Oggetto del Consiglio n. 1900 del 10 marzo 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 1900/XIV - Approvazione di mozione: "Impegno per la modifica della DGR n. 93/2016 riguardante l'approvazione delle linee per l'armonizzazione con l'ordinamento scolastico regionale dei principi della legge di riforma nazionale cosiddetta 'Buona scuola'".
Viérin M. (Presidente) - Punto n. 41 dell'ordine del giorno. La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Grazie Presidente. Il titolo della mozione va molto oltre a quello che è il contenuto della mozione, ma nel corso di questo Consiglio si faranno ulteriori approfondimenti sulla Buona scuola.
Assessore, a noi con la mozione interessa invece ritornare su un argomento del quale abbiamo lungamente discusso in V Commissione, e con piacere e soddisfazione di tutti abbiamo trovato anche la soluzione e un giusto compromesso politico. Se si ricorda, le opposizioni chiedevano di completare il percorso, il progetto per il polo scolastico unico della Bassa Valle già per l'anno scolastico 2016/2017; si era poi trovata una soluzione in aula, e anche in commissione, per il 2017/2018. Nel testo della delibera abbiamo trovato non così puntuale l'obiettivo che invece ci siamo dati in commissione e che ci ha portato a condividere un comunicato stampa unanime con tutte le forze politiche che, insieme al Presidente Claudio Restano, avevano dato l'informazione.
Noi chiederemmo di rivedere il punto n. 6 di questa delibera e di essere più precisi, perché come lei sa, immagino - ha incontrato anche gli insegnanti - l'incertezza di non sapere se dal 2017/2018 questo polo sarà finalmente attivo, se il Politecnico sarà spostato come correttamente si è deciso in termini politici per compensare anche i territori, crea una disorganizzazione sul territorio, crea l'incertezza su quello che succederà. Noi siamo quindi a chiederle di essere più precisa rispetto a questo impegno e di rideliberare in questo senso, o quanto meno sentiremo qual è la sua risposta a riguardo.
La volontà non è tanto quella di fare dei ragionamenti che diano ragione all'uno o all'altro, qui mi pare che si sia ragionato prima di tutto per dare in Bassa Valle un'offerta formativa che possa tenere nel tempo. A tutti dispiace spostare le scuole, purtroppo gli spostamenti delle scuole sono iniziati in altri periodi e quei territori forse non se ne sono accorti in maniera così diretta; a tutti fa piacere fare un ragionamento per fare quello che ci siamo detti più volte, però oggi il problema è sostenere gli indirizzi liceali, gli indirizzi tecnici per il futuro, e una scuola di questo tipo lo può fare completando anche gli organici nella maniera più opportuna. Rimanere con l'impegno che il polo associato verrà spostato quando il Politecnico si sposterà...capisce bene che l'impegno politico lo abbiamo compreso, ma l'impegno amministrativo va in un'altra direzione.
Siamo pertanto a ribadire che per noi, a questo punto, la decisione presa è la decisione assunta in V Commissione per il 2017/2018, e quindi che nella primavera 2017 tutte le cose siano in ordine, perché a settembre 2017 si possa definitivamente partire. Grazie.
Presidente - La parola all'Assessore Rini.
Rini (UV) - Grazie Presidente. Grazie collega Bertschy.
Torniamo in aula su un tema importante. Quando parliamo di sfide che il settore scolastico dovrà affrontare quest'anno, sicuramente c'è l'adattamento alla legge statale della Buona scuola, ma altrettanto sicuramente c'è la riorganizzazione territoriale della scuola valdostana, e questo con il passaggio fondamentale della riorganizzazione, soprattutto per quanto riguarda il territorio della Bassa Valle. Un territorio che, come lei ha ben ricordato e come abbiamo avuto più volte modo di ricordare, è un territorio che soffre, vediamo le emorragie di iscrizioni che vanno o verso fuori valle - penso a Ivrea - o verso Aosta, e qui torniamo poi anche al problema dell'accoglienza dei ragazzi negli studentati. Ringrazio il Presidente Restano e tutta la V Commissione per il lavoro che in maniera corale è stato portato avanti. Detto questo, bisogna poi fare i conti con la praticità del porre in essere dei passaggi così importanti, così delicati sul territorio.
Innanzitutto colgo questa occasione per ribadire che viene riconfermata l'istituzione del polo unico a partire dall'anno 2017/2018 con un'unica dirigenza. Non è un passaggio da poco questo, abbiamo visto come negli anni il fatto di avere due dirigenze avesse creato delle difficoltà, quindi a partire dal 2017/2018 avremo la conferma dell'istituzione del polo unico scolastico con sede a Verrès. Rimane altresì confermata, come abbiamo avuto modo di dire e di confrontarci sempre in seno alla V Commissione, la presenza sul territorio della sede distaccata e associata di Saint-Vincent, che ha una storia diversa, ha un percorso suo, anche numerico, differente.
Vi è poi la questione dello spostamento del Liceo scientifico da Pont-Saint-Martin a Verrès. Con quella delibera abbiamo voluto cristallizzare una decisione. Io riprendo le sue parole per farle mie e condivido appieno il nostro obiettivo principale, di tutti, che è quello di dare una solidità, una stabilità all'offerta formativa in questa parte del territorio: questo è, e rimane, il nostro unico obiettivo che non possiamo permetterci di non portare a termine. Come può essere fatto questo? Abbiamo fatto diversi incontri con gli insegnanti, con coloro che vivono quel territorio, che vivono in quell'istituzione scolastica. Noi dobbiamo garantire la continuità del percorso formativo, dobbiamo essere elastici. Nel testo della mozione voi fate riferimento anche al numero minimo per le iscrizioni, abbiamo visto che questo è stato un problema e ha creato instabilità. Quello che ci hanno chiesto da molto tempo non solo gli insegnanti, ma soprattutto le famiglie, quelle che poi devono compiere la scelta di iscrivere i loro figli e devono avere certezze, è sapere quale sarà il disegno definitivo. Noi, come Governo regionale, abbiamo voluto portare in Giunta questa delibera proprio per cristallizzare questo disegno definitivo. La sede unica della scuola secondaria di secondo grado sarà Verrès...parlavamo prima di Saint-Bénin, parlavamo prima dei servizi che dovrebbe avere un polo scolastico...ecco, io credo sia l'esempio ottimale di questi servizi. Diventerà davvero una città a misura di studente, con tutti i servizi che già ci sono, che gravitano intorno a questo complesso che diventerà un complesso residenziale di accoglienza per gli studenti, dando quindi una risposta anche agli studenti delle vallate, ma anche con tutti i servizi. Ovviamente, se si rende un posto di studio e di ritrovo completo anche dal punto di vista dell'offerta collaterale all'offerta puramente didattica, credo che questo sia un valore aggiunto. Cristallizzando questa scelta, noi abbiamo però voluto essere seri nello scrivere e nel predisporre questa delibera. Non possiamo prenderci un impegno se non sappiamo e non abbiamo la certezza granitica di poterlo rispettare. Se avessimo scritto "2017" come termine perentorio per lo spostamento della sede avremmo rischiato di scrivere un qualcosa che poi sappiamo di non poter rispettare, non sarebbe stato corretto per un territorio che già nel tempo ha avuto delle difficoltà su questo e glielo ribadisco qui. Colgo ancora una volta l'occasione per ringraziare in particolare lei, collega Bertschy, il confronto su questo tema per quel che mi riguarda è stato particolarmente proficuo.
Noi confermiamo che lavoreremo e opereremo in maniera seria, affinché questo spostamento avvenga nel più breve tempo possibile. Sarà un anno, saranno due, sarà per quel che ci riguarda il più breve possibile, metteremo in atto tutte le nostre energie affinché questo avvenga davvero nel più breve tempo possibile. Qualora però non si potesse realizzare nell'immediato, e cioè nel 2017/2018 ci fosse ancora bisogno di un anno, noi abbiamo pensato anche di cogliere - e qui glielo riconosco - un suo suggerimento in merito alla deroga del numero degli iscritti. Sappiamo che questo era un problema e che metteva a rischio l'esistenza stessa del corso. Abbiamo avuto un incontro la scorsa settimana con gli insegnanti del Liceo Binel e abbiamo confermato la disponibilità, la certezza che la Soprintendenza agli studi derogherà al numero minimo per una ratio, una ragione di estrema anomalia di questa situazione, proprio per la provvisorietà data dalla tempistica di spostamento. Ci sono diverse variabili, ovviamente logistiche, ma anche territoriali, di territori che non possono essere svuotati improvvisamente senza un'ottica generale. Ponderando quindi tutte queste varie eventualità per il tempo necessario allo spostamento del Politecnico da Verrès a Pont-Saint-Martin, e il conseguente spostamento del Liceo scientifico da Pont-Saint-Martin a Verrès, sarà acconsentita questa deroga al numero minimo di studenti pari a 16, come richiesto dall'istituzione scolastica stessa. Credo che questa sia una risposta seria che garantirà la continuità di questo importante indirizzo fino al consolidamento definitivo con anche lo spostamento dello stesso sulla sede di Verrès. Grazie.
Presidente - La parola al Consigliere Bertschy.
Bertschy (UVP) - Grazie Assessore. La deroga confermata scriviamola da qualche parte, perché poi le cose che ci diciamo qua non sempre trovano conseguenza, quindi questo 16 scriviamolo affinché rassicuri il territorio almeno in questo senso.
Lei sa bene che fare un polo unico con una dirigenza scolastica unica e mantenere le due sedi di Pont-Saint-Martin e Saint-Vincent è evidentemente una scelta corretta di territorio per dare ancora una risposta, ma una dirigenza unica su un polo così ampio, con il polo del Liceo scientifico di Pont-Saint-Martin decentrato è una scelta che mette in difficoltà la dirigenza in questo senso. Era per quello che più in fretta le scuole andavano vicino tutte insieme e più facilmente si poteva svolgere questo compito.
La mozione, anche in seguito alla sua risposta, è supercentrata a questo punto, perché si capisce perché avete scritto "fino quando non sarà trasferita in via definitiva in detto Comune la sede del Politecnico". Assessore, non stiamo parlando di 1000 studenti e 100 classi, stiamo parlando di meno di 100 studenti e 5 classi a dire tanto! Quindi a me sembra strano in termini organizzativi questo spostamento. Evidentemente sotto c'è qualche cosa di diverso, c'è qualche resistenza da parte del Politecnico che noi non conosciamo. Non voglio fare la solita battuta, ma mi sembra che quando avete voglia di fare qualcosa ci mettete un attimo. È vero che non è l'Assessore al turismo e ai trasporti che si muove, però se glielo dà in mano vedrà che lui ne organizza due di poli scolastici in cinque minuti, in Bassa Valle. Gli dica solo cosa deve fare, poi ci diamo un nome e in un attimo abbiamo almeno due poli scolastici in competizione. Al di là delle battute, non credo che sia così impegnativo questo lavoro, probabilmente è più impegnativo il lavoro politico diplomatico per trovare la giusta collocazione.
Sono molto contento e siamo contenti della deroga. La mozione aveva un punticino che era anche l'accordo che avevamo preso insieme per presentare con la V Commissione questo progetto, perché va spiegato al territorio e nessuno si tira indietro. La proposta che le farei è di andare almeno ad emendare questa mozione, facciamo un percorso insieme per seguire nei prossimi mesi cosa succede, perché non vorremmo trovarci, dopo l'estate 2017, a sentirci dire che non siamo riusciti a spostarlo, per quale motivo, cosa è successo, qual è stato il problema. Mese dopo mese sarebbe opportuno un incontro, magari anche con una visita della V Commissione al Politecnico, per capire quali sono i problemi e vedere qual è la questione che rende così difficile questo spostamento. La mozione potrebbe quanto meno essere emendata per chiedere un percorso che ci porti già prima di questa estate a fare un punto della situazione con la V Commissione e capire quali sono le difficoltà che ci sono a procedere rapidamente in questa direzione.
Lascio la parola ai miei colleghi. Io le chiederei questo impegno, se c'è questa volontà di emendare la mozione e di confrontarci insieme agli altri gruppi ALPE e Movimento Cinque Stelle che l'hanno proposta con noi. Le chiederei anche di mettere per iscritto questa volta la deroga, perché sa che la deroga ad un numero minimo ha senso per quanto riguarda le classi, ma ha senso soprattutto per fare le classi miste che, se sono insieme, sono fattibili; se sono distanti, non hanno nessuna possibilità di essere realizzate. Grazie.
Presidente - La parola al Consigliere Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.
Assessore Rini, peccato che aveva altri impegni, perché ieri abbiamo discusso parecchio sulla scuola centrata nel comune di Aosta. La programmazione fa parte della politica e la programmazione è fondamentale anche per spiegare non solo agli studenti, ma alla popolazione tutta quali sono le scelte, soprattutto se sono scelte che partono da lontano. Ieri l'Assessore Baccega ha modificato completamente la programmazione fatta negli ultimi sei, sette anni e come avevamo annunciato e come ha annunciato anche oggi la mia collega Morelli vi torneremo indubbiamente, perché non vorremmo che a monte ci fossero scelte che questo Consiglio non conosce e che poi, a babbo morto, ricadano invece su tutta la società.
Andando sulla mozione che abbiamo presentato, accogliamo positivamente la deroga. Assessore Rini, non possiamo non trovare la soluzione per emendarla, per scriverla meglio e condividerla, però poi passiamo ai fatti, a marzo 2016 io penso che dobbiamo aprire l'anno scolastico 2017/2018 per avere la chiusura del cerchio perfetto. Abbiamo 18 mesi, sapremo fare una cosa del genere...sì, sto parlando di Verrès, Presidente, lo so che ci sono di mezzo degli accordi di programma, dei contratti fatti, ci mancherebbe, però io dico che la popolazione della Media e della Bassa Valle un po' di certezza se la merita sul discorso proprio della scuola, di un centro, e anche di garantire quell'offerta formativa. Non vedo perché i nostri cittadini delle comunità laterali della Valtournenche e della Valle d'Ayas (e faccio un po' la persona di parte, perché abito in quelle località), i nostri ragazzi non possano avere la stessa offerta formativa e dignità degli altri. Sarò un po' di parte in questo momento, ma mi capite, penso. Lo dicevo proprio nel dibattito della finanziaria: scuola, sanità e trasporti ritengo siano la sfida che attende questo Consiglio negli ultimi due anni di legislatura. Al di là di come trovare la formula per emendare questa mozione, come diceva prima il collega Bertschy, noi seguiremo passo passo la questione in questi 16, 17 mesi, affinché ci sia la certezza che a settembre 2017 si inizi tutto nel polo scolastico di Verrès. Grazie.
Président - La parole au collègue Viérin Laurent.
Viérin L. (UVP) - Merci, Monsieur le Président.
Questa mozione ci dà la possibilità di ritornare sull'argomento anche per ricordare alcuni passaggi del passato, che intanto esprimiamo in termini di soddisfazione conclusi nel quadro di una riorganizzazione territoriale che non è stata facile, ma che doveva essere fatta.
Parto dalla fine dicendo che la deroga è un aspetto molto positivo, tra l'altro era già un impegno che avevamo preso a suo tempo fissando un termine numerico in delibera, ma dicendo che monitoreremo negli anni l'andamento con un impegno di derogare al ribasso, anche perché tecnicamente non è solo una scelta politica, ci sono i funzionari che devono apporre un parere di legittimità e di congruità economica; parere che in quel momento non sarebbe arrivato, visti i flussi numerici, tecnicamente era stato dato un parere sul 20 con l'impegno di ridurre eventualmente questo numero, sapendo che dietro ogni parere, al di là della scelta politica, ci sono degli impegni finanziari di responsabilità contabile. Gli sforzi di tutti questi anni sono quindi andati nell'ottica di mantenere il territorio, di far percepire in una scuola che non è totalmente valdostana la possibilità di inventarsi qualsiasi numero. Vi ricordate la deroga sui bimbi per tenere aperte le scuole con tre, l'accordo con i sindacati, abbiamo rinunciato ad una ripartizione di altre quote sull'integrazione degli extracomunitari derogando al numero e andando ad attingere quella quota che ha giustificato l'apertura e il mantenimento delle scuole di montagna. Quindi oggi il percorso in itinere è anche questo, l'acquis della scuola valdostana che viene modificato negli anni cercando di adattarsi alle esigenze, ma tenendo conto che le difficoltà di giustificare i piccoli numeri - anche qui, in termini di difesa dell'autonomia - non è sempre un qualcosa che può essere portato avanti senza una concertazione, o comunque senza regole e atti che siano anche consoni a delle disposizioni di un sistema scolastico che è, e rimane, nel bene o nel male, di livello nazionale.
C'è quindi soddisfazione per questo impegno, che era un po' anche l'ottica e lo spirito di questa iniziativa, perché la delibera effettivamente, come spesso questo può accadere, va a dire "finché non si sposta", il che vuol dire tutto e niente. In un impegno preciso, invece, con dei numeri che rassicurano la formazione delle classi, ci deve poi essere anche la parte di orientamento, l'altra questione fondamentale, perché noi possiamo dire che il mercato va verso l'elettronica...oggi tutto si sta spostando verso l'elettronica, quindi la meccatronica, la meccanica è in calo, ma non basta scrivere in una brochure di orientamento che si manda tutti gli anni agli alunni, alle famiglie e alle scuole, bisogna lavorare per sensibilizzare, per dire alla comunità che il mercato del lavoro, il mercato in generale, sta andando in quell'ottica e spingiamo e convinciamo gli alunni ad iscriversi. Il polo di Verrès, il polo della Bassa Valle, abbiamo cercato negli anni di connotarlo su quegli aspetti, differenziandolo da altro per non far morire la Media e Bassa Valle, mantenere Aosta finché non ci sia anche qui un federalismo valdostano che viene smontato perché tutti devono venire ad Aosta, e questo è stato il grande impegno negli anni per decentralizzare. Tutto questo deve però reggere con dei numeri, con un orientamento che sia consono a far capire alla comunità che se si studia in quelle materie si studia poi passando dal sapere al saper fare, che è la cosa più importante, perché è passato un periodo in cui il sapere c'era, ma magari il saper fare l'abbiamo un po' abbandonato.
Oggi la riorganizzazione territoriale non può che andare di pari passo con la riorganizzazione concettuale inteso come orientamento. Già sulla formazione professionale qualcosa si è mosso, ma è fondamentale che ci sia l'alternanza scuola-lavoro, che ci siano dei percorsi integrati che possano collegare i ragazzi con il territorio, con le aziende, quello che forse abbiamo avuto più difficoltà negli anni e nei decenni a realizzare. Ci tenevo e ci tenevamo a precisare queste cose, perché oggi si conclude o comunque si aggiunge un tassello ad un lavoro che negli anni si è sviluppato, che va poi anche nella riorganizzazione logistica della città. Io sono convinto che non si facciano morire le attività commerciali mettendo una scuola polmone ai limiti della città, anzi, si rivalorizza la fermata del treno in quella zona, si riorganizzano magari i trasporti. Viviamo in un momento dove abbiamo delle scuole di fine anni Cinquanta-Sessanta che purtroppo rappresentano dei pericoli, bisogna dirlo. Abbiamo sempre lavorato sulle manutenzioni, ma le manutenzioni straordinarie non possono essere eterne, devono svilupparsi in un modo da ridare fiato ad una città che deve vivere e crediamo che l'università sarà un'opportunità per far vivere la città anche commerciale, ma cercando con questa riorganizzazione di rivedere il suo assetto sia per la Media e Bassa Valle che per la città. Anche l'edilizia scolastica è un settore delicato, perché abbiamo le persone dentro, gli alunni, e nel mentre si vuole intervenire, quindi si deve comunque riuscire a studiare soluzioni immediate.
Questo per dire che noi seguiremo e continueremo a dare il nostro apporto per vedere come viene ridisegnato il contenuto e la logistica della scuola valdostana e questo lo si può fare solo tutti assieme. È per quello, Assessore, che noi spesso magari ci inalberiamo un attimino quando vediamo la delibera con già scritte certe cose, alcune decise, altre meno. Più condividiamo, più riusciamo a monte a dare tutti il nostro apporto e più a valle si riesce a non creare allarmismo sul territorio. Questa delibera che noi abbiamo sollevato nello scorso Consiglio, effettivamente ha creato - e ne parleremo anche in altre iniziative - dell'allarmismo, perché quando si preparano certe scelte nell'ottica di spiegarle, soprattutto in un mondo delicato come quello dell'istruzione, si sa che ci devono essere delle riforme, ed è giusto che ci siano, ma sempre cercando di mantenere e simulando il più possibile, onde evitare che attraverso queste ci siano poi delle previsioni che magari non si erano valutate.
Con l'emendamento e con le modifiche crediamo che si possa arrivare ad un documento condiviso che salvaguardi quanto detto in commissione, che aggiunga alla deroga numerica (è la questione fondamentale) e che si inserisca in una ridefinizione globale del sistema scolastico: contenuti, logistica, sicuramente orientamento, affinché ci sia un sistema scolastico che guardi al futuro di questa comunità.
Presidente - La parola al collega Cognetta.
Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.
Anche noi accogliamo con favore la modifica della mozione presentata dai colleghi dell'UVP. Vorrei avere poi anch'io alcune informazioni quando andremo in commissione rispetto ai lavori del piano terra del nuovo edificio dove si è spostato il liceo che devono essere sistemati, devono essere finiti, che sono secondo me sono il nocciolo della questione che ci blocca un po', perlomeno penso di aver capito così da ciò che sta accadendo. Vorremmo poi capire fino in fondo se riusciamo a rispettare quei tempi che lei auspica, che anche noi ovviamente auspichiamo e che ci eravamo dati, e vorremmo capire se riusciamo a fare questo benedetto spostamento.
Per quanto riguarda la deroga sui numeri, questa ci sembra fondamentale perché, dati anche i tempi e le prescrizioni, sarebbe estremamente corretto scriverlo. Accogliamo pertanto anche noi con favore questa modifica e ci riserviamo successivamente di fare altre considerazioni nel prosieguo del Consiglio.
Presidente - La parola al Consigliere Bertschy.
Bertschy (UVP) - Chiederei una piccola sospensione. Mi pare che ci sia la disponibilità di emendare la mozione, quindi è per formulare l'emendamento alla stessa.
Presidente - Prima di concedere la sospensione, visto che ieri sono state annunciate delle risoluzioni che verrebbero presentate oggi, vi ricordo solo di presentarle a tempo debito, proprio per evitare la mancanza di possibilità di verificarle e per dare il tempo di predisporre la documentazione da consegnare ai Consiglieri.
Sono accordati cinque minuti di sospensione.
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 9.52 alle ore 10.08.
Viérin M. (Presidente) - Riprendiamo i lavori. Ricordo che era stata chiesta la sospensione per addivenire ad un accordo. La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - L'impegno a memoria non me lo ricordo, ma in ogni caso abbiamo emendato la mozione chiedendo un coinvolgimento stretto della V Commissione, insieme all'Assessore, a riguardo del lavoro che si dovrà fare per arrivare allo spostamento. L'impegno è a relazionare in V Commissione entro il mese di luglio in merito al progetto di riorganizzazione del polo scolastico della Bassa Valle e a confermare la deroga del numero minimo di iscritti per la prima classe pari a 16 studenti. Nello spirito che ha animato la discussione su questo progetto politico, direi che abbiamo trovato per una seconda volta il giusto compromesso. Noi saremo attenti come gruppi di opposizione a far sì che questo lavoro vada avanti proprio nella direzione che tutti abbiamo immaginato, che i territori nel loro complesso non abbiano da rimetterci, perché io sono convinto che il Comune di Pont-Saint-Martin con il Politecnico avrà la possibilità, anche con il lavoro che si sta facendo sulla Pépinière, di avere una valorizzazione, una connotazione e un'identità più precisa, e il polo scolastico confermerà definitivamente la sua funzione.
Tutto questo non è fatto tanto per dare più meriti all'uno o all'altro, ma per garantire ai giovani della Bassa Valle, alle famiglie e anche a chi opera nelle scuole, quindi gli insegnanti e tutti coloro che ci lavorano, una visione del futuro che sia sostenibile e che dia garanzie anche per quanto riguarda la competitività che c'è dagli altri territori rispetto alle scuole. Rimane aperto poi il tema, Assessore - ma ci sarà tempo di vederlo con calma - dell'ospitalità degli studenti che arrivano dalle vallate laterali. Grazie.
Presidente - La parola all'Assessore Rini.
Rini (UV) - Grazie Presidente e grazie collega. Ovviamente esprimiamo anche noi soddisfazione per questo accordo che abbiamo trovato su questo tema così importante. Saremo tutti attenti a monitorare con precisione questa situazione.
Presidente - Grazie colleghi. Possiamo procedere alla votazione. Si vota il testo emendato, come illustrato dal collega Bertschy. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 33
Votanti: 33
Favorevoli: 33
Il Consiglio approva all'unanimità.
Sono pervenute al tavolo della Presidenza tre risoluzioni che verranno distribuite tra qualche istante.