interpretata come una debolezza strutturale e in periodi di recessione economica come quelli che stiamo attraversando, in una realtà come quella descritta, viene evidenziata da un problematico accesso al credito, soprattutto a causa del razionamento dello stesso.
Il disegno di legge in oggetto ha lo scopo di far fronte alle difficoltà di reperimento di risorse finanziarie denunciate dalle aziende, abbattendo così il principale ostacolo alla crescita, allo sviluppo e al rafforzamento delle loro competitività. L'impresa, riducendo il costo di indebitamento, può concentrarsi su programmi di espansione, ma anche capitalizzarsi in funzione di obiettivi mirati superando le limitazioni espresse precedentemente.
Principio ispiratore del presente disegno di legge è il sostegno finanziario al rafforzamento patrimoniale delle imprese industriali e artigiane, al fine di migliorare le condizioni di accesso al credito, determinando effetti positivi in ambito economico di medio e lungo periodo.
Qualora si renda necessaria una capitalizzazione dell'azienda e i soci non dispongano della necessaria liquidità, la misura in oggetto diventa determinante, poiché permette di evitare inutili indebitamenti dell'impresa distribuendo l'impegno di capitalizzazione solo in occasione delle scadenze dei rimborsi. L'intervento agevolativo consiste, dal punto di vista tecnico, nell'anticipare alla società le risorse finanziarie per un futuro aumento di capitale sociale o per la costituzione di un'apposita riserva di patrimonio netto, consentendo quindi di patrimonializzare l'impresa e di renderne più solida la struttura finanziaria. L'intervento si sostanzia nella concessione di un prestito attraverso la società finanziaria regionale Finaosta S.P.A., a valere su un apposito fondo di rotazione a condizioni vantaggiose rispetto al mercato in termini di garanzie richieste e di tasso di interesse applicato. Le agevolazioni di cui al presente disegno di legge sono erogate in regime de minimis, ai sensi della normativa europea vigente.
Presidente - Siamo in discussione generale, ha chiesto la parola il Consigliere Chatrian, ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - Abbiamo analizzato con una certa attenzione questa proposta del collega Donzel in Commissione, e devo dire che abbiamo avuto, anche grazie ai colleghi di maggioranza, l'opportunità di poter fare numerose audizioni per capire meglio cosa nelle altre Regioni si stia facendo e quali possano essere le eventuali criticità o, se non criticità, le possibilità di migliorare l'impianto che ci sottoponete.
Tre sono gli elementi che caratterizzano questo disegno di legge e sui quali, dal nostro punto di vista, che chiediamo all'Assessore Donzel di giocare una partita un po' forte, aggredendo la situazione, compatibilmente alle norme e alle possibilità.
Il primo è il fattore legato alle fideiussioni, perché non solo Confindustria ce lo mette nero su bianco, ma è di dominio pubblico: in questo caso stiamo parlando non di aiuti, tassi di interesse calmierati per investire, mi sembra che su questo dl si stia parlando di come aumentare il capitale, di come irrobustire le società di capitale, anche le srl, quindi questo dovrebbe essere il volano per rappresentare queste aziende che magari sono un pelo in difficoltà per diversi motivi, per presentarle agli istituti bancari un po' più robuste, un po' più strutturate, un po' più performanti e avere quella force de frappe necessaria a creare condizioni per un tasso più di mercato. Dov'è la criticità principale, dal nostro punto di vista? È che si rischia di volatilizzare, o comunque perdere quell'aiuto che questo disegno di legge darebbe a chi decide di irrobustire il capitale a un tasso agevolato, cedendo una quota importante, in questo caso a Finaosta, sulle fideiussioni. Poi mi corregga l'Assessore Donzel se sono andato fuori dal tema, ma voi ben sapete che in questo momento le fideiussioni sono comunque costose e le percentuali sono alte. Nel momento in cui stiamo parlando di aziende che devono ricapitalizzare o aumentare il proprio capitale, non so quale sia il termometro che la nostra finanziaria gli darà per quanto riguarda le fideiussioni; quale sarà il tasso sulla fideiussione? Facciamo degli esempi, perché solo con gli esempi penso che possiamo fare qualche passo avanti. Questa legge mi sembra che finanzi fino a un massimo di 500 mila euro, la fideiussione che Finaosta richiederà su tale ricapitalizzazione, aumento del capitale, sarà su cifre molto importanti. Non vorremmo che l'aiuto pubblico che si dà da una parte, venisse assorbito da quello che invece viene messo sul tavolo a livello di fideiussione. Questa è la prima criticità, che oltretutto avevamo già discusso anche con il collega Donzel in Commissione.
L'altro fattore di debolezza, che ci è stato segnalato sempre da Confindustria, è rappresentato dalla capacità reddituale in capo ai soci, che si profilano un po' come coobbligati a fornire con scadenze certe i mezzi finanziari per il rimborso delle rate in corso. Questo è il secondo passaggio comunque che va affrontato e che non è di secondo piano.
Un terzo elemento che abbiamo discusso in Commissione, sempre con il collega Donzel, non è neanche la nostra preoccupazione è un qualcosa che va oltre la stessa, c'è l'aiuto che si mette in campo per irrobustire il capitale sociale della società, quindi non stiamo parlando di investimenti, ma del doppio binario dell'investimento.
Se da una parte si cerca di irrobustire la società, dall'altra parte c'è il doppio binario per cui una società si può trovare in semi-difficoltà, non solo per mancanza di liquidità, ma è un discorso legato all'investimento messo in campo con altre leggi di settore, legate a dei tassi di interesse o a degli aiuti in regime di de minimis magari al 10 o 20 percento con un tetto massimo triennale, per cui può non essere in grado di far fronte alle due scadenze, che siano mensili, trimestrali o semestrali.
Queste sono le tre criticità che abbiamo analizzato, sapendo perfettamente che ci sono diverse - almeno così ci è stato detto in Commissione dai dirigenti - società che hanno già richiesto di avvalersi di questo strumento, quindi su questo il nostro voto sarà di astensione. Positivo per la prima parte, sulla seconda chiediamo a lei, Assessore Donzel, in quanto referente dell'Esecutivo e dal punto di vista politico - non possiamo chiederle che si faccia da garante nei confronti di Finaosta - di attivarsi affinché si trovino le migliori soluzioni per non assorbire gli aiuti pubblici che vengono messi in campo dal costo della fideiussione.
Spero di essere stato chiaro in merito, sappiamo perfettamente quanto in questo momento pesino i tassi e i costi sulle fideiussioni annue.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Nogara, ne ha facoltà.
Nogara (UVP) - Come ha spiegato il collega Chatrian, già in sede di Commissione tutti i membri hanno evidenziato queste problematiche, infatti devo dire che siamo stati tutti d'accordo nel sentire più persone possibile, per poterci confrontare. Abbiamo avuto la collaborazione immediata da parte dell'Assessore per venire a spiegare quali fossero le problematiche di questa legge.
In questi anni - e non solo per le imprese, ma anche per altri settori, io ho sempre parlato tanto di agricoltura -, questi aiuti sono importantissimi, e riteniamo che questa sia una legge, rilevante per il settore, che aiuta le imprese relativamente solide e sane. È giusto che vi sia una scelta in questo versante, però è chiaro che con determinate condizioni, con le fideiussioni e anche con le garanzie personali da parte dei soci, ci saranno sicuramente delle società che gioiranno di questa legge, però tante imprese, probabilmente già forse un po' al limite, non saranno in grado di garantire la restituzione di questi mutui. Come diceva il collega Chatrian, se da una parte si rinforza il capitale, dall'altra anche per gli investimenti, bisogna avere una certa solidità per riuscire ad agire su due fronti.
Per il nostro gruppo, già ora io annuncio il voto positivo, perché secondo noi è una legge importante per le imprese, e in tutti i settori della nostra economia queste iniziative sono sicuramente un aiuto ulteriore in un momento di crisi economica della nostra regione.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Cognetta, ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) - Per quanto ci riguarda, anche noi daremo un voto di astensione rispetto a questa legge.
Oltre a quanto già detto dal collega Chatrian, io credo che in sostanza non si stia facendo abbastanza. Capisco che dobbiamo passare dal famoso fondo perduto ai prestiti, e lo stiamo facendo, però fatti in questo modo, non risolvono praticamente nulla perché in questo caso andiamo ad aiutare chi ha ancora la forza di agire e non coloro che sono ormai al limite, che poi sono quelli che creano più problemi di tutti. Non riusciamo a trovare un sistema per dare una vera spinta a quello che dovrebbe essere invece un aiuto. Se ci sono delle aziende che già vedono con favore questo provvedimento, è chiaro che, non me la sento di votare contro, perché sono lì che aspettano, quindi non credo che sia corretto togliere loro questa possibilità. D'altro canto però credo che non si faccia abbastanza e da qui arriva, oltre ai discorsi tecnici che ha fatto il collega Chatrian, inutile ribadirli, un voto di astensione.
Presidente - Non ci sono altre richieste di intervento, pertanto chiudo la discussione generale. Per la replica, chiede la parola l'Assessore Donzel, ne ha facoltà.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Consentitemi di ringraziare la relatrice - perché ha ricostruito perfettamente il senso di questa norma - il presidente della Commissione e tutti i commissari e i consiglieri regionali che hanno seguito in Commissione l'iter di questa legge; ringrazio anche tutto il Consiglio regionale per l'iscrizione d'urgenza di questo testo a fronte di un confronto che hanno avuto in Commissione, che certamente qualifica il testo presentato. Ringrazio sia il collega Chatrian dell'ALPE che il collega Cognetta del Movimento cinque stelle per questo voto di astensione, che io personalmente vivo molto positivamente, perché chiaramente pur evidenziando delle criticità - vi risponderò relativamente al testo in un'analisi più generale - ci mancherebbe se pure dall'opposizione prendessimo applausi a scena aperta: sarebbe un po' esagerato, rischieremmo anche di rappresentare uno scenario un po' strano.
Per venire anche al merito delle questioni sollevate dal collega Nogara- e qui vorrei ricordare una nota che ho in qualche modo esplicitato anche nell'ultimo incontro che ho fatto con la Commissione - sicuramente, in merito al testo di legge, se Confindustria ha fatto emergere una serie di rilievi, ha anche successivamente precisato che la legge andava approvata così com'era e che, successivamente, nella parte cosiddetta di "convenzione", andranno affrontate con Finaosta alcune criticità relative al tema della fideiussione.
Su questo punto, due precisazioni. La prima è che intanto, con una azione collettiva del Governo regionale, si è fatta un'azione importantissima sulla riduzione dei tassi. Questo provvedimento di legge trova anche energia e forza relativamente al fatto che già di per sé i tassi dei mutui si sono notevolmente abbassati - parliamo di un dimezzamento, dal 2 all'1 percento - andando a svolgere quindi un'azione generale molto positiva. Rispetto al fatto d'intervenire ulteriormente, come abbiamo riportato in Commissione, è molto concreto il dialogo che stiamo intrattenendo ormai da un anno con Finaosta, e in molti casi esso ha portato a risultati molto positivi, quindi io sono molto fiducioso su come verrà scritta la convenzione. Questo tenendo sempre fermi alcuni paletti che sono quelli dei controlli richiesti da Banca d'Italia. Parliamoci chiaro, non è che si possono fare operazioni di credito a soggetti che hanno una difficoltà, una criticità che non li rende in qualche modo sostenibili; altri tipi di sforzo vanno fatti e sono altre le misure su cui intervenire.
Vorrei rispondere anche al collega Cognetta, quando dice che questo disegno di legge di per sé è insufficiente: come più volte ho ripetuto, non è che dobbiamo guardare un disegno di legge alla volta, c'è un quadro generale in cui, nell'ambito di coloro che fanno investimento nell'innovazione, esiste ancora il contributo in conto capitale. È chiaro che se un'azienda è in difficoltà, è inutile sostenerla se non innova, se non cambia qualcosa; bisogna che abbia un progetto di sviluppo sostenibile.
In più, proprio in questi giorni, stiamo lavorando con le altre Regioni della Macroregione alpina - in particolare Lombardia, Trentino e Friuli - per la realizzazione di un grande fondo sostenuto dal fondo europeo per i finanziamenti del capital venture: quegli investimenti che vengono fatti a fronte di un fortissimo business plan.
Quindi si può fare credito ad aziende senza tutta quella richiesta di garanzie che è necessaria, ma deve esserci dall'altra un piano di sviluppo estremamente forte, perché altrimenti nessuna banca, nessuna finanziaria può erogare denaro senza le sufficienti garanzie.
Sicuramente ci sarà lo sforzo richiesto dal collega Chatrian per cercare di fare in modo che le fideiussioni siano gestibili e sostenibili. Se l'abbiamo fatto con tutti gli altri mutui, riusciremo a operare anche in questa direzione, ma dall'altro, si deve capire il senso di questa norma, per cui dobbiamo assolutamente intervenire, perché, come fanno le altre Regioni, in Valle d'Aosta dobbiamo stimolare, favorire la capitalizzazione da parte delle imprese. Non bisogna dire quell'impresa sta bene, va bene, non le faccio fare nulla; anche un'impresa che va bene, è importante che si capitalizzi, perché domani è già troppo tardi quindi è bene che lo faccia adesso. Questo darà forza a questa impresa, permetterà di avere un rapporto più solido con le banche e quindi magari di non avere neanche più bisogno di ricorrere ai cosiddetti "mutui regionali".
Davvero, ci sarà molta attenzione nell'elaborazione della convenzione, ci sarà una restituzione in Commissione e ringrazio ancora una volta i commissari per l'attenzione che hanno prestato a questo testo di legge.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Nogara, ne ha facoltà.
Nogara (UVP) - Per ribadire il nostro voto favorevole a questa legge. Ho dimenticato nel mio intervento precedente di dire una cosa, secondo me, molto importante: un ruolo importantissimo ce l'hanno i funzionari, perché proprio i funzionari dovranno in questa fase fornire i consigli utili e necessari a quelle imprese che intendono aprire un mutuo del genere, e non solo nel settore dell'industria, ma in tutti i settori, compreso quello dell'agricoltura.
Consigliare nel modo giusto tutte quelle persone che sono forse in difficoltà, ma che vogliono accedere a un mutuo del genere: il lavoro dei funzionari secondo noi è determinante per instradare queste imprese e questi imprenditori sulla strada giusta e per non commettere ulteriori errori.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Chatrian, ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - Abbiamo come gruppo particolarmente apprezzato le risposte del collega Donzel. Innanzitutto grazie per il prosieguo dell'iter, come da accordi presi in Commissione oggi ufficializzati in Consiglio regionale. Siamo interessati a conoscere nel merito la convenzione che come Assessorato stipulerete con la nostra finanziaria e gradiamo che, prima di firmarla e di approvarla, questo documento passi in Commissione, fatto che ci darà la possibilità d'intervenire. E che questo sia un primo passaggio anche su altre leggi importanti per poter confrontarci serenamente, per essere da stimolo e di aiuto, perché l'obiettivo è che lo sforzo pubblico vada in un'unica direzione, che è quella di creare posti di lavoro, occupazione e sviluppo. Quindi ci trova completamente d'accordo.
Chiederei al collega Donzel se fosse possibile - prima di affrontare la Finanziaria 2017, quindi a dicembre 2016 - fare il punto della situazione su questa legge e valutare le ricadute, dato che mettiamo in campo degli strumenti, se si parli di una, due o dieci aziende; capire come gli sforzi fatti in questi mesi verranno recepiti dal mercato, dalle società e, come dicevamo prima, non solo dalle società di capitale, ma anche dalle srl.
Questo è l'auspicio da parte del nostro gruppo, e verificheremo insieme queste disponibilità e queste possibilità.
Presidente - Non ci sono altre richieste di intervento, dichiaro aperta la votazione sull'articolo 1. La votazione è chiusa.
Presenti: 33
Votanti : 27
Favorevoli: 27
Astenuti: 6 (Bertin, Certan, Chatrian, Cognetta, Morelli e Roscio)
Il Consiglio approva.
Passiamo dare lo stesso risultato anche per l'articolo 2? Stesso risultato. Articolo 3. Stesso risultato. Articolo 4. Stesso risultato. Articolo 5. Stesso risultato. Articolo 6. Stesso risultato. Articolo 7. Stesso risultato. Articolo 8. Stesso risultato. Articolo 9. Stesso risultato. Articolo 10. Stesso risultato.
Possiamo mettere in votazione il disegno di legge nella sua completezza. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.
Presenti: 33
Votanti: 27
Favorevoli: 27
Astenuti: 6 (Bertin, Certan, Chatrian, Cognetta, Morelli, Roscio)
Il Consiglio approva.