Oggetto del Consiglio n. 2041 del 20 aprile 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 2041/XIV - Interpellanza: "Notizie sull'utilizzo dell'apertura di credito bancario da parte della società Casinò a seguito dell'erogazione del nuovo mutuo a suo favore".
Rosset (Presidente) - Punto n. 39 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, chiede la parola il Consigliere Chatrian, ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - I primi giorni del mese di dicembre 2015 il Governo regionale decise di approvare una delibera impattante dal punto di vista economico, in poche settimane l'Esecutivo decise di incaricare la società Finaosta, in gestione speciale, per perfezionare e stipulare un'operazione di mutuo senza rischio per Finaosta per un importo di 20 milioni di euro. Facemmo una discussione in Consiglio per capire quali erano le necessità, qual era la ratio di questo nuovo aiuto alla Casa da gioco. La faccio breve, sintetizzo se possibile e rileggo un po' le dichiarazioni dell'Assessore competente, che ci disse: "noi abbiamo immaginato di intervenire dando un aiuto alla società Casinò per quello che riguarda la gestione della liquidità e per alleggerirla dalla situazione strangolatrice che ha nei confronti delle banche", quindi per fornirgli un po' di benzina, un po' tanta, perché qui la situazione non è drammatica, ma le banche stanno tenendo sotto scacco la Casa da gioco, che probabilmente ha delle difficoltà di liquidità, se ho capito bene. L'Assessore aggiunse: "la società ad oggi ha aperture di credito per circa 26 milioni di euro, ma ne utilizza ad oggi più o meno 18 milioni", peraltro con condizioni diverse, quindi con diversi istituti, che spesso sono condizioni unilaterali, cioè le banche decidono come strangolare - così mi è parso di capire all'epoca quando discutemmo - nel senso che la banca decide a suo uso e consumo nell'arco di 15 giorni se revocare o mantenere un finanziamento. Questa è più o meno la sintesi delle riflessioni che ci fece l'Assessore cinque mesi fa.
Abbiamo voluto fare un'iniziativa proprio per chiedere lo stato dell'arte dopo 5 mesi. Dato che comunque è un mutuo non per i prossimi 10, 15 o 20 anni, ma è un mutuo che ha doppia scadenza, eventualmente prorogabile fino ad un massimo di 4 anni, da 24 a 48 mesi, interpelliamo il Governo regionale, l'Assessore competente per conoscere come sia cambiato l'utilizzo dell'apertura di credito - 5 mesi fa, prima di quest'aiuto, l'utilizzo era di circa 18 milioni di euro - e quali siano gli intendimenti in merito a fronte delle motivazioni che vi ho detto poc'anzi, quindi lo stato dell'arte dell'utilizzo delle aperture di credito con i vari istituti bancari.
Speriamo che l'Assessore ci presenti la situazione allargata il più possibile, facendoci capire un po' di più il fatto di aver iniettato tante risorse pubbliche ad inizio dicembre...capire adesso non tanto l'andamento quanto l'utilizzo dell'apertura di credito come Casa da gioco.
Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Perron.
Perron (UV) - Riepilogando sinteticamente, la situazione degli affidamenti della Casinò de la Vallée pre e post mutuo di 20 milioni è la seguente: al 31 dicembre 2015 le aperture di credito, quindi il totale degli affidamenti che era stato concesso nei confronti degli istituti bancari era pari ad euro 26 milioni. L'utilizzo delle stesse al 31 dicembre 2015 era di 23,059 milioni, quindi l'89 e qualcosa percento era di effettivo utilizzo. Alla data dell'8 aprile, quando abbiamo ricostruito la fotografia per la risposta, le aperture di credito, quindi sempre gli affidamenti nei confronti degli istituti bancari ammontano ad euro 23 milioni e l'utilizzo delle stesse ammonta a 7,8 milioni, quindi poco più del 30 percento di effettivo utilizzo. Questa diminuzione sul totale degli affidamenti di 3 milioni è dovuta alla riduzione del fido che Unicredit ha concesso, un fido che è scaduto il 31 gennaio 2016 da 5 milioni a 2 milioni, con un'altra scadenza totale al 31 dicembre 2016. Quest'importante operazione di riduzione di utilizzo delle linee di credito, che è stata ovviamente possibile grazie all'intervento che si è deciso, da una parte, insieme alla rinegoziazione dei tassi di interesse - e aggiungo anche nella globalità di una gestione direi più attenta dal punto di vista finanziario -, si sta traducendo in un beneficio sugli oneri finanziari che si stima dovrebbero passare dai 4 milioni dell'ultimo bilancio, che lei certamente conosce, ai 700 mila euro stimati di oneri finanziari per il 2017...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...dei tassi e della riduzione sull'effettivo utilizzo. Da questo punto di vista, quindi i benefici per la società a fronte di quest'operazione sono più che evidenti, oltre a permettere una gestione di tipo finanziario nella sua complessità del Casinò senz'altro più snella e più operativa.
Si è voluto istituire in aggiunta un tavolo tecnico, che peraltro è presieduto da Finaosta, dove partecipano il Casinò e tutti gli istituti di credito con i quali si è aperta una linea di credito, con l'obiettivo di avere un monitoraggio continuo e costante della situazione finanziaria della società, quindi tutti insieme sotto la direzione di Finaosta di lavorare fattivamente ad una corretta ristrutturazione del debito. Questo è uno dei mandati che conteneva la delibera di intervento finanziario, sulla quale in modo molto concreto si sta lavorando.
Presidente - Per la replica, la parola al Consigliere Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Avrei probabilmente dovuto fare una seconda domanda più puntuale, perché, come avrà sicuramente capito molto bene il collega, l'obiettivo era avere contezza generale.
Positivo è il fatto che per il 2016 probabilmente i benefici sugli oneri finanziari saranno importanti, netti, anche perché da una parte c'è un abbattimento leggero sul discorso dell'apertura di credito, ma c'è stato comunque un abbattimento su tutti gli indebitamenti della Casa da gioco, quindi è duplice l'aiuto finanziario. La parte che ci sarebbe stata utile fosse stata spiegata da parte sua risale al 16 dicembre quando lei in aula ci disse: "la Casa da gioco utilizza all'incirca 18 milioni di euro di aperture di credito". Dopo aver versato i 20 milioni di euro, oggi la Casa da gioco utilizza - gli affidamenti diciamo - circa 7 milioni di euro, ci sono 10 milioni di euro di abbattimento. La domanda spontanea è sugli altri 10, Assessore Perron, perché io avrei immaginato che i 17 utilizzati al 16-17 dicembre, ante versamento dei 20 milioni, potevano azzerare - immaginavo io, probabilmente sbagliando - le aperture di credito...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...il ragionamento che feci all'epoca era: bene, c'è stato un allineamento per quanto riguarda gli interessi di tutto il pregresso, chiamiamolo così, tant'è vero che nella delibera avete riallineato tutti gli interessi, quindi oneri finanziari abbattuti in maniera secca sul 2016, tant'è vero che si passa da 4 milioni e qualcosa a 700 mila euro, ottimo, ma, dall'altra, immaginavo che la risposta di oggi dell'Assessore sarebbe stata - e ci sarebbe piaciuto -: nessuna apertura di credito, se non quei 500 mila euro. Si sfonda mensilmente, è normale, le aperture di credito servono anche a quello, ma c'è solo un delta di 10 milioni di euro e gli altri 10 probabilmente la Casa da gioco li ha utilizzati immagino per altro. C'è quindi una variabile di secondo grado, un'incognita di secondo grado che non c'è di cosa la Casa da gioco ha fatto degli altri 10 milioni, perché all'incirca il versamento che è stato effettuato a fine anno 2015 ha fatto calare da 17 a 7 le aperture di credito e gli altri 10 sono andati a coprire probabilmente o altre spese, o altre cose che la Casa da gioco doveva onorare.
Siamo soddisfatti per il fatto che avete finanziariamente abbattuto gli oneri finanziari per il 2016, io penso che l'obiettivo principale fosse quello, dall'altra siamo preoccupati dal fatto che probabilmente la Casa da gioco 10 milioni su 20 li ha utilizzati probabilmente per onorare altre cose che non sono quelle da voi illustrate in quest'aula, dove ci avevate detto: "ferma la müla un attimo (traduzione letterale dal dialetto piemontese: "ferma un attimo tutto"), ma i 20 milioni vanno per abbattere le aperture di credito", invece non è andata così. Comunque torneremo su questo dossier. Dovevo fare probabilmente anche la seconda domanda, la immaginavo superflua, invece bisogna sempre scrivere tutto e fare anche la seconda domanda. Pensavamo, Assessore, che affrontasse nel suo insieme la situazione, invece non è così. Comunque 10 milioni di euro sono state aperture di credito, gli altri 10 ad oggi non è dato sapere cosa il Signor Sommo e il Signor Scordato ne hanno fatto, per adesso, ma cercheremo di avere qualche informazione in più.
Per quanto riguarda il trend della situazione, dai dati che abbiamo, è una situazione più o meno stabile. Indubbiamente non dà ancora grandi soddisfazioni per un 2016 non fortunato, ma che riequilibra un attimo la cassaforte. L'unico riequilibrio vero è quello degli oneri finanziari, che sono stati abbattuti con la delibera del 10 dicembre 2015.