Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1887 del 9 marzo 2016 - Resoconto

OGGETTO N. 1887/XIV - Interpellanza: "Individuazione di importanti poli turistici della regione da destinare a punti di informazione turistica".

Viérin M. (Presidente) - Punto n. 33 dell'ordine del giorno. La parole à la collègue Morelli.

Morelli (ALPE) - Merci Président.

Nella nostra interpellanza l'argomento è giustamente il servizio di accoglienza, informazione e assistenza della nostra Regione, in particolare riguarda quindi l'Office du tourisme e tutta la rete degli office sul territorio regionale. Nella premessa abbiamo richiamato la delibera che abbiamo approvato di recente in Consiglio, che proroga le direttive di programmazione e indirizzo all'Office régional du tourisme nella scorsa seduta del Consiglio regionale, direttive che prevedono come asse di intervento prioritario l'istituzione e la gestione degli uffici del turismo, a sottolineare come questa rete di uffici sia molto importante per lo sviluppo turistico della nostra regione. Lo stesso giorno in cui presentavamo l'interpellanza la Giunta approvava la delibera che riguarda il piano operativo annuale dell'Office du tourisme, nel quale peraltro, ma ho potuto leggerlo soltanto in seguito, sono già contenute in parte alcune delle risposte alle domande che poniamo, però mi sembra comunque assolutamente importante e interessante sentirle dall'Assessore.

Noi consideriamo che, per fornire un buon servizio di informazione e di accoglienza nella nostra regione, sia importante che vi sia una corretta dislocazione territoriale degli office, che tutto il territorio sia ben servito e che la rete sia naturalmente sostenibile dal punto di vista finanziario e che possa andare ad intercettare nel miglior modo possibile i grandi flussi turistici. In questo senso noi avanziamo in fondo una proposta, perché in una delle nostre domande si chiede: "quali siano gli intendimenti relativamente alla valorizzazione della Skyway e del Forte di Bard come punti d'informazione turistica". Implicitamente in questa domanda quindi noi proponiamo che questi due importantissimi poli di attrazione possano venire valorizzati, utilizzati come punti di informazione turistica. Sono due poli importanti, lo confermano i dati riguardo ai flussi, ai passaggi, ai contatti che questi due punti hanno avuto, che, confrontati ai numeri di turisti che vengono intercettati dagli Offices du tourisme, sono ben più importanti e ben più grandi. La nostra idea quindi sta nel riuscire a valorizzare, ad instaurare una collaborazione che sia organica e ben strutturata con questi due punti.

Voglio citare semplicemente alcuni passaggi da alcune interviste che sono comparse su degli organi di informazione regionali riguardo al Forte di Bard e alla Skyway. Per quanto riguarda il Forte di Bard, il flusso per il 2015 ha raggiunto quota 280 mila visitatori. Il Responsabile di tale Forte ha fatto una constatazione: "il costante flusso di visitatori verso il Forte di Bard, con i picchi maggiori nel periodo tra marzo e ottobre, ha offerto al territorio circostante una visibilità di cui non aveva mai goduto prima, con le positive conseguenze che la presenza di questi flussi incrementati comporta. I turisti infatti chiedono servizi, strutture ricettive e di ristorazione e proposte di completamento del soggiorno in altre località della Valle d'Aosta", quindi perché non utilizzare queste opportunità di queste due strutture importanti per fornire, per intercettare, per dare ai turisti informazioni anche relativamente al resto della regione, naturalmente studiando ad hoc le informazioni. Stessa cosa per quanto riguarda la Skyway che nel 2015...io non possiedo i dati esatti, però dai giornali si parlava di 150 mila passaggi, con una previsione di arrivare a 300 mila passaggi all'anno. Giustamente anche nell'iniziativa precedente sia la collega Certan che l'Assessore Donzel hanno tenuto a sottolineare l'importante visibilità di questa struttura dal punto di vista del flusso e dei passaggi turistici.

Io aggiungerei anche un terzo polo di attrazione importante con cui si potrebbero forse intensificare le azioni per divenire ad una promozione del territorio ancora più performante, potrebbe essere quello delle Terme di Pré-Saint-Didier. L'idea quindi è di sfruttare in senso positivo ovviamente la grande attrattività che questi tre poli rappresentano - tra l'altro, sono anche distribuiti geograficamente in modo da coprire il territorio valdostano - e, d'accordo con l'Office du tourisme, creiamo dei punti di informazione, o comunque studiamo delle soluzioni per far sì che questi possano diventare veramente dei punti di informazione importanti.

Le altre domande riguardano in particolare le valutazioni che l'office du tourisme può aver fatto riguardo ai sette anni di attività e quindi in riferimento all'adeguata o meno offerta di servizi sul territorio per quanto riguarda l'informazione. Poiché alcuni Comuni e Comunità montane a particolare vocazione turistica finanziano a loro spese, a loro carico degli uffici turistici sul territorio, volevamo poi capire quale tipo di interazione vi sia tra queste realtà più piccole e la rete degli office du tourisme.

Presidente - Merci. La parole à l'Assesseur Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - La collega Morelli ha già avuto modo di dire che un po' di valutazioni potremmo andarle a vedere nel nostro POA, ma, anche per allargare il ragionamento tra colleghi anche nei confronti di coloro che ci seguono, sicuramente questi sette anni sono stati interessanti, dove si è cercato soprattutto di creare una certa uniformità nell'ambito del servizio di informazione e accoglienza. Non sfuggirà a coloro che seguono questi argomenti come le vecchie aziende di soggiorno, piuttosto che le AIAT, avessero tutte una profilatura diversa una dall'altra. Prima è stato detto che in questi sette anni è cambiato un po' il mondo, è cambiato anche dal punto di vista delle risorse umane che potevamo mettere in campo. Oggi abbiamo due temi soprattutto che comprimono la possibilità di utilizzare personale: il primo, gli incarichi del lavoro a tempo determinato. C'è un vincolo importante che è rappresentato al riferimento del 2010, il decreto-legge n. 78/2010, che stabilisce che non è possibile assumere personale stagionale a tempo determinato oltre il 50 percento della spesa del 2009, quindi quello che tu potevi fare nel 2009 non lo può fare più e lo devi fare solo al 50 percento.

L'altro argomento è l'impossibilità di sostituire persona per persona nel momento in cui queste dovessero andare in pensione. Dal punto di vista pratico, quindi si è passati da 42 unità a 35 unità a tempo indeterminato, più la riduzione di questi dipendenti stagionali. Questo ovviamente ha portato ad una compressione del lavoro e negli ultimi anni è stata fatta una valutazione puntuale degli ingressi, dei contatti ufficio per ufficio e questo ci ha consentito di programmare un'attività differenziata sul territorio a seconda dell'intensità di utilizzo dei vari uffici. In certe aree marginali nel periodo di bassa stagione, al fine di poter assicurare le ferie, tutti i permessi ai dipendenti, quindi c'è stata una contrazione dei periodi di apertura.

Anche rispetto alle collaborazioni con i Comuni e con gli altri enti, abbiamo in questi anni maturato un po' di esperienza, non tutte ovviamente positive. Si ricorderà la collega Morelli quando abbiamo cercato di creare una sinergia con la Cofruits, cercando di mettere un servizio nella sua sede, piuttosto che al Castello di Sarre e anche con il Forte di Bard. Io credo che, a prescindere dal fatto che ci siano state esperienze positive o meno, questa sia la strada, ma ne siamo credo tutti consapevoli. Bisogna però fare dei distinguo: per esempio, quando lei parla della Skyway, sicuramente occorre cercare di sfruttare un flusso di persone che si rivolge alla Skyway per una visita specifica, con delle idee molto chiare, per poter allargare l'orizzonte su tutta la Valle d'Aosta. Non credo che una collaborazione con la Skyway possa far venire meno l'Ufficio del turismo di Piazzale Monte Bianco, perché sicuramente la Skyway è un polo di grande attrazione, gli obiettivi sono di 300 mila persone l'anno, è corretto utilizzarlo per portare questo flusso anche ad altre destinazioni, ma il centro del paese di Courmayeur, dove ci sono gli uffici, credo vada comunque presidiato, quindi si parla di un servizio ulteriore. Un servizio ulteriore che, non potendo ampliare le assunzioni, deve essere fatto da Skyway, ma, per farlo Skyway, dobbiamo fare un percorso - ma lo dico condividendo il pensiero della collega Morelli - formando adeguatamente le persone di Skyway in modo tale che diano informazioni non solo su Skyway, non solo su Courmayeur, ma su tutta la Valle. Abbiamo insistito molto sul fatto che questo personale deve avere una formazione estesa e quindi non parlare solo del proprio giardino, ma parlare della Valle d'Aosta tutta intera, così come il Forte di Bard, luogo straordinario con un afflusso qualificato, con delle persone che sono attratte da un'offerta ben precisa.

Per le Terme di Pré-Saint-Didier vale esattamente il discorso che abbiamo fatto. Tra l'altro, noi lì non abbiamo un ufficio, quindi ancora a maggior ragione.

Ci sono delle modalità - ma ne abbiamo parlato in Commissione - che vanno oltre. Mi faccia dire che in certe regioni, in certe località c'è stato - e poi bisogna studiare una metodologia - come un bonus, una premialità, a coloro che si rendono disponibili a dare informazioni durante tutto l'anno. Degli operatori, anche degli albergatori, ovviamente di alberghi strutturati che hanno una determinata forza, dov'è possibile recarsi a chiedere informazioni non solo ovviamente sulla camera d'albergo e sulle prestazioni dell'azienda, ma anche sulla Valle d'Aosta. È chiaro che devono sottoporsi ad un percorso di formazione in modo tale che ci siano degli standard minimi che consentono di avere delle garanzie da parte dell'ente pubblico. Immaginiamo - e questo discorso lo facciamo anche in località tipo Gressoney dove, per certi versi, in certi momenti dell'anno non abbiamo l'ufficio - se l'albergo piuttosto che la struttura che è sempre aperta può dare delle informazioni, questo è un valore aggiunto. Abbiamo ancora detto che non c'è il black-out, per cui telefonicamente se io telefono all'ufficio, comunque c'è qualcuno che mi risponde, quindi, a prescindere dalla chiusura, non c'è un black-out. Questi sono i ragionamenti che vanno fatti con questi grandi centri, ma io credo anche ad un'informazione più diffusa, un'informazione che può essere in qualche modo utile al territorio, anche con i piccoli operatori. I grandi hanno la possibilità di fare un lavoro importante, stabile, continuativo, ma anche i piccoli hanno un loro ruolo.

Per quel che è del punto primo, abbiamo fatto quell'analisi, che ci ha portato a questa ridistribuzione, per cui nei prossimi mesi, quando avremo modo di fare questo ragionamento, io credo che potremo sicuramente anche intervenire puntualmente su questo dando degli standard e dando delle indicazioni. Non possiamo comunque prescindere da una rete diffusa sul territorio, perché questi office, al di là delle informazioni, sono delle antenne preziose per avere delle informazioni al centro e quindi, quando abbiamo fatto delle iniziative sul territorio, devo confessare di aver trovato persone qualificate, persone competenti che hanno agevolato le iniziative che sono state fatte, decise anche a livello centrale, parlo di: "Non solo show cooking", piuttosto che "Musicastelle", queste iniziative hanno trovato nei dipendenti dell'Office delle persone competenti, che hanno agevolato l'azione di promozione.

Président - Merci. La parole à la collègue Morelli.

Morelli (ALPE) - Merci Président.

È evidente che la nostra proposta di valorizzare questi punti, andava nel senso di considerarli come punti supplementari evidentemente, non di far venire meno nel caso della Skyway l'Office di Courmayeur evidentemente.

Assessore, ben venga l'idea di utilizzare una rete di operatori sul territorio che non sia semplicemente e soltanto la rete dei dipendenti degli office du tourisme, ma che coinvolga tutti gli operatori. È una cosa di cui avevamo già parlato in passato e che è sicuramente da portare avanti coinvolgendo gli albergatori, tutto il ricettivo, ma non solo, i commercianti. Ci sono sicuramente molti operatori che avrebbero tutto l'interesse a partecipare a quest'opera di promozione e di informazione diffusa e capillare.

Riguardo ai dati però di frequentazione degli office, leggendo il POA, dove i dati sono riportati, si vede che ben il 72 percento dei contatti annui sono dati da cinque office sul territorio: Courmayeur in primis, con 21.875 contatti, Aosta Porta Pretoria con 20.979, Cogne con 17.767, Breuil-Cervinia 12.794, La Thuile con 12.446. Gli altri office, cioè Gressoney-Saint-Jean, Champoluc, Valtournenche, Antey-Saint-André, Brusson, Saint-Vincent, Gressoney-La-Trinité ed Etroubles tutti assieme sommano il 28 percento dei contatti. Sicuramente quindi un ragionamento lo si può fare sulla razionalizzazione e sulle aperture, andando forse a recuperare del personale che lei dice che non possiamo assumere. Sicuramente l'analisi va fatta per i periodi, per gli orari di apertura, così com'è stata fatta in modo laico e anche suscitando le reazioni della zona nella quale io vivo, con altri office in altri tempi. Si è chiuso l'Office di Villeneuve, lasciando scoperta tutta una zona perché non aveva i numeri. Si è provato ad aprire l'Office di Sarre e poi di Saint-Pierre e si è visto che non c'erano i numeri. Adesso quindi a maggior ragione bisogna fare i conti e creare un sistema che risponda al meglio e che sia allo stesso tempo sostenibile. Io credo che sfruttare questi tre punti di attrazione importante faccia l'interesse poi di tutta la regione, non soltanto delle zone su cui questi poli agiscono. Non si tratta di voler chiudere a capocchia degli uffici, ma di fare veramente una valutazione, anche d'accordo con gli Enti locali, d'accordo con il territorio.

Io quindi credo che il lavoro che stiamo facendo in IV Commissione debba andare in questo senso e che le valutazioni che si potranno fare dovranno essere le più rispondenti possibili alle esigenze del territorio, portando avanti le azioni che anche lei sottolineava e di cui abbiamo già parlato di coinvolgimento del territorio. Non ci rimane quindi che agire e andare avanti con la determinazione che questo momento ci richiede. Grazie.