Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2262 del 14 luglio 2016 - Resoconto

OGGETTO N. 2262/XIV - Parere sullo schema di decreto legislativo concernente norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste in materia di demanio idrico.

Rosset (Presidente) - punto 31.01 all'ordine del giorno, ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) -. Aujourd'hui, comme le prévoit l'article 48-bis de notre Statut spécial, le Conseil régional est appelé à s'exprimer sur le projet de dispositions d'application en matière de domaine hydraulique, qui a été élaboré par la Commission paritaire le 14 juin dernier.

C'est là un tournant important pour notre autonomie car, grâce auxdites dispositions, le domaine de la Région s'étendra désormais à toutes les eaux publiques souterraines ou de surface, aux glaciers, aux lacs, aux zones fluviales, aux pertinences, aux ouvrages de protection ou de retenue des eaux, aux ouvrages hydrauliques et aux biens d'équipement, meubles et immeubles. La seule exception est la Doire Baltée, en raison du fait que son cours n'est pas confiné à la Région. La Vallée d'Aoste pourra ainsi devenir finalement titulaire d'une série de fonctions qu'elle exerce déjà en partie depuis bien des années. Ces dispositions représentent surtout une conquête importante parce que, le fait que les eaux valdôtaines fassent désormais partie du domaine régional, met définitivement fin à une anomalie normative, en vertu de laquelle la propriété des eaux était, jusqu'ici, liée à l'usage auquel les eaux étaient destinées et, plus précisément, à la distinction entre eaux potables ou d'irrigation et eaux servant à produire de l'électricité.

Pour rentrer un peu plus dans les détails, nous voyons que les dispositions indiquent avec précision les biens et la procédure de leur transfert de propriété ; en outre, elles spécifiquent toutes les fonctions que la Région exerce sur les biens, en établissant définitivement que la police des eaux et la lutte contre la pollution des eaux relèvent de la Région.

Mais en dehors de leur aspect législatif, ces dispositions auront un important impact concret sur notre territoire, dans la mesure où l'eau est une ressource fondamentale pour la Vallée d'Aoste, pour son environnement et pour son développement durable.

La première Commission du Conseil a déjà eu l'occasion d'examiner dans le détail non seulement ces dispositions - et d'exprimer son avis - mais aussi le rapport d'accompagnement qui détaille la portée des différents articles.

L'article 2, en particulier, renferme un élément fort intéressant, puisqu'il prévoit que l'État et la Région établiront ensemble la liste des biens à transférer. L'innovation consiste dans l'introduction d'un mécanisme garantissant l'application de cette disposition en cas d'inertie de l'État. La Région a, alors, la faculté de prendre en charge unilatéralement le dossier et de publier l'arrêté y afférant, ce qui permet d'éviter que ces dispositions ne soient pas appliquées, même si elles sont en vigueur, comme cela s'est déjà produit auparavant.

Permettez-moi, en conclusion, de remercier les membres de la Commission paritaire, messieurs Marco Cammelli, Paolo Carrozza et Marco Olivetti, qui font partie de la Commission en tant que délégués du Gouvernement et, plus particulièrement, ceux qui représentent la Région, à savoir Adolfo Angeletti, Renato Barbagallo et surtout le Président de la Commission, Robert Louvin, que je remercie pour son attention à ce thème très délicat.

Presidente - Siamo in discussione generale, ha chiesto la parola il Consigliere Bertin, ne ha facoltà.

Bertin (ALPE) - È, come ha sottolineato il Presidente Rollandin, un atto certamente importante, anche perché riguarda un aspetto che in Valle d'Aosta ha sempre avuto una grande rilevanza, anche simbolica, ma al di là dell'aspetto simbolico anche proprio da un punto di vista pratico.

È un passaggio importante questo delle competenze, che darà anche la possibilità di avere un quadro unico di riferimento su tutta la questione delle acque, che in passato erano su due regimi diversi di trattamento. Oggi finalmente ne avremo soltanto uno e sarà tutto di competenza dell'Amministrazione regionale. Un passo avanti importante che è dovuto anche all'assetto dello Stato attuale.

Questo fa riferimento, come sappiamo, all'attuazione che è stata data alla modifica dell'articolo 5 del 2001, la tanto bistrattata modifica costituzionale del titolo V del 2001 che personalmente vedevo con tanti limiti, ma che comunque andava in una prospettiva che era quella di dare maggiore autonomia alle Regioni e di dare maggiori competenze.

Oggi questo passo in avanti che stiamo facendo si ricollega proprio anche a quella modifica del 2001. In effetti, si collega al fatto che le Regioni a Statuto ordinario hanno beneficiato di questa accresciuta competenza, e per questa ragione anche le Regioni a Statuto speciale ne hanno in seguito beneficiato.

Questo aspetto, secondo me, va evidenziato anche e soprattutto in questo momento, nel quale vi è in prospettiva un cambio della Costituzione che va esattamente nella direzione opposta, e a mio avviso è un rischio pensare che le Regioni a Statuto ordinario e quelle speciali non abbiano un rapporto nel loro avvenire rispetto a quanto succede; per essere più chiari, è un rischio una modifica, come quella prevista, che colpirà le Regioni a Statuto ordinario, salvaguardando soltanto in parte, in un primo momento, quelle a Statuto speciale, lo si evince anche da questo caso specifico; un sistema che funziona anche per le Regioni a Statuto speciale non può che essere un sistema nel quale tutte le autonomie sono valorizzate e fanno parte di una struttura generale di un'idea di Stato, che basa la propria esistenza sulle collettività territoriali e sulle Regioni.

Stiamo rischiando di passare ad un altro regime. Anche in questo caso, questo rapporto esiste ed è evidenziato anche da questa norma di attuazione, che è un fatto importante - lo sottolineo ancora - e positivo per la nostra Regione.

Evidentemente il voto sarà favorevole: questo ci permette di avere un quadro generale di potestà sulle acque. Sovente in questi anni ho presentato delle iniziative legate alle acque, che sono sempre state, ma lo saranno sempre più, una risorsa fondamentale per la nostra comunità.

Il fatto che adesso avremo maggiori competenze, soprattutto che si allargheranno su tutto lo spettro che riguarda le acque, è un fatto positivo. Abbiamo già questa differenza sull'uso irriguo, al quale facevo riferimento prima, del resto era una differenza che non aveva molto senso. Questa è una conquista di buon senso.

Tra l'altro, per quanto riguarda l'uso irriguo, ricordiamoci che anche i diritti in parte disciplinati nel 1920 e nel 1930 tuttora rimangono in una sorta di disciplina - per cui dovrebbe essere la Regione ad intervenire - che non è chiara. Sarà anche l'occasione per un intervento generalizzato, ed ero già intervenuto con un'interpellanza qualche mese fa, parlandone con l'Assessore Baccega, è il caso che si intervenga anche in questo settore.

In questo periodo l'acqua è nell'agenda politica da tanti punti di vista: uno può essere la norma di attuazione. In generale siamo in una fase di elaborazione del piano, pertanto questo sarà un periodo nel quale le acque saranno sotto la lente di ingrandimento e dovranno ricevere tutta l'attenzione necessaria.

La norma d'attuazione, come detto, è senz'altro un fatto positivo che vede il nostro voto favorevole; mi associo al ringraziamento del Presidente della Giunta per l'attività svolta dai componenti della Commissione Paritetica, dal Presidente della Commissione, che in questo periodo hanno comunque dato un'accelerazione alle procedure di attuazione e alle norme statutarie.

Presidente - Non ci sono altre richieste di intervento, chiudo la discussione generale.

Non ci sono richieste di intervento per replica, dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.

Presenti: 31

Votanti : 31

Favorevoli: 31

Il Consiglio approva all'unanimità.