Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1879 del 9 marzo 2016 - Resoconto

OGGETTO N. 1879/XIV - Interpellanza: "Iniziative poste in essere per consentire ai giovani agricoltori di beneficiare dei fondi Ismea".

Follien (Presidente) - Punto n. 27 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al Consigliere Grosjean.

Grosjean (UVP) - Qualche giorno fa, leggendo di quello che succede in agricoltura, mi capita di imbattermi in un articolo appena uscito, che dice: "Lavoro, i giovani scoprono l'agricoltura. In arrivo 160 milioni di fondi tramite l'ISMEA e la Bei".

L'interpellanza è molto semplice, volevamo capire cosa arriverà in Valle d'Aosta di questi fondi o cosa è stato fatto eventualmente, o cosa si intenda fare per portare in Valle d'Aosta una piccola quota di questi fondi che vengono messi a disposizione dal Ministero, dalla Comunità europea tramite la Banca europea, per i nostri agricoltori.

Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Testolin.

Testolin (UV) - Risponderò complessivamente alle tre questioni poste all'interno dell'interpellanza, per fornire le indicazioni in merito alla questione sollevata. Una risposta complessiva ai tre punti che permetta di inquadrare un po' l'oggetto del disquisire.

Le misure messe in campo dal piano giovani, dal Ministero delle politiche agricole e forestali con il supporto di ISMEA (Istituto dei servizi per il mercato agricolo alimentare), riguardano complessivamente effettivamente 160 milioni di euro, che si articolano fondamentalmente in tre linee di investimento: un fondo da 20 milioni di euro di private equity per supportare la nascita e lo sviluppo di startup nel settore agricolo, per un massimo di 4,5 milioni di euro a progetto; 60 milioni di euro per l'insediamento di giovani agricoltori erogabili tramite mutuo a tasso agevolato, della durata massima di trent'anni, per i quali sarà aperto da ISMEA un bando nelle prossime settimane; 80 milioni di euro destinati agli investimenti effettuati da giovani imprenditori agricoli.

In particolare, in riferimento agli aiuti per gli investimenti effettuati da giovani agricoltori, si segnala come il decreto ministeriale dello scorso 18 gennaio - al quale fanno riferimento gli articoli sulle testate giornalistiche, probabilmente sulle quali anche il collega ha visto la notizia - pubblicato in data 17 febbraio sulla Gazzetta Ufficiale, definisca quali beneficiari alle misure di sostegno le micro, piccole e medie imprese che subentrino nella conduzione di un'intera azienda agricola costituita da non più di sei mesi, amministrata e condotta da un giovane di età compresa tra i diciotto e i quarant'anni, o a imprese che presentino progetti per lo sviluppo e il consolidamento di iniziative nei settori della produzione, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli attivi da almeno due anni alla data di presentazione della domanda.

Le agevolazioni indicate da tale decreto consistono nella concessione per aziende condotte da giovani tra i diciotto e i quarant'anni di mutui agevolati ad un tasso pari a zero, della durata minima di cinque anni e massima di dieci anni, quindici se le iniziative sono nel settore della produzione agricola primaria, comprensiva del periodo di preammortamento e di importo non superiore al 75 percento delle spese ammissibili, destinati a progetti con investimenti non superiori a 1,5 milioni di euro cadauno. Alla luce di quanto riportato nel decreto, pertanto, tali agevolazioni risultano assolutamente applicabili anche alla realtà regionale, fermo restando il rispetto dei requisiti d'accesso che sono stati evidenziati sopra. Si sottolinea come al momento non sia ancora possibile presentare le domande di accesso alle agevolazioni previste dal decreto, in quanto per ciò occorrerà attendere l'approvazione da parte dei Ministeri competenti delle istruzioni applicative che ISMEA presenterà loro, come previsto dall'articolo 14 del decreto ministeriale di cui sopra. Tali istruzioni sono volte a definire i criteri, le modalità di presentazione delle domande, le procedure di concessione e liquidazione di limiti relativi agli interventi oggetto del decreto. Dopo l'approvazione da parte dei Ministeri aventi diritto, tra cui potenzialmente anche le aziende valdostane in possesso dei requisiti di accesso, potranno presentare le richieste direttamente presso ISMEA.

Sarà nostra cura diffondere le informazioni presso i potenziali destinatari, attraverso i tradizionali canali di comunicazione ed eventualmente concordando con i CAA (Centri Assistenza Agricola), anch'essi al momento in attesa di indicazioni più precise in merito, ulteriori azioni mirate. Questo per dire che i 160 milioni di euro che vengono messi a disposizione tramite ISMEA dal Ministero, con i fondi che sono stati citati, che rappresentano, così, d'impatto, un importo estremamente importante, ma che riferito al territorio nazionale e con i massimali che sono stati indicati nei decreti ministeriali, rappresentano l'opportunità per un centinaio di aziende di poter accedere a questi fondi, evidentemente sono dei fondi che possono e potranno venire utilizzati anche dalle aziende agricole valdostane.

Quello che è evidente, è che l'azione messa in campo dal Governo presuppone la necessità di interfacciarsi con un ente, che è ISMEA, sul quale dovranno essere presentate le richieste, così come quando i fondi sono di origine regionale o comunitaria gestite dalla Regione, l'interfaccia è l'Amministrazione regionale. Per quanto ci compete, e lo ribadisco, sarà assolutamente nostra premura dare le indicazioni sulle opportunità e le possibilità di interagire e di presentare nei termini previsti; evidentemente saranno i singoli operatori agricoli che dovranno valutare la bontà o meno di queste proposte, così come altre che possono arrivare anche dal mondo privato e direzionate in questo momento di tassi particolarmente interessanti alle aziende agricole, così come altre aziende del tessuto produttivo regionale.

Grosjean (UVP) - Mi fa piacere la sua risposta, anche se l'ultimo passaggio "saranno gli operatori a valutare" mi lascia un po' perplesso. È vero, saranno gli operatori a valutare, ma gli daremo il giusto sostegno per eventualmente valutare tutte le posizioni? Credo che le nostre aziende agricole non siano strutturate per uffici e per competenze da poter eventualmente poi ottenere questi finanziamenti. È vero che lei dice "un centinaio di aziende a livello nazionale", però il premio massimo per un'azienda è di 1 milione e mezzo, quindi non è detto che i finanziamenti siano tutti da 1 milione e mezzo, potrebbero essere anche inferiori.

Io credo che, laddove ci sono dei finanziamenti, dobbiamo mettere in atto tutte quelle iniziative di attenzione. La nostra agricoltura, e non solo, stenta a svilupparsi e poi magari perdiamo delle ottime opportunità.

Quindi la ringrazio per la risposta, ma la invito a sollecitare i suoi funzionari, i suoi dirigenti a tenere sott'occhio questa misura, per non perdere questa opportunità qualora ci fosse la possibilità anche per un solo giovane agricoltore valdostano.