Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1901 del 10 marzo 2016 - Resoconto

OGGETTO N. 1901/XIV - Reiezione di mozione: "Impegno del Governo regionale ad una verifica degli avanzi di amministrazione degli Enti locali per l'applicazione della deliberazione relativa alla copertura delle spese per i servizi a favore di persone anziane e inabili".

Viérin M. (Presidente) - Punto n. 44 dell'ordine del giorno. La parola al collega Bertschy.

Bertschy (UVP) - Grazie Presidente. A spiegazione di quello che il titolo non rappresenta delle volte, stiamo parlando degli avanzi di amministrazione degli Enti locali che serviranno anche - perché altrimenti avreste scritto in maniera diversa il comma 3 dell'articolo 10 della legge finanziaria - al servizio per gli anziani, ma noi stiamo parlando degli avanzi di amministrazione. È un argomento del quale parliamo ormai da un paio di mesi, abbiamo discusso durante l'approvazione del bilancio, ne abbiamo discusso dopo e abbiamo affrontato ancora questo argomento in commissione.

Presidente, noi riteniamo che rispetto alla volontà politica di dare una copertura alla legge n. 93 si siano poi sviluppate - e l'abbiamo detto più volte - delle azioni a livello amministrativo nei vari Enti locali che vanno messi un po' sotto osservazione. Noi, che intendiamo dare a tutti i territori e a tutti i cittadini pari opportunità al di là delle rappresentanze politiche delle varie Amministrazioni, riteniamo sia corretto andare a verificare cosa è successo per non far sì che qualcuno si trovi a partecipare per un ammontare di 20 milioni - che sono poi diventati 23, ma al momento l'ammontare è di 18 milioni - in maniera poco equa rispetto ad altri.

In V Commissione ci è stata fornita la tabellina definitiva con gli avanzi a consuntivo 2014 e l'impegno a consuntivo 1 gennaio 2016, quindi quello che è stato impegnato a dicembre, pertanto si vede anche il lavoro amministrativo che è stato fatto. Lei conosce bene il decreto legislativo n. 118, l'ha citato in aula, quindi come può essere impegnato l'avanzo di amministrazione ci sono le quattro possibilità, sicuramente non per spese ripetitive sulla spesa corrente. Vorremmo far sì che si andasse a fare un approfondimento per essere sicuri che quanto meno questi impegni non siano stati fatti in maniera poco corretta, perché l'irregolarità o l'illegittimità non è un problema nostro, però poco corretta aspetto ad altri, anche perché sono impegni che, se non fatti in maniera corretta, tornano dal 1 gennaio 2016 in disponibilità e rifanno avanzo al consuntivo che verrà approvato prima dell'estate dai Comuni. Su questo noi le chiederemmo un ragionamento ulteriore per evitare che si inasprisca da parte di qualche Ente locale la situazione e, se è possibile, sospendere l'approvazione definitiva di questa delibera per far sì che ci sia la possibilità di una verifica e rendere più equa la compartecipazione di una norma che, pur non condividendola, i Sindaci allora hanno approvato e noi ci siamo adeguati in fase di discussione di bilancio.

Ci sono quindi tre impegni, Presidente. A verificare, come da sua dichiarazione, come sono stati applicati gli avanzi di amministrazione 2014 nei vari Enti, e sotto questo aspetto volevamo far osservare che avendo fatto un lavoro di verifica insieme agli uffici, non tutti gli Enti locali pubblicano in maniera puntuale e trasparente le delibere. Abbiamo trovato alcuni Enti locali addirittura con impegni molto vecchi sui propri siti. Credo che sia difficile sempre essere puntuali, perché conosciamo la complessità, la burocrazia che sta dietro a governare un Comune, però sarebbe un buon segnale che soprattutto da lì partisse un'azione di trasparenza verso il cittadino. Ad individuare la compartecipazione degli Enti locali valdostani alle finalità dell'articolo 10, comma 3, della legge n. 19/2015 con criteri che garantiscano una maggiore equità, e quindi non uno zero e l'altro qualche milione di euro. A prendere in considerazione, al fine di garantire un'equa compartecipazione agli Enti locali, anche le osservazioni espresse dal CPEL alla proposta di deliberazione della Giunta regionale come specificate al punto n. 1 del parere reso in data 18 febbraio 2016. Ci sono osservazioni che abbiamo discusso insieme ai rappresentanti del CPEL che sono venuti in commissione che hanno una loro validità, altre che ci sembrano di difficile attuazione, perché non è così facile compensare con la 48 un avanzo di amministrazione non utilizzabile. Mi sembrano osservazioni fatte forse un po' più per calmare le acque in assemblea che non per avere una continuità di tipo amministrativo. Ci mancherebbe ancora che chi oggi ci rimette 2 milioni di euro ne prenda 2 in più quando si farà il riparto della 48, saremmo veramente allo scatafascio di un'azione amministrativa! Non credo che possa essere quella la direzione. Piuttosto, visto che c'è stata una piccola deregulation, riprendiamo in mano la questione e facciamo in modo almeno che ci sia una valutazione complessiva di quello che sta succedendo, e se c'è la possibilità di recuperare qualche impegno che è già ritornato in avanzo lo si ricuperi subito facendo osservare che le regole, una volta definite, vanno rispettate da tutti nell'interesse generale, perché se passa il concetto che i più furbi possono fregare gli altri, i furbi nella vita li si fa ogni tanto, ma poi capita sempre che ce ne sia uno più furbo di te la volta successiva. Credo che l'Amministrazione pubblica non debba ragionare in questi termini.

Gli Amministratori comunali hanno bisogno di trovare nell'assemblea del CELVA la sicurezza che si sia lì per ragionare in termini generali, per fare tutti i giusti sacrifici in un momento di crisi, però i giusti sacrifici non sono fregarsi l'uno con l'altro o cercare di anticipare i provvedimenti perché si ha maggiore conoscenza di altri. Questo creerà sicuramente dei problemi successivi e, come abbiamo detto in V Commissione, evitiamo che qualcuno alla fine si irrigidisca al punto tale che vada a cercare di fare rispettare i propri diritti in altre sedi. Tutto questo deve rimanere in termini politici. L'impegno che lei ha preso e che ha dichiarato in Consiglio ci sembrava che andasse in questa direzione. Grazie.

Président - La parole au collègue Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

In quest'aula siamo diversi che abbiamo avuto l'opportunità di fare i Sindaci in tempi diversi, ma forse quando c'era qualche risorsa in più; qualcuno di noi, non tutti, perché lei, Presidente, ha fatto il Sindaco quando non c'erano minori risorse. Io ho fatto il Sindaco qualche anno fa, quindi parliamo di una generazione di mezzo, ma ci sta.

Al di là della premessa, due questioni: una di natura tecnica e l'altra di natura più politica. Noi avevamo espresso una nostra criticità, anche se dal punto di vista tecnico poteva essere un modus per utilizzare delle risorse. L'abbiamo dichiarato qua, in aula, avevamo cercato di esprimere la nostra proposta dicendo di fare attenzione a non inasprire comunque all'interno dei Comuni una guerra che non c'entra nulla con maggioranze, opposizioni e forze politiche. Noi siamo i legislatori, andiamo a scrivere nero su bianco delle regole, in modo che queste regole siano indubbiamente il più possibile...non trasparenti, perché le regole sono trasparenti, ma che avrebbero dovuto dare delle risposte più eque possibile e che non ci sia il furbetto di turno, quello l'abbiamo detto e l'abbiamo anche denunciato. Al di là di questo, con il punto n. 1 e il punto n. 2 le chiediamo, Presidente, di fare veramente una verifica, perché ne va della credibilità anche dei nostri Enti locali, dei nostri 74 Comuni.

È positivo, io penso, se alla fine noi possiamo utilizzare certe risorse che non erano utilizzabili, lo dico tranquillamente, è positivo. Non ci è stata impugnata questa parte importante, evviva, perché siamo qui a trovare delle soluzioni, non ad inasprire eventualmente delle non soluzioni, ma nello stesso tempo che vadano in una certa direzione, in modo da garantire quella serenità che - lo sa anche lei, Presidente - in questo momento non c'è all'interno degli Enti locali, e non solo legata al discorso di opposizione o maggioranza, bensì nel suo complesso. Come legislatori, come gruppo, noi pensiamo che dobbiamo trovare delle soluzioni per uscirne il meglio possibile. La 48 è un'altra cosa, e non andremo a discuterla in questo momento, è normale. Prima il collega faceva un passaggio: che non ci siano però delle comunità cornute e mazziate due volte, quello no! Io penso che tocchi anche a noi avere quella visione generale di tutte le nostre comunità e che non ci siano comunità di serie B. Grazie.

Presidente - La parola al Consigliere Gerandin.

Gerandin (UVP) - Merci Président.

Prima di tutto una premessa. Eravamo tutti preoccupati su questo articolo, su questo impegno per quello che riguardava l'avanzo, e devo dire che malgrado l'impugnativa dell'articolo 1 questo non è stato messo in discussione; per cui, pur non condividendone l'impostazione, c'è sicuramente soddisfazione che una parte importante della finanziaria quantificata in 20 milioni comunque ci sia.

Detto questo, molto brevemente quello che noi chiediamo è scritto, per cui è inutile ripeterlo, chiediamo un momento di riflessione proprio tenendo conto anche dell'impegno che lei ha preso, Presidente, perché ad una mia iniziativa lei ha risposto che si andrà a vedere con attenzione come sono stati fatti questi impegni ed eventualmente, se non fossero fatti in maniera coerente o quant'altro, tornerebbero in disponibilità per quanto concerne il discorso di questo fondo di avanzo d'amministrazione. È inutile ripercorrere tutto il passaggio, è positivo che comunque sia stata data concreta possibilità di utilizzare l'avanzo. Noi avremmo però gradito una norma molto più in linea con quello che è successo in Trentino, dove sono stati utilizzati questi fondi per gli investimenti, ma è inutile ripercorrere il passato. Quello che ci preoccupa, è il futuro, Presidente, perché ci si è resi conto che, dal giorno dopo in cui è stata approvata questa regola, per delle somme molto rilevanti qualcuno ha cercato di sviare da queste regole. Le chiediamo pertanto di fare questa verifica, perché sappiamo che comunque anche in Valle d'Aosta, per quello che riguarda l'utilizzo dell'avanzo d'amministrazione, valgono le regole che valgono nel panorama nazionale. Si dice che non è sufficiente impegnare su un progetto generico, non è neanche sufficiente impegnare per la sola spesa di progettazione, è necessario che sia pubblicato il bando di gara. Ci sono delle regole che a nostro parere vanno fatte rispettare. Questo perché noi riteniamo opportuno ricreare quell'ambiente di fiducia e quell'ambiente degli Enti locali in cui sussidiarietà e perequazione erano alla base di questo reparto importante, che era la 48. Crediamo anche che non sia il caso di alimentare tutta una serie di voci che oramai girano su volontà da parte di alcuni Enti di perseguire altre vie, come ha detto prima il collega Bertschy.

Due passaggi. Se si vuole fare questa verifica i tempi non sono infiniti, si guarda un po' come sono stati fatti questi avanzi e si procede, anche perché - su questo ha ragione lei, Presidente - queste disponibilità vanno al più presto erogate, sennò entreremmo in crisi per tutta una serie di risorse disponibili per il settore anziani, verifiche che noi riteniamo quanto mai opportune, perché non so quale sarà lo strumento eventualmente che la Regione potrà avere per obbligare i Comuni a versare. Sicuramente una parte, quelli che prendono risorse dalla 48, potrà non erogare queste risorse in caso di mancato trasferimento delle stesse, ma abbiamo anche Enti, e parecchi, di quelli che contribuiscono in maniera importante, che dalla 48 non percepiscono nulla. Per cui, se la parte politica o la parte che deve dare la regolarità contabile non andasse a trasferire in maniera rapida queste risorse, rischieremmo di avere delle risorse in meno.

La seconda considerazione è che nella finanziaria noi abbiamo sempre ragionato sui 20 milioni di avanzo. Così come è impostata la delibera e così come è impostata peraltro la finanziaria leggendola bene, l'avanzo è in questo caso di 23 milioni, più tutto l'avanzo che deriverà dai consuntivi 2015, per cui parliamo di ben oltre 20 milioni! La riflessione da fare è proprio questa: se da un lato c'è soddisfazione perché la finanziaria non è stata impugnata per la parte di 20 milioni, vale la pena fare una riflessione se è il caso di mantenere la norma che impegna tutto l'avanzo 2015, chiaramente previa verifica degli impegni corretti fatti sull'avanzo 2014, perché sennò rischieremmo veramente di andare in parte a premiare chi non ha rispettato le regole.

Seconda considerazione. Perché questo? Perché, se da una parte in finanziaria si liberano 18 milioni e rotti per il sociale, il totale di quanto viene svincolato dal discorso del saldo degli Enti per un totale di 20 milioni...noi sappiamo che se qualcuno dovesse mai utilizzare queste risorse in più per quello che riguarda il discorso dell'edilizia scolastica, superato il discorso dei 20 milioni totali, valgono le regole sul nazionale. Le regole sul nazionale impongo il limite di 500 milioni annui, e comunque per utilizzare queste risorse bisogna fare una comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e quant'altro, e vanno autorizzati a livello nazionale. Rischieremmo pertanto di avere un'importante risorsa vincolata senza poterla utilizzare, perché superati i 20 milioni questo è quello che succede per queste risorse. Detto questo, lo ha detto molto bene il collega Bertschy, noi riteniamo anche pericoloso che poi magari ci sia una sorta di compensazione per quel che riguarda la 48, perché sono delle risorse senza vincolo di destinazione. Arrivare ad una compensazione con dell'avanzo, che comunque ha tutta una serie di vincoli, a noi pare sicuramente un percorso difficile. Piuttosto che procedere con questo tipo di compensazione, noi riteniamo sia molto più equo e necessario andare in quella direzione che lei ha condiviso, Presidente, perché quanto ha dichiarato in aula per noi rimane un percorso necessario per fare chiarezza e per evitare qualunque sorta di malinteso e, eventualmente, ricorsi in altre istituzioni o quant'altro. Grazie.

Presidente - La parola al Presidente della Regione.

Rollandin (UV) - Sì, grazie Presidente. Mi fa piacere che oggi tutti siano coscienti e contenti del fatto che ci sia questa disponibilità finanziaria, tema che ha fatto molto discutere quando l'abbiamo affrontato durante la finanziaria.

Il concetto che purtroppo non è ancora passato, né nei Comuni, né qui, è che questi fondi dell'avanzo d'amministrazione rimanevano bloccati, non sarebbero stati disponibili né per la Regione, né per i Comuni. Quando si parla di equità in questo settore, voglio ripeterlo, si vuole dire che noi non abbiamo sottratto dei fondi, ma abbiamo cercato di utilizzarli per i Comuni, fondi che per gli stessi erano bloccati. Questo è il discorso che purtroppo non passa mai e non è voluto passare nemmeno all'interno della Conferenza, perché tutte le volte si è detto che ci hanno rapinato e che ci hanno portato via i soldi. Questi soldi non li avrebbero avuti, perché il comma 713 della legge dice chiaramente che come Comuni non si può utilizzare l'avanzo d'amministrazione, e questo era chiarissimo! Avere a disposizione questi fondi credo sia stato un fatto molto importante. La distribuzione di questo fondo non solo è equa, ma è a quota capitaria, viene distribuito per tutte le microcomunità (quindi più equa di così!), sapendo che c'è la quota di 115 euro per ogni assistito, per ogni persona ospitata nelle microcomunità. Allora ci sarà l'Unité che ha delle microcomunità, le ex Comunità montane che hanno 100 assistiti, altre ne hanno 120 e prendono pro quota, fatto salvo il rientro con la contribuzione delle persone ospitate, calcolata con l'applicazione delle formule ISEE, in funzione del reddito che hanno. Se non hanno nulla, paga tutto la Regione; se, invece, ci sono persone abbienti, è giusto che esse contribuiscano e che quindi questo importo venga scalato dalla quota "capitaria" che viene oggi prevista nella ridistribuzione e che è già pronta, perché i soldi sono già a disposizione delle Unités per poter pagare gli obblighi nei confronti delle microcomunità. Questo mi sembra sia il punto essenziale della domanda. La ridistribuzione è stata quindi non solo equa, ma perfetta, perché è per tutti! Se lo vogliamo dire, abbiamo tolto a qualche ricco per dare ai poveri, ai meno abbienti, questo è quello che abbiamo fatto, niente di più!

Nella mozione si chiede al primo punto di verificare come sono stati applicati gli avanzi d'amministrazione del 2014. Questo io sono pronto a farlo, in modo da vedere come mai all'ultimo momento ci sono stati degli impegni che sono tutti da verificare. Noi abbiamo preso atto che erano rimasti quelli, le cifre le avete anche voi, non sto ad esaminarle, sono quelle, e quindi noi siamo disponibili a verificare.

Sul punto n. 2: "a individuare, per la compartecipazione degli Enti locali valdostani alle finalità dell'articolo 10, comma 3, della legge 19/2015, criteri che garantiscano una maggiore equità"...più equo di quello che ho detto...non ci possono essere criteri di maggiore equità per i Comuni, perché è pro capite. Io sono disponibile ad andare a verificare il primo punto, ma per il secondo credo non vi sia un problema di equità, perché non è un riparto tra Comuni. Non è che il Comune X ha messo dieci, il Comune Y ha messo uno, e quindi non è giusto, bisogna ripartire il tutto "tra". Non è così, non sono fondi distribuibili attraverso la 48, giustamente voi avete specificato che ci sono cinque criteri in base ai quali essi vengono ripartiti. La 48 è tutta un'altra musica e la distribuzione non è in discussione con questo tipo di logica. Noi non possiamo distribuire in modo diverso, perché l'abbiamo fatto proprio pro quota per non avere situazioni non governabili.

Anche il terzo punto "a prendere in considerazione..." non è accettabile, a parte che il primo comma della citata lettera del 18 dice: "in sede di adozione dei criteri di ripartizione delle risorse di finanza locale per l'anno 2017 siano individuati meccanismi di compensazione per gli Enti locali e l'avanzo d'amministrazione trasferito nel 2016". Non si può fare questo, non è che posso prendere e fare una ripartizione che va ad aggiungersi alla 48, questo non esiste! Questo non lo possiamo applicare.

Io sono disponibile ad accettare il punto n. 1, a fare le verifiche, a relazionare in commissione - se lo ritenete - sulla situazione, in modo che possiamo valutare insieme come addivenire a considerazioni per il dopo. Questa è però un'operazione una tantum, negli anni prossimi i soldi per la ridistribuzione andranno presi dalla somma della 48 che dovremmo mettere (solo per evitare equivoci). Questa è stata un'operazione una tantum e tale deve rimanere, finisce lì, quindi non diventa la regola. È stata un'eccezione e, come tale, l'abbiamo discussa, chiarita, con tutti i limiti. Gerandin ha posto una serie di specificazioni corrette, per questo abbiamo cercato di non lasciare questi fondi inutilizzati e di utilizzarli per i Comuni. Chiaramente - come avete detto anche voi correttamente, e non avete mai criticato questo - se è possibile ben venga.

Ho preso la parola prima della chiusura per dire se è possibile emendarla: accettiamo il primo punto e togliamo gli altri due perché francamente riguardo al secondo è già di per sé equa la ridistribuzione e il terzo non si può fare per le ragioni che ho appena detto, perché nel 2017 le condizioni sono diverse. La proposta è quindi di togliere i punti 2 e 3 e di accettare il primo. Grazie.

Presidente - La parola al Consigliere Bertschy.

Bertschy (UVP) - Grazie Presidente. Nell'articolazione della mozione a noi va bene l'impegno, anzi, l'abbiamo messo come primo punto, perché in termini di principio politico è la cosa che ci interessa di più. È chiaro che è collegato anche alla sospensione della delibera, però se siamo d'accordo di sospendere dopo un attimo e fare un ragionamento in Conferenza di Capigruppo per vedere se c'è la possibilità di trovare una quadra anche in questo senso, per il gruppo io mi impegno almeno ad affrontare l'argomento.

Politicamente sono soddisfatto che ci sia questa attenzione, questa voglia di verifica. Rimaniamo però molto corretti nella comunicazione, perché sennò poi alla fine del Consiglio non si capisce mai se noi raccontiamo qualche cosa per fare confusione o per dire le cose con chiarezza. Il decreto legislativo n. 118 dice che si può impegnare l'avanzo d'amministrazione per la copertura dei debiti fuori bilancio per i provvedimenti necessari per la salvaguardia degli equilibri di bilancio di cui all'articolo 193, ovvero non possono provvedersi con mezzi ordinari. Glielo dico non tecnicamente: se il Comune di Valtournenche avesse accettato la proposta dell'opposizione di comprare il cinema a 300 mila euro non avrebbe avuto un avanzo di 1,6 milioni, ma di 1,3, così non parliamo neanche di tecnica. Secondo lei è normale...io non so cosa ha pensato il Sindaco del Comune di Valtournenche, probabilmente se avesse pensato che gliene portavano via 1,6 avrebbe pensato lui subito qualche cosa, ma le sembra normale che uno, se non è riuscito ad intervenire in tempo, debba diventare, come dice lei, il Robin Hood della situazione?

Presidente, a me non interessa avere ragione, io dico solo che c'era una norma, c'erano 20 milioni impegnati, dopo quella norma per noi quattro criteri e compartecipavano tutti allo stesso livello. Lei ha detto che siamo contenti che avete liberato l'avanzo. Noi siamo contenti non che avete liberato l'avanzo, quell'avanzo noi l'avremmo liberato anche come il Friuli, spese di ristrutturazione e altro, invece siamo andati sulle spese correnti, ma va bene così, quello che è passato è passato. Il problema oggi è che questo avanzo viene usato per spese correnti, a carattere non permanente non può essere usato, quindi lasciamo perdere anche questo.

Noi vi diciamo solo: se ci sono degli impegni che sono stati presi regolarmente, andiamo a verificarli prima di andare ad applicare la delibera, perché altrimenti questi impegni ritornano lì, ma non le servono per fare la compartecipazione equa. È vero, come dice lei, che è per quota capitaria, ma il problema è che probabilmente su certi territori c'è qualcuno che fa da main sponsor come è stato citato su un giornale, e altri che non fanno niente. Ma non sarà mica un sistema di agire tra di loro? Riconduciamo quindi il fatto che la finanziaria l'abbiamo scritta noi, l'abbiamo approvata noi, loro si devono adeguare almeno per avere le stesse opportunità. I cittadini non sono amministrati in maniera tale che ti interessa dove hai il Sindaco che risponde al tuo simbolo del movimento e se sei in opposizione non ti interessa, i cittadini sono cittadini valdostani tutti. Se ci sono delle risorse che possono essere utilizzate per i territori e hanno un senso per i territori non devono essere legate in questa maniera, a chi è più veloce ad utilizzarli.

Noi le chiederemmo se c'è questa intenzione di andare a fare una verifica del primo punto o quanto meno di rallentare l'applicazione della delibera fino a verifica eseguita. Ne parliamo se c'è il tempo di discuterne un attimo, però non cambiamo le carte in tavola. Questi 20 milioni erano bloccati, ma non erano bloccati per tutta la vita, Presidente, perché qualcuno li ha sbloccati prima. Entro il 31 dicembre qualcuno li ha sbloccati, quindi erano bloccati per quelli che sono rimasti bloccati, ma lei lo sa bene. Certo che cerca di dirmi un'altra cosa, ma lei lo sa bene che entro il 31 dicembre 2015 tutti potevano usarli, sennò non saremmo passati da 46 a 23, sarebbero rimasti 46. Lo sa bene anche lei questo!

Presidente - Collega Bertschy, lei aveva chiesto una sospensione per vedere se si riusciva a trovare un accordo sul testo? È accordata una sospensione per cinque minuti.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 10.47 alle ore 11.18.

Viérin M. (Presidente) - Possiamo riprendere. È giunto al tavolo della Presidenza un emendamento; ricordo che siamo ancora in discussione generale in merito all'impegno dell'oggetto che stiamo trattando. L'emendamento presentato dal Consigliere Gerandin è stato distribuito.

La parola al collega Gerandin.

Gerandin (UVP) - Merci Président. Per comunicare all'Assemblea che ci siamo trovati per seguire la volontà espressa dal Presidente nel suo intervento.

Noi saremmo comunque dell'idea di togliere i punti n. 2 e n. 3, quindi "a individuare, per la compartecipazione degli Enti locali valdostani alle finalità dell'articolo 10, comma 3, criteri che garantiscano una maggiore equità", e "a prendere in considerazione, al fine di garantire un'equa compartecipazione degli Enti locali, anche le osservazioni espresse dal CPEL alla proposta di deliberazione della Giunta regionale, come specificato al punto 1...". Manterremmo il punto n. 1, aggiungendo "a soprassedere all'adozione della deliberazione in attesa di verificare, come da sua dichiarazione, in che modo sono stati applicati gli avanzi d'amministrazione 2014 nei vari Enti", perché lo riteniamo fondamentale. Prendiamo atto con soddisfazione che si vuole procedere a questa verifica, così com'è stato annunciato, però noi chiediamo nel frattempo di soprassedere all'adozione della delibera perché riteniamo sia congruo e doveroso fare questa valutazione, ma prima di adottare l'atto, poiché rischieremmo di avere una verifica a posteriori che, di fatto, nulla cambierebbe rispetto alle quote di riparto che vengono chieste di essere versate dagli Enti che contribuiscono a questi 23 milioni. Grazie.

Presidente - La parola al Presidente della Regione.

Rollandin (UV) - Sì, grazie.

Credo che in parte questa sospensione abbia permesso di chiarire alcuni punti, quindi è stata sicuramente utile. Voglio solo dire che non è possibile sospendere l'adozione della delibera, perché la sua approvazione permette di dare i fondi alle Unités. Noi abbiamo questa delibera che dà soldi, sennò esse non hanno la disponibilità finanziaria. Posso dire di togliere questo "a sospendere" e lasciare "a verificare", dicendo che il finanziamento alle Unités avverrà non dando i 18 milioni e quello che è teoricamente necessario, ma versando ogni due mesi il dovuto, secondo la quota capitaria prevista per ogni assistito nell'ambito delle microcomunità, altrimenti viene a cadere la possibilità di finanziare. È proprio per la preoccupazione che voi avevate, tant'è che abbiamo accettato il vostro emendamento nella legge finanziaria dove si diceva che, nel caso non ci fossero stati i soldi, sarebbe spettato alla Regione mettere l'avanzo di 20 milioni, avevamo accettato quell'emendamento che andava in quella direzione. Quindi rimaniamo d'accordo, perché da una parte vogliamo fare questi accertamenti, dall'altro il finanziamento non lo diamo insieme, ma in modo da poter fare questa verifica nel mese di luglio, alla fine, quando ci sarà il discorso degli avanzi 95, in modo da poter guardare nell'insieme le delibere. Se viene mantenuto così noi ci asteniamo, perché non possiamo accettare questo tipo di soluzione che andrebbe a penalizzare le Unités des Communes.

Presidente - La parola al Consigliere Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie.

Riteniamo sempre positivo confrontarsi, che quanto meno le forze politiche sappiano cosa sta succedendo, perché anche in sede di Conferenza dei Capigruppo abbiamo sentito solo la voce del Presidente, della maggioranza. Quindi io dico che è comunque positivo confrontarsi e avere cognizione di causa di cosa si stia parlando e di come funzioni la macchina amministrativa, perché se siamo dei legislatori scriviamo delle norme, le approviamo, conosciamo un rischio, perché lo sapevamo, e quindi nel quarto d'ora che ci siamo presi secondo me siamo cresciuti, chi è intervenuto ha voluto capire meglio cosa sta succedendo. Io penso che ci sia sempre da imparare in tutti i settori.

Detto questo, noi manteniamo questa proposta che abbiamo fatto, pur emendando i punti n. 2 e n. 3 dopo la discussione che abbiamo fatto qui, in aula, e in Conferenza dei Capigruppo. Il cuore di questa mozione indubbiamente è legato al fatto che il Presidente si è assunto comunque l'onore e l'onere di fare questa verifica, e quindi questo per noi è un passo avanti. Speriamo che sia rapido, il più rapido possibile. Ecco perché abbiamo chiesto la sospensione: sospendiamo un attimo questa delibera in modo da avere serenamente sul tavolo tutte le carte per poter fare un'analisi anche puntuale e senza mettere il carro davanti ai buoi, perché magari invece le Amministrazioni hanno impegnato correttamente le loro risorse. L'obiettivo di questa nostra modifica del punto n. 1 andava e va in quella direzione, sapendo perfettamente che tutto questo aiuta comunque il comparto degli Enti locali a seguire un nuovo modo di governare, un nuovo modo anche di amministrare e un modo in più forse per tutti insieme di stare molto attenti a cosa sta succedendo a livello europeo, nazionale e regionale. Io credo che questo ci debba far crescere tutti insieme, al di là delle forze politiche di maggioranza e opposizione, ed è per quello che è stato positivo l'incontro fatto in Conferenza dei Capigruppo. Peccato che le forze politiche - tranne il Presidente - non abbiano avuto voglia di entrare nel merito su un tema così importante, perché solo se si entra nel merito probabilmente si capiscono certe dinamiche e non solo, ma anche le scelte che si fanno per poter utilizzare bene i soldi. Grazie.

Presidente - La parola al Consigliere Gerandin.

Gerandin (UVP) - Merci Président.

Semplicemente per confermare, per quanto ci riguarda, l'apprezzamento sul fatto che ci sia la volontà di fare questa verifica, come peraltro lei aveva già annunciato. Dispiace che alla fine di questa verifica non emerga qualcosa di concreto per ovviare o magari provare a verificare se veramente qualcuno ha rispettato tutte le regole.

Detto questo, Presidente, se il suo impegno è quello che ci ha dichiarato, io le chiederei solo di esaminare attentamente anche i contenuti della delibera, perché se non vengono modificati non vanno nella direzione da lei espressa, poiché la Regione obbliga i Comuni e gli Enti locali a trasferire il 50 percento entro il 15 aprile 2016 e il restante entro il 15 luglio 2016. Come lei ben sa, per quella data tutti i Comuni non avranno di certo approvato i consuntivi, non saranno a disposizione entro il 15 luglio questi dati necessari per vedere se in qualche maniera si vorrà fare un trattamento equo, verificando se gli impegni sono stati portati a termine o se gli impegni che sono stati fatti a fine anno andranno a rideterminare l'avanzo 2015.

Presidente, se l'impegno che lei ha preso in quest'aula vuole avere seguito, andranno sicuramente modificate le date e la delibera. Grazie.

Presidente - Chiudiamo la discussione generale. Le dichiarazioni di voto sono già state espresse, quindi possiamo procedere alla votazione del testo emendato con l'emendamento del collega Gerandin. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 33

Votanti: 13

Favorevoli: 13

Astenuti: 20 (Baccega, Bianchi, Borrello, Donzel, Farcoz, Follien, Fosson, Guichardaz, Isabellon, La Torre, Lanièce, Marguerettaz, Marquis, Péaquin, Perron, Restano, Rini, Rollandin, Testolin, Viérin Marco)

Il Consiglio non approva.