Oggetto del Consiglio n. 2042 del 20 aprile 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 2042/XIV - Interpellanza: "Valutazioni in merito al contenzioso tra la Regione e la società SAVDA per il mancato aggiornamento delle tariffe per il servizio del periodo 1982-2001".
Rosset (Presidente) - Punto n. 40 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, chiede la parola il Consigliere Gerandin, ne ha facoltà.
Gerandin (UVP) - L'interrogazione è molto precisa, nel senso che parte un po' da quelle che sono state le tre delibere regionali in cui c'è stato il prolungamento dei contratti di servizio per i tre sub-Ato, i sub-bacini, passando come scadenza contrattuale dal maggio 2022 al maggio del 2027, innalzando l'età media degli autobus dai 6 anni attuali a 15 anni e soprattutto impegnando la Regione da qui al 2027...nella quale si dice: "nessuna ulteriore riduzione dei servizi in termini chilometrici effettuati e tariffe unitarie".
Non entrerò nel merito di queste delibere perché sto ancora acquisendo un po' di dati - e torneremo sui contenuti - in quanto le ho già detto che, a mio parere, non era una competenza della Giunta, bensì una competenza del Consiglio. Entreremo più nel dettaglio quando avrò acquisito tutti i dati. Quello che mi preme sottolineare è che, a nostro parere, è poco comprensibile perché, a fronte di quegli impegni che ha preso la Regione all'interno di queste tre delibere...adesso faccio riferimento alle sole due delibere che riguardano la SAVDA, in parte abbiamo già visto che, per quel che riguarda il discorso della SVAP, non siamo riusciti a garantire neanche quel discorso occupazionale perché nel frattempo hanno provveduto a 10 licenziamenti. Per quello che riguarda il discorso della SAVDA, quello che ci viene un po' difficile da capire è come mai un ricorso in essere, che risale al 2002 se ricordo bene, in cui c'è una richiesta di risarcimento milionario da parte della SAVDA di oltre 20 milioni di euro per il periodo 1982-2001, in cui c'è stata una sentenza del TAR nel 2003 che ha detto che è inammissibile il ricorso...poi c'è stato un ricorso al Consiglio di Stato da parte di SAVDA che in parte ha ribaltato il risultato...
Quello che a noi preme capire è come mai, a fronte di un contenzioso in atto, che sicuramente lei conosceva molto meglio di noi, non si sia almeno tentato un discorso di conciliazione - voi avete fatto queste proroghe a dicembre del 2015 e per tutta risposta mi pare che SAVDA abbia proceduto ad alimentare il contenzioso, su cui mi pare che si deciderà a maggio di quest'anno -, se a fronte di una volontà di arrivare ad una mediazione per quello che riguardava l'importante riduzione - perché è chiaro che quest'oggetto ha come motivazione la riduzione dell'importo contrattuale -, di fronte ad un tentativo di mediazione, non ci sia stato almeno un atto di tutela della Regione per salvaguardare questo contenzioso, che rischia di essere un danno milionario per la Regione stessa.
Presidente - La parola all'Assessore Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Il collega Gerandin nella presentazione ha già introdotto una serie di elementi che sono alla base di questa decisione. Il provvedimento che è stato adottato di proroga è un provvedimento dirigenziale che trae origine da delle delibere di Giunta che sono state adottate per il contenimento della spesa, quindi per rappresentare - lo ha detto il collega Gerandin, ma io lo voglio dire con maggiore chiarezza - che non è stato affatto un regalo ai concessionari di trasporto. Ai concessionari di trasporto sono stati decurtati svariati milioni di euro di servizi, questo per riuscire a contenere la spesa: ecco perché questi due argomenti sono su piani diversi. D'altra parte, sarebbe stato effettivamente ingiustificabile il fatto di introdurre delle condizioni ad uno dei soggetti che svolge il servizio di trasporto in concessione e non nei confronti degli altri, non è che possiamo immaginare di fare una discriminazione.
Per quanto attiene al ricorso, noi riteniamo che le pretese della SAVDA siano assolutamente non giustificabili, tant'è che è stato adottato un provvedimento dove riteniamo che la politica tariffaria negli anni abbia dato assolutamente conto delle variazioni, degli andamenti, per cui la posizione della Regione è che nulla è dovuto a SAVDA. Come avrà avuto modo di vedere, il provvedimento che viene appellato è un provvedimento dotato di tutti i pareri legali, di tutte le attività possibili. Ecco che, da questo punto di vista, i due aspetti sono su piani diversi, il fatto ovviamente di verificare la possibilità di soprassedere è nei fatti, ma non c'era nessuno strumento coercitivo, né era possibile condizionare una delibera con un'altra e quindi, da questo punto di vista, riteniamo che la posizione della Regione avrà tutte le possibilità e le modalità per essere sostenuta di fronte al giudice.
Presidente - Per la replica, la parola al Consigliere Gerandin.
Gerandin (UVP) - Ho ascoltato attentamente. Noi quando diciamo che la competenza è del Consiglio è perché avremmo voluto esserne partecipi e condividere questo tipo di scelte. Non entriamo nel merito della convenienza o meno, o dell'opportunità, a nostro parere, ci sono delle regole che vanno comunque rispettate. Era questo, per cui non era riferito ai contenuti: era riferito al contenitore e chi ne era il soggetto, chi era autorizzato eventualmente a prendere questa decisione.
Per quel che riguarda il discorso dell'oggetto di quest'interpellanza, è chiaramente riferito al fatto che nessuno ha pensato che all'interno di un atto di Giunta potesse esserci un provvedimento coercitivo. Quando lei me lo dice, in parte quasi mi mette in imbarazzo, perché non ho mai pensato una cosa del genere, che potesse esserci un atto di Giunta con qualcosa di coercitivo dicendo: "no, chiudiamola". Io pensavo sinceramente che alla base di tutto questo ci fosse un rapporto di collaborazione, di dialogo. Io non penso che tutta la documentazione sia solo via PEC certificata, adesso si usa tanto quella, ma non è quello il problema: il problema è che, quando ci si parla tra soggetti per trovare una forma compensativa sul disagio, si mette tutto sul tavolo, non è che si apre solo una porta e l'altra rimane chiusa a chiave. Questa era l'intenzione che avevamo noi, per questo immaginare che lei, Assessore, potesse avere l'ardire di mettere una clausola coercitiva su un atto di Giunta fa quasi sorridere. Noi pensavamo che, a fronte di tutta questa discussione, ci potesse essere anche una risoluzione in questo senso che andasse nel discorso di chiudere un contenzioso milionario. Io sono contento quando l'Assessore mi dice che sicuramente avremo ragione: sono contento anche perché probabilmente vi è anche un po' di autostima personale, nel senso che ha tanti contenziosi in essere, io penso che sia l'Assessore che ha il record dei contenziosi, su questo non c'è ombra di dubbio, penso che siamo d'accordo, ma io mi auguro veramente che questo spirito di buonismo e di grande speranza nel portarli a casa sia un buon presupposto anche per tutti gli altri che le rimarranno.