Oggetto del Consiglio n. 80 del 13 febbraio 1981 - Resoconto
OGGETTO N. 80/81 - ESAME DEL DISEGNO DI LEGGE N. 256 CONCERNENTE: "BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA PER L'ANNO FINANZIARIO 1981 E PER IL TRIENNIO 1981-1983".
Presidente - L'art. 1 prevede, come da allegato A), lo stato di previsione dell'entrata e pertanto la discussione su questo allegato avviene durante l'esame dell'art. 1.
Colleghi Consiglieri, la proposta che fa la Presidenza è di leggere il numero delle pagine concernenti gli allegati. Se qualche Consigliere intende prendere la parola è pregato di interrompermi, altrimenti si dà per letta tutta la pagina con le cifre in essa contenute.
Il Consiglio è d'accordo su questo modo di procedere?
Allora, pag. 5, pag. 6, pag. 7, pag. 8.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica per il Cap. 2300, ne ha facoltà.
Mafrica (PCI) - Nei residui ci sono 1.012.387.050 come contributo per la sistemazione di strade provinciali. Io vorrei sapere, visto che mi sembra che tutte le leggi a cui si fa riferimento siano già molto datate - '58, '62, '63, '71 -, se c'è qualche speranza che questi fondi arrivino, se non sono arrivati come mai sono così in ritardo e, appunto, che senso ha tenerli ancora tra i residui attivi?
Presidente - Chiarisce l'Assessore ai Lavori Pubblici, Borbey.
Borbey (DC) - La maggior parte di questi residui sono inerenti ai lotti della strada di Champorcher di cui sono stati eseguiti i collaudi. I fondi sono, quindi, in fase di incasso.
Presidente - Pag. 9. Ha chiesto di parlare il Consigliere Berti, ne ha facoltà.
Berti (ACV) - Intervengo sui Capp. 2500, 2600, 2700 circa la legge 457 per l'edilizia agevolata, sovvenzionata e convenzionata.
Come mai queste rilevanti cifre di residui non sono state utilizzate nella competenza dell'anno 1980?
Presidente - Ha la parola l'Assessore ai Lavori Pubblici, Borbey.
Borbey (DC) - Molti di questi residui sono già localizzati e tutti i lavori sono già stati appaltati, ma il discorso di fondo è che lo Stato è in ritardo nei versamenti, anche su stati di avanzamento che sono stati presentati.
Ad esempio, per le due cooperative della città di Aosta i lavori sono già al 60-70% al livello di esecuzione e gli stati di avanzamento presentati al 50%, ma lo Stato fino ad oggi ha versato solo il 9%.
Abbiamo polemizzato anche a livello di C.E.R., perché lo Stato ha già versato ad alcune regioni del sud il 50% quando queste regioni non avevano neppure ancora effettuato le localizzazioni.
Presidente - Pag. 10, pag. 11, pag. 12, pag. 13, pag. 14, pag.15, pag. 16.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.
Mafrica (PCI) - Cap. 7000 e Cap. 7500: si parla di recupero di somme sulle spese erogate per ricoveri di assistiti nel primo capitolo e recupero di somme per assistenza all'infanzia illegittima nel secondo. Risulta abbastanza evidente la sproporzione tra le previsioni del 1980, la competenza ed i residui. Vorrei sapere come è pensabile, appunto, una tale differenza tra le previsioni di entrata e queste cifre poste a residui.
Presidente - Risponde l'Assessore alla Sanità e Assistenza Sociale, Rollandin.
Rollandin (UV) - In questi due capitoli, a parte la dizione di illegittimi che non è del tutto corretta, nella sostanza i fondi necessari sono relativi alle assegnazioni che ci vengono fatte e che noi liquidiamo. Nella previsione assestata dell'80 erano iscritti 50 milioni e per competenza nell'81 sono previsti 30 milioni in relazione a quel sussidio mensile che viene erogato rispetto alle esigenze, sussidio che viene corrisposto fino ad una certa età.
Per quanto riguarda il Cap. 7000 faccio presente che l'ammontare è relativo alle percentuali che venivano assegnate e stabilite con singole delibere e, quindi, con provvedimenti che venivano di volta in volta ratificati ogni anno e che hanno portato a quella situazione.
Quei residui praticamente venivano riconvertiti nella spesa sempre per lo stesso tipo di investimento, solo che noi saldiamo a rendiconto e, quindi, risultano evidenziati ancora questi residui.
Presidente - Pag. 16, pag. 17, pag. 18.
Ha chiesto di parlare il Consigliere De Grandis, ne ha facoltà.
De Grandis (PRI) - Cap. 8700; vorrei porre una domanda: come mai risultano dei dividendi così bassi nonostante le numerose partecipazioni azionarie che abbiamo in parecchie società, alcune delle quali sono notoriamente solide e attive?
Presidente - Ha la parola il Presidente della Giunta.
Andrione (UV) - In realtà vi è solo quella piccola società di La Magdeleine che abbia dato dei dividendi, oltre ad una piccola quota derivante dalla Società del Monte Bianco. Per quanto riguarda la Val Veny, la quota di dividendi risulta essere iscritta su altro capitolo in quanto noi siamo locatori.
Presidente - Pagina 19: ha chiesto di parlare il Consigliere Viberti, ne ha facoltà.
Viberti (DPROL) - A proposito del Cap. 9200 chiedo delle delucidazioni riguardanti il tasso di interesse che viene praticato nei confronti dell'Amministrazione regionale per i fondi che vengono lasciati in deposito presso le banche o presso la tesoreria.
Chiedo, inoltre, spiegazioni su una delle domande che avevo posto ieri e alla quale non è stata data risposta nella replica dell'Assessore, e cioè quella concernente l'acquisto di quei B.N.T. che erano stati alienati nello scorso anno.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.
Mafrica (PCI) - Cap. 9500: mi è oscuro il significato del titolo a cui si fa riferimento: "Recupero di somme sulle spese erogate sui capitoli delle spese correnti del bilancio". Di che cosa si tratta e perché ci sono dei residui attivi?
Cap. 9700: come mai questi recuperi, rimborsi e proventi diversi scendono da 490 milioni a 50 milioni?
Presidente - Risponde l'Assessore alle Finanze Ramera, ne ha facoltà.
Ramera (DC) - Chiedo scusa al Consigliere Mafrica, ma non ho seguito la prima delle due domande.
Se anticipiamo per conto dello Stato, naturalmente lo Stato ci deve dei quattrini e non li ha ancora restituiti totalmente.
Per il Cap. 9700 si tratta di normale gestione, per cui se i recuperi sono scesi da 490 a 50 milioni vuol dire che la politica dell'Assessorato è stata abbastanza buona nel recuperare i fondi. Naturalmente, non possiamo conoscere le entrate allo stato attuale.
La domanda del Consigliere Viberti è pertinente perché stiamo trattando proprio in questi giorni i nuovi tassi di interesse. Unitamente al Presidente abbiamo incontrato il direttore dell'Istituto San Paolo ed abbiamo fissato il tasso d'interesse del 13,50%, il che ci ha facilitato nella discussione con la nostra Tesoreria e penso che la stessa tassa sarà praticata anche dalla Cassa di Risparmio.
I Buoni del Tesoro sono quasi una costrizione a cui deve adempiere la Regione. I fondi per gli insegnanti riguardanti le pensioni e relativi all'insegnamento della lingua francese sono stati investiti in B.N.T., che ogni tanto vengono a scadere per cui è prevista l'alienazione e un nuovo investimento in Buoni del Tesoro.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Viberti. Ne ha facoltà.
Viberti (DPROL) - Ieri avevo chiesto la quantità di B.N.T. che erano stati alienati all'1.1.1980 e ho chiesto già su quale massa di denaro noi abbiamo ottenuto il tasso del 13,50% dall'Istituto San Paolo e quanto presso la Tesoreria.
Presidente - Ha la parola il Presidente della Giunta.
Andrione (UV) - In questo momento, passata la legge sui 20 miliardi straordinari e con una certa liquidità di cassa, ci possono essere delle fluttuazioni tra un minimo di 20 miliardi di depositi ed un massimo di 40 e, quindi, anche gli interessi sono relativi a queste fluttuazioni.
Quando si paga la tredicesima, ad esempio, di colpo i fondi della cassa regionale scendono notevolmente. Quando arrivano i fondi dallo Stato la giacenza di cassa di colpo risale.
Presidente - La parola all'Assessore alle Finanze, Ramera.
Ramera (DC) - Prima avevamo un contratto piuttosto anomalo, in quanto per la prima fascia, che arrivava a 14 miliardi, era previsto un tasso di interesse inferiore, che poi risaliva dopo i 14 miliardi. Io ho chiesto che venisse tolta questa fascia e che l'interesse fosse lo stesso indipendentemente dalla giacenza.
Presidente - Pag. 20, pag. 21, pag. 22.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino. Ne ha facoltà.
Tonino (PC) - Nel Cap. 11150 si parla di 16.200.000.000 di mutuo a residuo e, siccome ho letto nella legge di contabilità che i mutui non contratti entro l'anno e iscritti in bilancio decadono, volevo sapere a che cosa si riferisce una massa così grossa di mutui a residuo e quale è l'intenzione della Giunta in proposito.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Viberti. Ne ha facoltà.
Viberti (DPROL) - Riepilogo Titolo IV - Categoria 14° - Alienazione di beni - Vorrei sapere se quei Buoni del Tesoro rientrano in questa categoria, cioè nella pagina precedente al Cap. 10300.
Presidente - Ha la parola il Presidente della Giunta.
Andrione (UV) - Questa alienazione di beni riguarda quello stabile che è stato ceduto a riscatto ai dipendenti regionali.
Nel consuntivo ci sono elencati tutti i mutui riferiti a questa massa di 14 miliardi.
Presidente - La parola all'Assessore alle Finanze, Ramera.
Ramera (DC) - Per quanto ha detto il Consigliere Tonino la legge di contabilità prevede quanto egli ha detto, ma si tratta di mutui tutti previsti già prima dell'entrata in vigore della legge di contabilità. Per sua conoscenza dirò che sono in corso di istruttoria i 3.500.000.000 per la PIASTRA e i 3.300.000.000 per i mutui dell'ANAS, mentre i precedenti 6 miliardi riguardano gli edifici scolastici.
Presidente - Pag. 23, pag. 24.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.
Mafrica (PCI) - Cap. 12000: noi abbiamo riconosciuto che il bilancio è steso in modo leggibile. Per aumentare la leggibilità forse bisognerebbe suddividere alcuni capitoli. Per esempio, il Cap. 12000 "Riscossioni per partite di giro diverse" è molto generale, però contiene 15 miliardi a residuo e vorrei sapere almeno le principali voci di questi residui attivi.
Presidente - Risponde l'Assessore alle Finanze Ramera. Ne ha facoltà.
Ramera (DC) - Sono praticamente delle cifre che si compensano fra l'entrata e l'uscita. Naturalmente posso dare atto al Consigliere Mafrica che forse ci vorrebbe una maggiore documentazione, ma si rischia di essere sommersi dalla carta. Mi ero anche permesso di richiedere il bilancio della Regione Piemonte, che è intrasportabile data la mole. Voi sapete che l'Assessorato alle Finanze è sempre disponibile nei riguardi di tutti i consiglieri per tutte le notizie che essi richiedono.
Comunque le principali voci riguardano anticipazioni fatte per l'Ente Ospedaliero e per varie necessità che si conglobano in questa cifra, sia all'entrata che all'uscita. Comunque siamo sempre disponibili per una maggiore documentazione.
Presidente - Pag. 25, pag. 26, pag. 27.
Con la pagina 27 finisce la parte Entrata nel dettaglio e pertanto il Consiglio si trova di fronte all'art. 1.
Art. 1
(Stato di previsione dell'entrata)
È approvato lo stato di previsione dell'Entrata della Regione per l'anno finanziario 1981, annesso alla presente legge in £ 194.920.000.000 (Allegato A).
Sono autorizzati secondo gli articoli 51, 52, 53 della legge regionale 7 dicembre 1979, n. 68, l'accertamento, la riscossione ed il versamento alla Regione delle entrate derivanti da tributi propri, dalle quote di tributi erariali devoluti alla Regione, dei contributi e assegnazioni dello Stato e di ogni altra entrata spettante per l'anno finanziario 1981.
Presidente - C'è qualcuno che chiede la parola sull'art. 1?
Ci sono dichiarazioni di voto?
Il Consiglio è chiamato a pronunciarsi per alzata di mano sull'art. 1, ivi compreso l'allegato A.
Esito della votazione:
Presenti: 28
Votanti: 28
Favorevoli: 18
Contrari: 10
Il Consiglio approva.
Presidente - Il Consiglio passa all'esame dell'art. 2.
L'art. 2 contiene nel suo interno l'allegato B. Se il Consiglio è d'accordo io procederei come per le Entrate all'esame anche delle Uscite.
Pag. 33, pag. 34, pag. 35.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino. Ne ha facoltà.
Tonino (PC) - Per quanto concerne il personale regionale, una volta veniva allegato al bilancio il numero dei dipendenti regionali. È possibile sapere quanti sono oggi i dipendenti regionali?
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Viberti. Ne ha facoltà.
Viberti (DPROL) - Organi di controllo: Come mai paghiamo noi la Commissione di Coordinamento?
Presidente - Saranno fornite delucidazioni in seguito.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.
Mafrica (PCI) - Cap. 21200. Le spese per conguagli stipendi scendono da 1.343.000.000 a 60 milioni. Sono già stati definiti gli stipendi di tutti i dipendenti o ci sono ancora situazioni da sanare?
Presidente - La parola all'Assessore alle Finanze, Ramera.
Ramera (DC) - La diminuzione è dovuta al pagamento sull'anno scorso dei conguagli del nuovo contratto di lavoro, però l'operazione non è ancora completa perché, come vede, ci sono ancora 635.720.970 a residuo passivo, cioè da versare.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Viberti. Ne ha facoltà.
Viberti (DPROL) - Cap. 21200 e Cap. 21400: portano una denominazione analoga. Vorrei sapere come mai non c'è diminuzione per il personale della Casa da Gioco e come mai continua a ricevere premi ed indennità e se questo è compatibile con la normativa che abbiamo approvato.
Andrione (UV) - Nella normativa che abbiamo approvato sono state confermate certe particolari indennità previste nel contratto dei controllori: disagiato servizio, indennità di vestiario, ecc..
Presidente - Pag. 37. Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.
Mafrica (PCI) - Cap. 21750: si passa da 1.254.650.000 a 700 milioni. Vorrei sapere quali di queste voci è possibile comprimere a questo livello, perché, almeno per quanto risulta nella nostra Federazione, nessuna di queste voci è comprimibile.
Presidente - Risponde l'Assessore alle Finanze, Ramera.
Ramera (DC) - Si tratta di uno di quei tagli obbligatori che abbiamo stabilito presumendo la gestione di questo capitolo fino a giugno-luglio. Il capitolo sarà poi rimpinguato con una variazione di bilancio.
Presidente - Pag. 38. Ha chiesto di parlare il Consigliere Martin. Ne ha facoltà.
Martin (UVP) - Cap. 21960. Come mai nell'80 non era prevista neanche una lira in questo capitolo?
Andrione (UV) - Il Cap. 21950 è stato sdoppiato e nei 240 milioni c'era compresa anche la spesa relativa agli automezzi.
Presidente - Pag. 39. Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino. Ne ha facoltà.
Tonino (PC) - Cap. 22400. nel momento in cui si decide nel bilancio di aumentare il numero dei mutui da contrarre, diminuiscono le spese necessarie per la contrazione dei mutui. Vorremmo capire come mai.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Viberti. Ne ha facoltà.
Viberti (DPROL) - È molto interessante la richiesta del Consigliere Tonino. Io mi riferisco al Cap. 22150 per sapere in che tipo di installazione vanno a finire questi 150 milioni.
Presidente - Risponde l'Assessore alle Finanze Ramera. Ne ha facoltà.
Ramera (DC) - Il centro serve per tutti i servizi ed i tecnici stanno esaminando la potenzialità oggi disponibile per aumentarla eventualmente in base alle necessità obiettive. Credo che questa sia una delle pagine più importanti per il nostro futuro.
Per quanto riguarda il Cap. 22400 è vero quello che dice Tonino come battuta, però devo precisare che non abbiamo contratto alcun mutuo. Semmai i mutui sono in diminuzione e proprio perché non prevediamo alcuna spesa.
Presidente - Ha la parola il Consigliere Viberti.
Viberti (DPROL) - Dalle poche parole dette dall'Assessore mi pare che i progetti riguardo l'elaborazione elettronica siano piuttosto rilevanti ed interessanti: 150 milioni sono sicuramente pochi per operare addirittura al di fuori di questo palazzo.
Si pensa quindi di rimpinguare questo capitolo con il riparto? È possibile avere una memoria su quanto la Giunta ha deciso di fare in merito?
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Martin. Ne ha facoltà.
Martin (UVP) - Il Consigliere Viberti mi ha fatto venire in mente una cosa: la Giunta si è mai posta il problema di avere un calcolatore centrale con molti terminali all'esterno? Cioè La Giunta non ritiene sia più conveniente, proprio in prospettiva, di adottare questo tipo di soluzione, che è quella adottata in tutte le più grandi aziende?
Presidente - Ha la parola il Presidente della Giunta.
Andrione (UV) - La domanda di Martin riguarda proprio la soluzione che stiamo adottando, cioè stiamo trasferendo le competenze sul calcolatore centrale. Adesso non mi ricordo come si chiama quella macchina Olivetti, ma è un ottimo terminale che può fare anche una certa parte di calcoli per l'esterno.
Quali sono i programmi della Giunta regionale in materia di elaboratori? L'obiettivo immediato è quello di ottenere il perfetto funzionamento della macchina che abbiamo.
Purtroppo il 1980 è stato funestato da una quantità di guasti dell'elaboratore che non ci hanno permesso di completare il programma che avevamo in mente. La consulenza dei tecnici, a cui ha accennato l'Assessore Ramera, vuole proprio stabilire l'operatività dell'elaboratore in modo da essere sicuri di quali sono le sue reali capacità; in seguito vedremo se questa macchina è sufficiente o se occorre acquistarne una più potente.
Evidentemente questo capitolo corrisponde semplicemente a quello che dovrebbe essere il normale affitto dell'elaboratore oggi a nostra disposizione. Quando l'abbiamo acquistato abbiamo richiesto tre consulenze e tutte hanno confermato che era buono, però i risultati che ha dato alla Regione non sono soddisfacenti.
Quindi, o l'elaboratore si mette a funzionare bene o la Giunta presenterà al Consiglio una proposta che avrà come oggetto quella memoria di cui parlava Viberti.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Viberti. Ne ha facoltà.
Viberti (DPROL) - Chiedo scusa se insisto su questo argomento. Vorrei sapere, non necessariamente adesso, quali erano le ditte che erano state invitate a dare le consulenze, cioè desidereremmo avere una documentazione sul lavoro fin qui svolto in questo settore, che sicuramente ci farà spendere dei miliardi.
Presidente - Pag. 40, pag. 45. Ha chiesto di parlare il Consigliere Minuzzo, ne ha facoltà.
Minuzzo (PSDI) - Cap. 23000. Io volevo chiedere alla Giunta, e a chi è competente in merito alle pubblicazioni previste da questo capitolo, se non è possibile farle uscire con un po' più di tempestività, sul Bollettino Ufficiale della Regione. Il caso più eclatante è quello del Bollettino, che porta la data del 23 dicembre, che è uscito lo stesso giorno in cui era indicata una data di scadenza per la presentazione delle domande per l'edilizia.
O si vuole pubblicizzare sufficientemente certe leggi o certi interventi che si fanno a favore della popolazione o diversamente, se ci sono a monte dei ritardi, è chiaro che bisogna porvi rimedio. Per non parlare poi del Bollettino Economico che forse adesso inizia ad uscire con un mese di ritardo perché fino a qualche mese fa usciva con 3-4 mesi di ritardo!
Sono soldi spesi inutilmente! Non dobbiamo fare queste figure! Un'Amministrazione regionale che cura una pubblicazione con statistiche di prezzi e di altri fenomeni economici ed esce con tre mesi di ritardo fa ridere!
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Martin. Ne ha facoltà.
Martin (UVP) - Cap. 23200. Vedo che ci sono 863.584.000 di residui a fronte di una spesa prevista di 1.212.000.000.
Vorrei chiedere: si riferiscono a lavori che non sono ancora stati fatti, e i motivi di tale inadempienza, oppure questi residui si riferiscono alla questione degli appalti?
Presidente - Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta. Ne ha facoltà.
Andrione (UV) - Per quanto riguarda il Bollettino Ufficiale della Regione ci sono tempi tecnici che sono incomprimibili, perché quando una legge approvata dal Consiglio regionale va alla Commissione di Coordinamento dobbiamo aspettare che ritorni e non possiamo mandarla in tipografia prima.
L'unica cosa che possiamo fare è anticipare la traduzione in francese. Quando poi il Bollettino va in tipografia i tempi sono quelli necessari. D'altra parte non siamo i soli in questa situazione perché, tanto per citare un esempio recente, la Gazzetta Ufficiale che pubblicava il decreto 31.1.1981, è apparsa nel mese di febbraio senza che la Regione abbia potuto saperne niente tempestivamente.
Adesso vedremo se c'è la possibilità di accorciare i tempi tecnici di stampa nel contratto con la tipografia, nel senso che il Bollettino Ufficiale abbia la priorità assoluta su altri lavori, ma sono cose abbastanza difficili da trattare.
Presidente - Ha la parola l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti, Chabod.
Chabod (DC) - Per quanto riguarda il Bollettino Economico io mi ricordo che Salvadori, quando era consigliere, aveva fatto già la stessa tua richiesta. Io avevo chiesto agli uffici di cercare di accorciare i tempi di pubblicazione, però loro mi dicono che non riescono ad avere i dati statistici in tempi brevi. Ad ogni modo cercherò di insistere di nuovo perché la pubblicazione esca con regolarità.
Presidente - Ha la parola l'Assessore ai Lavori Pubblici, Borbey.
Borbey (DC) - Sul Cap. 23200, e quello che dico riguarda anche altri capitoli dove abbiamo dei residui passivi, concordiamo che i residui sono eccessivi, ma c'è da tener conto che i residui sono calcolati al 15 o al 30 ottobre.
Per quanto riguarda i lavori pubblici molti pagamenti vengono effettuati nei mesi di novembre e dicembre, ma questa non è una scusante perché riconosco che i residui sono ancora troppo alti. Inerente a questo capitolo è il residuo di 450 milioni riguardante l'Hôtel Jockey per il quale abbiamo già pagato tutto nel mese di novembre oltre a lavori vari di manutenzione e straordinari.
Presidente - Pag. 46. Alla pag. 46 c'è una proposta di emendamento al cap. 23250. Dal punto di vista puramente contabile l'emendamento è proponibile all'esame del Consiglio in quanto trattasi di variazioni in diminuzione e in aumento nella stessa categoria di spese, cioè le spese di investimento.
Il Consiglio ritiene di discutere l'emendamento in questo momento? La Presidenza ritiene che sarebbe opportuno, anche perché in questo modo possiamo poi procedere con una decisione consiliare.
Ha chiesto di parlare l'Assessore alle Finanze Ramera. Ne ha facoltà.
Ramera (DC) - L'emendamento è proponibile, tuttavia non mi pare di doverlo accogliere proprio perché è un bilancio di stato provvisorio.
Capisco le intenzioni del consigliere Tonino di aumentare il contributo ai comuni, però da ora fino a giugno potrebbe esserci la necessità della Regione di interventi in questo capitolo, mentre nulla toglie alla sua proposta, che sarà anche nostra, di aumentare, con il riparto fiscale, il contributo ai Comuni di gran lunga più dei 2.500 milioni o dei 3.500 proposti.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta. Ne ha facoltà.
Andrione (UV) - L'emendamento è certamente proponibile, però in maniera indiretta il consigliere Tonino propone che la Giunta vada in prigione, perché questo miliardo serve per l'appalto della fabbrica dei bastoncini. Se lo togliamo di qui dobbiamo prendere i fondi da un'altra parte in quanto non abbiamo nessuna intenzione di conoscere le patrie galere attraverso questo sistema.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Viberti. Ne ha facoltà.
Viberti (DPROL) - A parte il fatto che tutti i Consiglieri regionali, per quel che riguarda le carceri mandamentali della propria Regione, hanno la facoltà di visitarle, dichiaro che voterò a favore di questo emendamento con la speranza che passi affinché il metodo per conoscere le patrie galere per la Giunta sia quello appena enunciato dal Presidente.
Presidente - Altri che intendono prendere la parola? Ci sono dichiarazioni di voto?
Metto in approvazione l'emendamento per quanto concerne il cap. 23250, emendamento che è stato distribuito e che si trova nelle vostre mani.
Esito della votazione:
Presenti: 30
Votanti: 30
Favorevoli: 10
Contrari: 20
Il Consiglio non approva.
Presidente - Proclamando questo risultato l'emendamento cade e, quindi, non sarà più messo in votazione al cap. 50050.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Viberti. Ne ha facoltà.
Viberti (DPROL) - Cap. 23300 e 23310: chiedo se il Cap. 23300 si è spezzato ed il Cap. 23310 è di nuova istituzione e si riferisce al pagamento di quei famosi assistenti ai cantieri.
Questa è una cosa che io ritengo preoccupante perché vuol dire che la volontà di risolvere il problema degli assistenti è solo nelle intenzioni, in quanto se abbiamo un capitolo che si crea ex novo vuol dire che c'è l'intenzione di mantenere le cose come stanno.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Cout. Ne ha facoltà.
Cout (PCI) - Ancora su questo capitolo spezzato in due, almeno rispetto all'anno scorso. Questo 1.300.000.000 del Cap. 23310 aggiunto ai 300 milioni del cap. 23300 rimarrà tale una volta si dovesse avere il riparto a disposizione o si pensa che arriverà a 2 miliardi o oltre?
Un'altra domanda riguarda il cap. 23400. Nel Cap. 23400 vedo una diminuzione. Si prevede una diminuzione o anche qui si aspetta di avere i fondi a disposizione per integrarlo?
Presidente - Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta. Ne ha facoltà.
Andrione (UV) - Si tratta esattamente di quel capitolo. Si deve prevedere questa somma perché quando sarà emanata la legge in materia di assistenti si dirà che in sede di prima applicazione i fondi necessari saranno presi dal Cap. 23310.
Per quanto riguarda le domande di Cout non possiamo sapere esattamente adesso se le spese del Cap. 23300 saranno contenute in 300 milioni o dovranno aumentare, perché dipenderà dalle iniziative che saranno prese, dal numero di progetti di cui verrà richiesta la liquidazione con parcella all'Amministrazione regionale e, quindi, questo capitolo può essere sufficiente o potrà essere aumentato. Un discorso analogo può essere fatto per quanto riguarda gli espropri. Normalmente il capitolo degli espropri in questi ultimi anni non è mai rientrato nella capienza prevista dal bilancio, perché le iniziative in corso hanno fatto si che, in base alla legge del novembre del '74, la Regione dovesse provvedere a pagare delle integrazioni.
Approfitto per dare le notizie circa il personale, notizie richieste prima dal Consigliere Viberti.
La situazione è fotografata al 31 ottobre 1980.
Forestali: 106, con modeste possibilità di incremento.
Scuole: 453. Qui, visto la normativa vigente in materia, di bidelli e bidelle, ogni volta che finiremo una scuola nuova questo numero aumenterà.
Addetti al servizio sanitario: 111
Cantonieri: 40
Casinò: 25
Altri: 689
Totale 1.424
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Minuzzo, ne ha facoltà.
Minuzzo (PSDI) - Volevo solo avere una precisazione dal Presidente. Che cosa intende quando dice: scuole 453?
Andrione (UV) - Personale non docente addetto alle scuole secondarie della Regione; il personale docente è escluso.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Tamone. Ne ha facoltà.
Tamone (UV) - Au sujet du chapitre 23350: nous aussi, comme Union Valdôtaine, nous le considérons insuffisant en rappelant que c'est nous qui avons voulu ce chapitre. Nous croyons qu'il doit être renforcé. En ce sens, je voudrais donner deux réponses dont l'une au Conseiller Viberti. Pour ce qui concerne la proposition de loi "référendum" que son parti a voulu proposer à la Vallée d'Aoste, je crois que nous n'avons pas attendu le référendum pour donner aux Communes ce qui, à notre avis, est dû. Il en est de même vis-à-vis de l'Etat en matière de répartition fiscale: la répartition fiscale nous est due. Nous devons donner aux Communes l'argent nécessaire pour faire fonctionner leurs administrations. Nous ne prenons, en ce domaine, aucune leçons de personne.
A propos du Conseiller Viberti, je voudrais ouvrir ici une petite parenthèse personnelle sur son attitude dans ce Conseil. Le Président l'a fait hier soir et je vais le faire moi aussi ce matin. En pensant à Viberti, j'ai rappelé une bande dessinée, le fameux Schulz américain, Charlie Brown et tous ses amis. Il y a là un personnage qui pourrait très bien ressembler à M. Viberti. Il s'agit de "Linus" le petit enfant prodige de cette série, très intelligent, ouvert à tous les problèmes, mais aussi très timide et très complexé. Pour cacher ses complexes et sa timidité, il voyage toujours avec une couverture et son pouce dans la bouche. Je crois que la couverture et le pouce de M. Viberti sont M. le Président du Gouvernement et l'Assesseur Rollandin lequel des deux est la couverture ou le pouce, au Conseil d'en juger ! Je ferme la parenthèse.
Une autre réponse à M. Lanivi qui a touché un problème qui est particulièrement important pour nous de l'Union Valdôtaine. C'est le problème des Communes et de leurs dimensions, avant tout. Il à parlé de la réalité de nos Communes en faisant le parallèle entre la Commune d'Aoste et celle de Rhêmes-Notre-Dame. Evidemment nous nous rendons compte que nous somme en face de réalités extrêmement différentes. Il a dit que les services doivent être mieux distribués et qu'on doit étudier la question de grouper les Communes, etc.. Il a parlé ensuite de l'esprit de clocher. Je pense que, sur cet aspect, on devrait s'arrêter un petit peu. A mon avis l'esprit de clocher est comme une médaille à deux revers : un revers positif et un revers négatif. On a toujours l'habitude de ne considérer que l'aspect négatif pour cet esprit de clocher. Hier, j'ai entendu, dans ce Conseil, citer pas mal d'auteur, de Jean-Jacques Servant-Schreiber de la part de l'Assesseur Ramera à M. Ronehey de la part de Lanivi. Je voudrais aussi citer un auteur, peut être moins célèbre, mais qui a écrit sur cet argument des choses fondamentales que nous ne devrions jamais oublier.
C'est dans le premier chapitre du livre de cet auteur, dont je me réserve de dire le nom après. Je cite: "Les montagnards aiment leur pays. Des montagnes, des coteaux, des vallons, des collines, des forêts, quelques petites pleines et puis, de nouveau, des montagnes, partout, des montagnes, toujours, des montagnes: tels sont les pays où les populations alpestres sont nées et passent leur vie. Tels sont les pays que ces populations aiment d'un grand amour e dont elles ne savent se détacher qu'avec regret, l'âme plongée dans la tristesse et les yeux mouillés de larmes. Ce sont des pays spéciaux que les montagnards aiment à la folie. Parfois presque malgré eux, leur pays natal, s'ils doivent le quitter, ils en meurent de nostalgie. Lorsque, après une absence plus ou mois prolongée, ils revoient leurs montagnes, leur cœur bat plus fort, l'émotion s'empare de tout leur être...". Je continue dans une autre page: "J'ai dit que le visage du pays est un peu l'œuvre des montagnards, mais n'oublions pas qu'en plus de sa physionomie extérieure, chaque pays possède des éléments qui échappent au contrôle des sens. Dans leur ensemble, ils constituent ce qu'on a convenu de nommer "L'âme du pays". Or, l'âme du pays alpestre est elle aussi en partie l'œuvre des hommes qui ont vécu et de ceux qui continuent a vivre parmi les montagnes. Le fait que les prés, les champs, les pâturages, sont souvent façonnés par l'homme, établit une espèce de communion entre les montagnards et l'ensemble du paysage au milieu duquel leur vie s'écoule et quelques chose de l'âme des hommes passe dans le paysage et quelques chose du paysage passe dans les hommes. Il y a de plus: à chaque sillon, à chaque maison, à chaque clocher, se mêlent des souvenirs de famille qu'on se transmet de génération à autre. Chaque hameau, chaque commune, chaque quartier recèle une partie de l'histoire du pays. Des évènements glorieux ou douloureux, capable d'intéresser la communauté et les individus, sont maçonnés à l'intérieur des murailles, des monuments, des habitations, plus encore que sur leur façades. Ils plongent leurs racines dans le tréfonds du sol et jusque dans les entrailles des rochers. C'est ainsi que souvent les hommes d'aujourd'hui communiquent avec ceux d'hier, notamment avec ceux qui par leurs vertus, leurs chances, leurs mérites, ont illustré le pays et continuent à l'envelopper de leurs auréoles glorieuses et bienfaisantes. Voilà comment le corps et l'âme du pays se fondent peut-être plus que l'on ne suppose avec la vie physique et spirituelle de ceux qui l'habitent. Ceci sans toujours s'en rendre compte d'une façon tout à fait claire, mais ils sentent qu'il en est ainsi : le pays considéré dans toute son acception, c'est-à-dire en tant qu'entité composé d'une patrimoine physique et spirituel et comme le prolongement et l'expansion naturelle de leur personnalité. Or, de la même façon qu'un père et une mère se sentent les maîtres de leurs créatures, qu'un artiste se sent le maître du fruit de son génie, ainsi les montagnards non seulement aiment leur pays, mais ils sentent d'en être les maîtres et ce sentiment qui procède de la réalité profonde des choses est solidement ancré dans tous leurs rêves".
Je crois qu'il n'est pas nécessaire d'y ajouter grand-chose. Tout le monde a redécouvert dans ces mots que j'ai lu la plume du Chanoine Joseph Bréan qui, peut-être, n'est jamais sorti de nos montagnes, mais qui nous donne quand même une leçon que nous ne devons pas oublier.
Cet esprit de clocher dont sont imprégnées ses pages est un esprit positif. Nous avons le devoir, à mon avis, de le faire revivre. Nous avons des exemples positifs et M. Lanivi en est un bon témoin. Il était à Cogne pendant le Championnat Italien de Ski de Fond et il a pu assister à ce qu'un pays peut faire quand il veut s'engager dans quelque chose. Pour maintenir à la vallée d'Aoste ses caractéristiques, même avec des efforts financiers importants, nous avons le devoir de faire rester les gens dans leur pays parce que c'est là l'avenir de notre patrie.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Lanivi. Ne ha facoltà
Lanivi (DP) - L'intervento del Consigliere Tamone mi dà la possibilità di chiarire meglio le cose che volevo dire e, quindi, lo ringrazio per questa opportunità che mi offre.
L'attaccamento al proprio paese, al proprio comune e, quindi, al significato del municipio è un fatto positivo, e certamente questo deve essere uno degli obiettivi centrali della politica regionale sotto il capitolo mantenimento e diffusione della popolazione sul territorio della Valle, sapendo a priori che una concentrazione di popolazione, come sta avvenendo lungo il fondo Valle, è negativa per tutti i risvolti agricoli e quindi sullo sviluppo globale della nostra Regione. D'accordo sulle finalità generali, ma il problema riguarda i modi di realizzazione poiché possiamo andare incontro ad alcune contraddizioni, cioè da una parte di volere questo e dall'altra parte di vedere realizzarsi esattamente l'opposto di quello che noi abbiamo in mente.
Faccio due esempi che conosco sufficientemente bene: la zona definita Comunità Montana n. 2 e quella della Comunità Montana n. 3.
La Comunità Montana n. 2, che ha quattro valli-parco difficilmente comunicanti fra loro, ha bisogno di un sostegno industriale nel fondo Valle, cosa che non siamo riusciti ancora a realizzare. Senza tali insediamenti la tendenza attuale della popolazione di sistemarsi per tradizione nel fondo Valle (Villeneuve, Saint-Pierre) rischia di mutare in direzione di Aosta con perdita di quel collegamento che Tamone giustamente ritiene fondamentale non solo per la cultura, ma anche per lo sviluppo economico della Regione.
Comunità Montana n. 3: la mancata realizzazione del collegamento Etroubles-Valpelline ha rafforzato Gignod. Questo può essere una grande medaglia al merito del sindaco, però la concentrazione attuale di servizi e di occasioni economiche su Gignod rappresenta di fatto uno spopolamento di quelle aree. Gli abitanti di Valpelline e di Bionaz se ne sono resi conto perché al ragazzino che sale in pulmann per andare a Gignod non interessa dover fare altri 10 minuti in più per andare ad Aosta, cioè Gignod è già periferia di Aosta.
Il mio intervento di ieri in definitiva voleva solo dire questo: la dimensione dei Comuni della Valle d'Aosta è intorno agli 800-900 abitanti. Ora dobbiamo sfuggire a due tendenze: l'una di tipo tecnocratico che, in definitiva, tenderebbe a cancellare questa realtà giustificandole sotto un conto brutale di investimento-beneficio, cioè io investo 100 e il 100 mi deve rendere almeno 100 altrimenti non vale la pena di investire. Purtroppo, in Valle d'Aosta se noi seguissimo questo metodo tenderemmo ad ottenere lo spopolamento totale della montagna perché la gente sta in montagna se ha più o meno gli stessi servizi e le stesse occasioni che ha in fondo Valle.
Mantenere certi servizi in alta valle costa obiettivamente di più, però c'è un tornaconto economico più generale che interessa lo sviluppo complessivo della Regione. Quindi, questa è una tendenza che non dobbiamo accettare, cioè la cosiddetta ottimizzazione delle risorse va seguita con buon senso, cioè un conto è agire in pianura e un conto è agire in montagna.
L'altra tendenza è di pensare di poter mantenere una situazione "tout court" così com'è.
Il mio intervento voleva dire semplicemente questo: d'accordissimo sulla funzione fondamentale dei Comuni, senza la quale l'intero tessuto, anche democratico, viene a crollare; tenendo conto della situazione attuale, dobbiamo individuare delle dimensioni ottimali entro le quali sia possibile portare il servizio il più possibile vicino al cittadino.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Viberti. Ne ha facoltà.
Viberti (DPROL) - Devo dire che ascolto sempre con piacere gli interventi del collega Lanivi ed è un peccato che i Democratici Popolari sempre meno facciano sentire la loro voce, perché sono indubbiamente una delle forze che ha il maggior numero di idee e di idee che a noi piacciono decisamente.
J'ai la bouche trop petite pour que j'y mette un lieu. Alors sachiez, chers Conseillers, que mon pouce c'est Rollandin. J'ai, et c'est vrai, beaucoup de complexes, dont l'un c'est de ne bien parler en français. Je vois "Dieu", au contraire, qui est ici et, ici, il y a aussi des gens qui n'ont pas des complexes, mais ils sont jaloux car il ont perdu l'amour de Dieu. En bien, sachiez, M. Tamone, que pour être toujours aimé, il faut savoir se renouveler.
Per quanto concerne la nostra proposta di legge di iniziativa popolare noi non vogliamo dare lezioni a nessuno, ma vogliamo che la gente discuta e, dopo aver meglio compreso il problema, faccia delle proposte e poi giudichi dai fatti, perché è sui fatti, e non sulle parole o sulla facile demagogia di chi cerca la divisione e la bagarre tra i valdostani, che si costruisce una società migliore.
Presidente - Ha la parola l'Assessore alla Pubblica Istruzione, Viglino. Ne ha facoltà.
Viglino (UV) - Je voudrais simplement répondre aux questions qui ont été posées par le Conseiller Minuzzo, en lui indiquant le nombre des enseignants. Titulaires ou titularisés: nous en avons 93 à l'école maternelle, 456 à l'école élémentaire, 301 à l'école moyenne, 209 dans les écoles secondaires supérieures, pour un total de 1059.
Nous avons aussi "gli incaricati", dont nous devons tenir compte parce que ce sont des nominations que nous faisons nous-mêmes pour toute l'année scolaire. Nous en avons 31 à l'école maternelle, 163 à l'école maternelle, 144 à l'école moyenne, 144 à l'école supérieure, pour un total de 482. Donc le total est 1541.
Presidente - Ha la parola il Presidente della Giunta.
Andrione (UV) - Io so perché il Consigliere Viberti continua a definirmi di natura divina, perché spera, magari con l'aiuto della D.C. che conosce bene l'apostolica Santa Romana Chiesa, di spedirmi in alto, seduto alla destra del Padre, per benedirlo, ma io lo rassicuro che anche terrenamente la mia benedizione lo seguirà dovunque in questi suoi divertenti interventi consiliari.
Pour ce que Tamone dit, je crois être ici pratiquement le seul élève du Chanoine Bréan parce que j'ai vu écrire cette brochure. Bréan, aujourd'hui, n'a pas sa place dans l'histoire de la Vallée d'Aoste, mais je crois qu'on devrait remplacer le sentiment par la raison.
S'il est vrai que le cœur a des raison que la raison ne connaît pas, il faut toutefois suivre une ligne qui demande à nos montagnards un minimum d'efforts.
Il faut se rendre compte que nous devons choisir une nouvelle Vallée d'Aoste qui tiendra compte des facteurs réels, économiques, démographiques, de civilisation et de culture. Sans cet effort, qui est avant tout un effort culturel, et sans des chois dans la direction voulue, nous ne pourrons jamais faire rien qui vaille, quelque subtiles, grandes et généreuses que puissent être les élucubrations et les chois "a priori" que nous avons faits.
Voilà le problème de fond, en ce moment, en Vallée d'Aoste.
Minuzzo (PSDI) - Vorrei avere alcune informazioni sul cap. 23550, in particolare sul cap. 23800 in quanto sono stati previsti per l'80 cinque milioni e altrettanti per l'81 con un residuo di 10 milioni, quando so che questo Comitato si lamenta che non ha segretarie a disposizione e che non può svolgere l'incarico assegnatogli dal Consiglio. Io volevo sapere come mai c'è questa contraddizione.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino. Ne ha facoltà.
Tonino (PCI) - Faccio riferimento al Cap. 23750 che riguarda la realizzazione del sistema informativo regionale per il quale esiste una legge del 1979.
Forse i Consiglieri ricorderanno che in sede di discussione del consuntivo 1979 si era già verificata una spesa minima su questo capitolo della legge pari a poco più di cinque milioni.
Si verifica, a quanto dice il bilancio, la stessa cosa per il 1980. La domanda che faccio è questa: verranno spesi nel 1981 questi 70 milioni di residui e se non verranno spesi perché con la legge finanziaria non si è modificata questa indicazione?
Presidente - Ha la parola l'Assessore alle Finanze, Ramera.
Ramera (DC) - I 70 milioni sono da prevedersi spendibili proprio per quella consulenza a cui ho accennato prima per il Centro Meccanografico.
Andrione (UV) - Rispondo al Consigliere Minuzzo sul Cap. 23800. Finora non ci sono giunte richieste di personale e siamo perfettamente d'accordo di vedere, di esaminare la questione con questo Comitato.
Minuzzo (PSDI) - Volevo chiarimenti sul Cap. 23550 e sul Cap. 23650.
Borbey (DC) - Intendiamo eseguire alcuni lavori nell'edificio dove sono ospitati gli impianti e le attrezzature della stazione climatologica dell'aeroporto regionale. Sapete che alla stazione climatologica c'è il Maggiore Pozzo il quale è pagato annualmente a forfait da parte della Regione per fare questo servizio e, inoltre, c'è un assistente regionale.
Sono localizzati nella cupola, in cui d'inverno si muore dal freddo e d'estate si muore dal caldo e, quindi, vogliamo fare dei lavori per rendere più idonei questi locali.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Minuzzo. Ne ha facoltà
Minuzzo (PSDI) - Volevo una risposta, altrimenti mi si dica che nessuno è in grado di darmela, in merito al Cap. 23550. La risposta posso venire a prenderla in ufficio, non è un problema (...interruzione...)
Presidente - Pag. 53. Ha chiesto di parlare il Consigliere De Grandis, ne ha facoltà.
De Grandis (PRI) - Cap. 25050: volevo chiedere all'Assessore Pollicini come mai è stato previsto un taglio di spesa del 50% quando invece al Cap. 25300 è stato confermato il finanziamento di 200 milioni ai tetti in lose. Mi sembra che ci sia una contraddizione in scelte di questo tipo anche perché, tra l'altro, i 200 milioni del Cap. 25300 sono finanziati con ricorso al credito.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino. Ne ha facoltà.
Tonino (PCI) - Cap. 25000: la mia domanda è analoga a quella fatta dal Consigliere De Grandis. Nel Cap. 25000 c'è un aumento di 60 milioni e si arriva a 340 milioni per consulenze, studi, rilievi e documentazioni in genere nel settore della pianificazione territoriale. In un momento in cui si fanno i tagli, questo taglio da una parte con un aumento dall'altra mi sembra incomprensibile.
Presidente - Risponde l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali, Pollicini.
Pollicini (DP) - Alla prima domanda del Consigliere De Grandis, relativa al Cap. 25050, sulla riduzione del 50% dei fondi del capitolo inerente il contributo ai Comuni per i piani urbanistici ed i regolamenti edilizi, vanno date due risposte.
La prima è che c'è una legge regionale che prevede 25 milioni a questo titolo; la seconda è che l'elaborazione di questo bilancio ha visto almeno per alcuni settori, un indirizzo di questo tipo: considerare le spese indispensabili sino al 30 giugno 1981, contando su un probabile riparto fiscale che potrà forse consentire quell'assestamento che è in previsione. Quindi, sulle proposte fatte dai vari Assessorati si sono dovuti fare dei tagli. Questo è uno dei tagli in un settore che però riteniamo ci consenta di lavorare sino al 30 giugno.
D'altra parte mi pare che nel 1980 il lavoro del settore sia stato valido, in quanto sono stati approvati dieci piani regolatori. La nostra Regione oggi ha 19 Comuni che hanno i piani regolatori. Sono in fase di approvazione altri piani e prevedo che nel corso dell'81 un'altra decina di piani possa essere approvata, stante quella che è la struttura dell'Assessorato oggi.
Non c'è dubbio che esiste un fatto estremamente serio, cioè che il nostro ritardo nell'approvazione dei piani regolatori può comportare gravi danni per quanto concerne la conservazione del territorio, poiché noi sappiamo che dopo un anno dalla domanda di approvazione del piano regolatore, il Comune può rilasciare concessioni edilizie in base alla sua proposta di piano regolatore. Quindi, occorrerebbe l'accelerazione di questa approvazione, però oggi come oggi è difficile prevedere concretamente di riuscire ad approvare più di dieci piani all'anno.
Alcuni Comuni non hanno nemmeno presentato la domanda di piano urbanistico ed io, così come avevo fatto lo scorso anno, manderò la relazione consuntiva della situazione urbanistica al 31.12.1980 in modo che tutti i Consiglieri abbiano la situazione reale di ogni singolo Comune della nostra Regione.
Quindi, ritengo che questo finanziamento sia sufficiente per poter coprire le esigenze dei Comuni per far fronte alle spese per l'elaborazione dei piani regolatori.
La seconda risposta che voglio dare è quella legata al Cap. 25000, che è un capitolo in aumento. Qui il problema è legato al fatto dell'esigenza di accelerare la restituzione cartografica al 5.000 per le zone antropizzate e al 10.000 per il restante territorio dei rilievi aerofotogrammetrici che sono stati realizzati.
C'è una ditta specializzata che ha in appalto questo lavoro e, proprio per mancanza di fondi, non abbiamo ancora fatto tutto il cartografico della nostra Regione. Comunque, questo aumento di cifra è legato all'esigenza di fare ancora una tranche, che è quella della Valle d'Aosta nord-ovest, dopodiché rimarrebbe ancora l'ultima tranche, che realizzeremo nel 1982, in modo da disporre il trasferimento cartografico per tutta la Regione. Questa grossa spesa è riservata, dunque, a questo tipo di lavoro.
La legge per i tetti in losa è una legge che noi cerchiamo di modificare perché così com'è non potremo mantenerla per due motivi: 1°) perché il contributo che noi diamo oggi (4000 lire al mq.) è molto basso rapportato al maggior costo di oltre 20.000 lire al mq, rispetto ad un tetto normale, 2°) in Valle d'Aosta non esistono più lose. Abbiamo avuto delle difficoltà immense per poter ricavare quei 2.500 mq. di lose necessari per ricoprire il tetto del Castello di Verrès, ma ancora non riusciamo ad averle.
Ci sono le lose di Bergamo, ma sono tutt'altra cosa, tanto è vero che i tetti della Chiesa di Sant'Orso, fatto 8-9 anni fa con le lose di Bergamo, debbono essere rifatti.
Quindi, esiste il problema di reperire lose perché oggi in Valle non ci sono. Con difficoltà si reperiscono le lose dalle cave di Morgex ed anche nella zona della Valsavarenche, dopodiché esistono dei vuoti grossi, anche se si sono sguinzagliati tutti i ricercatori di lose possibili a livello regionale, i quali però non hanno avuta fortuna.
La legge che presenteremo fra poco prevederà un obbligo di tale tipo di copertura nei centri storici e per gli altri studieremo altre forme, però bisogna che facciamo i conti con la realtà, cioè che non esiste questo materiale.
Questa legge è in grosso ritardo. Noi abbiamo domande accolte per oltre un miliardo riguardanti contributi sui tetti in lose, quindi siamo carenti di 800 milioni su questo capitolo.
Questo può spiegare perché c'è stata la copertura totale di quel capitolo e non di altri capitoli.
Presidente - Pag. 54. Ha chiesto di parlare il Consigliere Berti. Ne ha facoltà.
Berti (ACV) - Vorrei chiedere sul cap. 25250. Un anno fa abbiamo varato la legge che prevede una spesa di 4.200.000.000, ma tuttora mi risulta che non ci sia nessuna legge di rifinanziamento in merito.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Martin. Ne ha facoltà.
Martin (UVP) - Io vorrei approfittare del fatto che in questa pagina c'è anche il Cap. 25350, che riguarda una parte dei fondi di rotazione, per vedere se è possibile fare un discorso generale sulla politica che la Giunta persegue nei confronti dei fondi di rotazione che sono molto importanti per l'economia della Valle e investono diversi settori.
Basti ricordare che abbiamo dovuto chiudere con le domande del 1979; mi risulta che ci siano diverse domande per i villaggi rurali del 1980 ancora inevase e ritengo che, se vogliamo perseguire una certa politica, cioè cercare di frenare l'esodo da questi villaggi di montagna, dobbiamo anche cercare di assicurare alla nostra popolazione quel minimo indispensabile di civiltà che i tempi ci offrono.
Non possiamo più pretendere che la gente viva in case dove non c'è il riscaldamento, l'acqua, la luce, il telefono, ecc., ma dobbiamo assicurare anche in quelle zone tutte le comodità che vivendo in città è possibile avere.
Quindi, gradirei una panoramica proprio sui fondi di rotazione in generale e vorrei sapere se la Giunta ha intenzione di aumentare questi fondi, se intende andare avanti con le leggi in vigore o prevede di presentare qualcosa di nuovo a breve scadenza.
En terminant, je voudrais rappeler la phrase que M. Tamone vient de dire: "Les montagnards aiment leur pays". Moi, je dirais que nous devons aider les montagnards à aimer leur pays et je pense que ce chapitre aide les montagnards à aimer leur pays.
Presidente - Ha la parola l'Assessore alle Finanze, Ramera.
Ramera (DC) - I 975 milioni si riferiscono semplicemente alla copertura sugli interessi che noi paghiamo perché i 4.300.000.000 dati per l'edilizia popolare sono erogati dalle banche. Questo è il nostro contributo relativo allo stanziamento dei 4.300.000.000.
I fondi di rotazione dovranno essere uno dei punti qualificanti di questa Giunta non appena sarà risolto il riparto fiscale, perché sui villaggi rurali, sugli alberghi e sull'industria gravano carenze notevoli. Fino ad oggi abbiamo soddisfatto solo il 1979 per i villaggi rurali ed adesso cominciamo a soddisfare le domande dell'80. Tuttavia, già in passato, l'Assessore Pollicini aveva fatto notare l'insufficienza del settore alberghiero per cui dovrà essere modificata la legge in quanto i 200 milioni attuali, come tetto massimo, non riescono certo a soddisfare alcuna esigenza o alcuna richiesta in quel settore.
Io credo che questo capitolo sia da potenziare al massimo con l'arrivo del riparto fiscale e credo che questa sia l'idea di tutta la Giunta, perché ne abbiamo discusso più volte. Questo sarà senz'altro un capitolo di importanza notevole che andrà verificato; tutti insieme dovremo ritoccare le leggi laddove dovranno essere modificate.
Presidente - Ha chiesto di parlare l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali, Pollicini. Ne ha facoltà.
Pollicini (DP) - Mi pare importante informare il Consiglio che non c'è giacente più nessuna domanda che era stata avanzata ed accettata per i fondi di rotazione. Non è giacente nessuna domanda regolare perché il congelamento della legge, avvenuto all'inizio dell'80, è chiaro che non si potevano ricevere altre domande. C'erano per i villaggi rurali ed alberghi circa 5 miliardi di impegni non coperti, cioè le abitazioni avevano le domande inevase dal 1.7.1977, mentre gli alberghi dal 1° gennaio del '78. Ebbene, alla fine dell'anno, sono stati coperti circa cinque miliardi di fondi di rotazione.
Quindi, in sostanza, questa legge, per quanto riguarda i villaggi rurali, ha finanziato complessivamente 249 domande per un importo complessivo di 5.447.000.000. Questa legge, con il '79, ha aumentato quella che era la quota di riconoscimento per metro quadro. Nel '75 si prevedevano 150.000 lire di intervento per metro quadro e nel 1979 si è passati a 273.000 lire di intervento per metro quadro.
La richiesta tra fondo Valle e Comunità Montane è abbastanza equilibrata. Abbiamo la 1 con 49 domande accolte, la 2 con 52, la 3 con 29, la 4 con 49, la 5 con 26, la 6 con 19 e la 7 con 45 domande. Certamente le domande che vengono presentate sono tante, però io non le accetto. Posso dire che ci sono domande per oltre 3 miliardi, però io non le considero nemmeno come portate in quanto non vengono protocollate. Questa non efficacia della legge crea una pressione notevole, quasi a sperare che arrivando e posando la domanda si abbia diritto di precedenza, cosa che non è. È indubbio che è una delle pressioni più forti che vengono esercitate nei confronti del settore preposto a questo tipo di domande.
Per quanto riguarda il settore alberghiero penso sia opportuno parlare al momento opportuno, anche perché vi sono altri aspetti estremamente importanti da esaminare, legati a un problema grosso che è quello di un arrivo a raffica di richieste di trasformazione degli alberghi in condomini oppure in residence. È un problema delicato, è un fenomeno per il quale siamo totalmente sprovvisti di qualsiasi strumento di freno.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino. Ne ha facoltà.
Tonino (PCI) - Restando sempre nel campo delle promesse future, non ho sentito nella risposta dell'Assessore Ramera quale sarà il futuro della legge n. 24 per l'edilizia economica e popolare. Siccome ci sono notizie di abolizione della legge, mi interessava conoscere quale è l'opinione della Giunta quando si procederà al riparto.
Presidente - Ha la parola l'Assessore alle Finanze, Ramera.
Ramera (DC) - La legge dell'edilizia popolare è scaduta e noi l'abbiamo prorogata fino ai primi tre mesi dello scorso anno, per cui credo che tutte le domande siano state istruite. Io ho firmato dei pacchi, che non finivano più, per trasferirli alle banche.
Quando arriverà il riparto esamineremo tutti insieme quella che potrà essere una nuova normativa che consenta di agevolare questo particolare settore dell'edilizia popolare.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Martin. Ne ha facoltà.
Martin (UVP) - Cap. 25600. Volevo chiedere un chiarimento per quanto riguarda la legge 457 riguardante i mutui per le case rurali. Mi risulta che ci sono parecchie domande di richiesta di mutuo per la costruzione di case rurali, però i richiedenti si sentono rispondere che si aspetta l'arrivo dei fondi da Roma.
Vorrei sapere a che punto siamo.
Andrione (UV) - Presidente della Giunta - La 457 è in discussione in Parlamento e dovrebbe essere profondamente modificata. Tutte le forze politiche hanno detto peste e corna di questa legge, tutti i Presidenti di Giunta delle regioni hanno richiesto un profondo mutamento della 457. C'è stato un impegno del Governo Cossiga, però per ora non si sa nulla e non mi risulta neanche che sia stata depositata una proposta di modifica.
Presidente - Pag. 55. Ha chiesto di parlare il Consigliere De Grandis. Ne ha facoltà.
De Grandis (PRI) - Volevo chiedere all'Assessore ai Lavori Pubblici, in relazione al Cap. 26000 che presenta un residuo di 1.957.000.000 pari a 2/3 della somma stanziata, che cosa intende fare per accelerare i processi di spesa del suo Assessorato.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino. Ne ha facoltà.
Tonino (PCI) - Io ripropongo un quesito che avevo posto nell'intervento che ho fatto in sede di dibattito generale. L'ultimo comma dell'art. 17 della legge di contabilità prevede che per le leggi che prevedono opere ed interventi, la cui esecuzione si protragga per più esercizi finanziari, si può autorizzare la stipulazione di contratti o comunque la assunzione di obbligazioni da parte della Regione nei limiti dell'intera somma.
Volevo chiedere se questa possibilità è stata finora usata dall'Assessorato ai Lavori Pubblici, perché era stato sbandierato come uno degli articoli più importanti per l'abbattimento di residui quando si tratta di opere di una certa consistenza.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Martin. Ne ha facoltà.
Martin (UVP) - È solo una precisazione, perché forse prima o non mi sono spiegato bene o non ho capito bene. Io mi riferivo all'art. 37 della legge 457 dove sono previsti 111 milioni. Con questi soldi si riescono a finanziare diverse domande, quindi questi ci sono.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Tamone. Ne ha facoltà.
Tamone (UV) - Est-on déjà à la page 55, au chapitre 26000? Je voudrais poser une question à l'Assesseur Borbey. Dans les routes d'intérêt régional, la route de Val Grisanche est elle comprise et, si elle est comprise, quels travaux sont prévus pour cette route?
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Martin. Ne ha facoltà.
Martin (UVP) - Siccome c'era un interessamento della Regione per quanto riguarda la strada di Saint-Barthélemy, vorrei sapere se rientra in questa cifra o se comunque si prevede di farla rientrare con l'arrivo del riparto fiscale.
Presidente - Risponde l'Assessore ai Lavori Pubblici, Borbey.
Borbey (DC) - Ho già detto in premessa che i residui passivi sono eccessivi. Il metodo è quello che giustamente indica Tonino. Noi adesso stiamo preparando un piano triennale delle opere pubbliche, ma già l'anno scorso abbiamo approvato un piano biennale.
Se abbiamo un'opera pubblica che costa, ad esempio, 300 milioni e nel 1981 il previsto finanziamento di 300 milioni, riteniamo che dopo l'esperienza sin qui avuta, sarebbe bene impegnare il 50% sui fondi dell'anno in corso ed il 50% sull'anno successivo. Abbiamo già iniziato questo sistema con gli edifici scolastici.
Tengo a dire che sul Cap. 26000 il residuo ad oggi è di £ 1.200.000.000 e non di 1.957.000.000.
Seguiremo questa strada ed inoltre solleciterò gli uffici affinché i residui passivi si riducano.
Vi dico anche una motivazione di questo fenomeno, l'Assessorato ai Lavori Pubblici è strutturato in maniera non idonea. Abbiamo moltissimi assistenti ed abbiamo in organico pochi geometri e gli assistenti non possono espletare la direzione dei lavori.
Facciamo l'esempio su questo capitolo delle strade. Abbiamo soltanto due geometri che seguono tutti questi lavori e poi abbiamo circa una ventina di assistenti.
Questi assistenti - è stata prassi nel passato - i geometri li hanno orientati su dei settori ben specifici.
Una parte di assistenti fa esclusivamente assistenza ed un'altra parte fa esclusivamente contabilità. Avviene, ed è una cosa che dobbiamo mutare completamente, che per la contabilità si aspetta che molti lavori siano arrivati ad un certo punto di avanzamento.
Normalmente si comincia a fare la contabilità solo negli ultimi mesi dell'anno ed è quindi logico che ci arrivano dei residui e dei rimproveri da parte delle imprese, poiché i fondi sugli stati di avanzamento, che potevano prendere due mesi prima, li prendono due mesi dopo.
Stiamo variando questa tendenza a questa impostazione e, quindi, siamo fiduciosi che nel prossimo anno non avremo questi residui.
Per quanto concerne la richiesta di Tamone, la strada di Valgrisanche è regionale. I tecnici incaricati del progetto di allargamento dei Km. 5,200 li faranno pervenire entro un mese. È una strada che costa sui 600 milioni al chilometro. Ad ogni modo è chiaro che dove si vuol dare una spinta turistica e quindi sviluppare l'agriturismo o dare qualche incentivo nuovo a queste popolazioni di montagna affinché stiano sul posto, bisogna dare una viabilità sicura ed idonea.
Per esempio, a Valgrisanche i pulmann non salgono e so che il Presidente della Cooperativa di "Développement Touristique" doveva dare delle mance cospicue e scendere con la campagnola per risalire davanti ai pulmann, altrimenti questi si rifiutavano di salire a Valgrisanche.
Per la regionalizzazione delle altre strade tutto il Consiglio è favorevole. Secondo il mio punto di vista se la Regione dovesse avere delle disponibilità finanziarie maggiori, almeno per le strade che hanno un interesse turistico ed economico, dovrebbe liberare i Comuni da questo onere finanziario. La regionalizzazione, inoltre, sarebbe molto interessante per quelle famose strade che passano dai colli e collegano diversi Comuni. Quindi, è un impegno della Giunta per la fine dell'anno di provvedere alla regionalizzazione di nuove arterie stradali.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Martin. Ne ha facoltà.
Martin (UVP) - Non era tanto il problema della regionalizzazione, la domanda riguardava in maniera specifica gli interventi.
Borbey (DC) - Assessore ai Lavori Pubblici - Logicamente rinviamo tutto al discorso del riparto fiscale. È chiaro che due miliardi per operare e asfaltare strade regionali e comunali è una somma irrisoria.
Se dovessimo ripartire due miliardi fra 74 Comuni ogni Comune avrebbe meno di 30 milioni e non è vero che molti Comuni, che hanno già una viabilità idonea, non hanno bisogno di finanziamenti.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Tamone. Ne ha facoltà.
Tamone (UV) - Une petite précision sur la question de la route de Fénis, si l'Assesseur peut me la donner.
Presidente - Ha la parola l'Assessore ai Lavori Pubblici, Borbey.
Borbey (DC) - Pour la route de Fénis, il y a le projet d'aménagement du "sottopasso ferroviario", l'élargissement du pont. Il y a après le projet de la route régionale le long du Canal, puis un "sovrapasso" du Canal de l'ENEL et on arrive tout près du Château de Fénis. Ce projet comporte un dépense de 700 millions environ. On a fait un premier lot de 200 millions pour arriver à l'emplacement que la Commune a déjà acheté, tout prés du Canal, pour trouver l'espace pour les "pullmans".
Presidente - Pag. 56, pag. 57, pag. 58, pag. 59.
Ha chiesto di parlare il Consigliere De Grandis. Ne ha facoltà.
De Grandis (PRI) - Cap. 27750: di questi fondi assegnati al Comune di Saint-Vincent vorrei sapere se l'Assessorato alle Finanze è a conoscenza dei residui passivi di quel Comune.
Perché chiedo questo? Mi riferisco al dibattito che c'è stato ieri sul decentramento ai Comuni dei fondi perché gestiscano direttamente la realizzazione di certe opere e siccome i Comuni dovrebbero ogni tre mesi inviare alla Regione lo stato del loro bilancio, che la Regione dovrebbe controllare, noi dovremmo essere a conoscenza della situazione dei vari Comuni della Regione.
Mi interessava questo dato, proprio per vedere con quale rapidità il Comune di Saint-Vincent procede alla realizzazione delle opere che vengono finanziate con questi fondi.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Viberti. Ne ha facoltà.
Viberti (DPROL) - È certo che se dei residui vi sono, sono imputabili alla gestione precedente alle ultime elezioni comunali. Con la nuova Giunta il Comune di Saint-Vincent non ha certamente residui perché è dotato di amministratori veramente capaci e che, pur essendo nuovi dell'Amministrazione, hanno capacità direi quasi imprenditoriali, tanto tale Giunta si dimostra attiva per quel che concerne i problemi del Comune di Saint-Vincent.
Presidente - Risponde l'Assessore alle Finanze, Ramera.
Ramera (DC) - Confesso che non conosco i residui passivi o attivi del Comune di Saint-Vincent, perché, nonostante la battuta del Consigliere Viberti, io penso che gli amministratori al di là delle casacche che portano fanno sempre il possibile. Non siamo in una nazione dove si possono sviluppare certe linee politiche come lui pensa, forse, a volte di poter esercitare in un Consiglio regionale.
Noi predisporremo tra non molto la ristrutturazione del nostro Assessorato, anche in vista delle esigenze del riparto fiscale per gli accertamenti che dovranno essere fatti, ma anche per la finanza locale per conoscere effettivamente la posizione di tutti i Comuni, perché, se dovessimo allargare questo discorso, dovremmo vedere di aiutare maggiormente quei Comuni che non hanno proventi simili ad altri Comuni di serie A. Comunque, se mi sarà possibile, le fornirò i dati.
Presidente - Pag. 58, pag. 59, pag. 60, pag. 61.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Cout. Ne ha facoltà.
Cout (PCI) - Ci sono due o tre capitoli che hanno subito dei tagli notevoli e mi riferisco al cap. 28250, al Cap. 28510 e al Cap. 28530. Naturalmente anche qui vale la risposta che si aspetta il riparto fiscale per poter coprire questi capitoli, ma mi chiedo come mai è stato scelto di fare un taglio così notevole per tutte queste opere di interesse primario.
Colgo l'occasione per chiedere all'Assessore, per quanto riguarda le recenti alluvioni, se i fondi sono stati tutti spesi se le opere sono state tutte eseguite o se sono ancora in previsione delle opere consistenti di sistemazione.
Presidente - Ha la parola l'Assessore all'Agricoltura e Foreste, Marcoz.
Marcoz (UV) - Per quanto riguarda il Cap. 28250 da conti fatti circa la capacità di spesa dell'Assessorato nei mesi di maggio e giugno in cui vengono aperti i cantieri forestali, sono stati ritenuti sufficienti 500 milioni per il pagamento del personale forestale .
Per quanto riguarda il Cap. 28530, dove c'è un residuo di 1.800.000.000, devo dire che i fondi sono tutti impegnati e quindi verranno spesi.
Presidente - Ha la parola l'Assessore ai Lavori Pubblici, Borbey.
Borbey (DC) - A completamento di quanto ha detto Marcoz i tre Capitoli 28510 e i due successivi sono i capitoli della legge dei 20 miliardi. Si tratta quindi di una legge finanziaria che abbiamo approvato in Consiglio regionale.
Presidente - Pag. 62, pag. 63. Ha chiesto di parlare il Consigliere De Grandis. Ne ha facoltà.
De Grandis (PRI) - Vedo al Cap. 28950 un impegno di 30 milioni per l'ampliamento dei vivai forestali, al Cap. 29000 un impegno di 80 milioni per studi, sperimentazione e ricerche e al Cap. 29050 un impegno di 250 milioni per le retribuzioni del personale addetto ai vivai.
Mi sembra una grossa sperequazione, cioè mi sembra che i vivai meritino una maggiore attenzione per il loro sviluppo data l'importanza che hanno per migliorare le colture dei boschi. Mi sembra strano che degli 80 milioni del Cap. 29000 ci sia stato un residuo di 44 milioni in quanto gli studi in questo settore sono molto importanti.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Cout. Ne ha facoltà.
Cout (PCI) - Per quanto riguarda il Cap. 29050 quale è il motivo per cui si è passati da 300 milioni a 250 milioni?
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica. Ne ha facoltà.
Mafrica (PCI) - Sul Cap. 28900 la legge dello Stato non dà più fondi alla Regione, però con quali capitoli regionali si finanziano le spese contro gli incendi nei boschi?
Presidente - Ha la parola l'Assessore all'Agricoltura e Foreste, Marcoz.
Marcoz (UV) - Sul Cap. 28900 noi aspettiamo che lo Stato ci assegni nuovi fondi. Comunque, nell'attesa, per avere un minimo disponibile, a pag. 205 del bilancio abbiamo messo 50 milioni nell'attesa dei fondi dello Stato.
Sul Cap. 28950 sono indicati i fondi che noi spendiamo per l'affitto degli attuali vivai, perché non tutti i terreni dei vivai sono di proprietà regionale.
Per quanto riguarda il Cap. 29000 i piani economici vengono rivisti ogni 10 anni e, quindi, sono spese previste per i piani economici e per l'indagine in corso per la pubblicazione di un Annuario di entomotologia forestale.
Per il cap. 29050 non è che si siano ridotti gli operai vivaisti, ma per il momento si ritiene che la spesa di 250 milioni copra i mesi di maggio, giugno, luglio ed agosto per il pagamento degli stessi.
Presidente - Pag. 64, pag. 65. Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino. Ne ha facoltà.
Tonino (PCI) - Sia a pag. 64 che a pag. 65 ci sono quelle riduzioni su interventi che riguardano l'attività dei Comuni. Se possibile, vorremmo sapere dall'Assessore Borbey se si tratta anche in questo caso di una riduzione momentanea.
Borbey (DC) - Assessore ai Lavori Pubblici - Io non so più come rispondere. Cioè in questi banchi ci stiamo confrontando su chi deve dimettersi prima, perché a giugno, se non arriva il riparto chiudiamo le saracinesche di questi Assessorati.
Presidente - Pag. 66, pag.67. Ha chiesto di parlare il Consigliere Cout. Ne ha facoltà.
Cout (PCI) - Solo per quanto riguarda le spese sul contributo assegnato dallo Stato per gli indennizzi agli agricoltori. Vorrei sapere come sono stati spesi i fondi precedenti e come si intende spendere.
Marcoz (UV) - Cap. 30350: una parte li abbiamo trattenuti per i famosi danni avuti dalle lepri e l'altra cifra avanzata l'abbiamo data in gestione al Comitato Caccia.
Presidente - Pag. 67, pag. 71. Ha chiesto di parlare il Consigliere De Grandis. Ne ha facoltà.
De Grandis (PRI) - Cap. 31050 e Cap. 31100: Vorrei capire la dinamica di formazione di questi residui passivi, che sono superiori agli stanziamenti.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Cout. Ne ha facoltà.
Cout (PCI) - Colgo l'occasione di questo Cap. 31100 per fare un paio di considerazioni e domande all'Assessore Marcoz.
Io sono convinto che nelle relazioni di ieri ci sono delle cose profondamente vere e delle quali bisogna tener conto.
Una di queste si riferisce alla questione dello sviluppo economico dove non si possono di anno in anno inventare delle cose, non si possono mettere dei capitoli nuovi, ma sono delle spese che si collegano in modo profondo con quello che c'è stato prima e quello che ci sarà dopo proprio perché le strutture non si possono inventare di punto in bianco, ma hanno bisogno di trasformarsi secondo piani abbastanza precisi.
Pur essendo stato ristrutturato lo scorso anno, questo è pur sempre un bilancio contabile dove non si riescono a vedere le scelte che la Regione vuole fare.
Da più parti, parlando dell'agricoltura, si è detto che in questo settore vanno fatte delle scelte precise e anche coraggiose. Una di queste scelte anche se non riferita all'agricoltura, l'ha fatta l'Assessore Chabod quando ha detto che la politica degli anni '80 non permette più dilettantismo, ma va fondata su precise scelte di programmazione e vanno, quindi, riviste una serie di cose proprio nel settore economico.
Per quanto riguarda l'agricoltura vorrei fare solo una considerazione: Se noi andiamo a vedere tutte le leggi indicate nei capitoli successivi osserviamo che esse prevedono una serie di provvidenze per l'agricoltura che sono estremamente dispersive. Io sono anche convinto che se si dovessero rivedere queste leggi e se le raccogliessimo in un libretto - e mi sembra che la cosa sia in corso - sarebbe possibile individuare alcuni strumenti per portare avanti un'iniziativa seria nel settore dell'agricoltura per quanto si riferisce a uno sviluppo di un certo tipo. Ma l'agricoltore, anche in futuro, si accontenterà di presentare la solita richiesta per il contributo per il vitello, per gli attrezzi e le macchine agricole.
Io sono convinto che se si dovesse verificare questa ipotesi non faremo niente di nuovo per l'agricoltura, ma continueremo a mantenerla in una situazione di precarietà. Quindi, direi, vanno riaccorpate nello stesso libro tutte queste leggi, ma vanno riaccorpate nel senso che bisogna eliminare tutta una serie di interventi a pioggia, come anche si legge nella relazione al bilancio.
Faccio un esempio pratico. È risaputo che se si vogliono acquistare degli attrezzi agricoli a Carema li compriamo ad un prezzo inferiore di quello di Aosta pur tenendo conto del contributo che ci viene dalla Regione. Allo stesso modo, ad esempio, se un agricoltore volesse acquistare un trattore usato, la legge non prevede che in questo caso vengano dati dei contributi a questo agricoltore; se vuol vendere il suo trattore, dovrà venderlo a un agricoltore della Regione più vicina con beneficio di quest'ultimo e non certamente della Valle d'Aosta.
Inoltre, per quanto riguarda l'agricoltura, si potrebbe aggiungere che è stato fatto un bilancio contabile dal quale non si riesce a capire quali sono le scelte della Regione.
Se noi andiamo a scorrere questi capitoli vediamo che non viene indicato il preventivo di spesa e tutto questo non ci dà la possibilità di vedere quali sono le intenzioni della Giunta. Facendo in questo modo il consigliere regionale che deve esaminare il bilancio non riesce a capire minimamente quali sono le intenzioni della Giunta e cosa si vuol fare dell'agricoltura in Valle d'Aosta.
Il suggerimento che in qualche modo ha dato Chabod ieri, leggendoci quella relazione sulla programmazione per il suo Assessorato, penso debba essere fatto anche per quanto riguarda l'agricoltura e, quindi, colgo questa occasione per chiedere all'Assessore quali sono le sue intenzioni per la revisione delle leggi e per una politica di reale programmazione nel settore.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Minuzzo. Ne ha facoltà
Minuzzo (PSDI) - Io prendo spunto dal fatto che stiamo esaminando questa pagina per chiedere all'Assessore a che punto è l'elaborazione della raccolta delle leggi regionali concernenti l'agricoltura per la costituzione dell'albo professionale degli agricoltori, legge proposta dal collega Lustrissy. C'era stato l'impegno dell'Assessore e dei funzionari in tal senso in Commissione Sviluppo Economico e chiedo a che punto è l'elaborazione di tale proposta.
Presidente - Ha la parola l'Assessore all'Agricoltura e Foreste, Marcoz.
Marcoz (UV) - Rispondo subito a De Grandis. Ho chiesto adesso informazioni al Ragioniere Capo. La banca deve ancora trasmettere i rendiconti e, quindi, fino a che la banca non adempirà a tale impegno la Regione non potrà pagare tutti i mutui che sono stati accesi.
Al Cap. 31050 nella colonna del bilancio '80 c'è la cifra di 220 milioni: si tratta di mutui già accesi. Nella colonna dell'81 c'è di nuovo la cifra di 220 milioni di mutui: questi mutui hanno la durata di cinque anni.
Lo stesso dicasi per il Cap. 31100.
Per poter fare nuovi mutui nell'81 sul Cap. 31000 nei fondi globali è prevista una cifra di 590 milioni così suddivisi: 80 milioni per poter aspettare i mutui di conduzione; 90 milioni per i mutui di dotazioni; 420 per i mutui di miglioramento fondiario.
Per il discorso generale, sia di Minuzzo che di Cout, è chiaro che oggi sono in vigore una miriade di leggi, leggi vecchie ed anche obsolete che, però, hanno ancora una certa validità e che noi stiamo rivedendo. È da 5-6 mesi che stiamo lavorando in tal senso e penso che quest'anno, nei mesi estivi, riusciremo a portare una proposta globale in Commissione.
Sono leggi di difficile valutazione ed io credo che sarà non solamente l'Assessorato a dare gli orientamenti per la loro modificazione, ma tutto il Consiglio regionale. Quindi non si tratterà semplicemente di raccogliere le leggi, ma di rivedere a fondo certe leggi che noi riteniamo sorpassate, ma che purtroppo hanno sempre una loro validità in quanto vediamo che il contadino valdostano le utilizza largamente. Quindi, anche per il discorso di Minuzzo perché in Valle d'Aosta venga istituito l'albo professionale, su cui avanzo tutte le mie riserve, dovremo discutere in questo Consiglio regionale.
Presidente - Pag. 72, pag. 73, pag. 74, pag. 75, pag. 76, pag. 77, pag. 78, pag. 79.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Cout. Ne ha facoltà.
Cout (PCI) - Questi fondi che aumentano in modo consistente al cap. 33850, dove si parla di spese e contributi per interventi nel settore della zootecnia, dove vanno a finire? Servono per il risanamento del bestiame?
Presidente - Ha la parola l'Assessore all'Agricoltura e Foreste, Marcoz.
Marcoz (UV) - Nella famosa legge "Quadrifoglio" è previsto un intervento nel settore della zootecnia in genere, per cui i fondi possono essere spesi non soltanto per il risanamento, ma in tutte le attività collaterali che riguardano la zootecnia. Sarà quindi dovere della Regione spendere nel miglior modo possibile tali fondi.
Presidente - Pag. 80, pag.81, pag. 82, pag. 83.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Martin. Ne ha facoltà.
Martin (UVP) - Come mai non è previsto un contributo di questi fondi che ci devono essere assegnati dallo Stato in base alle direttive della CEE? Si prevede di non ricevere niente?
Presidente - Pag. 84. Ha chiesto di parlare il Consigliere Cout. Ne ha facoltà.
Cout (PCI) - C'è una parte consistente di questi fondi CEE che dovrebbero essere assegnati alla Valle d'Aosta e che si riferiscono alla formazione professionale. Anche qui non ho capito bene una cosa, cioè questi fondi CEE, almeno per quanto riguarda la formazione professionale, non sono arrivati perché il piano è stato inviato in ritardo o perché la CEE non ha ancora avuto il tempo di esaminarlo?
Presidente - Ha la parola l'Assessore all'Agricoltura e Foreste, Marcoz.
Marcoz (UV) - Attendiamo che la CEE ci dia disposizioni in merito all'assegnazione dei fondi, altrimenti non si può fare niente.
Presidente - Pag. 85, pag. 86, pag. 87, pag. 88.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Cout. Ne ha facoltà.
Cout (PCI) - Colgo l'occasione di questi capitoli di bilancio che si riferiscono all'industria per riallacciarmi a quello che diceva ieri l'Assessore in Consiglio quando parlava della necessità di un piano per rivedere la politica della Giunta nel settore economico e delle scelte programmatiche.
Se ben ricordo da tempo, ad esempio, si era parlato in Commissione di una revisione di tutto quanto si riferisce alla questione delle leggi sul credito non solo per l'industria, ma anche per l'artigianato, il commercio, ecc., ecc..
Da parte, ad esempio, dell'A.V.I. era stato organizzato un convegno in cui si era parlato di istituire anche in Valle d'Aosta una finanziaria. Da parte nostra abbiamo fatto presente alcune questioni ed abbiamo già fatto presente anche in Consiglio la necessità di dare un sostegno a queste industrie in Valle, non solo per i finanziamenti, ma con degli incentivi reali quali gli aiuti per le ricerche di mercato, per il rinnovamento della tecnologia, per la individuazione delle aree attrezzate e per tutta una serie di altre questioni.
Nel bilancio abbiamo visto che il fondo di rotazione non verrà rifinanziato in attesa del riparto. Io mi chiedo: in attesa che arrivi il riparto che cosa succederà? Ancora una volta aspetteremo che, ad esempio, per quanto si riferisce agli interventi per l'industria, il Presidente della Giunta ci tiri fuori la soluzione dal suo cappello magico, o prevediamo di individuare, in mancanza di fondi di rotazione, tutti insieme delle indicazioni coordinate?
Io sono convinto che ancora una volta quello che ci diceva ieri l'Assessore Chabod è ancora abbastanza lontano nel tempo. Intanto non riusciamo ad individuare degli interventi che siano coordinati. C'era questa legge e in un certo qual modo si era trovato un coordinamento e un modo per soppesare i vari interventi. La legge è da rivedere soprattutto per quanto riguarda i controlli successivi, però adesso questa legge non è rifinanziata e non ci sono altre possibilità per controllare o per individuare in modo preciso gli interventi che vengono attuati. Quindi, secondo me, è un problema che tutti quanti dovremmo porci in modo abbastanza serio e direi che su questo l'Assessorato dovrebbe darci alcune garanzie, altrimenti, in attesa di una programmazione che viene di volta in volta rimandata, non si sa a cosa si va incontro.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino. Ne ha facoltà.
Tonino (PCI) - Sia a pag. 88, che a pag. 89 ci sono i Cap. 35900, il 36000 e il 36150 che sono destinati all'attività promozionale nel settore del commercio. Io ho partecipato ad alcune di queste manifestazioni e non sempre - confesso - mi sono sembrate delle manifestazioni utili per cui forse un taglio in tal senso si poteva fare.
La domanda che volevo fare era di altra natura ed era se in Giunta, durante la formazione del bilancio, l'Assessore Chabod ha proposto tagli in questi capitoli, magari per riservarli al risanamento del bestiame, problema che sappiamo essere particolarmente grave.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica. Ne ha facoltà.
Mafrica (PCI) - Volevo sapere a che cosa sono destinati i 900 milioni a residuo del Cap. 35800.
Presidente - Ha la parola l'Assessore all'industria e commercio, Chabod.
Chabod (DC) - Posso rassicurare Tonino che per quanto da egli sollevato ci pensano Marcoz e Rollandin, visto che Pollicini non ha voluto saperne.
Sulla questione che ha sollevato Cout per l'industria, egli ha ragione, ma è la stessa questione degli alberghi e dei fondi di rotazione del turismo.
Sui 900 milioni disponibili aspettiamo che le banche istruiscano le pratiche, dopodiché noi erogheremo i fondi.
Abbiamo 500 milioni per l'industria e con questi cercheremo di tamponare le falle più pericolose.
Per la questione della promozione per l'artigianato, di cui Tonino dichiara di non essere soddisfatto, devo dire che ormai la nostra partecipazione è tradizionale, cioè consolidata. Io andrò a Donnaz e dirò che Tonino dice che non servono più tali manifestazioni.
Presidente - Pag. 88, pag. 89, pag. 90, pag. 91.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Minuzzo. Ne ha facoltà
Minuzzo (PSDI) - Sia il Ragioniere Capo che l'Assessore Ramera probabilmente hanno già capito perché chiedo di intervenire. Sul Cap. 36900 sono stati previsti, per l'80, 70 milioni e ci sono, a residuo, 140 milioni. È una cosa tecnicamente impossibile, perché so che questi fondi sono già stati versati alle banche. Lo stesso dicasi per un'altra questione che vedremo in seguito.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Martin. Ne ha facoltà.
Martin (UVP) - Mi riferisco al Cap. 37150. - Spese per iniziative turistiche - Ultimamente è stato aperto un ufficio a Roma ed abbiamo saputo che con tale iniziativa si sono già ottenuti dei buoni risultati, perché già da quest'anno ci sono stati parecchi romani che hanno trascorso le vacanze invernali in Valle d'Aosta.
Tale iniziativa rientra in questo capitolo di 500 milioni oppure no?
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino. Ne ha facoltà.
Tonino (PCI) - Io vorrei chiedere e conoscere alcune valutazioni dell'Assessore in merito ai tagli apportati in questa parte di interventi promozionali per il turismo. I tagli ci sono e sono dei tagli in un settore che è vitale per la nostra economia. Tra l'altro, dal programma complessivo, se si tolgono gli interventi per la costruzione delle strutture della casa da Gioco di Saint-Vincent, che da sole arrivano a quasi 12 miliardi, resta poco più di 2 miliardi, su tutto l'intervento promozionale per il turismo, il che è molto poco.
Inoltre non ho trovato da nessuna parte impegni per il collegamento Aosta-Pila-Cogne-Galleria, un problema su cui si è discusso più volte in quest'aula. Aspettiamo anche per questo il riparto?
Presidente - Ha la parola l'Assessore alle Finanze, Ramera.
Ramera (DC) - Il fatto sollevato dal Consigliere Minuzzo credo sia la terza volta che accade. Si tratta di una errata battitura, per cui, nell'assestamento di bilancio, dovremo per forza correggere questi errori.
Presidente - Per la risposta agli altri Consiglieri che hanno chiesto le notizie che riguardano il turismo ha la parola l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali, Pollicini.
Pollicini (DP) - L'Assessore ai lavori Pubblici Borbey ha detto che io mi faccio fare le domande ad hoc dalla minoranza. L'Assessore Borbey sostiene che io mi sono messo d'accordo con la minoranza (...interruzione...)
Il Cap. 37150 non riguarda l'ufficio di Roma. Queste sono spese inerenti alla gestione delle piscine regionali. È previsto un deficit complessivo più verso i 400 milioni che non verso i 350 e, quindi, rimarrebbero al massimo 100-150 milioni. Con questi 100-150 milioni dovremmo assumere alcune iniziative culturali, dovremmo fare le pulizie delle piazzole per i turisti, erogare il servizio di guide turistiche ai castelli di proprietà regionale, migliorare la segnaletica e i famosi sentieri dell'anello di 250 km. che collega Gressoney fino a Champorcher.
Con questo limite dovremo contenere il servizio di guida ai castelli perché non siamo in grado di pagare le guide. Limiteremo tutta una serie di altri impegni perché le piscine da sole assorbono 400 milioni ed il Capitolo ne ha soltanto 500. Se non arriva "san riparto", evidentemente la proposta fatta dal collega Borbey, il quale darà l'esempio di dimettersi, è il minimo che possiamo fare.
La domanda più complessiva, capziosa, ma abbastanza valida è quella dei tagli. I tagli sono tali da considerare dei risultati nel settore che saranno rapportati alla possibilità di intervento promozionale che ha la nostra Regione nel campo del turismo.
Chi ha letto soltanto ieri "24 Ore" vede che in prima pagina esiste addirittura l'incentivo selvaggio al turismo, perché neanche la Regione Emilia in quel settore ha fatto quello che gli operatori turistici intendono si debba fare, per cui da soli, autonomamente, si sostituiscono all'ente pubblico, visto che attualmente è previsto da parte delle maggiori aziende di viaggio una riduzione dell'affluenza del mercato tedesco verso la riviera romagnola che va dal 40 al 50%. Quindi, tutta una serie di iniziative assunte tendono a sopperire alla carenza della presenza dell'ente pubblico.
Per di più c'è una lettera recentissima mandata al Ministro Signorello e al Presidente del Consiglio dei Ministri da parte dell'Assessore al Turismo della Puglia, il quale fa presente al ministro stesso che le prenotazioni europee per i soggiorni in Italia sono crollate in quella Regione del 60% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Nella lettera l'assessore avanza una serie di proposte legate ad interventi nel settore del Turismo ed invita il Presidente del Consiglio ed il Ministro a portarle avanti. Fa, inoltre, presente che uno dei fattori piuttosto massicci che intervengono a penalizzare la nostra proposta turistica è costituito dalla concorrenza straniera e, inoltre, che la svalutazione fa si che i prezzi non siano più competitivi.
Un altro degli aspetti fondamentali è che noi, come Regione Autonoma della Valle d'Aosta, abbiamo due campagne pubblicitarie da fare, cioè quella invernale e quella estiva, mentre, ad esempio, la Regione Emilia Romagna ha una sola campagna.
Dobbiamo anche considerare, ad esempio, che la Regione Lazio investe in sette anni 570 miliardi peri l turismo. La Regione Friuli-Venezia Giulia investe nel 1980 2.800.000.000 per la promozione turistica; la Regione Piemonte, solo per lanciare lo slogan "Piemonte orizzonte", ha speso solo in manifesti 350 milioni ed un miliardo e mezzo per la campagna pubblicitaria.
Non dobbiamo dimenticare che negli ultimi anni siamo entrati in concorrenza con sei o sette regioni italiane che hanno addirittura inventato delle stazioni invernali ed estive.
Quest'anno una delle conseguenze dei tagli sulla spesa sarà quella che dovremo rinunciare alle campagne pubblicitarie attraverso il mezzo televisivo; inoltre non saremo presenti in alcuni mercati (belga, svizzero, olandese, austriaco). Cioè mentre prima partecipavamo ad otto saloni internazionali, quest'anno parteciperemo soltanto a cinque.
Poiché dobbiamo rinviare la pubblicazione di un nuovo deplian invernale, dovremo economizzare addirittura il materiale propagandistico e, già ora non soddisfare una serie di richieste di depliants promozionali della nostra Regione. Questo capitolo, in sostanza, si è ridotto per quanto riguarda la capacità di spesa, del 35%.
Dobbiamo considerare, ad esempio, che la nostra presenza turistica nel campo straniero è piuttosto limitata.
Nel 1980 noi abbiamo una presenza di stranieri pari al 12,5%. Rispetto al '70 l'aumento delle presenze turistiche ufficiali sono dell'80%, perché nel 1970 abbiamo avuto 2.894.000 presenze e nell'80 siamo a 5.250.000, di cui 649.000 presenze straniere.
Certo, se noi guardiamo le presenze straniere in altri paesi ci troviamo di fronte a situazioni che ci lasciano purtroppo preoccupati. Per fare degli esempi vorrei ricordare che la stazione turistica austriaca che ho visitato la settimana scorsa ha il 33% di presenze tedesche, il 31% di presenze nazionali e tutto il resto di presenze straniere. L'Alta Val Badia ha il 90% di presenze straniere.
Noi nel campo esterno siamo piuttosto scarsi. D'altra parte tutta una serie di strutture, per quanto ci riguarda, è piuttosto carente. Non possiamo dimenticare, ad esempio, che il rapporto che noi abbiamo tra dotazione alberghiera e seconda casa è fra i peggiori esistenti nel nostro Paese: noi abbiamo meno di 20.000 posti, e nemmeno tanto qualificati, in alberghi, ed abbiamo oltre 150.000 posti in seconde case.
Certo necessiterebbe, secondo me, anche un altro filmato sulla Valle d'Aosta perché il nostro ormai è vecchio di molti anni, per cui non ha più la capacità di attrattiva rispetto alle ultime offerte turistiche della nostra Regione.
Evidentemente il turismo è un settore decisamente penalizzato e che va considerato per quello che è il suo apporto economico alla Regione, cioè quasi il 28% del reddito regionale. Molte volte in quest'aula si sentiva dire che i finanziamenti sul piano propagandistico e pubblicitario erano finanziamenti di carattere non palpabile. La realtà è che oggi c'è un'estrema concorrenza non solo italiana ma anche straniera, tanto è vero che una fetta abbastanza consistente di turisti inglesi che venivano in Valle d'Aosta quest'anno è stata dirottata dalle agenzie turistiche inglesi verso l'Austria.
Certo noi non siamo più concorrenziali con i prezzi, vuoi con i prezzi degli impianti, vuoi con i prezzi degli alberghi, però va detto che in questi paesi, ad esempio, per gli impianti, vi è l'intervento dell'ente pubblico in maniera decisamente diversa e superiore rispetto a quanto non siamo interessati noi.
È indubbio che qui lo sforzo deve essere notevolissimo. Noi partecipiamo in maniera piuttosto limitata a questo sforzo e, secondo me, non ci siamo resi conto dell'importanza che ha la nostra presenza nei saloni dove si vende turismo per portare avanti delle offerte.
Fatalmente la concorrenza si svolge non solo sul piano della qualità dell'offerta, in cui siamo piuttosto carenti, ma anche sul piano della presenza continua e martellante attraverso quei mezzi di persuasione più o meno occulta come la televisione, la radio e i giornali.
Noi siamo da quest'anno addirittura assenti da qualunque spot televisivo.
Per quanto concerne il collegamento Aosta-Pila è evidente che si tratta di un problema di carattere finanziario perché il costo è notevolissimo. È stato dato incarico a tre studi specializzati di fare delle proposte di larghissima massima sulle quali la Giunta dovrà esprimere un giudizio, riservandosi eventualmente di assegnare ad uno di questi tre studi l'esecuzione del progetto definitivo.
Evidentemente il discorso è di carattere economico. Basti dire che il collegamento Aosta-Pila va da un minimo di 12 miliardi ad un massimo di 35 miliardi.
L'altro aspetto del problema è di priorità. Sul collegamento più importante, quello fra Acquefredde e Cogne, abbiamo un progetto completo di 6 miliardi e 200 milioni e un progetto di minima il cui costo oggi è valutato 2.800.000.000. La Giunta ha dato incarico a questi professionisti di portare avanti le pratiche a livello ministeriale. Se vi saranno disponibilità finanziarie la priorità sarà per il collegamento fra Aosta e Cogne. Però un problema di carattere finanziario come questo non poteva essere affrontato in presenza di questa carenza di liquidità.
Basti dire che occorre considerare quanto è il costo di una cabinovia. Una cabinovia da 40 posti costa oltre 4.000.000 al metro e siccome sono 8 Km. il costo si aggira sui 32 miliardi. La cabina a 4 posti costa 1.500.000-1.700.000 al metro e, quindi, il costo si aggira sui 12-13 miliardi.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Minuzzo. Ne ha facoltà.
La Presidenza fa presente che intende dare la parola ai colleghi che la chiedono per chiarimenti sulle pagine 91 e 92 e fino al Cap. 37560, rimandando al pomeriggio l'esame successivo.
Minuzzo (PSDI) - Io prendo per buona la risposta datami per ben tre volte dall'Assessore Ramera, però volevo avere un chiarimento. Io prendo atto che sia stato un errore materiale, comunque questo errore di fatto è sempre stato riportato e arriviamo alla fine che ci troviamo con 140 milioni in più di residuo che in effetti non sussiste.
Cap. 36600 70 milioni, Cap. 36900 altri 70 milioni, quindi sono 140 milioni. Quindi, se si è trattato di errore materiale che è sempre stato portato avanti, dovrete fare una modifica ed il deficit aumenterà di 140 milioni. Avendo 140 milioni in meno di residuo è chiaro che dovremo togliere nel totale finale questi 140 milioni.
Io ve l'ho detto: se ne avete voglia, o avete dieci minuti che non sapete come impiegare, potete fare la correzione.
Presidente - Pag. 91, pag. 92, pag. 93. Ha chiesto di parlare l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali, Pollicini. Ne ha facoltà.
Pollicini (DP) - Solo per dare alcuni dati che mi sembrano importanti circa la nostra presenza turistica. Kitzbuel è una cittadina di 8.000 abitanti ed ha 5.000 posti letto alberghieri, 3.000 posti in alloggi privati e 2.500 posti in seconde case. La presenza straniera è questa: 33% Tedeschi, 8% Gran Bretagna, 8% Olanda, 6% Svezia, 4% Belgio, 3% Stati Uniti, 2% Francia.
Come presenza straniera noi abbiamo il 12,5% e nel '70 avevamo il 9,8%. Le presenze straniere in Valle d'Aosta sono in progressione.
L'Alta Val Badia, che non ha seconde case - ha solo tre seconde case - ha un enorme numero di posti letto alberghieri oppure presso privati per un totale di 15.000 posti, ha il 90% di presenze straniere e le prenotazioni avvengono da un anno all'altro e non è possibile trovare posti. In Val d'Aosta dovremmo imparare da chi il turismo lo fa anche in maniera culturale, cosa che non mi pare siamo in grado di fare noi.
O capiamo questa lezione o fatalmente noi arretreremo continuamente rispetto a queste zone. Noi abbiamo i prezzi troppo alti. Siamo più cari di alcune stazioni svizzere e francesi qui vicine. Non parliamo poi di rapporti con le stazioni austriache: in questo caso la differenza penso sia del 30%, nonostante un cambio che certamente favorisce la moneta più forte.
Presidente - Colleghi Consiglieri, se non c'è nessuno che chiede la parola, io dichiarerei terminati i lavori di questa mattina e vi inviterei ad essere puntuali e presenti alle ore 16 quando riprenderemo l'esame delle spese con il cap. 37800.
La seduta è sospesa.
La seduta termina alle ore 12,50.