Oggetto del Consiglio n. 1892 del 9 marzo 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 1892/XIV - Disegno di legge: "Modificazioni alla legge regionale 5 settembre 1991, n. 44 (Incentivazione di produzioni artigianali tipiche e tradizionali)".
Rosset (Presidente) - Punto n. 38 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, chiede la parola la Consigliera Fontana, ne ha facoltà.
Fontana (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
L'applicazione della legge regionale 5 settembre 1991, n. 44 (Incentivazione di produzioni artigianali tipiche e tradizionali) e delle relative disposizioni attuative, approvate con deliberazione della Giunta regionale n. 510 in data 9 marzo 2012, ha evidenziato alcune criticità legate soprattutto alla concessione delle agevolazioni previste dalla norma. I soggetti beneficiari sono attualmente le seguenti società cooperative: Les Dentellières di Cogne per la produzione di merletti al tombolo; Lou Dzeut di Champorcher per la lavorazione della fibra di canapa; D'Socka di Gressoney-Saint-Jean per la produzione di pantofole; Les Tisserands di Valgrisenche per la produzione di panno di lana e Li Tsacolé di Ayas per la produzione di sabot.
Si ritiene quindi necessario, lasciando inalterate le finalità delle leggi relative alla conservazione e all'incremento delle produzioni tipiche e tradizionali e gli obblighi in capo alle imprese beneficiarie, contribuendo così al consolidamento delle caratteristiche culturali della regione, intervenire sull'articolo 3 concernente l'erogazione di contributi. In particolare, viene introdotta una chiara classificazione delle spese ammissibili ad agevolazione, facendo riferimento alle voci di bilancio che ogni anno le società cooperative beneficiarie devono redigere e depositare presso i competenti uffici della Chambre valdôtaine. Ciò consentirà, da una parte, di rendere più immediato e trasparente il meccanismo di concessione dei benefici e, dall'altra, di attuare, attraverso un opportuno raccordo con le modalità di applicazione che verranno successivamente approvate dalla Giunta regionale, un intervento di notevole semplificazione delle procedure cui sono soggette le imprese che presentano le istanze di agevolazione.
Sempre nell'ottica di pervenire ad una maggiore certezza della norma, viene poi introdotto l'importo massimo del contributo sia in misura percentuale (60 percento delle spese sostenute) che in valore assoluto (50 mila euro) e il riferimento al regime de minimis in relazione alla disciplina comunitaria in materia di aiuti alle imprese.
Infine, al fine di contribuire alla razionalizzazione e riduzione della spesa, è sostituito il comma 5 dell'articolo 5 della legge, prevedendo la gratuità della partecipazione alle sedute del comitato tecnico previsto dalla legge regionale n. 44/1991. Grazie.
Presidente - Siamo in discussione generale. Non ci sono richieste di intervento, chiudo la discussione generale. Chiede la parola l'Assessore Donzel, ne ha facoltà.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Volevo ringraziare il Presidente della Commissione e i suoi membri per l'attenzione che hanno prestato a questa modifica di legge, che interviene solo parzialmente a modificare alcuni articoli. Credo che tutti abbiano capito l'importanza di mantenere le finalità dell'articolo 1 della legge del 1991, che sono anche delle piccole leggi, ma che hanno un alto valore simbolico per la nostra Regione, perché richiamano direttamente alle prerogative dello Statuto speciale, questa è una di quelle. Oltretutto mirano a valorizzare e a sviluppare le nostre radici più profonde, come si diceva questa mattina rispondendo ad un'interpellanza sull'artigianato tipico di tradizione.
La relazione puntuale della collega Fontana ha richiamato l'attenzione alla necessità di semplificare le procedure, di renderle più trasparenti, in un momento in cui magari nel dibattito politico impera molto una visione repressiva e punitiva delle azioni dell'Amministrazione, bisogna far prevalere anche le azioni comunque di semplificazione che fanno vivere le nostre realtà produttive, in particolare quelle che insistono in questi piccoli Comuni di montagna. In alcuni casi, come nel caso di Champorcher, veramente vi è la capacità di tenere duro in una realtà molto piccola e difficile, quindi questo è l'intento.
Credo non sia marginale anche quel piccolo segnale che è stato dato nel ribadire che i membri del comitato tecnico non prendono nessuna retribuzione. Anche da questo punto di vista quindi un atteggiamento di responsabilità che deve permeare tutte le azioni dell'Amministrazione, in questo senso lo giudico estremamente positivo e ringrazio ancora i colleghi perché ci hanno anche consentito richiamandoci in Commissione di chiarire alcuni dubbi e perplessità che erano sorti al momento della presentazione del testo di legge in Commissione.
Presidente - Ci sono dichiarazioni di voto? La parola alla Consigliera Certan.
Certan (ALPE) - Grazie Presidente.
Riguardo a queste modifiche alla legge sull'incentivazione di produzioni artigianali tipiche e tradizionali, in effetti in Commissione è stato un momento interessante, perché abbiamo potuto confrontarci su diversi aspetti e abbiamo anche chiesto di audire tutte le cooperative - e ringraziamo tutti i Commissari della Commissione che sono stati disponibili e hanno concordato di audirle -, perché credevamo fosse un momento importante per dare voce a loro, e non solo...giustamente lei, Assessore, dice che qualche incontro informale all'inizio era stato fatto, poi c'erano stati altri incontri in cui comunque la bozza era stata presentata. Noi ritenevamo fosse importante anche da parte della Commissione audire le cooperative che credo abbiamo definito tutti eroiche, perché lavorano e operano in vallate laterali in cui - possiamo dirlo tranquillamente - non c'è un'organizzazione turistica così solida e forte come in altre valli. Crediamo che, oltre a portare avanti quello che dicevamo prima: quel savoir-faire e tramandare tutti quei valori culturali, tengano anche in vita questi Comuni e quindi sono sicuramente da valorizzare e da ringraziare.
Bene, il passaggio che lei ha fatto sul comitato di valutazione, il comitato tecnico che comunque valuterà le varie relazioni. Bene, anche il fatto che sia stato accettato l'emendamento che abbiamo proposto in Commissione, di riportare comunque le discussioni, qualora si cambino dei parametri in Commissione, perché non era più stato messo nel testo, nella bozza.
Noi, Assessore, abbiamo evidenziato un unico dubbio: che forse nel tentativo anche giusto e giustificato di semplificare da un punto di vista burocratico le varie pratiche e le varie presentazioni delle domande, vi sia poi l'impossibilità di ottenere tutte le incentivazioni da parte delle cooperative, perché molto dipenderà dalla delibera applicativa che verrà fatta. Lei ieri in Commissione ci ha ulteriormente assicurato, insieme ai dirigenti, che comunque nelle delibere applicative terrete conto di tutte le osservazioni e dei punti critici che abbiamo evidenziato. Ci teniamo a sottolineare che, a nostro avviso, sono aspetti importanti la formazione che queste cooperative fanno anche in loco con persone giovani, ma anche del territorio per comunque provare ad allargare e ad avere una più ampia possibilità di specializzati riguardo alle loro cooperative, anche la possibilità di lavoro con le scuole che stanno facendo alcune di queste cooperative, per cui sono quasi dei laboratori attivi che accolgono le scuole, ma a proposito di alternanza scuola-lavoro è una preparazione a questo. Noi quindi, oltre poi a tutto il discorso del personale, del riscaldamento, delle spese di gestione che sono previste e che erano già previste prima, chiediamo veramente di porre attenzione a questo.
Un'ultima cosa: la legge mette un tetto con questa modifica di un massimo del 60 percento delle spese sostenute durante l'anno, con un limite massimo di 50 mila euro, credo che voglia dire, facendo due conti, che le cooperative potranno spendere sugli 83 mila euro circa, dei quali se giustificati, se portati in tempo con una relazione a bilancio consuntivo, potranno avere un rimborso del 60 percento di queste spese, che è circa 50 mila euro. Sono cinque le cooperative, se tutte il prossimo anno faranno un'attività intensa fatta bene, un po' rilanciando anche le loro cooperative, mancherebbero 50 mila euro. Lei dice di no perché dalle proiezioni che avete nessuna cooperativa ha mai sforato questi limiti, noi ci auguriamo che comunque queste cooperative riescano ad aumentare anche il loro fatturato e che non si ritrovino a non avere i fondi. Grazie.
Presidente - Ribadisco che siamo in fase di dichiarazioni di voto. La parola al Consigliere Cognetta.
Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.
Per annunciare il voto di astensione del Movimento Cinque Stelle su questo provvedimento. Non tanto perché siamo contrari all'impianto generale, anzi ci sentiamo di sostenerlo, come abbiamo già avuto modo di dire in Commissione. Il punto è che, secondo noi, non si affronta il problema più importante che hanno evidenziato le cooperative, che è un problema riferito alla vendita e alla commercializzazione dei prodotti. Ora, se trovo giusto da una parte dargli dei soldi per sostenere un investimento che altrimenti per loro sarebbe insostenibile per poter continuare a lavorare in questo modo - e, secondo noi, è una tradizione che va portata avanti in maniera assolutamente importante -, è altrettanto vero che il problema grosso della commercializzazione dei prodotti è il vero nodo che dovremmo cercare di risolvere per superare l'impasse che hanno. Siccome in questa legge si trovano dei fondi, ma siamo sempre al solito discorso, non si risolve il vero problema alla radice, hanno anche detto che ci sono alcuni problemi con l'IVAT da parte di alcune di queste aziende, allora mi chiedo e vi chiedo di fare un ragionamento anche su questo, perché altrimenti sennò ripetiamo il solito errore di dare il pesce e non insegnare a pescare. Giustamente nella Commissione dell'altro giorno l'Assessore ha rimarcato questa cosa, che si stanno facendo dei passi avanti. Speriamo che con il tempo risolviamo anche questo problema e andiamo ulteriormente avanti e non avranno magari più bisogno di aiuto, ma potranno finalmente camminare con le loro gambe, da qui la nostra astensione.
Presidente - Altri interventi? La parola al Consigliere Bertschy.
Bertschy (UVP) - Grazie Presidente.
Anche il gruppo UVP si asterrà. È un provvedimento che abbiamo avuto occasione di approfondire insieme all'Assessore, insieme ai colleghi della Commissione, insieme anche ai rappresentanti delle cooperative, è un provvedimento che va nella giusta direzione. La cosa che è stata fatta osservare dal gruppo ALPE e dal Movimento Cinque Stelle - ed è quella che rimarchiamo anche noi - è che speriamo che questo sia, oltre ad un aiuto economico, anche una "riattualizzazione", un'attenzione che va al di là degli aspetti del contributo, che rimetta al centro dell'azione politica, come immagino che sia voluto attraverso questa modifica di legge, quello che è un settore di nicchia importante che va assolutamente salvaguardato non solo attraverso una contribuzione, ma attraverso un discorso più generale: la commercializzazione e la semplificazione delle procedure, la valorizzazione anche delle persone che lavorano in territori difficili. In questo senso quindi l'astensione è a sottolineare che, per quello che ci riguarda, ci sarà un'attenzione futura rispetto al lavoro che verrà fatto e agli effetti che produrrà questa modifica di legge.
Da interventi fatti dai rappresentanti sappiamo che ci sono difficoltà che non sono legate a questi ultimi mesi di lavoro, ma che sono relative a periodi precedenti. Ha fatto specie sentire che l'IVAT in qualche maniera fa addirittura concorrenza in negativo al lavoro che fanno le cooperative. Immagino che siano storture che si possono correggere, però ribadiamo l'astensione per iniziare un percorso da continuare di osservazione, di aiuto, di valorizzazione e di sostegno futuro ad un piccolo settore, ma di grande importanza e anche di grande qualità.
Presidente - Grazie. Non ci sono altri interventi, quindi procediamo mettendo prima in votazione l'emendamento della IV Commissione. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.
Esito della votazione:
Presenti: 33
Votanti: 33
Favorevoli: 33
Il Consiglio approva all'unanimità.
Possiamo mettere ora in votazione l'articolo 1 con l'emendamento testé approvato. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.
Esito della votazione:
Presenti: 33
Votanti: 20
Favorevoli: 20
Astenuti: 13 (Bertin, Bertschy, Certan, Chatrian, Cognetta, Fabbri, Gerandin, Grosjean, Morelli, Nogara, Roscio, Rosset, Laurent Viérin)
Il Consiglio approva.
Mettiamo in votazione il disegno di legge nel suo complesso. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.
Presenti: 33
Votanti: 20
Favorevoli: 20
Astenuti: 13 (Bertin, Bertschy, Certan, Chatrian, Cognetta, Fabbri, Gerandin, Grosjean, Morelli, Nogara, Roscio, Rosset, Laurent Viérin)
Il Consiglio approva.